Eugenio Avalos eroe radiotelegrafista di Lero
di Antonio Cimmino
16 novembre 1943 in ricordo di Eugenio Avalos e gli Eroi dimenticati dell’isola di Lero.
Sottocapo radiotelegrafista imbarcato sul regio cacciatorpediniere Procione, fu destinato, dopo l’armistizio, quando l’isola era ancora occupata da forze tedesche, nell’isola di Lero quale responsabile di stazione.
In servizio ricevette un Encomio Solenne con la seguente motivazione:
“Imbarcato su torpediniera di scorta a convoglio, colpita da aereo che provocava incendi ed avarie, rimaneva al suo posto, partecipando alle operazioni per salvare la nave, rimanendo al suo posto finché il comandante non ne ordinava l’abbandono pochi istanti prima dell’affondamento” (Mediterraneo Orientale notte 4 settembre 1942).
Per le sue qualità militari ricevette la Croce di Guerra con la seguente motivazione:
“Quale responsabile di stazione R.T. a Lero, conservava un apparecchio da campo con il quale riusciva a trasmettere, clandestinamente, importanti notizie, dimostrando serenità ed elevato sentimento del dovere” (Lero, 16.11.1943).
Encomio Solenne con la seguente motivazione:
“Operatore di Stazione della Marina dislocata in isola oltremare caduta sotto controllo nemico, riusciva a mezzo di apparato ausiliario occultato, a mantenere per circa un mese il contatto radiotelegrafico col Comitato operativo del settore, recando valido ausilio informativo alle operazioni” (9 settembre – 16 novembre 1943).
AVVISO AI NAVIGANTI
Cerchiamo ulteriori notizie e foto di Eugenio Avalos per inserirlo nella banca della memoria di internet.
20 commenti
EZIO VINCIGUERRA
AVVISO AI NAVIGANTI.
Cerchiamo notizie, foto e testimonianze su Eugenio Avalos
Edoardo Faggioni
R.I.P.
Giosuè Palpati
Probabilmente mio padre, Secondo Capo El. Mario Palpati (Croce al merito di guerra) ed Il Sottocapo Rt Eugenio Avalos si saranno conosciuti e forse avranno lavorato insieme in quel di Lero, l’isola degli eroi.
EZIO VINCIGUERRA
Buonasera Giosuè Palpati mi credi che ti ho pensato quando ho pubblicato l’articolo? Mi sono chiesto chissà se anche il papà di Giosuè Palpati era RT a Leros (poi per pigrizia non ho cercato fra le tue mail e sul quel favoloso racconto (tuo e degli altri amici del blog) che mi fanno affermare che Lero è l’isola degli eroi…dimenticati.
Un abbraccio grande come il mare ma anche come il tuo cuore.
P.s. Speriamo di scrivere questa storia tutta TLC di Lero
Marinaio di lago
Un altra storia poco celebrata e poco conosciuta
Giosuè Palpati
Mio padre era Elettricista per categoria, ma Rt per passione e per questo che ho pensato alla vicinanza – non solo di categorie – con Avalone. Ti ringrazio in nome loro.
Angelo Miraglia
grazie di cuore ezio per questa storia
Gloriana Sansoni
Ricordiamoci dei Caduti e di Chi ha compiuto il proprio dovere con eroismo, ONORE!
Salvatore de Filippi
condivido
Aldo Scortichini
condivido
Serio Quinzani
Collaborava con i tedeschi?
EZIO VINCIGUERRA
Penso e spero proprio di no ma non abbiamo notizie certe.
Fassio Mini
La Regia nave Procione Non era un caccaitorpediniere ma era classificato dalla Marina come Avviso Scorta. quanto scritto è stato tratto dal libro: ” Almanacco storico della navi militari italiane dal 1861 al 1995″. tanto dovevo.
EZIO VINCIGUERRA
Buongiorno Fassio Mini e grazie per questa testimonianza che mi/ci permette di proseguire su questa rotta da te tracciata per ricostruire questo avvenimento e poi magari migliorarlo nella sua ricostruzione storica. Grazie ancora, consulteremo anche l’almanacco stoico della Marina Militare e ti siamo debitori.
Un abbraccio grande come il mare.
Fassio Mini
Quanto da te scritto non lo conoscevo, ma mi sono sentito in obbligo di spiegare che cosa era nave Procione. Un caro saluto.
EZIO VINCIGUERRA
Grazie ancora carissimo ma ci sono cose che non quadrano non tanto sulla nave ma proprio sui fatti dell’isola di Lero.
Confido per questo nelle testimonianze dei vecchi Marinai di categoria (se ancora in vita) per ricostruire ed immortalare l’accaduto ed il Marinaio sulla banca della memoria
GIOVANNI RENDA
Sarebbe interessante sapere dove egli operava durante i quotidiani attacchi da parte dei tedeschi.magari era in una batteria,la battaglia inizio’il 26/9/1943 e fini’ il 16/11/43.i tedeschi sbarcarono il 12/11//43 avendo possesso dell’isola dal giorno 16.fu fatto prigioniero?
A.N.M.I. Foligno
Grazie Ezio di queste notizie, Questi 60 giorni della difesa dell’isola di Lero fanno parte anche della storia del gruppo marinai di Foligno in quanto il comandante che diresse le operazioni la M.O. CF. Vittorio Meneghini nostro concittadino a cui è intitolat6a l’attuale Gruppo ANMI di Foligno, Comandante del CT Euro e successivamente dopo l’inutilizzazione dell’unità: comandante delle batterie a terra Grazie Ezio Pancrazio Vinciguerra
Mauro Mariotti
Mio padre, sottocapo Mariotti Enzo, croce di guerra per la partecipazione alla difesa dell’Isola di Lero, non era radiotelegrafista, ma impegnato a fare i calcoli rapidi per il puntamento delle difese contraeree. Per tutta la vita mi ha raccontato quello che ha vissuto sull’isola e il successivo calvario di un trasporto su carri blindati in territorio russo-ucraino e della prigionia, in mano tedesca a Peenemünde,(incluso boicottaggio dei lavori forzati). E’ venuto a mancare proprio ieri all’età di 97 anni. Anche lui mi parlava di Lero e dell’eroico comportamento italiano, con l’amarezza di chi è stato completamente dimenticato.
ezio
Buongiorno carissimo Mauro,
grazie per questa preziosa e commovente testimonianza.
Oggi pochi si soffermano a leggere la storia anche recente, anche quella che quotidianamente viviamo con gli occhi sinceri e trasparenti del Dio che è dentro di noi, quel Dio che ci ha donato l’amore e il dono del discernimento.
Sta a noi scegliere fra Lui e l’antico avversario, fra l’eterna lotta tra il bene ed il male.
Prego che suo padre Enzo sia protetto da San Michele Arcangelo e presentato al trono dell’Altissimo puro dei suoi e nostri peccati.
A Lero, come in tutte le guerre, abbiamo peccato… tutti!
Non è bastato l’eroico gesto di Eroi e nemmeno il martirio dei Santi per farci comprendere quanto strada abbiamo percorso e quanto chissà ne dobbiamo percorrere per giungere al Trono dell’Altissimo.
Mi stringo a Lei, nel dolore per la dipartita del Marinaio per sempre Enzo.
L’eterno riposo dono a Loro oh Signore e splenda adesso la Luce perpetua e riposino in pace.
Condoglianze Mauro , condoglianze a Lei e ai suoi cari.
Pancrazio “Ezio” Vinciguerra