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17.12.1942, affondamento della regia nave Aviere e il comandante Ignazio Castrogiovanni

di Claudio53  

       – QUESTO ARTICOLO E’ DEDICATO ALLA MEMORIA DI EDOARDO CAMPANA – 

Ignazio Castrogiovanni (foto Marina Militare)Il Comandante Ignazio Castrogiovanni
Tra i morti e dispersi del regio cacciatorpediniere Aviere (17.12.1942) ricordiamo il Comandante Ignazio Castrogiovanni, che, dopo aver radunato ed incoraggiato gli uomini, cedette il proprio posto su una zattera ad un marinaio sfinito e scomparve in mare. Alla sua memoria fu conferita la medaglia d’oro al Valor Militare con la seguente motivazione:
Già valoroso combattente della guerra 1915-18, riprendeva il suo posto di combattimento nel conflitto 1940-43, confermando elevate doti di perizia e di ardimento.
Comandante di Squadriglia Cacciatorpedieri in ardue missioni ed in vittoriosi scontri navali, si distingueva per elevato spirito aggressivo e leggendario valore. Al comando di altra Squadriglia Ct. effettuava nuove, rischiose missioni di guerra, finché – durante scorta a motonave veloce lungo rotte aspramente contrastate dall’avversario – la sua unità veniva affondata in seguito ad insidioso fatale attacco subacqueo. Animato da nobile senso di altruismo e permeato dei più alti doveri di comandante, si preoccupava unicamente della salvezza dell’equipaggio. Naufrago in un mare gelido ed avverso, benché estenuato nelle forze cedeva con sublime altruismo il suo posto su zattera ai più bisognosi; e scompariva poi nei flutti suggellando con generoso sacrificio la nobile esistenza tutta dedicata alla Patria e alla Marina
” (Canale di Sicilia, 17 dicembre 1942).

Altre decorazioni
• Medaglia d’Argento al Valore Militare (Basso Adriatico, novembre 1916);
• Medaglia d’Argento al Valore Militare (Tobruk, luglio 1940);
• Medaglia d’Argento al Valore Militare sul Campo (Mediterraneo centrale, giugno 1942);
• Medaglia di Bronzo al Valore Militare (Africa settentrionale, marzo 1941);
• Medaglia di Bronzo al Valore Militare (Mediterraneo centrale, gennaio 1942);
• Medaglia di Bronzo al Valore Militare sul Campo (Africa settentrionale 1940 – Mediterraneo Centrale 1942);
• Croce di Guerra al Valore Militare sul Campo (Mediterraneo centrale, 1941-1942);
• Croce di Ferro tedesca di 2a Classe (ottobre 1942).

regio cacciatorpediniere Aviere- www.lavocedelmarinaio.com

Le coincidenze
Il 16 ottobre 1916 la regia torpediniera Nembo, con truppe a bordo, partì da Valona diretto a Santi Quaranta per scortare il piroscafo Bormida. Tra Valona e Saseno il convoglio fu attaccato dal sommergibile austroungarico U 16.
Il Nembo (stazza T. 340) fu silurato ed affondò rapidamente spezzato in due, nel punto 40°08’ N  019°30’ E, a poche miglia da Santi Quaranta nei pressi di una località conosciuta come Strade Bianche. L’U 16, Comandante Zopa, fu speronato dal Bormida
Su 55 uomini che formavano l’equipaggio del Nembo, 32 affondarono con la nave o scomparvero in mare (tra di essi il comandante Russo, il comandante in seconda, tenente di vascello Ceccarelli, ed il direttore di macchina, tenente del Genio Navale Meoli). I 23 superstiti furono recuperati da navi italiane o raggiunsero la costa a nuoto, come fece un gruppo di quattro naufraghi tra i quali il guardiamarina Ignazio Castrogiovanni, che rifiutarono di essere salvati da una zattera con a bordo alcuni superstiti dell’U 16.

regia nave nembo (foto U.S.M.M.)

Le coincidenze della vita vogliono che il Comandante Castrogiovanni che si era comportato eroicamente da Guardiamarina a seguito di un siluramento nella Prima Guerra Mondiale, eroicamente morì a seguito di altro siluramento nella Seconda Guerra Mondiale.
A lui la Marina Militare ha intitolato il centro addestramento reclute di Taranto (MARICENTRO).

Guardiamarina Castogiovanni e i suoi compagni - copia - www.lavocedelmarinaio.com

Egregio sig. Ezio,
consiglio a Lei e ai lettori del blog la lettura del secondo capitolo del libro “Guerra di Mare di Maffio Maffi del 1917” scritto a guerra ancora in corso in cui si narra del Guardiamarina (poi Comandante) Ignazio Castrogiovanni e del suo “primo siluramento”.
La figlia di Castrogiovanni, anche se non in buone condizioni di salute, è ancora in vita ed è attualmente residente a Taranto. A Lei e ai letori del blog regalerò l’estratto del libro.
Cordiali saluti
Claudio53

Copertina del libro  Guerra di mare di Marco Fiamma - copia - www.lavocedelmarinaio.com

 


17.12.1943 r.ct. Aviere - Campana Edoardo (classe 1925)  f.p.g.c. Lucio Campana per www.lavocedelmarinaio.com Edoardo Campana classe 1925
foto per gentile concessione del nipote Lucio Campana

29 commenti

  • giuseppe

    Carissimi Ezio e Claudio53,
    ci sia consentito di aggiungere in tale giorno commemorativo il nostro concittadino Comune 1a Classe Fuochista O. Francesco Gullace (cl. 1922)andato disperso con l’affondamento del Ct ‘Aviere’.
    Gruppo ANMI Gioia Tauro

  • Gennaro

    Ho avuto L’onore ed il piacere di comandare Maricentro Taranto dal 2000 al 2003, ho presenziato 33 cerimonie di giuramento, in ogni cerimonia e’ stata letta la motivazione della medaglia d’oro, in riferimento al 17 dicembre 1942, sempre alla presenza della figlia, ogni volta per me è’ stato un momento di grande ammirazione e di riferimento per il mio incarico di comando, rivolgo ai familiari tutti un grazie sincero ed affettuoso. Ricordo che a settembre 2000 mio figlio ha giurato innanzi a me mentre si apprestava a svolgere il previsto servizio di leva, non vi è emozione più grande per un marinaio ed un padre!

  • admin

    Ciao Giuseppe, grazie per la segnalazione.
    Ci uniamo a voi di A.N.M.I. Gioia Tauro ed ai familiari del Frà Francesco.
    Mi piacerebbe se in tuo, vostro possesso, aggiungere nella nostra Banca della Memoria
    la storia e le foto relativi a Faancesco Gullace per non dimenticare mai.
    Sicuro di un tuo/vostro interessamento rimango in attesa di ricevere il materiale
    da pubblicare.
    Marinai di una volta, marinai per sempre!
    Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

  • Claudio53

    Copia del secondo capitolo del libro “Guerra di Mare di Maffio Maffi del 1917” è stata consegnata alla figlia del comandante Ignazio Castrogiovanni.

  • Ernesto Di Serio

    La ringrazio per aver dato memoria ai Caduti del Regio C.T. “AVIERE”. Mio Padre era il Comandante in 2^ dell’Unita’ , si salvo’ per miracolo,non dimentico’ mai quei Caduti e anni dopo ottenne di far intitolare la piu’ importante Caserma della Marina a Taranto al suo Comandante C.V. Ignazio Castrogiovanni .Quasi tutto l’Equipaggio trovo’ la morte quel tragico !7 dicembre e tra essi v’erano molti Marinai giovanissimi cui non possiamo neanche’ portare un fiore perche’ la loro tomba e’ il mare. Onore a loro e che riposino in pace

  • EZIO VINCIGUERRA

    Buonasera signor Ernesto Di Serio grazie a Lei per questa commovente testimonianza. In effetti c’erano tantissimi giovani Marinai e noi cerchiamo di onorarli e celebrarli nella nostra Banca della Memoria per non far cadere nell’oblio la Loro e la nostra storia.
    Riposino in pace.

  • Lucio Campana

    Caro amico Giuseppe Magazzù in quella tragedia perì anche mio zio Edoardo Campana, appena 18 anni e al suo 1° imbarco

  • Lucio Campana

    Grazie Amico Ezio per aver postato e ricordato la tragedia che colpi mio zio Edoardo Campana, avvenuta il 17 dicembre 1942, di cui oggi ricorre l’anniversario

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Lucio Campana sono io che ringrazio te e quelli come noi e non solo per la compagnia ma perché i Marinai di una volta, quelli di buona volontà non dimenticano e perdonano. Un abbraccio grande come il nostro mare

  • Ernesto Di Serio

    Egregio Sig. Vinciguerra,,ricordare quei Ragazzi e’ per me e’ un dovere che deriva dal testamento spirituale di mio Padre e che,ora di nuovo insieme ai suoi Marinai,certamente approverebbe. Con l’occasione,dal momento che Lei scrive,Le propongo di unire i nostri ricordi e raccontare la storia dell’AVIERE e del suo sfortunato Equipaggio. Infondo e’ la storia di un Caccia che percorreva quella che i Marinai avevano denominato “La rotta della morte” e,ricordandola,racconteremo (ancora una volta e per non dimenticare) la storia di tutti coloro che furono impegnati in quella che per la Marina e’ stata “la battaglia dei convogli”,praltro condotta con grande onore e sacrificio. Voglia gradire un cordiale saluto

  • Paolo Gulminelli

    ma le foto sembrano più datate dell’anno di riferimento 1942…non è che le avete scambiate..per errore…?

  • EZIO VINCIGUERRA

    Grazie ancora a Lei signor Ernesto Di Serio per queste testimonianza che faranno piacere anche all’articolista.
    Carissimo Paolo Gulminelli l’articolista mi ha omaggiato ed onorato di una foto dell’album di famiglia e si riferisce a quando Castrogiovanni era giovane guardiamarina. Lo sai che la figlia vive ancora e risiede a Taranto? E’ stata proprio lei ad autorizzare la pubblicazione.
    Un abbraccio a tutti

  • Irene Martina

    Mi unisco nella commemorazione dei dispersi del ct Aviere in ricordo del mio prozio il sergente DE MILATO FELICE SANTO vorrei avere più ricordi di lui .Io ora sono un’orgogliosa madre e moglie di marinai .

  • Francesco

    Era prima di Natale 1942 e mio zio Cioffi Giuseppe capocannoniere del cacciatorpediniere Aviere mi teneva in braccio coccolandomi ( avevo appena tre anni)quando fu richiamato a partire subito.L’Aviere affondò in quel 17-12-1942.Per quasi dieci anni fu considerato disperso e la sua fidanzata sperava in un suo ritorno informandosi con la mia famiglia. Assieme a mio zio morì anche Cioffi Gennaro amico e vicino di casa in Scalomoni in Cervinara (AV).Dopo anni i loro due nomi stanno nella lapide commemorativa a ricordo perituro.

  • Massimo

    Il nonno di mia moglie era il nocchiere e credo che sia l’unico ancora in vita oggi proprio oggi raccontava con difficoltà questa storia a mio figlio

  • Adelio Cattaneo

    Mio zio pagani piero cannoniere su cacciatorpediniere aviere disperso dal 17 dicembre 1942

  • Antonio Catalano

    Mio Nonno Capitano di corvetta Germano Marchetti…sicuro riuscì a lanciarsi nel gelido mare….probabilmente morì di shock termico…povero nonno , 39 anni e due figlie (una neonata, mamma)

  • Ezio Vinciguerra

    Buonasera signor Antonio Catalano, grazie della commovente testimonianza.
    Suo nonno Germano Marchetti, nato a Perugia il 20 ottobre 1898 risulta disperso in mare
    nelle gelide acque del Mediterraneo Centrale di quel tragico giorno.
    Adesso riposa in pace fra i flutti dell’Altissimo nell’immenso mare della Misericordia
    Divina, onori a Lui e a tutti quelli che non fecero rientro.
    Riceva gradito un abbraccio grande come il suo cuore solidale e caritatevole.
    Pancrazio “Ezio”

  • Lucio campana

    Anche mio zio Edoardo Campana perì in seguito all’affondamento del RCT AVIERE il 17/12/1942 al largo di Biserta aveva appena 17 anni ed era al suo primo imbarco.

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