Marinai,  Marinai di una volta,  Naviglio,  Recensioni,  Storia,  Un mare di amici

8 gennaio 1921 nasceva Vincenzo Di Nitto: un marinaio, mio padre

di Carlo Di Nitto

Banca della memoria - www.lavocedelmarinaio.com
QUESTO ARTICOLO, IN MEMORIA DI MIO PADRE, E’ DEDICATO AGLI ABITANTI DI GAETA E DEI PAESI VICINI CHE DA SEMPRE HANNO SOSTENUTO LA VOCAZIONE DELLA NOSTRA FAMIGLIA MARINARA.

Carlo Di Nitto per www.lavocedelmarinaio.comMio padre Vincenzo Di Nitto, capitano superiore di lungo corso, nacque da Andrea e da Ersilia Di Senno l’8 gennaio 1921 a Gaeta nel rione “Piaja”, abitato prevalentemente da pescatori e marinai.
I genitori avrebbero desiderato vederlo medico o avvocato e, per questo, aveva iniziato gli studi classici presso il Liceo Ginnasio di Formia dove si recava ogni giorno in bicicletta. A causa però di un curioso (e per noi divertente, quando lo raccontava) incidente, dopo essere precipitato con la bicicletta nella buca piena di olio bruciato e grasso di un’officina, non intendeva più studiare. I nonni allora lo convinsero ad iscriversi all’Istituto Nautico di Gaeta. Gli studi marinari si rivelarono la sua passione e nel 1941 si diplomò nella sezione Capitani.
Purtroppo era scoppiata la guerra ed i giovani erano chiamati alle armi. Fu ammesso a frequentare la Regia Accademia Navale presso il Centro di Brioni, in qualità di allievo ufficiale di Stato Maggiore di complemento nel 38° Corso per diplomati.

Giovanni Di Nitto (foto p.g.c. Carlo Di Nitto) - www.lavocedelmarinaio.com
Dopo essere stato imbarcato per cinque mesi sulla Regia Nave “Cristoforo Colombo”, nominato Aspirante Guardiamarina, passò a frequentare il 25° Corso per Osservatori Aerei nella Scuola di Orbetello. Non ebbe però modo di effettuare azioni di guerra come Osservatore. Venne infatti subito trasferito sulla Regia Torpediniera “Ardimentoso”, al comando del CF  Domenico Ravera. Di questo comandante mio padre conserverà negli anni a venire uno splendido ricordo come uomo, come ufficiale e come Marinaio.

A-MIO-PADRE-VINCENZO-DI-NITTO-p.g.c.-Carlo-Di-Nitto-a-www.lavocedelmarinaio.com_
Sull’ ”Ardimentoso”, il Guardiamarina Vincenzo Di Nitto fu decorato di Croce di Guerra al Valor Militare“sul campo”con la seguente motivazione:

“” Imbarcato su torpediniera partecipava a numerose, ardite missioni notturne presso costa nemica dando prova di coraggio, abnegazione ed elevato sentimento del dovere “” (Coste Greco Albanese Iugoslave, 21.1.44 – 21.6.44).

Il Guardiamarina Vincenzo Di Nitto su Nave ArdimentosoAl termine delle ostilità passò, come ufficiale in seconda,  sui dragamine 314 e  313 (gli ex trawlers meccanici britannici “Ensay” e “Foula”) partecipando a tutte le operazioni di sminamento effettuate per la bonifica del tratto di mare fra l’Elba e La Spezia.
Nel 1948 lasciò la Marina Militare e cominciò a navigare nella Mercantile, come ufficiale nella rinata flotta AGIP. Girò tutti i mari del mondo e quanto mi appassionavano i racconti delle sue avventure: la traversata dell’Atlantico durante un fortunale sul “Canopo” con la prua rifatta in cemento dopo una collisione, oppure il superamento, sempre durante un fortunale, del “corridoio” tra Maiorca e Minorca con lo “Zanibon” carico di benzina, di notte, senza radar e senza l’aiuto di punti e luci di riferimento!
Erano tempi in cui gli imbarchi erano lunghissimi; ricordo con profonda nostalgia quando papà tornava a casa in licenza e la curiosità per i regali che mi portava dai paesi che toccava: non vedevo l’ora che aprisse la sua magica valigia. Quanta invidia, tra i miei coetanei, quando videro la piccola radio a transistor che mi aveva comprato a Singapore.
Nel 1957 ebbe il primo comando, sulla petroliera “Ugo Fiorelli”. Quello stesso anno, al comando del “Pianeta”, partì per l’Indonesia dove rimase ininterrottamente per oltre dodici mesi ad effettuare navigazione “a vista” sul fiume Siak River a Sumatra. Erano i tempi della rivolta contro il presidente Sukarno. Noleggiato dall’AGIP alla società americana Caltex, il “Pianeta” trasportava greggio dalle zone interne di Sumatra fino ai serbatoi sulla costa. Effettuarono ben 422 viaggi attraversando ogni volta le zone sotto il controllo dei guerriglieri. E quando la rivolta fu sul punto di precipitare, gli riuscì di salvare 12 bambini e 18 donne statunitensi, che rischiavano di essere massacrati dai ribelli.
Negli anni successivi assunse il comando di navi sempre più grandi conservando inalterata, a detta di chi lo ha conosciuto navigando con lui, una carica di umanità inconfondibile unitamente ad alte capacità professionali.

Inaug. Agip Roma_1968
Nel 1972 venne decorato di Medaglia d’oro di Lunga Navigazione; nel 1976 decise di ritirarsi in pensione e qualche anno dopo incominciò a fare il nonno.
Mentre giocava con le nipotine, diceva di non avere rimpianti ad aver lasciato il mare. Ma nei suoi occhi blu come i mari solcati in tanti anni di navigazione  si coglieva un pizzico di nostalgia, forse per la gioventù ormai trascorsa o per l’avventura che aveva accompagnato ogni attimo della sua esistenza. E sorrideva con aria serena, quando parlava del suo passato di marinaio.
Nel 1995 un infarto gli fermò il cuore per sempre, durante la notte. Andò via così come era vissuto: silenziosamente e con dignità. La sua perdita ci lasciò storditi ed attoniti, con un grande vuoto nell’anima che non riusciremo mai a colmare.
E da allora mi piace pensare che sia partito, ancora una volta, per uno dei suoi lunghi viaggi.
Oggi pagherei chissà quanto per riparlargli almeno per un minuto. Quante cose avrei da dirgli, e quante cose ancora da chiedergli! Qualunque cosa io faccia, non potrò ringraziarlo mai abbastanza per tutto ciò che ci ha dato in valori ed insegnamenti.
Ma sono convinto che un giorno lo rincontrerò ed allora sarò fiero di imbarcarmi con lui, agli ordini del Grande ed Eterno Comandante, per navigare insieme nei mari sconfinati e tranquilli dell’Eternità.

Vincenzo Di Nitto il giorno dellìinaugurazione AGIP Ravenna (1975) - www.lavocedelmarinaio.com
LE FOTO SONO STATE CONCESSE DALL’AUTORE , PER GENTILE CONCESSIONE, A WWW.LAVOCEDELMARINAIO.COM TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI.
PER SAPERNE DI PIU’ SULL’AUTORE DIGITA SUL MOTORE DI RICERCA DEL BLOG IL SUO NOME E COGNOME.
Contatti
http://www.anmigaeta.com
carandin@iol.it
carlo.dinitto@libero.it

33 commenti

  • corrado armerino

    i miei complimenti x la stupenda bibliografia che IDDIO lo abbia in gloria la sua vita se la è sudata anche io eravamo insegnati dai nostri vecchi che nella vita bisogna lavorare non come adesso e non so dove si andrà a finire di questo passo grazie sig Ezio ho letto tutto con interesse e con aggiunta di lacrime agli occhi immedesimando anche la mia di vita bisognava aiutare in casa e tra aiutare mio padre in campagna i professori volevano i compiti fatti e non era possibile così ho preferito allontanarmi datutti ed ho scelto il mare col mio fardello di istruzione appena sufficiente ne avrei avuto bisogno un po’ in più ma stò quasi x chiudere il ciclo della vita e non posso iniziare daccapo grazie ancora un saluto

  • corrado armerino

    marinai di altri tempi senza offesa a nessuno ma ora non sanno neanche se il mare è dolce o salato e senza l’ausilio di strumenti e satelliti vari non sanno come tornare in porto

  • Ornella Aimone

    Che uomo! Fai bene Carlo ad essere orgoglioso di lui. Ma anche che donna, tua madre, che ha avuto la costanza e la pazienza di aspettare sempre la fine delle sue missioni, mandando avanti la famiglia. Un bellissimo video, conservalo e tramandalo ai tuoi figli.Tanti auguri a papà per il suo 94° compleanno, mandagli un abbraccio con le mani del cielo in modo che arrivi lassù ad accarezzarlo ancora una volta con il cuore e con la mente. L’amore non muore mai.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Un abbraccio al presidente Carlo Di Nitto per questo commovente racconto…Ci sono 150 condivisioni sul sito e sono felicissimo

  • Annibale Mansillo

    Complimenti Carlo, per quello che hai scritto e per l’intensità dei sentimenti con i quali lo hai scritto. Avanti così!

  • Franco Corretti

    Lassu’ non ha bisogno di Auguri.Per la sua Bonta’ Semplicita’ ed Umanita’ gli fanno festa tutti i giorni. Comunque lo ricordo sempre con grande affetto e gli voglio sempre Bene come quando era tra di noi!

  • Maria Rosaria Fantasia

    Carlo, tuo padre ti sta ancora una volta sorridendo e ancora una volta la –sua valigia– ti ha colmato di doni : un dolce ricordo,tanto affetto e una lunga storia di una vita piena di un mondo meraviglioso da dividere coi suoi cari ….

  • Salvatore Di Tucci

    Attraverso questi ricordi e immagini ,sembra anche a me averlo conosciuto da sempre.

  • Mino Proposito

    lo ricordo benissimo fin da quando giocava nella sqwuadra degli ,,effettivi ,,ngopp san Francisk .un caro ricosdo .

  • Francesco Giacomarro

    A distanza di anni , chi lo aveva conosciuto, ancora ne parlava. Era una delle legende dell’Agip

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *