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13 giugno di Raffaele Vingiani, marinaio di Sant’Antonio da Padova 


di Vincenzo Antonio Vingiani



PER GRAZIA RICEVUTA

Raffaele Vingiani, mio padre, era associato alla Sezione Mutilati di guerra di Castellammare di Stabia (Napoli), percepiva due pensioni di guerra che devolveva, per grazia ricevuta, all’Orfanotrofio di S. Antonio di Padova, in quanto sosteneva che una volta affondato il Montecuccoli, nel Mediterraneo, naufrago tra le onde, gli apparve S. Antonio che lo rassicurò dicendogli che da li a poco sarebbero arrivati i soccorsi e infatti, dopo un po’, una nave raccolse i naufraghi e mio padre fu curato dalle numerose ferite in un ospedale militare di Bengasi.

Incrociatore Montecuccoli copia
Venni a conoscenza di queste notizie grazie al Presidente dei Mutilati di Guerra, intervenuto al funerale di papà con il loro gagliardetto. Diversamente non l’avrei saputo.
Era il 29 agosto del 1994.
Papà, a ciascuno dei cinque figli, ha imposto come secondo nome quello di Antonio o meglio al primo maschio Giovanni Antonio (il nome del nonno paterno); alla secondogenita Maria Antonia (il nome della nonna materna) a me, terzogenito, Vincenzo Antonio per onorare il nonno materno e poi, una volta assolto al doveroso omaggio ai nonni, al quartogenito l’ha chiamato solo Antonio.
Io ho fatto la Prima Comunione da Donna Sciurella (*) sempre per onorare il Santo e il mio vestito da alto ufficiale della Marina fu donato a qualche famiglia bisognosa, ovviamente sempre a nome di Donna Sciurella, che mantenne l’anonimato…

(*) Donna Sciurella – Fiore- era una signora che gestiva una cappella privata dedicata a Sant’Antonio. Era tollerata dalla chiesa ufficiale per il gran numero di devoti di Castellammare che si recavano a pregare. Curava anche le prime comunioni dei meno abbienti e organizzava pranzi per i poveri specialmente il 13 giugno.

marinaio Raffaele Vingiani - www.lavocedelmarinaio.com

3 commenti

  • Pino Amara

    Erroneamente si parla dell’affondamento del Montecuccoli. Il Montecuccoli e’ rimasto nella MM fino al 1964.

  • Antonio Cimmino

    Effettivamente la nave fu demolita nel 1972 dopo un peroido di disarmo a Taranto ( anch’io l’ho vista ormeggiata e solitaria alla banchina dell’arsenale). Il figlio sicuramente si riferiva ad un bombardamento del 4 dic 1942 a Napoli in cui una bomba colpì la parte centrale del bastimento causando più di 40 morti e decine di feriti. A volte i ricordi dei racconti degli anziani non sono nitidi e facilmente si può ingenerare confusione. Grazie per la precisazione.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Buonasera a voi carissimi, Grazie Pino Amara per la segnalazione che cercheremmo di correggere e perfezionare l’articolo. Un abbraccio.

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