Ugo Tiberio il padre del radar italiano
di Antonio Cimmino
Nasce a Campobasso il 19.8.1904.
Si laurea in Ingegneria civile nel 1927 presso l’Università di Napoli.
Nel 1932 consegue la specializzazione in Elettronica presso la Scuola Superiore di Ingegneria di Roma.
Nel 1933 è nominato Sottotenente di complemento del Genio Navale. Ultimato il servizio di leva decise di rimanere presso l’Istituto delle Trasmissioni come ingegnere addetto ed insegnate di radiotecnica.
Nel 1935 è nominato Tenente di complemento delle Armi Navali rimanendo distaccato l’I.S.M.T. fino al 1936. Dal 1931 al 1936 svolse attività di ricerca presso l’I.S.M.T. a Roma e dal 1936 al 1943 presso il Regio Istituto Elettrotecnico e delle Comunicazioni di Livorno dove proseguì l’attività di ricerca.
Dal 1937 al 1953 svolse attività didattica presso l’Accademia Navale di Livorno senza interrompere l’attività di ricerca.
Ebbe du promozioni per meriti scientifici raggiungendo il grado di Tenente Colonnello delle Armi Navali.
Dopo l’8 settembre 1943, fu trasferito a Brindisi dove continuò la sua attività didattica riprendendo, in assenza completa di mezzi, anche l’attività di ricerca.
Dal 1954 al 1979 fu chiamato a ricoprire la Cattedra di Radiotecnica presso l’Università di Pisa senza mai interrompere i contatti con l’Istituto ormai divenuto Mariteleradar.
Morì a Livorno il 17 maggio 1980.
20 commenti
Massimiliano Moggia
Il “Centro di Studio per i metodi e i dispositivi di radiotrasmissione” della facoltà di ingegneria dell’ Università di Pisa era intitolato a lui. Nel 2014, in occasione dei 100 anni di Ingegneria a Pisa, l’Università lo ha ricordato in modo particolare https://www.unipi.it/…/1309-il-radar-e-100-anni-di…
EZIO VINCIGUERRA
Buongiorno Massimiliano Moggia e grazie per avere commentato. Ho mio figlio che studia in quell’università e molti dei suoi amici seniores sono andati all’estero.
Ugo Tiberio ne sarebbe profondamente rattristato.
Non mi risulta che oggi ci siano state manifestazioni o segnalazioni di articolo in suo ricordo e questo mi rattrista.
Per arrivare alla sapienza bisogna intraprendere le strade più tortuose, come lo studio e non la raccomandazione, come l’ascolto, il confronto, la condivisione d’intenti e il mettersi continuamente in gioco.
Non basta salire su piedistalli di creta basati su atteggiamenti di possesso o, ancor peggio, nella sottomissione, nella vessazione o nella schiavitù dell’essere umano.
C’è infine chi generalizza e si defila, senza scegliere, perché ritiene che qualsiasi scelta sia mediocre, contribuendo passivamente al nulla: coloro sono il nulla che vivono nel purgatorio terreno…
In quello che affermo non c’è nulla di personale ma questo è il periodo che stiamo vivendo. Sono certo che avrà compreso lo sfogo di questo Marinaio emigrante di poppa con due figli (uno citato quasi alla Laurea) e un’altra con 110 e lode in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma ma senza lavoro da tre anni (con master e specializzazioni inclusi). Alla faccia della ricerca…
Gino Lanzara
condivido Ezio
Massimiliano Moggia
Buongiorno Ezio Pancrazio Vinciguerra. Come non capire questo sfogo. Io mi sono laureato in ingegneria a metà degli anni ’80 (tra l’altro studiando “teoria e tecnica radar” in parte su pubblicazioni proprio del Prof. Tiberio) e in quel tempo le cose erano ben diverse. Avevamo aziende leader in ogni settore, ma oggi i giovani stanno pagando una scellerata e incomprensibile politica di smantellamento di ogni cosa buona creata nel passato.
Marinaio di Lago
…dimenticato!
Paolo Begani
Ci dimentichiamo spesso di chi ha fatto qualcosa di reale di consistente nel campo scientifico siamo sempre disposti ad ascoltare chi parla e spesso non conosce l’argomento…..
Carlo Alberto Rossi
Ho avuto l’onore di conoscerlo.
Lucio Coronese
condivido
Edoardo Faggioni
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Marcello Cocco
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Ugo Masala
Grazie Ezio Pancrazio Vinciguerra, grazie di cuore, grande come la nostra Marina.
Claudio Mannari
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Riccardo Lazzeri
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Nico Vernì
condivido
Graziella Sozzi
Conosco questa materia, me ne ha sempre parlato un mio amico che faceva l’Accademia Navale a Livorno….oggi Amm. Costantino Loi.
Massimiliano Moggia
Infatti, i ragazzi dell’Accademia Navale che avevano scelto ingegneria (armi navali) seguivano i nostri stessi corsi a partire dal quarto anno in poi.
Salvatore Scano
…dimenticato!
Francesco Rini
Chi ha più notizie, èpregato di renene notzia a tuti noi.
EZIO VINCIGUERRA
BZ a Francesco Rini… noi diamo voce (per adesso ce lo permettono ancora) ma ti assicuro che come sostiene Paolo Begani non siamo capaci di ascoltare
EZIO VINCIGUERRA
…in ricezione siamo ancora scarsi