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Top Secret Bari 2 dicembre 1943 – La vera storia della Pearl Harbor del Mediterraneo (Francesco Morra)

di Francesco Morra

Dal documentario al libro: la tragedia di Bari del 2 dicembre in un libro che ricostruisce le ricerche svolte per il documentario RAI de La Grande Storia su RAI 3.

Lo scorso 2 dicembre, in occasione dei 72 anni dal bombardamento del porto e della città di Bari, su “La voce del marinaio” Ezio Vinciguerra inseriva il link del documentario “2 dicembre 1943:inferno su Bari” andato in onda su RAI 3 per La Grande Storia nel 2014 (*).
Come ideatore del progetto del documentario e autore delle ricerche storiche originali
http://www.lagrandestoria.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-a48040d9-907d-4320-948a-ad2ade210115.html
ritengo opportuno segnalare, per i più interessati, che le ricerche svolte sono ora disponibili nel libro “Top Secret Bari 2 dicembre 1943 – La vera storia della Pearl Harbor del Mediterraneo” (Castelvecchi Editore).

Copertina Top Secret Bari 2 dicembre 1943 - copia - www.lavocedelmarinaio.com

Lasciando ovviamente ai lettori qualsiasi valutazione e giudizio critico sul testo, vorrei però sottolineare alcuni punti del libro che approfondiscono e sviluppano, dal punto di vista storico, le tematiche presentate nel documentario.
In primo luogo il libro ricostruisce tutti gli eventi che seguirono all’attacco del porto da parte dei tedeschi, mettendo in luce quale fosse la reale conoscenza dei vertici militari Alleati sulla presenza del carico di iprite a bordo della John Harvey. Contrariamente a quanto scritto e ripetuto per molti anni, le massime autorità portuali erano perfettamente a conoscenza del carico velenoso. Tuttavia l’apposizione del segreto non è stata responsabilità delle autorità portuali ma decisa da superiori vertici gerarchici nella catena di comando Alleata.
In secondo luogo, viene ricostruita l’intera vicenda basandosi sul Bari Report, il rapporto finale della Commissione d’Inchiesta istituita da Eisenhower, presieduta dal generale britannico Chichester-Constable, che inizia i propri lavori il 2 gennaio 1944 per consegnare la relazione finale il 13 marzo 1944.
Inoltre viene ricostruita la drammatica vicenda dei marinai italiani del Barletta. Il Barletta, nave passeggeri, era stata militarizzata durante la guerra in incrociatore ausiliario della Regia Marina. Proveniente da Brindisi, nel tardo pomeriggio del 2 dicembre aveva gettato l’ancora in rada a poca distanza dalla John Harvey. L’equipaggio del Barletta fu investito in pieno dalla nuvola di gas sprigionatasi dalla John Harvey e molti marinai italiani purtroppo morirono per avvelenamento nei giorni seguenti.
La vicenda della tragedia di Bari è una drammatica pagina di errori, omissioni, sciatterie che provocarono la morte inutile di molti naufraghi che erano riusciti a scampare al fuoco e alla fiamme delle bombe tedesche. Le vittime delle forze armate alleate furono sacrificate sull’altare della Ragion di Stato.
Le Forze Armate italiane non furono mai informate da parte degli Alleati del carico di iprite fuoriuscito dalla John Harvey. Lo scoprimmo più tardi, solo a partire dal 13 dicembre, a nostre spese.
Anche ai marinai e all’intero equipaggio della Barletta si deve un deferente commosso ricordo nelle tragiche vicende che segnarono quel drammatico 2 dicembre 1943 a Bari.

Motonave Barletta - www.lavocedelmarinaio.com
(*) 
https://www.lavocedelmarinaio.com/2015/12/bari-2-dicembre-1943-la-storia-dimenticata%e2%80%a8/

16 commenti

  • EZIO VINCIGUERRA

    Un ringraziamento all’autore per questo interessantissimo libro che racconta e testimonia minuziosamente fatti tenuti nascosti ai cittadini baresi e all’intera nazione per tanto tempo, troppo.

  • Marinaio Leccese

    …meno male che è finita così poteva finire molto, molto peggio.
    Per Grazia Ricevuta da San Nicola

  • Francesco Morra

    Carissimo Ezio,

    grazie mille per la tua gentilezza.

    Ho visto con quanta passione e interesse i “marinai” d’Italia seguono il tuo ottimo, interessante sito “la voce del marinaio”.

    E’ importante che le storie della nostra Marina e dei nostri marinai vengano sempre ricordate, come tu magnificamente fai, e che ogni italiano si stenta orgoglioso del lavoro che la nostra Marina fa tutti i giorni quando le nostre navi sono in mare sventolando la bandiera italiana.

    Continuo a seguire le storie da te presentate.

    Un abbraccio grande come il mare.

    Francesco

  • EZIO VINCIGUERRA

    Buongiorno Francesco, grazie a te anche per i bellissimi complimenti che accettiamo molto volentieri e graditi.
    Ci sono a cuore le storie di mare e di marinai, così come ci sono a cuore la recensione di libri e qualunque cosa parli di mare, di acqua, di arte, di solidarietà e di verità.
    Spero che la nostra collaborazione non si esaurisca qui.
    Quando desideri c’è sempre una pagina in bianco per te sul blog da riempire con lo stesso amore che tu nutri per la cultura, la tua città e quindi per la vita stessa.
    Un abbraccio grande come il mare ma anche come il tuo cuore.

  • Francesco Dell'olio

    Mio zio ,allora militare della guardia della Finanza si salvo’ per puro caso dallo scoppio,fu miracolato,era in banchina e mi raccontava sempre dell’esplosione.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Buonasera Francesco Dell’olio e grazie per la sua preziosa testimonianza.
    Un abbraccio grande come il mare

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