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1.4.1941, affondamento regia nave Leone

a cura Antonio Cimmino

Antonio-Cimmino-per-www.lavocedelmarinaio.com_1Il regio cacciatorpediniere Leone, navigando in squadra nel Mar Rosso, durante la notte tra il 31 marzo e il 1° aprile 1941, finì incagliato su due spuntoni di una scogliera sommersa che non era segnata nelle carte nautiche. L’urto fece aprire bello scafo un grosso squarcio e, a prua, si sviluppò un violento incendio che divenne indomabile.
L’equipaggio dovette abbandonare la nave dopo avere eseguito le manovre previste per “l’auto affondamento”. Furono tratti in salvo ed imbarcati dal regio cacciatorpediniere Pantera che accelerò l’affondamento della nave gemella con il tiro dei suoi cannoni.
Alle ore 05.00 del 1° aprile affondò a circa 13 – 15 miglia a settentrione di Awali Hutub, un’isola a nord dell’arcipelago delle Dahlak.

1.4.1941 affondamento regio cacciatorpediniere Leone

6 commenti

  • Antonio Zottola

    ciao non ho mai mollato e mai lo faro’perche’ mi sento marinaio per sempre.

  • Giorgio Ciatti

    TEMA: Nell’ora che volge al desio, al navigante si intenerisce il core. SVOLGIMENTO

  • Francesco Carriglio

    Forse una pagina ingloriosa, ma sicuramente un po’ di incompetenza nella navigazione vicino la costa. Anche se gli scogli semi-sommersi non erano riportati nelle carte nautiche, chi comandava la nave aveva il dovere di istituire una vedetta a prora. Il primo prototipo dell’ecoscandaglio è stato costruito nel 1912,ma come il radar, questo strumento utile per la navigazione non era stato ancora perfezionato per l’utilizzo nella Regia Marina.

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