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14.2.1861, il Proclama di Francesco II a Gaeta

di Carlo Di Nitto (Presidente gruppo A.N.M.I. Gaeta)
foto per gentile concessione dell’autore



14.2.1861 Proclama di Re Francesco II (f.p.g.c. Carlo Di Nitto a www.lavocedelmarinaio.com
Carlo Di Nitto per www.lavocedelmarinaio.comIl 14 febbraio 1861 Francesco II diè questa proclamazione d’addio:
Generali, uffiziali e soldati di Gaeta. La sorte della guerra ne separa. Combattuto insieme cinque mesi per la indipendenza della patria, sfidando e sofferendo gli stessi pericoli e disagi, debbo in questo momento metter fine a’vostri eroici sacrifizii. La resistenza divenuta era impossibile. Se il desio di soldato spingevami a difendere con voi l’ultimo baluardo della monarchia, sino a caderne sotto le mura crollanti, il dovere di re e l’amore di padre oggi mi comandano di risparmiare tanto generoso sangue, la cui effusione or non sarebbe che l’ultima manifestazione d’inutile eroismo. Per voi, miei fidi compagni, pel vostro avvenire, per premiare la vostra lealtà e costanza e bravura, per voi rinunzio al bellico vanto di respingere gli ultimi assalti d’un nemico che questa piazza difesa da voi non avrebbe presa senza seminare di cadaveri il cammino. Voi da dieci mesi combattete con impareggiabile coraggio. Il tradimento interno, l’assalto di rivoluzionarii stranieri, l’aggressione d’uno Stato che dicevasi amico, niente v’ha domato, nè stancato. Tra sofferenze d’ogni sorta, passando per campi di battaglia, affrontando tradigioni più terribili del ferro e del piombo, siete venuti a Capua e a Gaeta, segnando d’eroismo le rive del Volturno e le sponde del Garigliano, sfidando per tre mesi in questé mura gli sforzi d’un nemico padrone di tutta la potenza d’Italia. Per voi è salvo l’onore dell’esercito delle Due Sicilie; per voi il vostro sovrano può tenere alto il capo, e nella terra dell’esiglio dove aspetterà la giustizia di Dio, il ricordo della vostra eroica lealtà gli sarà dolcissima consolazione nelle sventure. Sarà distribuita una medaglia speciale che ricordi lo assedio; e quando i miei cari soldati torneranno in seno delle loro famiglie, gli uomini d’onore s’inchineranno al loro passaggio, e le madri mostreranno a’figliuoli come esempio i prodi difensori di Gaeta. Generali, uffiziali, soldati, io vi ringrazio; a tutti stringo le mani con affetto e riconoscenza; non vi dico addio ma a rivederci. Serbatemi intatta la lealtà, come eternamente vi serberà gratitudine e amore il vostro re Francesco“.

14.2.1861, Carlo Giordano soldato (foto Carlo Di Nitto p.g.c. a www.lavocedelmarinaio.com)




14 FEBBRAIO 1861 – RE FRANCESCO II E LA REGINA MARIA SOFIA SI IMBARCANO SULL’AVVISO FRANCESE “MOUETTE” E PARTONO PER L’ESILIO DOPO LA CAPITOLAZIONE DI GAETA.
Una fotografia d’epoca dell’avviso francese “Mouette” (Gabbiano) che il 14 febbraio 1861 portò i Reali di Napoli in esilio dopo la capitolazione di Gaeta, ultimo baluardo borbonico. Era salvo l’onore!

Nave francese Mouette - www.lavocedelmarinaio.com
Incisione coeva dell’artista francese Le Breton.

4 commenti

  • Ubaldo Cavallà

    quanto sarebbe bello che ogni città ogni paese e ogni regione dellex regno delle due Sicilie commemorasse i caduti e gli eroi e i personaggi illustri che hanno reso grande e gloriosa la storia del meridione non bisogna rinnegare o dimenticare la nostra storia,piena di arte cultura tradizioni enogastronomia credo che siamo unici .

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