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Marinai, una strana razza con la schiena dritta

di Claudio53

Caro Ezio,
quelli che non dovremmo mai finire di ringraziare sono tutti coloro che hanno indossato una divisa, sia in guerra che in pace, rappresentando la parte migliore della nostra Nazione per mare, per terra e per Marinai una strana razza con la schiena dritta - www.lavocedelmarinaio.comcielo. Chi ha sacrificato la vita per la nostra Patria rimarrà sempre nei nostri cuori e nei nostri ricordi ma non dobbiamo dimenticare anche quegli equipaggi che seppur non sono passati alla “Storia”, per loro fortuna ma anche per bravura, sono riusciti a portare a termine la loro missione con spirito di sacrificio, coraggio e determinazione. Questi uomini sono quelli che tu chiami “Marinai con la schiena dritta”, proprio come i tanti Marinai che durante le scorte ai convogli si trovarono più volte in “cattive acque”, poiché in alcune missioni ci furono dolorose perdite di uomini e mezzi Militari e Mercantili.
Aggiungo anche il sacrificio del personale delle altre Forze Armate o Corpi Armati dello Stato che hanno trovato la loro tomba negli abissi del mare così come l’inerme popolazione civile, tutti travolti dagli eventi.
I Marinai di una volta, come noi, sono una strana razza umana in cui sono radicati valori di etica, di amicizia, di umanità e sono orgogliosi della loro scelta anche se si sono incatenati ad una vita che offre solo sofferenze, privazioni, lontananza dai familiari e dalla Patria.

21 commenti

  • giuseppe

    Ciao Ezio – condivido ciò che ha scritto Claudio, onore a tutti senza dimenticare nessuno.Quei disegni sul braccio li portiamo nel cuore sempre. Ad maiora

  • EZIO VINCIGUERRA

    l’emozione non ha voce specie se si ricevono mail di chi, prima di me/noi, ad altissimi livelli, ti commuove con il ricordo dedicai ai marinai di una volta: i marinai per sempre!

  • Giovanni Caruso

    (Perchè marinai si nasce)

    Aspetta, aspetta chi mancia na picca
    e poi scarica, capisti?
    un coppu siccu e tira sempri, sempri
    capisti? non ti fimmari
    capia papà

    Mio papà mi guardava
    preoccupato e smarrito
    non capiva ragioni
    non capiva il rifiuto
    io non ero quel figlio
    che lui aveva sognato
    non volevo il futuro
    che suo padre gli ha dato

    Ma papà non lo vedi
    questo mondo va in pezzi
    e nessuno ha le reti
    come tu le vorresti
    Io sono un marinaio
    che vive in mezzo alla gente
    e come te amo il mare
    ma quello delle coscienze

    e voglio catturare
    il male che t’impedisce
    di continuare il tuo sogno
    di catturare quei pesci
    Io sono un marinaio
    e come te ho le mie reti
    mi dispiace devo andare
    anche se non ci credi

    aunni vai, ven’ acca
    aiutimi a tirari a bacca
    papà devo andare non posso
    veni pigghia i falanghi
    pigghia u viricellu
    non posso devo andare!
    ma chi cummini, aunni vai
    ven’acca iutimi a tirari a bacca
    e vabbò fai chiddu chi voi!
    voga, voga, voga.

    Mio papà mi guardava
    io l’avevo deluso
    forse avrebbe capito
    ma non l’ho mai più visto
    Ora guardo i suoi remi
    levigati dai calli
    dai ricordi sbiaditi
    dalle sue mani grandi

    Ma sono un marinaio
    e da lassù ne vai fiero
    perché grazie al tuo mare
    questo uomo è più vero.

    tirulu, tira lu pisci nchianulu
    bravu bravu figghu mei bravu!
    https://youtu.be/KM1YFqFP37w

  • EZIO VINCIGUERRA

    Grande Giovanni Caruso. Ciao Ettore Ettore Giampaoli sono dedicati al padre pescatore. Un abbraccio a voi grande come il mare

  • Salvatore Lepre

    ho letto e condivido pienamente cio che ha scritto Claudio53, in un paese dove i valori si stanno perdendo.

  • Roberto Tento

    I Marinai, razza scontrosa e fedele, vigorosa e fiera, capace di ogni rinuncia e dedizione, con i suoi riti e i suoi usi, il suo coraggio e la sua fede ” Joseph Conrad” SIAMO NOI UOMINI DI MARE….

  • EZIO VINCIGUERRA

    Grazie a te Ettore Giampaolo, a Claudio53, a Giovanni Caruso e a tutti coloro che hanno commentato e condiviso per bel 75 volte questo post.
    Quando si scrive col cuore l’emozione è difficile da trattenere.
    Grazie ancora.

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