79 commenti

  • Ronconi Luca

    Premesso che sicuramente vinceremo la guerra al terrorismo con gli hashtag “Je suis Paris” e “Pray for Paris”, pensare a riempirli di piombo appena accennano ad entrare in azione, come fanno gli israeliani da decenni, no?

  • Roberto Lavarini

    Parigi, la Francia, l’Europa sono sotto attacco da parte del feroce, infame e disumano terrorismo islamico (sunnita di stampo wahabita e salafita, lo stesso del sedicente stato islamico ISIS). Da Parigi arrivano le tragiche notizie di diversi attentati che hanno causato un centinaio di morti.

    Non si tratta di una guerra di civiltà e di religione ma solo di una forte minoranza, aggressiva e pericolosa, però, ora, è chiaro a tutti che l’Islam è assolutamente incompatibile con… la società europea, la nostra cultura e democrazia. L’utopia, buonista e progressista, della integrazione multiraziale e multireligiosa è miseramente fallita. Dobbiamo assolutamente reagire, prima che sia troppo tardi: 1) chiudere e sigillare le frontiere nazionali; 2) espellere tutti gli immigrati clandestini; 3) fermare definitivamente l’immigrazione islamica; 4) bloccare la costruzione di nuove moschee, verificare e monitorare l’organizzazione e la gestione di tutte quelle esistenti; 5) intervenire militarmente in Siria, Irak e Libia (al fianco della Russia di Putin) per sterminare fisicamente tutti i terroristi tagliagole; 6) interrompere le relazioni diplomatiche ed economiche con tutti quei paesi che finanziano e-o sostengono il terrorismo islamico (come l’Arabia Saudita, il Qatar e la Turchia).

    Rabbia e dolore. Ora preghiamo per tutte le vittime innocenti e per le Forze Armate e dell’Ordine, francesi ed italiane che devono difendere la nostra sicurezza e libertà, ma prepariamoci, domani, a reagire con forza e fermezza contro il terrorismo, contro il fanatismo e l’arroganza di certi immigrati, nostri sgraditi ospiti, ed anche contro questi governanti e politicanti che ci hanno portato a questa situazione, con la loro sinistra ed autolesionista demagogia. Non sarà forse elegante ricordarlo ora: ma avevamo ragione noi e se ci avessero ascoltati non saremmo certamente arrivati a questo punto.

    ROBERTO JONGHI LAVARINI

  • Sergio Gazzola

    Io sono Italiano !
    E nonostante la mia eta’ se mi venisse chiesto sono pronto a difendere il mio Paese .

  • Gianluca Rizzo

    HANNO INIZIATO COL FARCI TOGLIERE IL CROCIFISSO NELLE SCUOLE… SE NON LI FERMIAMO ADESSO, CI SGOZZERANNO TUTTI.

  • Francesca Peluso

    Stamattina non avrei voluto prendere ne metro ne treno ma alla fine mi sono fatta coraggio….Non mi fai paura,ISIS di merda. Non otterraiil mio terrore!!!!

  • Gisella Cicciò

    Il ministro Alfano è cosciente che in questo momento Palermo, la città storicamente più islamica d’Italia, non ha un prefetto?

  • Saverio Castanotto

    … a noi non resta che lo sdegno, la commozione, la pietà e la paura, l’orrore ed il terrore… per il resto siamo pedine su una scacchiera sgangherata, in attesa di essere fagocitate…

  • Pierpaolo Rubeo

    Stride la pochezza dei nani che “governano” la nostra e le altre nazioni europee di fronte alla grandezza del momento e delle decisioni che andrebbero prese.

  • Willy Rappoccio

    Un vecchio saggio ha detto: Alla lunga,il troppo buonismo si paga,e si paga caro ,così come nella vita quotidiana civile ( rapine,omicidi,stupri e tutti a piede libero) , così come negli atti di terrore ( fatti di ieri) . W.R.

  • ELEONORA GIOVANNINI

    OGGI VORREI PREGARE UN PÒ. TUTTE QUESTE PERSONE MORTE VANNO ACCAREZZATE DAL NOSTRO PATHOS. IN QUANTI ORA PIANGONO DI DOLORE? CHE DIO LI CONSOLI. NON ESISTE GIUSTIZIA. NON FIN QUANDO QUESTA RESTA IN MANO ALLE “BESTIE” (IN SENSO BIBLICO) CHE GOVERNANO IL NOSTRO PIANETA.

  • Rossana Tirincanti

    …Un evento dolorosissimo ha turbato la serenità di tutti noi …non è facile farsene una ragione . Mi trovo ad affrontare un “groviglio” di pensieri e sensazioni …senza trovare la benchè minima logica a tanto infierire!
    Al paese così duramente colpito dedico il mio pensiero e le mie preghiere..

  • Alessandro Cadelano

    Ieri abbiamo bombardato, oggi siamo bombardati … nessuno stato é innocente, ne europeo ne arabo, solo il popolo, quello si lo é.
    L unico che non vuole che nessuno sia bombardato. Capi di stato, queste vittime vi devono rimanere sulla coscienza per tutta la vita.

  • Giorgio Musazzi

    “Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle”

  • Francesca Miccoli

    Sto pensando a cosa serva chiudere le frontiere. Almeno quelle francesi. I terroristi non arrivano dalla disperazione della fuga. Hanno il passaporto francese, sono cresciuti in Francia, coccolati dalla nazione che, insieme all’Inghilterra, ha visto nascere il pensiero liberale. Sono i figli di questa Europa asservita, intimidita e vigliacca, di questa Europa che ha paura di urtare la sensibilità dell’Islam imponendo ai suoi accoliti di adeguarsi alla laicità dei propri stati. Ricordate la Fallaci: non esiste qualcosa che si chiama Islam Buono e Islam Cattivo. Esiste l’Islam e basta. E l’Islam è il Corano. Nient’altro che il Corano. E il Corano è il “Mein Kampf” di una religione che ha sempre mirato a eliminare gli altri.

  • Nicolas Rotunno

    oggi è una bruttissima giornata per me ,mia moglie che è francese sta ancora piangendo,e dopo tutto quello che fanno questi deficienti di mussulmani noi continuiamo ad ospitarli,tra poco lo faranno anche a noi,ma cosa stiamo aspettando,i giudici risarciscono i colpevoli di atti deliquienzali, e non condannano gli autori che fanno propagandA DEL TERRORISMO ISLAMICO, doibbiamo dire basta a tutto questo ribelliamoci

  • Domenico Di Palma

    Soffiare sul terrore non serve a niente … Speculare sul dramma è da vigliacchi … Io continuo a cercare risposte … Dove sbagliamo noi (occidentali) e perché questo dio che è il nostro dio continua a dire che è grande quando uccide i suoi figli

  • Silvano Arbuse

    Solo il fanatismo può partorire un kamikaze. Naturalmente non è contro il credo del kamikaze che l’occidente deve difendersi, nè potrebbe farlo, ma contro i suoi eserciti organizzati e soprattutto contro chi gli da i soldi.

  • Matteo Tiraboschi

    Se ci ricordassimo, che la vita è un dono, tutti dobbiamo vivere forse certe cose non succederebbero mi fermo qua ogni commento è superfluo solidarietà al popolo francese e un abbraccio le famiglie tutte le vittime

  • LEONARDO LONGO

    CREDERE O NON CREDERE: QS. E’ IL DILEMMA!…
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    DOPO LA MATTANZA PARIGINA di QS. NOTTE di MORTE e DI SANGUE, COSA DOVREMMO FARE????!!! … FORSE RESUSCITARE LO “ZIO ADOLFO” CHE CI LIBERI DALLA SATANICA MORSA DELL’ISLAM????!!! …
    LA VERITA’: DICIAMOLA CHIARA SENZA PELI SULLA LINGUA: SEMITI & CANADEI, OVVERO DUE RAZZE MALEDETTE, DUE PERVERSE FACCE.D’UNA STESSA MEDAGLIA HANNO STRAROTTO I COGLIONI CON LE BALLOSE FAVOLETTE DELL’ARCA, CON ” I FUMETTISTICI RACCONTINI DEI DIECI COMANDAMENTI” E STRONZATE VARIE CHE PIUTTOSTO CHE INDURRE IL GENERE UMANO AD ESSERE BUONO, PACIFICO, ALTRUISTA E SOPRATUTTO A RIFLETTERE E PENSARE CON RAZIOCINIO, HANNO DETERMINATO L’ESATTO CONTRARIO!!!
    DA STANOTTE NON POSSO CHE DARE DEFINITIVAMENTE RAGIONE A MIO PADRE: “LA RELIGIONE E’ UN IMPEDIMENTO AL PROGRESSO, UNA FONTE DI GUERRE PIUTTOSTO CHE PACE!!”… LA FRANCIA PAGA LO SCOTTO D’AVER OSPITATO, PASCIUTO E CRESCIUTO QS. SATANICI, IRRIDUCIBILI FIGLIOLETTI DELL’ISLAM!!!
    DA UN MERCANTE ALCOLIZZATO CHE TRAVISO’ IL SENSO DELLA BIBBIA, NACQUE UNA DEGENERAZIONE DELLA RELIGIONE CRISTIANA, ATTORNO ALL’ISLAM OGGI RUOTANO SATANICI INTERESSI ECONOMICI E NULL’ALTRO, PRIMI FRA TUTTI: IL PETROLIO ed I TRAFFICI MONDIALI D’ARMI!
    ED ORA, SE VOLETE: DECAPITATEMI…TANTO: ANCHE SENZA TESTA, CONTINUERO’ A PENSARLA COME OGGI!
    -Leonardo Longo-

  • Maddalena Santoro

    Saranno scaltri e sincronizzati, ma in tre attacchi, soprattutto stadio e concerto heavy metal, nemmeno l’ombra di un poliziotto.
    NEMMENO L’OMBRA.
    Come mai?
    Potrete chiudere tutte le frontiere, ma la mente è sempre al governo.

  • Paolo De Vizzi

    I terroristi, i kamikaze, non ci ammazzano soltanto per il gusto d’ammazzarci. Ci ammazzano per piegarci.
    Per intimidirci, stancarci, scoraggiarci, ricattarci. Il loro scopo non è riempire i cimiteri. Non è distruggere i nostri grattacieli, le nostre Torri di Pisa, le nostre Tour Eiffel, le nostre cattedrali, i nostri David di Michelangelo.
    È distruggere la nostra anima, le nostre idee, i nostri sentimenti, i nostri sogni.

  • Fabio Fistetto

    terroristi sono i nostri politici che li hanno fatto entrare in casa nostra per poter dare la colpa a qualcuno quando l italia sfrofondera nella merda

  • Pietro Rossi

    Aveva ragione Oriana Fallaci. Ecco il suo scritto riguardo all’Islam!
    Sono anni che come una Cassandra mi sgolo a gridare «Troia brucia, Troia brucia». Anni che ripeto al vento la verità sul Mostro e sui complici del Mostro cioè sui collaborazionisti che in buona o cattiva fede gli spalancano le porte. Che come nell’Apocalisse dell’evangelista Giovanni si gettano ai suoi piedi e si lasciano imprimere il marchio della vergogna. Incominciai con La Rabbia e l’Orgoglio . Continuai con La Forza della Ragione . Proseguii con Oriana Fallaci intervista sé stessa e con L’Apocalisse . I libri, le idee, per cui in Francia mi processarono nel 2002 con l’accusa di razzismo-religioso e xenofobia. Per cui in Svizzera chiesero al nostro ministro della Giustizia la mia estradizione in manette. Per cui in Italia verrò processata con l’accusa di vilipendio all’Islam cioè reato di opinione. Libri, idee, per cui la Sinistra al Caviale e la Destra al Fois Gras ed anche il Centro al Prosciutto mi hanno denigrata vilipesa messa alla gogna insieme a coloro che la pensano come me. Cioè insieme al popolo savio e indifeso che nei loro salotti viene definito dai radical-chic «plebaglia-di-destra». E sui giornali che nel migliore dei casi mi opponevano farisaicamente la congiura del silenzio ora appaiono titoli composti coi miei concetti e le mie parole. Guerra-all’Occidente, Culto-della-Morte, Suicidio-dell’Europa, Sveglia-Italia-Sveglia.

  • Floriana Marchetti

    Evitiamo pensieri negativi e di odio anche se potrebbero essere quelli più naturali in questi momenti, piuttosto preghiamo per le vittime e le loro famiglie, non facciamo il loro gioco che è proprio quello di incutere terrore, ed incitare all’odio.

  • Piero Vatteroni

    Vicino ai nostri amici e cugini francesi. Obama nella sua ottusità e nullità della sua strategia e politica internazionale e’ il responsabile morale di questa grave situazione. Anche il Papa Francesco ha le sue responsabilita’. Roma non deve rischiare una strage similare. IL giubileo della misericordia deve essere annullato! Anche se puo’ essere considerato un segno di debolezza bisogna farlo. Il Papa non puo’ essere così incosciente di non capire che non siamo preparati per assicurare la sicurezza. Dello Spirito Santo in questo momento non me ne importa niente. Il Papa rischi di suo e non ci coinvolga !

  • Antonio Coletta

    Care persone importanti non sciupate tempo , mente e denaro parlando di De Luca pensate a fatti molto più importanti. Liberatevi da queste stupide ideologie, aggiornatevi , preparatevi al vero al dopo perché è noto a tutti. Pare che i politici non sanno più parlare di politica e gli alti gradi militari non conoscono più la tattica militare dormono dietro le scrivanie aspettando la pensione. i due MARO’ marciscono in India quando basterebbero quattro loro colleghi per portargli in Patria .

  • Francesco Leggieri

    La morte davanti alla vita non è normale. Un islamico uccide e muore senza paura. Come combatti gente con questo Credo?

  • Giulio Cesare Poce

    Tutti pronti a puntare il dito contro questo sedicente “stato islamico” …
    La verità si afferma in silenzio.

  • Alessandro Cerrone

    Ok o sono pronto per una crociata, ora basta buonismo, Accoglimento ecc ecc, mi sono rotto le palle di sentire morti morti morti

  • Giuseppe Muresan

    Buon Giorno, una digressione.
    Noto il grande risalto dei mezzi di comunicazione sugli attentati gli ostaggi e le morti successe a parigi qualche ora fa. Bisogna condannare qualsiasi forma di delinquenza dalla piu’ piccola alla piu’ grande (terrorismo). Bisogna ricordare che in passato ci sono stati attacchi insensati di francia usa per citare alcune nazioni ricche e industrializzate agli stati che si affacciano nell’area mediterranea con scopi piu’economici (petrolio su tutti) che politici e ritengo che anche questi siano da considerare a tutti gli effetti attentati in quanto hanno perso la vita in modo ingiustificato delle persone che non c’entravano niente. Posso essere criticato ma penso che non esistano ne morti , ne attentati , ne ostaggi di serie A e di serie B.

  • Eliana Zinzi

    Siamo alla fine dei tempi, possiamo edere una rassomiglianza coi giorni di Noè
    Nella Genesi, 6 leggiamo:”Or avvenne che l’uomo comincia a moltiplicarsi..”
    e non c’è mai stato un tempo in cui la gente si moltiplica così rapidamente.
    Ritorniamo al tempo antidiluviano:”E i figliuoli di Dio videro che le figliuole dell’uomo erano belle…”.
    Vedete? Non c’è mai stato un tempo in cui ci sia stata tanta e tale bellezza tra le donne. Oggi sono tutte belle.
    Tutte si tagliano i capelli, tutte usano cosmetici….

  • Salvatore Fassari

    …Massacravano gridando Dio lo vuole,Dio è grande… Mentre i francesi bombardavano dicendo: “Il petrolio lo vuole, il petrolio è grande!”

  • Willy Rappoccio

    La lealtà nel combattimento sta nel fronteggiarsi armati,contro armati.Uccidere cosi tanti civili è codardia e vigliaccheria !

  • Marco Angelo Zimmile

    Breve editoriale sui fatti di Parigi.
    Premesso che non si deve mai fare di tutta l’erba un fascio (faremmo solo il gioco di degli attentatori) per comprendere quanto sta accadendo occorre ripassare gli avvenimenti degli ultimi 20 anni; se non conosciamo il passato non possiamo comprendere il presente.
    Le responsabilità di questo e dei precedenti attacchi (nonché futuri) hanno un’unica responsabilità ricadente sulla politica estera di Stati Uniti, Gran Bretagna e la Francia stessa nonchè lo stato di Israele.
    Cronologicamente tutto è iniziato, apparentemente, con gli attacchi terroristici al World Trade Center il 11/09/2001, ma le ragioni sono precedenti, dovute alla politica espansionistica degli Stati Uniti. Occorre specificare che un simile attacco in Italia non sarebbe mai accaduto perché, contrariamente agli stati europei gli Stati Uniti, nel loro delirio di onnipotenza e di invincibilità, non avevano previsto un attacco sul loro territorio non predisponendo quindi un piano di difesa aerea (evidentemente Pearl Harbor non ha insegnato loro nulla, per giunta definito da Roosevelt come “il giorno dell’infamia”).
    A seguito dell’attacco il 7 ottobre gli Stati Uniti invadono l’Afghanistan, con la motivazione di fermare i terroristi e faresi consegnare Osama Bin Laden. Ora ci si domanda perché non lo abbiano fatto prima quando già nel 1996 Bin Laden e Al-Qāʿida si stabilirono in quel territorio. Mah!
    A quanto sembra, essendo la guerra ancora in corso, neanche qui gli USA hanno imparato la storia. Quando nel 1979 l’Unione Sovietica invase l’Afghanistan essa non riuscì a piegare quel piccolo stato montano, a prescindere dagli aiuti americani, ed oggi gli americani si trovano nella stessa situazione dell’URSS all’epoca.
    Si passa subito dopo alla seconda guerra del golfo, quando gli Stati Uniti attaccarono, mentendo spudoratamente sulle armi di distruzione di massa detenute dal regime di Saddam (guerra per il petrolio iracheno?). Il risultato fu l’eliminazione dell’unico leader politico che era in grado di mantenere l’equilibrio in medio oriente, lo stesso leader grandemente sostenuto e finanziato durante la guerra degli otto anni contro l’IRAN negli anni ottanta.
    La guerra, iniziata nel 2003 e ufficialmente terminata nel 2011 (ma è ancora in corso) ed ha generato il secondo grande pantano per gli USA dopo l’Afghanistan.
    La conseguenza è l’aumento della presenza americana nel medio oriente con tutto ciò che di negativo ne deriva. Sembra che gli USA abbiano capito che il resto del mondo può fare benissimo a meno di loro ma loro hanno bisogno del resto del mondo. Ma del resto ci si può mai fidare di una nazione che esiste da 239 anni e da 222 è in guerra?
    A seguito di tali eventi militari sono avvenuti (d’interesse all’argomento):
    – Il conflitto israelo-palestinese;
    – Guerra libica allo scopo di spodestare Muammar Gheddafi (altra grande idiozia alla pari della seconda guerra del golfo);
    – La guerra in Siria;
    In tutti questi eventi sussiste la volontà della triplice alleanza USA-UK-Francia, senza contare anche Israele il quale “merita” un editoriale a parte (oltre ad un processo alla corte dell’Aja per crimini contro l’umanità).
    Alla luce dei fatti sopra riportati appare più che evidente che non stiamo assistendo né ad una guerra di religione né ad uno scontro di civiltà, ma semplicemente all’attuazione del principio newtoniano secondo il quale ad un’azione corrisponde un’azione uguale e contraria.
    Vorrei ricordare al lettore che non può mai esistere una guerra di religione o altro (quelle sono solo scuse); la guerra non è altro che un mezzo come un altro per servire un fine politico, nulla di più e nulla di meno.
    L’ISIS non è altro che un prodotto degli eventi di cui abbiamo letto.
    Cosa dovremmo fare noi, “colpevole” occidente di stupro del resto del mondo e responsabile di questi atti di terrorismo? Alcune soluzioni potrebbero essere date da una SERIA politica estera di investimenti infrastrutturali e pareggiamento alle condizioni di vita occidentali, riconoscimento (DOVUTO) alla Palestina di Stato Indipendente, investimenti in Giordania e Algeria il tutto avente come nazione guida la Libia (qualcuno non ha ancora capito le immense qualità strategiche e geopolitiche). Ma lascio ai “grandi statisti” le decisioni, le quali dubito saranno adeguate. Il terrorismo nn si batte con razzismi, fondamentalismi e nazionalismi.
    Alle persone che incolpano migranti, rifugiati e richiedenti asilo per gli attentati di Parigi: lo capite vero che i responsabili degli attacchi sono le persone da cui i rifugiati cercano di fuggire” quando attraversano terre e mari per venire in Europa? Senza dimenticare che in questi contesti sono nate le dittature che ben conosciamo, per poi seguire la ben nota anaciclosi di polibiana memoria.
    Studiare la storia è importante, ma oggi tanti lo hanno dimenticato.
    Quanto scritto è un brevissimo riassunto storico; per il resto leggete i libri di storia e fatelo con distacco e spirito critico.

  • Francesco Ortega

    ordoglio per le vittime ed esecrazione per l’accaduto . e personalmente maledico quelle bestie che hanno fatto tutto questo

  • Giovanni Caruso

    Ciao caro…se ti interessa un articolo a caldo:
    Come direbbe un noto personaggio dei romanzi di Carrisi: “Non esistono indizi, ma segni. Non esistono crimini, solo anomalie.”
    Anomalia 1: In mattinata 2 allarmi bomba, uno nell’hotel di lusso che ospita la Germania calcistica e uno alla stazione principale. Che motivo avevano i terroristi di far innalzare il livello di sicurezza? Chi altro aveva interesse a dare una segnalazione errata degli attentati?
    Anomalia 2: Il presidente francese nonostante l’allerta, va nel posto meno sicuro del mondo, uno stadio di calcio. Mi chiedo allora com’è possibile che questi terroristi abbiano varcato i confini francesi armati fino ai denti, o siano stati riforniti di armi da forze superiori, e non siano riusciti a varcare la sicurezza di uno stadio di calcio.
    Anomalia 3: Ogni volta che accade un attentato terroristico c’è sempre un uomo che urla “Allah akbar” e questo basta a giustificare la supposizione che si tratta di un terrorista Islamico che per assurdo è partito dalla Siria con la sua valigia piena di bombe e mitragliatrici oppure giunto nel paese va al mercatino della domenica e si compra l’arsenale! Parlano di religione ma non contemplano le conseguenze politiche. Parlano di ragazzini impazziti ma non vedono la preparazione e l’esecuzione militare.
    Anomalia 4: Perché la Francia? E perché durante un’amichevole con la Germania?
    Francia e Germania sono le nazioni strategiche nella guerra tra Americani e Russi! In questi anni abbiamo visto l’esitazione di queste nazioni di fronte alle scellerate politiche Americane, e l’apertura verso il dialogo alla Russia.
    Detto questo potrei azzardare una previsione: Blindate Berlino!

  • Antonio D'Alessio

    Io sono Italiano e difendo Patria famiglia e gli ideali fino alla morte che non mi fa paura

  • Giuseppe Messina

    A PROPOSITO DELL’ATTO TERRORISTICO A PARIGI
    Ho assistito e ascoltato in silenzio con la rabbia dell’impotenza e, intanto, mi ponevo, come mi pongo, tante domande, le stesse che molte persone si pongono e, per tanto, vorremmo sapere: sì, tutti, vorremmo sapere non chi sono i terroristi, ma come sono entrati in possesso delle armi con cui hanno realizzato la loro carneficina; chi fornisce il denaro a questi macellai d’innocenti; come entrano ed escono, indisturbati, dall’Europa e a chi fa comodo un tale caos:
    NON FINISCE QUI: vorremmo sapere perché i giornalisti non fanno il loro mestiere; perché, molti di loro, pendono dalle labbra dei politici governanti che rilasciano dichiarazioni tranquillizzanti assurde!
    Un vero giornalista deve andare a scavare per dissotterrare la verità anche in ambiti che sembrano impossibili da scrutare; deve andare a chiedere agli uomini di governo se si sono mai interessati di sapere chi sono, non soltanto i terroristi di cui ce ne potrebbe importare assai poco, ma coloro i quali comprano il petrolio, magari di contrabbando, dai vari califfi. A chi appartengono quelle autocisterne che entrano vuoti ed escono carichi di petrolio dai campi petroliferi mediorientali? Chi paga – in moneta contante o in armi – tale petrolio?
    SENZA SOLDI NON SI CANTA MESSA… E ALLORA?…
    Siamo tanti coloro che sono convinti che il terrorismo si può sconfiggere in brevissimo tempo se si chiudono i rubinetti che emettono armi e denaro; solo gli imbecilli non l’hanno capito.
    Stante come stanno le cose i veri giornalisti devono fare il loro dovere di pungolo, altrimenti se ne stiano a casa a covare l’imbecillità. Spesso è dalla serietà e severità del loro lavoro, dalla loro caparbietà che il potere maligno può essere scoperto, combattuto e annientato.
    LA GENTE CIVILE AMA LA SICUREZZA E LA TRANQUILLITA’ DELLA SUA QUOTIDIANA VITA !
    I morti di Parigi, così come tutti i morti delle precedenti stragi gridano giustizia, non si accontentano dell’arresto o dell’uccisione di qualche folle terrorista e chiedono che i veri responsabili, i governanti inetti, paghino la loro, conscia o inconscia, complicità!!!

  • Maria Silveri

    Troppo sangue innocente versato. Facciamogli la guerra e a capo delle loto teste del cavolo si mette un bel dittatore, loro non sono popoli che meritano democrazia. Gheddafi aveva ragione: quando ucciderete me x voi occidentali sarà la fine.
    Ci sono extracomunitari che vivono ormai da anni nel nostro paese che è democratico eppure loro cercano fu imporsi sempre. A scuola nn vogliono i crocefissi, che si professi il cristianesimo perché è oltragioso x loro. Cavolo vogliono ancora? Le moschee e c è l’hanno, nessuno gli rompe le balle eppure avanzano pretese assurde. I fatti di cronaca ogni giorno testimoniano la loro inciviltà; pestano di botte i capo treno, pretendono soldi, diritti e quant’altro. Ou ti ricordo che sei venuto dal cesso e li bisogna mandarli. La democrazia non è una forma governativa che fa per loro, e la colpa di tutto questo disagio è da attribuire anche al nostro governo che manda gli italiani sotto i ponti e loro negli alberghi di lusso, che poi distruggono pure. NO e poi NO. In dittatura devono vivere e nelle loro case. Con questo nn voglio dire che tutti siano cosí.

  • Gerardo Malfitano

    o credo che dovremmo considerare il tempo delle parole e dei dialoghi CHIUSO! Agire con decisione, senza tante pastoie pseudodemocratiche; agire contro i centri culturali islamici (leggi centro reclutamento terroristi); sorveglianza speciale nei confronti delle comunità islamiche e, come fecero gli americani con i cittadini (americani) di origine giapponese, durante l’ultima guerra, se necessario, campi d’internamento. Vi sembra eccessivo? Le altre idee le tengo per me, per il momento. Il segnale da dare, dev’essere di rotura con il buonismo del passato e di estremo rigore; altrimenti, presto, piangeremo altri morti e non escludo in casa nostra!!!

  • Paolo Iorio

    n questo momento ci sentiamo di urlare: siamo tutti francesi. Lo siamo mentre i terroristi si aggirano ancora nelle strade di Parigi. Lo ripetiamo ricordando le parole di Albert Camus, quelle che concludono il suo capolavoro: «Per sventura o insegnamento agli uomini la Peste avrebbe svegliato i suoi topi per mandarli a morire in una città felice»

  • Nino Impalà

    Io invece maledico chi ha permesso tutto questo. Chiudiamo le frontiere, rimandiamo indietro i cosiddetti migranti, all’ergastolo chi commette atti terroristici visto che non abbiamo la pena di morte.

  • Domenico Sicilia

    Siamo in guerra e purtroppo ancora qualcuno non ci crede, abbiamo aperto le porte ai terroristi a causa di una politica smidollata, a causa di tanti opinionisti, moralisti, pacifisti fasulli e traditori della Patria di cui ne abbiamo piene le aule del Parlamento, siamo il Paese che usa le navi da guerra per portarci in casa proprio quelli che dopo essere stati “accolti, sfamati, vestiti” oggi compiono stragi in Europa e ancora ne compieranno … adesso toccherà a noi e forse purtroppo sul sangue innocente si smuoveranno le coscienze … per costruire un rondò su una strada si aspettano decine di morti, per difendere la nostra Patria, le nostre case, le nostre famiglie, forse dobbiamo aspettare che salti in aria una Metropolitana a Milano, Roma, Torino ???? Vergogna … siamo una vergogna .. continuiamo a smantellare le nostre Forze dell’Ordine e le Forze Armate … toccherà difenderci da soli come sempre … Qualcuno avrà ancora la sfacciataggine di dire “Poverini” …
    Dal tronte siamo in ITALIA ormai tutto è possibile

  • Michele Surace

    Se attacchi Irak, Libia e Siria prima o poi la guerra ti arriva anche in casa, altro che colpa dei buonisti. Ora che però siamo in ballo, dobbiamo porre fine a ciò che abbiamo cominciato e creato: distruggere l’ISIS ovunque si trovi.

  • Ettore Tucci

    Il 12/11 ricorreva l anniversario dei Caduti italiani per la pace nell’attacco alla Base Maestrale a Nassirya.
    Oggi la Francia piange i suoi cittadini caduti per mano di chi vuole imporre le proprie ideologie con la strategia del terrore.
    Per quanto la foto sia fuori tema in questo gruppo credo che oggi come non mai sia importante credere nella Libertà e nella Pace ….valori che hanno accompagnato molti di noi in missione in terre lontane.
    Condoglianze alla Francia che oggi piange i suoi morti.

  • Nico Verni'

    SI VIS PACEM PARA BELLUM

    Educati alla pace, perchè la pace è anche un’arte che si impara combattendo. Non basta lo slogan. Non basta una marcia. Non basta un cartello. Ci vuole lo studio. Occorre il confronto. Occorre soffrire ed eventualmente combattere.

  • Francesco Paolo Disegni

    Solidarietà nei confronti delle vittime,delle loro famiglie e dei nostri fratelli francesi … ” Je Suis Francais” …

  • Nico Verni'

    Nico Verni’
    5 ore fa ·
    Iniziando il suo discorso con una breve presentazione dell’ISIS (Daech), nel mettere soprattutto in evidenza il vero pericolo di questo gruppo terroristico rispetto ai nostri interessi vitali, ha detto senza mezzi termini: “Chi è il dottor Frankenstein che ha creato questo mostro? Diciamolo chiaramente, perché ciò comporta delle conseguenze: sono gli Stati Uniti. Per interessi politici a breve termine, altri soggetti – alcuni dei quali appaiono come amici dell’Occidente − hanno contribuito, per compiacenza o per calcolata volontà, a questa creazione e al suo rafforzamento, ma le responsabilità principali sono degli Stati Uniti. Questo movimento, con la fortissima capacità di attrarre e diffondere violenza, è in espansione. È potente, anche se è caratterizzato da punti profondamente vulnerabili. È potente, ma sarà distrutto. Questo è certo. Non ha altro scopo che quello di scomparire.”

    LA GUERRA LAMPO NON ESISTE

    Mettendo in guardia i membri della commissione sulle implicazioni di una guerra in un contesto di ridimensionamento delle nostre forze, il generale Desportes ha aggiunto: “In bilancio, di qualsiasi esercito si tratti, ci siamo impegnati oltre situazioni operative standard, nel senso che ogni esercito sta usando le proprie risorse senza avere il tempo di rigenerarle. In termini reali abbiamo forze insufficienti: per compensare, a livello sia tattico che bellico, le facciamo girare a un elevatissimo ritmo di utilizzo. Vale a dire che, se continua questo sovraccarico di impiego, l’esercito francese si troverà nella situazione dell’usurato esercito britannico in Iraq e in Afghanistan, costretto da alcuni anni a interrompere gli interventi e rigenerare le proprie risorse “a casa”. Il notevole sforzo prodotto ora a favore degli interventi avrà ripercussioni forti e quantificabili sulle forze nel nostro Paese, in particolare in termini di prontezza operativa. Il senso di responsabilità impone di sfatare definitivamente il mito della guerra breve”.

    I CINQUE PRINCIPI PER LA STRATEGIA MILITARE

    Dopo alcuni cenni sulle basi della strategia militare, il generale Desportes ha delineato una serie di cinque principi che dovranno guidare qualsiasi decisione di intervento.

    Secondo il primo principio, ci si deve impegnare solo se si può controllare il livello strategico. Se questo precetto non è rispettato, è evidenziato il rischio di usare le proprie forze armate col discredito e la perdita d’immagine che ne conseguono.

    “È il caso della Francia in Afghanistan: ha fatto una “guerra americana” senza un controllo strategico d’insieme, senza controllo sullo svolgimento delle operazioni e senza controllo sulla direzione della coalizione.”

    Il secondo principio dice che si deve intervenire solo laddove ci sia “senso strategico”.

    “La Francia è grande nel mondo, in particolare per il suo posto nel Consiglio di sicurezza dell’ONU, ma poiché questo posto le viene contestato ogni giorno, deve difenderlo e legittimarlo ogni giorno. E può farlo solo attraverso la sua capacità di gestione utile dei focolai di tensione del mondo. Il che, tra l’altro, richiede assolutamente la necessità di rafforzare la nostra capacità di agire come “nazione guida” e di “entrare per primi”. Non ci sono dubbi: il nostro posto tra i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’ONU e la nostra influenza nelle questioni mondiali si basano in primo luogo sulla nostra capacità di agire concretamente nelle situazioni di crisi (capacità e credibilità).”

    Terzo principio: occorre definire obiettivi raggiungibili. Prendendo l’esempio dell’Afghanistan, Desportes dice che«gli obiettivi hanno assai rapidamente deviato e superato i mezzi di cui disponeva la coalizione (soprattutto in termini di tempi e di capacità di controllo dello spazio terrestre)».

    Quarto principio: intervenire solo quando l’azione considerata è compatibile con i mezzi a disposizione, immediatamente e nel lungo termine.

    Essendo uno dei primi ad avere criticato pubblicamente il Libro bianco sulla difesa del 2013, il generale Desportes ha dichiarato: “Il Libro bianco 2013 parla di «volume di forze sufficienti». In effetti, come è noto, l’operazione “Serval” è stata una scommessa estremamente rischiosa, a causa del basso volume di forze dispiegate combinato con la grande obsolescenza della maggior parte delle attrezzature impiegate. L’operazione “Sangaris” un azzardo finito male, poiché la scommessa fatta sulla “sorpresa iniziale” non è stata vinta. Poi la negazione della realtà unita alla nostra mancanza di risorse ha impedito l’adattamento della forza alla reale situazione sul campo e allo schieramento immediato dei cinquemila uomini che erano indispensabili.”

    Quinto principio: non fare il primo passo senza considerare l’ultimo.

    “Ciò significa che si devono valutare − senza condizionamenti ideologici, senza essere ciechi − le conseguenze di un intervento, soprattutto se non si intende arrivare fino in fondo”.

    LA GRANDEUR FRANCESE È FINITA

    Al termine del suo discorso, il generale Desportes ha continuato a mettere sull’avviso i membri della Commissione sul decadimento delle forze armate francesi.

    “L’evidente sottodimensionamento della spesa operativa produce significativi effetti negativi di cui deve essere consapevole chi decide. Anzitutto, apprendere dai media − senza una chiara smentita − che i corpi militari spendono ingiustificatamente il magro bilancio francese evidenzia il fallimento morale, dal momento che i nostri soldati combattono su tutti i fronti, per la Francia e ai suoi ordini, con risorse veramente troppo scarse. Inoltre c’è che siamo sempre sotto il livello della “massa critica”: questo sottodimensionamento del budget ha un impatto diretto sia sul successo delle operazioni sia sulla sicurezza dei nostri soldati, che finiscono per ritrovarsi messi in pericolo”.

    L’OPERAZIONE CHAMMAL UN FALLIMENTO

    Operazione Chammal, l’arrivo del caccia Dassault Rafale
    Operazione Chammal, l’arrivo del caccia Dassault Rafale
    A proposito dell’operazione “Chammal”, il generale dichiara: “Giungo a Chammal dopo un paio di giri, lo ammetto, ma non si perde mai tempo a prendere un momento di distanza strategica, in un’epoca in cui la tendenza è proprio quella di ragionare in fretta, in termini di spese di cassa, su problemi che richiedono tempi lunghi e investimenti pesanti. Non mi trattengo sull’attuale sconcertante contraddizione tra, da un lato, il conflitto del mondo alle nostre porte, nel nostro est, nel nostro sud-est, nel nostro sud, la moltiplicazione dei nostri interventi e, dall’altro lato, il deterioramento rapido e profondo delle nostre capacità di bilancio con, a valle, quello delle nostre capacità militari. A destra e a sinistra lo sanno tutti; alcuni, troppo pochi, lo dicono. […] E allora? Atteniamoci al ben noto principio della guerra, il principio di concentrazione… o alla sua versione popolare: “chi troppo vuole nulla stringe”. Smettiamo di espanderci! Guardiamo in faccia la realtà. Stato islamico. “ISIS delenda est”: certamente! Siamo profondamente solidali, ma non siamo in alcun modo responsabili. I nostri interessi esistono, ma sono indiretti. Da quelle parti le nostre capacità sono limitate e irrisorie, rispetto agli Stati Uniti, e la nostra influenza strategica è estremamente limitata”.

  • Nico Verni'

    BATTAGLIA DI LEPANTO

    Cascano tutti dalle nuvole……
    non sono terroristi, è semplicemente l’islam di sempre che mette in pratica i ben 109 versi del corano che ordina (così come è per noi la prima comunione) l’eliminazione dell’infedele appena e quando possibile; non è che tutte le torri di avvistamento “saracene” disseminate per tutte le coste del centro sud d’Italia furono costruite per godersi il panorama già 600 anni fà. Lepanto, Reconquista di Spagna, Vienna 11 Settembre 1683 (quello vero) ecc.. ecc.. è STORIA REALE che puntualmente si ripresenta come e quando vuole il corano!

  • Marinaio Leccese

    UNA PREGHIERA PER TUTTI COLORO CHE SONO NELLA SOFFERENZA E PER TUTTI I PERSEGUITATI A CAUSA DELL’INGIUSTIZIA

    DIO è Padre.
    I nostri occhi non lo vedono, ma la intelligenza e il cuore sanno che esiste.
    Gesù ci ha rivelato il suo volto.
    In Gesù DIO ci viene incontro e noi possiamo ascoltarlo e parlargli.
    Per il credente pregare non è un obbligo, ma una esigenza.
    La preghiera nasce dalla Fede e la nutre.
    Chi cessa di pregare, lentamente cesserà di credere.
    Il cristiano al mattino e alla sera incontra il suo Dio nella preghiera: è lo Spirito Santo che apre il suo cuore e le sue labbra.
    E’ bello pregare da soli, nell’intimità della propria anima. Ma è bello anche pregare insieme, in famiglia.
    Una famiglia che prega, rimane più facilmente unita nel vincolo dell’amore e della pace.
    Il cristiano prega con parole di fiducia, di lode, di ringraziamento e di pentimento, che gli salgono spontaneamente dall’intimo.
    Ma prega anche con formule della tradizione cristiana.
    Con esse si unisce a DIO e a tutti i fratelli nella fede sparsi nel mondo, che per secoli le hanno pronunciate.
    Il cristiano ricorda sempre l’esempio e gli insegnamenti di Gesù sulla preghiera.
    “””Se vi mettete a pregare e vi accorgete che avete qualcosa contro qualcuno, perdonate: perché DIO, vostro Padre, perdoni anche a Voi”””.
    “””Non stancatevi di pregare. Chiedete e riceverete; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto”””.
    “””Non chi dice: Signore, Signore, entrerà nel Regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio”””.
    La preghiera è un dialogo d’amore con Dio che deve continuare nella vita, vissuta come donazione.
    O la preghiera trasforma la vita o la vita eliminerà la preghiera.
    Per il credente pregare è vivere.
    Egli prega perchè tutta la sua vita diventi una preghiera.
    Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: “””Signore, insegnaci a pregare”””
    …Ed Egli disse loro: Quabdo pregate, dite:
    “””Padre Nostro che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome….”””

  • Paola Deplano

    Le guerre fanno felici solo i potenti che dalle stragi traggono profitto. Essi vendono la morte armando le mani di tanti esaltati che in nome di una guerra santa sgozzano, distruggono e rendono la vita dell’ intera umanità un olocausto. Non dobbiamo temere i burattini ma combattere i burattinai, quelli in giacca e cravatta che decidono le sorti dell ‘ uomo.Issiamo il vessillo della non belligeranza , entriamo nella psicologia di chi uccide credendo di essere il giustiziere di Dio e cerchiamo di metterci bene in testa che queste stragi sono studiate a tavolino da chi ha in mano il potere e pensa di usare le persone per soddisfare la sua fame di gloria e la sete di sangue innocente! Urlano con dolore e piangono con dignità gli uomini di buona volontà, quelli che seppelliscono i morti ammazzati. Dio dal canto suo in silenzio prega per noi.Paola. Deplano.

  • Ciro Laccetto

    “Nella battaglia contro i jihadisti, il nostro destino non dipende dallo Stato Islamico ma da noi. Se non cadremo nella trappola della “guerra santa” ma capiremo chi sono e che progetti hanno i nostri nemici, potremo prevalere. Con alcuni caveat.”

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