Attualità,  C'era una volta un arsenale che costruiva navi,  Marinai,  Marinai di una volta,  Naviglio,  Racconti,  Storia

Ammiragli rottamatori ed ammiragli edificatori

di Enzo Turco
https://www.facebook.com/enzo.turco.73

 

…riceviamo e pubblichiamo questa condivisibile testimonianza. Aggiungiamo che ognuno di noi marinai lascia una scia nella navigazione della vita e, come afferma l’autore, i signori del mare citati nell’accorato racconto sono con i loro esempi ed insegnamenti testimonianza di “dedizione, serietà e umanità”.
(Pancrazio “Ezio” Vinciguerra)

enzo turco per www.lavocedelmarinai.comCaro Ezio,
è una legge universale che gli “edificatori” hanno sempre avuto poco seguito e pochissimo consenso. Nella Marina Militare, come in altre realtà nazionali, sono sempre stati di moda i “rottamatori” e l’Ammiraglio Egidio Alberti non è stato mai tra questi!
Ammiraglio Egidio Alberti - www.lavocedelmarinaio.comPorto nel cuore di marinaio anche il ricordo dell’Ammiraglio Franco Papili che è stato il mio primo Capo Servizio sul vecchio Garibaldi nel lontano 1966. E’ uno degli ufficiali con i quali sono stato più a lungo imbarcato, anche se il record lo detiene l’Ammiraglio Alberti. Non a caso sono le due persone alle quali sono stato più legato e che in assoluto ho stimato per la loro correttezza e onestà intellettuale.
Fatte le note caratteristiche ai miei superiori veniamo all’aneddoto…
Ammiraglio Vittoriio Marulli- www.lavocedelmarinaio.comNel 1968/69 il Capitano di Fregata Franco Papili ricopriva l’incarico di Comandante in 2^ del costruendo Vittorio Veneto, chiamato in quel ruolo da un suo estimatore (lo si capiva da come si parlavano in plancia quando eravamo in navigazione), il Capitano di Vascello Vittorio Marulli.
In quel periodo Papili, come era suo solito fare, da scapolone imperterrito non aveva orari ed era sempre sul pezzo, una notte fu ricoverato d’urgenza per una grave emorragia dovuta ad un’ulcera perforata. All’epoca si usava fare delle continue trasfusioni che richiedevano molto sangue. E qui sta il bello! Malgrado lo si ritenesse all’unanimità un duro tra i duri (la scorza, ma sotto, sotto ….), tutto l’equipaggio fece a gara per offrirgli il proprio contributo. I vecchi di bordo asserivano che lo stesso Marulli avesse partecipato (come suo solito in forma riservata) e anche diversi arsenalotti fecero la loro parte.
Ammiraglio Franco Papil i- www.lavocedelmarinaio.comQuando Papili ritornò a bordo, per mantenere il suo aplomb di duro, quasi borbottando, proferì un generico e pesante: “grazie!”.
Da quel momento ogni qualvolta che concedeva un qualcosa in più all’equipaggio, imputava la mollezza all’imbastardimento del suo sangue avvenuto per le molte trasfusioni subite.
Mah! Si c’è un mah…
Ogni volta che la vicenda veniva fuori, lui cercava di glissare, borbottando sull’argomento, ma veniva puntualmente tradito dal luccichìo degli occhi.
La lunga permanenza a Castellammare di Stabia, il rispetto e il calore degli Stabiesi, lo avevano colpito al punto che sposò una Signora di quella terra.
Veramente un grande uomo che però apprezzai solo quando era ormai tardi per dirglielo personalmente!
Tutti i citati sono stati promossi Ammiragli, hanno fatto la cosiddetta carriera e noi, da obbedienti marinai, abbiamo seguito i loro esempi ed i loro insegnamenti pieni di “dedizione, serietà e umanità”.
Aspirante Guardiamarina Leandro Papa - www.lavocedelmarinaio.comCito l’affetto che provo per Castellammare di Stabia perché mi ricorda  ”tante battaglie condotte insieme al Capo di Stato Maggiore del Dipartimento di Napoli (io ero il S.C.S.M.) Ammiraglio Leandro Papa a tutela e sostegno delle realtà produttive marina che ricadevano nella zona di nostra pertinenza. Nel 1987 era stata già chiusa la vecchia e gloriosa Marinarsen Napoli declassata a semplici Servizi Base di cui personalmente ero il Comandante. Questa chiusura fu assorbita quasi fosse ineluttabile da chi ci aveva preceduto. L’attacco ai …rami secchi proseguì con l’idea di cancellare un’altra eccellenza del napoletano: Maricorderia di Castellammare. Qui malgrado avessimo dalla nostra parte un onesto e sincero sindacalista chi doveva ascoltare .. non ascoltò. Questa , però, è un’altra storia non a tutti nota e che vide l’attivarsi, in negativo, di tanti personaggi”.
P.s. Tra le mie tante foto sto cercandone una che lo faccia vedere nella sua piena maturità, un bell’uomo distinto e signorile.
Un abbraccio Enzo.

Nave Garibaldi 1966 - www.lavocedelmarinaio.com

36 commenti

  • Salvatore Lepre

    Dell’ammiraglio Papili ne ho solo sentito parlare, ci sono molti aneddoti su di Lui, ma non nego che mi sarebbe piaciuto conoscerlo. Sul Sagittario ho avuto un secondo che era un vero despota, ma quando è andato via ho capito quanto mancava alla nave.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Salvatore Lepre io li ho conosciuti tutti quelli citati da Enzo Turco. Si ci sono molti aneddoti sull’ammiraglio Papili e sono tutti veri. Il grupppo Anmi Stabia celebrerà a breve la sua dipartita penso di mettervi a conoscenza non appena mi faranno sapere. L’ultima volta eravamo un centinaio da tutte le parti d’Italia e con noi la moglie più altri (in verità pochissimi ufficiali e molto equipaggio).
    Un abbraccio e grazie per la compagnia

  • EZIO VINCIGUERRA

    Buonasera Enzo Gonnella ,,. anche a Palazzo Marina benchè già abbondantemente in pensione FUNZIONAVA TUTTO.
    P.s. non gli sfuggivano neanche i refusi del notiziario 🙂

  • Enzo Gonnella

    L’HO avuto anche come comandante della seconda divisione navale un anno tranquillo non gli sfuggiva nulla,l’ho ricordo sempre volentieri.

  • Salvatore Lepre

    Un grazie a te Ezio. Ci metti molto entusiasmo a prenderti cura di questa pagina di fb.

  • Carlo Luigi Crea

    Ciao Ezio ho fatto 22 mesi sull’incrociatore lancia missili Garibaldi ero nella centrale guida missili. Il Com. Papili come 1° DT del 3°/4° era un vero MARINAIO e Persona Umana.

  • Umberto Grippo

    Carissimi anch’io sono stato sul Garibaldi da Febbraio 1962 ad agosto 1968, Radiotelegrafista, e durante tale periodo mentre il garibaldi effettuava lavori io andavo in temporaneo imbarco su tante altre Unità. Da comune di prima classe a sergente anziano, sbarcato a porto ercole il 28 agosto 1968 per corso IGP, premesso che il corso mio (1961) ha frenquentato corso con un anno di ritardo, insieme 61-62 per permettere a tutti quelli ai vincoli di effettuare corso. Io sono sotto la rampa di missili la prima fila sopra a sinistra l’undicesimo uomo. un abbraccio a tutti. scrivo oggi che ricorre il mio 71/mo anno di età. (nato 26 Marzo 1944).

  • EZIO VINCIGUERRA

    Buonasera a tutti. Andiamo per ordine di risposta ai vostri commenti:
    – Enzo Gonnella come puoi ben notare l’affetto per Papili è reciproco;
    – Salvatore Lepre carissimo sono io che ringrazio voi per l’affetto, il sostegno e la compagnia che non mi fate mancare. Avevo perso l’entusiasmo specie negli ultimi due anni di servizio attivo per colpa di chi ho perdonato da tempo (…e che ci leggono di nascosto e non hanno il coraggio di farsi avanti e perdonare), ma questa è un’altra storia di ordinaria “incomunicabilità nelle comunicazioni”;
    – Carlo Luigi Crea tu, più degli altri, sei garante e testimone di quanto affermo sia su di me, su di noi e sui Frà che quotidianamente prendono finalmente “voce” nei ricordi e negli affetti a noi più cari;
    – Umberto Grippo pur non conoscendola personalmente: sempre col vento in poppa per questa tappa raggiunta in questo giorno per Lei speciale.
    Un abbraccio a tutti: se vi dico che vi voglio bene,mi credete?

  • Mimmo Tringali

    Anch’io voglio ricordare un aneddoto sul Signore dei Mari Franco Papili. Ebbene a proposito della malattia patita a C/mare di Stabia dall’allora C.f. Papili, alcuni marescialloni di allora dopo l’operazione subita dal nostro C/te in seconda decisero di fare una visita di cortesia in clinica al convalescente Papili, ebbene detta rappresentanza di Sott/li appena entrata in camera di sono sentiti apostrofare da Papili con la seguente frase: “cosa fate qui, banda di squaglioni, tornare subito a lavorare a bordo”. Questo era Papili che evidentemente non gradiva essere visto su un letto inerme, ma preferiva essere visto sul campo di battaglia sempre attivo e con la situazione in pugno. Dicitur ma io ci credo. Un abbraccio a tutti.-

  • Carlo Luigi Crea

    Caro Ezio e Fra!!!! del Garibaldi e di mare Io ho avuto l’onore di conoscerlo personalmente e giornalmente come ripeto per 22 mesi e non sono pochi,sembrava rigoroso ma era molto ORGOGLIOSO dei suoi Marinai, specialmente quando uno di noi si trovava in situazione di qualche famigliare che stava poco bene cercava in tutti i modi di AIUTARTI Io personalmente ne so qualcosa.

  • Giancarlo Marras

    Plancia del Duilio una certa notte in navigazione, Mare Aperto 2 fase, 1982. Marulli che era Cincnav per un violento rollio sbatte contro Vinciguerra che era Dinav 2. Dopo poco Papili venne a sostituire Vinciguerra che andò a Maridipart Spezia. Bellissimo periodo.

  • Mario Milano

    Ragazzi presumo si stia parlando di quello che io ricordo come il comandante PAPILI da me conosciuto quando era comandante del carabiniere io in quel periodo stavo sul centauro stgf. dopodiche’ ho avuto papili come comandante presso comnavsouth e una cosa divertente e’ che era il comandante operazioni dove lavorava mia moglien che allora era nelle wrens marin britannica ho sempre avuto un grande rispetto per papili per me persona giusta onesta e’ pronta ad ascoltare.ho saputo che e’ deceduto e me ne dispiacio

  • Eleonora Marra

    quante volte ti ho visto entrare cosi’ vestito,e’ un immagine indelebile x me!

  • Gaetano Maggi

    ricordo che alle scuole,si inginocchiava e aggiustava i lavandini e un giorno caldissimo di luglio,fece un cazziatone al comandante amicarelli perchè ci faceva marciare sotto il sole……………..ce ne fossero signori come lui………..

  • Giuseppe Orlando

    Grande Uomo,Bravo Marinaio, ottimo Comandante e ammiraglio di grande risorse.

  • Mimmo Tringali

    Altro aneddoto su Papili del periodo C/mare di Stabia: un pomeriggio presso la caserma Cristallini, dove eravamo accasermati, si presenta al corpo di guardia una Signora, la quale si lamentava con il Capo Guardia, poiché le proprie figlie la sera venivano importunate dai marinai del Veneto; il Capo guardia cercava di addolcire la vicenda nel tentativo di calmare la signora, la quale imperterrita insisteva nel voler un provvedimento che facesse cessare la cosa e siccome la discussione andava per le lunghe, il C.F. Papili, che aveva ascoltato tutte le lamentele della signora e siccome il discorso si prolungava, decide di intervenire, apostrofando la signora con le seguenti parole:”SIGNORA SAPPI CHE IO APRO I CANCELLI AI MIEI TORI ALLE 17.00, LEI TENGA IN STALLA LE SUE VACCHE.-

  • Luigi Tuberosa

    due anni fa condividevo questo articolo, lo ripropongo ringraziando un grande Uomo che alle Scuole Sottufficiali di Taranto, 33 anni fa, ci ha insegnato a diventare Uomini
    grazie Ammiraglio

  • Egidio Alberti

    Ti ringrazio Luigi per il graditissimo complimento. Il periodo trascorso a Mariscuola è stato per me il più esaltante della mia carriera da preferirlo ai miei numerosissimi anni di imbarco (26). Ti auguro una buona domenica.

  • Luigi Tuberosa

    grazie Ammiraglio, la Sua umiltà e Grandezza di animo si nota anche dal fatto che è qui con Noi su fb, grazie e buona domenica a Lei

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *