Nessuno canti vittoria
di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra
Nessuno canti vittoria.
Si potrà dire che il popolo avrà vinto quando si avrà il piacere di constatare che la democrazia riprenderà il suo cammino nella giusta direzione, quando avremmo sconfitto quella povertà che ancora avanza.
Nessuno gioisca! C’è ancora tanta strada da fare! (Pancrazio “Ezio” Vinciguerra)
Così come sento le diffuse lamentele della gente, esasperata dal carovita e dalle “tasse spalmate” sulla povera gente per pagare gli errori globali delle banche (dovrebbero essere proprio le banche a pagare per questa assurda situazione internazionale), mi sono soffermato ad ascoltare i commenti e le dichiarazioni rilasciate dai politici (vincitori e perdenti): non mi sono piaciuti tanto!
Si ostinano a parlare di “destra”, di “centro” e di “sinistra”, di comunisti e di liberali, come se il benessere potrà mai essere di destra, di centro o di sinistra, come se la fame, la sete, il vestirsi, il vivere decentemente potessero essere condizioni da definirsi di destra, di centro e di sinistra.
Destra, centro e sinistra sono definizioni ottocentesche che, com’è noto, indicavano parti delle aule parlamentari dove sedevano i gruppi di senatori e di deputati ovvero schieramenti con un certo orientamento politico. Oggi, con la fine delle ideologie, non contano più gli schieramenti politici, mi piacerebbe pensare, e mi illudo, che contano gli uomini e il loro operato di meritocrazia.
Purtroppo, fino adesso, non mi pare che tale operato sia stato negli interessi del popolo sovrano
(conta solo il potere economico o peggio il denaro, pulito o sporco che sia).
Sono smaliziato abbastanza per comprendere che di fronte ai soldi molti, moltissimi, non guardano in faccia a nessuno, però i tempi cambiano, e i politici, illuminati di niente, se ne sono accorti.
Sì, i tempi cambiano: fino a ieri i politici entravano nelle nostre case, senza alcun invito, con la prepotenza di certa “Televisione”. Oggi c’è internet, i social network ed altro ancora, e per non soccombere, cioè per “comunicare” ancora tra di noi, ci scambiano idee, pareri e ci emozioniamo. Abbiamo compreso e deciso finalmente (e ne era ora) con chi “condividere” quel po’ del nostro tempo migliore: corrotti, bugiardi, parassiti, volgari, lacchè, santi, poeti, navigatori, qualunquisti, fancazzisti ecc. ecc.
I vincitori di oggi potrebbero essere i perdenti di domani… ma la gente come noi non canta vittoria ….continua a vigilare in nome del Popolo sovrano, in nome della Democrazia!
17 commenti
Giusi Contrafatto
Posso comprendere chi è affetto da patologie di base…
Ma da marinaia navigata posso solo evidenziare che REMARE CONTRO è da imbecilli…
Il mare insegna e ti induce sempre a rispettarlo …
Poi…c’è un altro genere di mare…che niente ha da dividere con i marinai-il rispetto-il MARE.
Mario Grosso
Cara marinaio, sempre più spesso navighiamo in questo mare!
Maria Marea
MARE- Il mare scatena la sua energia tempestosa…distrugge, affonda, riposa. Ripete ogni giorno l’affanno, nessuno lo placa, è tiranno. Può inghiottire , nascondere, rubare, eppure è sempre il mare!Attrae, innamora, affascina, è come un amore che ti soffoca. Può tradire e amare, sei tu il mare!Se non sei tempestoso e agitato…sei innamorato. Fluttui, ondeggi, corteggi, consoli, risplendi, festeggi. Regni sovrano, potente e incontrastato…nessuno ti ha completamente conosciuto.Quando vuoi t’innalzi al di sopra del cielo e tutto nascondi sotto il tuo sontuoso velo. La terra si ritrae e tu la domini, le tue onde taglienti feriscono, non lasciano spazio! Non sei contento, non sei mai sazio. Eppure sei bello da morire! Io sono la terra e tu il mare.
Giusi Contrafatto
noooooooooooooooooooooo. ..il mare è vita
Maria Marea
Cercavo solo di difendermi con la poesia!!!ORA CI VEDO BENE-
Arturo Gelfo
In ricordo delle vittime…….e onori a tutti i coloro che si sono prodigati per portare soccorso ai naufraghi !
Marinaio di Lago
Anche se percorri la terra tutta intera, non imparerai mai tante cose quante ne imparerai dal mare. Non troverai mai pace se non sul mare, che da parte sua non ha mai pace.
Par Lagerkvist
Roberto Pierotti
E’ un dubbio che si pose anche nel 1914, quello di aspettare la guerra altrui e di goderne i frutti. Noi optammo nel 1915 di intervenire a fianco della Francia e Inghilterra.
Giampiero Vaselli
Grazie grande
Alpino Vecio
Grazie mille
Sante Zennaro
CIAO E BUONA GIORNATA FRA
Daniela Virgilio
grazieeeee
Paolo Baroni
Anche quando gli Italiani si saranno riappacificati.
Mimmo Lombardo
grazie pancrazio ricambio con un abbraccio solidale
Campo Rosa Maria
Se qualcuno fa ancora a tempo per una visita a bordo e anche per una uscita in mare.
Ugo Parenti
GRAZIE !!!
Paola Amicucci
Molto profondo!!