Lettera aperta di Gennaro Ciccaglione al Sindaco di Campobasso Antonio Battista
di Gennaro Ciccaglione
Ill.mo Signor Sindaco,
Le scrivo sotto l’impulso irrefrenabile che si scatena ogni volta che giunge la data di oggi, una data particolare che evoca in me, ma credo anche in quanti conoscono a fondo questa storia, la tragedia che colpì centinaia di famiglie tra cui la mia e quella dei Barbieri di Ripabottoni.
Una tragedia alla quale è indissolubilmente legato anche il nome della nostra Città.
Erano appena le 19 del 3 maggio 1943 quando la Torpediniera PERSEO (115 membri dell’equipaggio oltre al Comandante ed un reparto di 50 marinai di leva destinati al Comando Marina di Tunisi), dopo avere fatto distribuire l’anice, intraprese la rotta prefissata aprendo la strada, tra le insidie dei campi minati, ad un vecchio piroscafo ansimante, proprio male in arnese, che procedeva a stento (consumava 25 tonnellate di carbone al giorno per muovere la sua vecchia e malridotta macchina da 1.200 cavalli vapore) con a bordo armi, materiali, esplosivo, carburante e viveri per diecimila tonnellate, un equipaggio non militare di quasi cento unità e un reparto di settanta marinai di leva destinati a Tunisi. L’ordine di partenza e la rotta dettagliata erano stati comunicati nel pomeriggio via radio, in chiaro, come se non bastava che la marina inglese avesse il radar, conoscesse i nostri cifrari e fosse costantemente in agguato.
E fu così che poco prima di mezzanotte, a meno di dieci miglia da Capo Bon, gli inglesi attaccarono e distrussero le due navi italiane.
Sopravvissero appena 47 uomini della Perseo.
Se non ci fossimo incontrati stamane, signor Sindaco, a questo punto mi avrebbe certamente chiesto dove volessi… arrivare: così non è perché ormai sa che quel vecchio, malandato, ansimante piroscafo (che una cara amica giornalista di guerra ha felicemente definito “ancora capace di compiere il proprio dovere”) si chiamava CAMPOBASSO.
Esattamente così!
Jack La Bolina diceva che “…ciascuna nave possiede un’anima individuale, donde la naturale tendenza ad imporle un nome” mentre Udalrigo Ceci aggiungeva che “…il nome della nave parla all’immaginazione del marinaio con voce altrettanto eloquente quanto quella che si sprigiona dalla bandiera”.
Ebbene ascoltiamo le voci di queste due navi, non lasciamole mute in fondo al mare, ricordiamo quei ragazzi in esse sepolti tra cui un diciottenne di Riccia ed un diciannovenne di Ripabottoni, due ragazzi che nelle loro brevi licenze si erano scambiata la valigia, quella valigia che forse conteneva tutti i loro sogni… sepolti in mare con loro.
Sono certo, signor Sindaco, che insieme potremo in qualche modo onorare questa Storia che Loro hanno scritto e che io ho avuto la fortuna di divulgare.
Voglio concludere proponendo le foto di questi due ragazzi, niente affatto dissimili da quelle di tanti giovani molisani, partiti anch’essi con una… valigia.
Solo che questi non sono più tornati. Né meritano di essere dimenticati!
Mi consenta un saluto affettuoso.
Gennaro Ciccaglione.
Campobasso, 3 maggio 2016.
RIMANIAMO IN ATTESA DI CONOSCERE LA RISPOSTA
Dello stesso argomento sul blog
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12 commenti
ESPOSITO Giuseppe
….gentilissimo sig. Ciccaglione. Ho letto con piacere ed un pizzico di emozione la lettera la lettera che le ha inviato al Sindaco di Campobasso, ove chiede che quei ragazzi che persero la vita in modo così crudo vengano opportunamente ricordati. Vede carissimo, non so cosa il signor sindaco potrà risponderle. Spero sarà una risposta che la soddisfi appieno e che riunisca tante persone a commemorare quelle giovani vittime, civili e militari. Io penso però, che lo scopo che si prefiggeva in parte l’ha già raggiunto. Portare alla luce l’evento, il fatto che io, e come me tanti altri leggano questo episodio tanto bene da lei descritto, fa e farà in modo che nulla cada nell’oblio e che tanta gente ricorderà il sacrificio della Perseo e del vecchio Campobasso. Onore sempre a loro e che riposino in pace e che proteggano dal profondo del mare questa nostra Nazione.
Leonardo Tafuto
Rendere pubblica questa lettera fa onore a Gennaro, e arricchisce quanti non erano a conoscenza di tanti particolari su quella tragedia.
Paolo Baroni
E’ una lettera emozionante, auguro che vada a buon fine quanto auspicato da Gennaro Ciccaglione.
EZIO VINCIGUERRA
Un abbraccio a Gennaro Ciccaglione nella certezza che il sindaco di Campobasso comprenderà e risponderà in merito
Roberto Tento
Ciaooo Gennaro Ciccaglione da buon Maresciallo della Benemerita non ti fai scappare niente ..Onore a tutti loro i marinai della Nave Campobasso..Abbracci..
Girolamo Trombetta
Grazie della esaustiva storia della famosa Perseo. Sto scrivendo un libro, sui Caduti e la condivido in pieno
Giuseppe Tremoglie
condivido
Roberto Lugato
condivido
Antonio Cimmino
condivido
alberto Fiorino
condivido
Salvatore Lepre
condivido
Alberto Del Bianco
Non so come poter contattare il mio collega, se qualcuno ha la possibilita’ e’ pregato di comunicarmelo.
Alberto Del Bianco