9 settembre 1943, noi eravamo sempre li a ricordare e pregare per Loro
di Egidio Alberti Ammiraglio di Squadra (r) (*)
Caro Ezio,
per me e i miei ragazzi era diventata una consuetudine commemorare quel drammatico evento storico della 2^ Guerra Mondiale verificatosi nelle vicine acque del Golfo dell’Asinara, quell’evento che vide protagonista la nostra flotta ed in particolare comportò la perdita della sua più bella corazzata, la “Roma”, e delle torpediniere “Da Noli e Vivaldi”.
Dirigevamo sempre sulla stessa rotta, in prossimità dell’Isola di Santo Stefano, dove sei anni dopo, precisamente il 9 settembre 1949, fu eretto su di uno scoglio un monumento in ricordo degli equipaggi inabissatisi con le loro navi. Monumento rappresentato da una enorme colonna di granito sulla cui sommità erano incuneati due rostri ed al piede è appoggiata una statua di bronzo simboleggiante la “Vittoria alata” di D’Annunzio; il tutto sostenuto su un piedistallo naturale costituito da un enorme scoglio che si erige sul mare.
Ciò che non dimentico, ancor oggi, sono le parole che pronunciò l’ammiraglio Carlo Bergamini in quel rapporto ai Comandanti:
“…Ciò che conta nella storia dei popoli non sono i sogni e le speranze e la negazione della realtà, ma la coscienza del dovere compiuto fino in fondo, costi quel che costi. Sottrarsi a questo dovere sarebbe facile, ma sarebbe anche un gesto inglorioso e significherebbe fermare la nostra vita a quella dell’intera nazione, e concluderla con un gesto senza riscatto, senza rinascita, mai più. Verrà un giorno in cui questa forza vivente della Marina sarà la pietra angolare sulla quale il popolo italiano potrà riedificare pazientemente le proprie fortune, dite tutto questo ai vostri uomini.
Essi sapranno trovare nei loro cuori generosi la forza di accettare questo immenso sacrificio. Dite loro che i trentanove mesi di guerra insieme abbiamo combattuto, ora per ora nell’impari lotta, che le navi affondate lottando strenuamente, che i morti gloriosi hanno conquistato alla Marina il rispetto e l’ammirazione dell’avversario…”
Quelle parole e quelle di quanto riportato sulla copia del “Registro Matricolare” della regia corazzata Roma, conservato presso l’ufficio storico della Marina, nella colonna “Scopo della Navigazione ed eventuali fatti bellici”, li recitavo ai miei ragazzi…
Quel 9 settembre 1991 avevano assunto un significato particolare perché da lì a poco avrei lasciato il servizio attivo in Marina. Ma c’è una cosa che ricordo sempre di quel giorno, dalla mia entrata in Accademia, gli occhi lucidi di noi Marinai di una volta, di noi Marinai per sempre, perché sono certo che, in ogni circostanza, i miei ragazzi (sia di carriera che di leva) sono e saranno all’altezza delle nostre tradizioni, nell’assolvimento del dovere, perché il nostro passato ce ne dà il pieno diritto.
Il tuo Egidio Alberti
P.s. Stimatissimo Ezio sono certo che troverai le parole più belle per il mio necrologio.
(*) per saperne di più digita Egidio Alberti sul motore di ricerca del blog
33 commenti
Marino Miccoli
Ringrazio l’autore dell’articolo per il toccante ricordo dei Caduti della Regia Marina del 9 settembre 1943.
Al proposito voglio sottolineare che i CC.TT. Da Noli e Vivaldi erano della medesima classe del Da Mosto e del Pancaldo ( i “NAVIGATORI”), su cui mio padre fu imbarcato per molti anni.
Onore ai nostri valorosi Marinai caduti.
Francesco Ortega
IN RICORDO DEI NOSTRI
FRATELLI CADUTI . ONORI!
Luigi Giordano
Onore e gloria
Giancarlo De Simone
Grandi uomini…..hanno dato la propria vita x la libertà!!!e la patria!!!chissà :se potrebbero vedere, oggi come siamo messi…….!!!!!!Che ci direbbero!!!
Matteo Alessandroni
Onore ai 1352 componenti dell’equipaggio che persero la vita.
Claudio Zanotti
Riposino in eterno nel loro mare..
Graziano Semeria
tanti caduti, troppi.
Roberto Tento
R.I.P. per tutti i marinai caduti da eroi…Onore a loro..
Eugenio Tiglio
Eterno riposo dona a loro SIGNORE.
Salvatore Chiaramida
R.I.P.
Eraldo Ravelli
Onore a tutti i marinai caduti
Girolamo Trombetta
r.i.p.
EZio VINCIGUERRA
Ciao Loris Zannoni dovresti leggere quest’articolo fino in fondo …un abbraccio
Loris Zannoni
Fatto Ezio Pancrazio Vinciguerra……..molto bello !…anche nostalgico !…percepisco nelle parole dell’Ammiraglio Alberti una sano.. indiscusso senso di appartenenza….ciò che manca a tanti Ufficiali di oggi !….Ufficiali di ogni arma !….Alberti….uomo d’altri tempi….!
Alessandro Rei
Onori
Antonio Faella
Non dimentico!!!!
Paolo Baroni
Non dimentico!!!! onore
Michele Di Liberto
ONORE
Massimo Pastore
R.I.P.
Maurizio Quarta
R.I.P.
Antonio Melis
Grazie Ezio ( che riposino tutti in pace , io gli o vissuti quei momenti ,e pianto ai miei cari periti in quella guerra che io non o voluto ) R.I.P
Salvatore Atzori
E’ sempre una cerimonia particolare, molto toccante….. nel 92/93 ho partecipato come trombettiere…
Salvatore Esposito
SERVITORI DELLA MADRE PATRIA SENZA ESSERE EROI MA SOLO “UOMINI CORAGGIOSI” !!!.
Catello Pappacoda
Onore a loro che hanno sacrificato la loro vita per la nostra libertà e democrazia.
Giuseppe Filardi
Onore
Maria Marea
R.I.P.
Antonio Bressan
Anni fa ho avuto l’alto onore di conoscere Rigo, era il suo pseudonimo, marinaio di Porto Garibaldi che mi raccontò la sua storia di superstite, durante il racconto, lui piangeva. Ho pianto anch’io.
Rita Manfred Karl Ursi
Si possono sapere i nomi. .? forse c’era un mio parente
Francesco Carriglio
http://www.corazzataroma.info/L'elenco_dei_caduti
Francesco Carriglio
Grazie per questo completo articolo
EZIO VINCIGUERRA
ciao Francesco Carriglio penso che anch’io devo ringraziare te. Un abbraccio
Corrado Armerino
quante volte avro navigato a quelle latitudini passando sulle acque sovrastanti il loro relitto e che non meritavano una tale atroce fine con tutta quella artiglieria in loro possesso bastava una sola parola detta da chi di dovere FUOCO e questa immane tragedia sarebbe stata evitata e sommata ad altrui liste di sconfitte straniere riposino in pace fra quelle lamiere contorte che fanno da loro tomba e che IDDIO li abbia in gloria
Corrado Armerino
anche guardando la foto della nave armata fino alla formaggetta fà paura vedendo cuei cannoni spianati enon lasciati cantare con l’ultimo grido peccato avrebbero voluto farsi sentire a spese altrui ma cosi la sorte non volle