Pietro Mancini e Lero (l’isola degli Eroi)
di Giorgio Andreino Mancini
https://www.facebook.com/giorgioandreino.mancini.56
Buongiorno Ezio,
volevo farti partecipe anch’io dei fatti accaduti a Lero nel lontano 1943. E’ la storia di un marinaio, il mio pro zio, che in quel periodo era sull’isola. Si chiamava Mancini Pietro ed era dislocato nella batteria San Giorgio per l‘appunto a Lero.
Purtroppo le lettere che aveva ed era riuscito a spedire sono andate perdute, resta però il ricordo della lettera che la mia bisnonna mi ha letto una volta, dove zio Pietro raccontava le vicissitudini e le difficoltà di quel ragazzo di quasi 19 anni.
Una generazione la loro che si trovò a combattere prima gli inglesi e poi i tedeschi.
Una cosa è certa, nessuno di quei ragazzi a Lero si è tirato indietro e nessuno potrà mai biasimare lo spirito di abnegazione nel servire la Patria.
La mia bisnonna mi raccontava della sua ansia, delle lunghe ore in attesa per ricevere notizie di questo suo figlio Marinaio che non fece più ritorno a casa.
La Marina gli inviò una lettera dove c’era scritto: “il Marinaio Mancini Pietro risulta DISPERSO”.
Ezio carissimo, ufficiosamente sono venuto a conoscenza che il mio prozio, come tutti i cannonieri della Batteria San Giorgio rimasti in vita, furono tutti passati per le armi.
Mi piace pensare che tutti i Marò della Batteria San Giorgio vigilano sul proprio posto di combattimento sul Monte Scumbarda quota 334.
Con l’occasione ti segnalo anche un libro all’argomento che si intitola “Diario dell’Egeo, Rodi – Lero: agosto – novembre 1943” di Giuseppe Corrado Teatini (Editore Mursia).
Non posso affermare che siano stati degli eroi, come leggo negli articoli e nelle testimonianze che ti inviano i lettori del tuo blog ma, mi sento di affermare che ne a Zio Petro, ne agli altri Marinai di Lero potrà essere imputata la colpa di essere dei vigliacchi.
Non sono molto bravo a scrivere e sono certo che tu avrai modo di presentare al meglio questo breve racconto di Marinaio.
Ti allego la foto del mio prozio nella speranza che anch’esso venga inserito nella nostra BANCA DELLA MEMORIA perché è stato come dici tu: “un Marinaio di una volta e quindi un Marinaio per sempre.
Buona giornata!
Giorgio
P.s. Ti allego anche una foto mia da Marinaio di una volta.
Ciao Giorgio,
accipicchia mi sono commosso. Non sapevo Frà che anche tu avessi dei parenti a Lero, l’isola degli Eroi.
In verità ti dico che sei molto più bravo a scrivere di quanto tu pensi semplicemente perché hai scritto col cuore di parente e di marinaio di una volta.
VOCAZIONE = AMORE.
Con l’aiuto di altri amici e colleghi nel blog, aggiungo questa tua testimonianza di Marinaio, ancor prima che nipote. Sono certo farà riflettere i lettori e confermare il nostro amore incondizionato per il mare e per la Marina che abbiamo servito in tempi diversi ma da “Marinai di una volta e quindi da Marinai per sempre”
Tuo Ezio
P.s. siamo sulla rotta giusta, la rotta della solidarietà che farà attraccare la nostra nave, Nave Gerusalemme al Porto dell’Altissimo …marinai di una volta!
Dello stesso argomento sul blog:
https://www.lavocedelmarinaio.com/2014/12/giacomo-corti-e-la-storia-di-lero-lisola-degli-eroi/
https://www.facebook.com/giosue.palpati?fref=ts
https://www.lavocedelmarinaio.com/2012/04/lero-lisola-degli-eroi/
https://www.lavocedelmarinaio.com/2010/05/michele-sarcina-un-marinaio-maremmano/
https://www.lavocedelmarinaio.com/2014/01/giovanni-renda-figlio-di-angelo-classe-1922/
19 commenti
EZIO VINCIGUERRA
Riposa in pace Pietro hai un nipote Giorgio Andreino Mancini che veglia su di te
Salvatore Quatrosi
Semplicemente brividi. Ho letto il libro e ho visto il film, sinceramente credo che di vigliacchi e codardi Non ve ne siano stati in quel contesto, ma oggi si “Marinai una volta Marinai per sempre” ONORE
Francesco Ortega
ONORI
Girolamo Trombetta
Quando vedo che si parla del Dodecaneso e di quella guerraa dimenticata, anzi quasi ignorata, dove tutti i Ufficiali superiori scappavano via, (solo alcuni rarissimi casi rimesero nelle varie isole per essere in seguito fuciliati dai tedeschi, vedi isola di COO), il mio pensiero è per mio padre (Sottufficiale della Regia Marina Com.te Batteria Costiera che non ricordo il nome a Rodi) e a quanti marinai, soldati che rimasero a combattere da soli contro i tedeschi. Poi vennero trucidatri e i sopravvissuti inviati nei campi di sterminio nazisti. Poi, dal mese di ottobre sono stati catturati (i rarissimi che sopravvissero) dagli inglesi, per andare a finire nei campi di prigionia inglesi, e di li in Turchia ecc. ONORI AI NOSTRI EROI
Salvatore Chiaramida
R.I.P. PER TUTTI I NOSTRI CADUTI
Roberto Tento
Onoreeee ..non sarete dimenticati..
Giorgio Andreino Mancini
Grazie Ezio di tutto!!!
Michele Di Liberto
R.I.P.
Claudio Zanotti
Ho letto l’articolo…tutti EROI dal primo all’ultimo…grande sacrificio che per anni l’italietta passo’ nell’oblio.
Pierri Giovanni
per non dimenticare mai !
Sandro Saccheri
Riposi in pace e condoglianze alla famiglia
Renato Monaldi
R.I.P.,
Matteo Notarangelo
R.I.P.
Carlo Di Nitto
Caro Ezio, ti segnalo il nome dell’Amico Erasmo Coccoluto, reduce della Battaglia di Lero, sempre presente in rete e giovane di spirito!
Ezio VINCIGUERRA
Ciao Presidente sarà un vero piacere e anche un onore. Grazie
Francesco Ortega
per non dimenticare e per far si che mai più succedano questi fatti, R.I.P. !
Pierri Giovanni
queste storie di vita vissuta andrebbero raccontate nelle scuole, alle giovani leve, tramandare il contenuto e la forza di queste persone
Paolo Baroni
Eroi purissimi sacrificatisi per una Patria che non c’è più.
Salvatore Chiaramida
R . I . P .