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Il leone Altair allo zoo di Roma

di Spartaco GIPPOLITI
segnalato da Floriana Marchetti del gruppo facebook Nave Altair
(https://www.facebook.com/groups/46912444518/?fref=ts)

… In ricordo del Comandante Cuffaro e degli equipaggi di nave Altair

Dal 3 al 9 novembre 2014 si svolgerà in Sicilia (Augusta – Catania – Taormina – Giardini Naxos – Castelmola) il raduno degli equipaggi delle navi Altair, Andromeda e Aldebaran.

Floriana Marchetti per www.lavocedelmarinaio.comNel 1953 un leoncino viene donato dal Sultano di Obbia (Somalia) all’equipaggio della nave della Marina italiana Altair. Il giovane felino, a cui viene imposto il nome dell’unità, intraprende il viaggio di ritorno a bordo della nave ed al suo arrivo viene donato al Giardino Zoologico di Roma. Considerato il suo buon carattere, Altair trascorrerà circa un anno posando per i bambini all’ingresso del Giardino Zoologico.
Superato l’anno di età – e quindi dimensioni considerevoli – Altair fu relegato ad una sua gabbia personale mantenendo il suo status di uno degli animali più famoso dello zoo.
Nel frattempo prese a venirlo a trovare regolarmente il comandante della torpediniera, ora in pensione, il Capitano Cufaro. Ecco come il Prof. Bronzini ricorda la scena che gli si pose davanti un giorno …scorsi un distinto signore che al di là della ringhiera di sicurezza, addossato con noncuranza all’inferriata di Altair, tenendo un braccio dentro la gabbia andava delicatamente grattando la nuca al poderoso felino. Il bello è che questi se ne mostrava assai compiaciuto e si comprimeva con tutto il corpo sempre più alle sbarre nel tentativo di strofinarsi all’uomo. Una simile scena m appariva foriera di drammatici sviluppi. Mi avvicinai a costui invitandolo a desistere e ad uscire subito. Ma il signore si tolse il cappello, si presentò, e concluse “ …sono un ufficiale di Marina in pensione; vengo a tenere compagnia ad un vecchio marinaio come me” ed alle mie osservazioni aggiunse “tra marinai non ci si fa mai del male”.

Il Comandante Cuffaro fa visita al leone Altair - www.lavocedelmarinaio.com
Continua Bronzini. Da quel giorno, per molti anni di seguito, l’anziano ufficiale veniva quotidianamente allo Zoo nelle prime ore del pomeriggio e si intratteneva con Altair: l’accarezzava sulla testa e sul groppone, gli puliva gli occhi un fazzolettino di carta morbida, gli parlava in tono tranquillo e cordiale. Il generoso felino, all’approssimarsi dell’ora della visita, attendeva l’amico in piedi, incollato alle sbarre con gli occhi puntati verso la direzione da cui era solito arrivare. A volte il Capitano fingeva di passare oltre la gabbia senza accorgersi del leone; allora questi si metteva in grande agitazione, saltava da un lato all’altro dell’inferriata e mugolava sempre più forte per attirare l’attenzione. Sempre da Bronzini apprendiamo di un episodio particolare. Avevamo collocato in gabbia con Altair un leone di nome Tebro. Ed ecco il Capitano Cufaro presentarsi puntualmente in visita e dare inizio al solito rituale di carezze e di moine. All’improvviso Altair si rivolta fulmineo e ruggente, e con una poderosa zampata vibrata tra capo e collo manda Tebro a rotolare scornato in fondo alla gabbia. Era accaduto che il nuovo inquilino si era avvicinato quatto quatto con intenzioni aggressive all’ufficiale; ma nel preciso istante in cui stava per afferrargli il braccioAltair, che più che vedere aveva intuito quanto stava per accadere, si era scagliato come una furia contro il congenere in difesa dell’amico.
Oramai il rapporto tra Altair e Cufaro è accettato dalla direzione del Giardino Zoologico. A riprova esistono diverse foto che mostrano una stupenda e giovanissima Elsa Martinelli, reduce dal successo del film Hatari, che viene introdotta ad Altair non dal personale dello zoo ma dal Capitano in prima persona.

Il Comandante Cuffaro con Elsa Martinelli - weww.lavocedelmarinaio.com

Il guardiano Romano Zandri mi ha narrato un episodio avvenuto nei primi anni di permanenza di Altair allo Zoo. La gabbia di Altair si trovava di fronte al recinto delle giraffe e non lontano dal settore dei babbuini. Romano si trovava nelle vicinanze quando delle urla richiamano la sua attenzione. Provengono dalla gabbia di Altair. Un bambino, svincolatosi dal controllo dei genitori, è passato sotto la catenella del passaggio di servizio e si è avvicinato alle sbarre della gabbia di Altair. Il leone estrae entrambe le zampe e tiene bloccato il bambino alle sbarre. Mentre Romano salta le inferriate e si avvicina, un collega che proviene dalla direzione opposta chiama imperiosamente “Altair”. Il leone si gira verso la voce amica e Romano è lesto a sfilare il bambino tirandolo in alto. E’ assolutamente incolume. Un miracolo, forse, oppure solo il tentativo di giocare di un animale ancora giovane che era cresciuto in mezzo a bambini e uomini tanto da bloccare il bambino senza assolutamente sguainare i suoi artigli potenzialmente letali.
Crest Nave Altair - www.lavocedelmarinaio.com - copiaNon c’è da stupirsi se, dato il suo buon carattere, Altair partecipasse a delle riprese cinematografiche. Sono a conoscenza di un caso che mi è stato raccontato da i due guardiani dei grandi felidi, Renato Paggetti ed Edmondo Zaccaria. Sembra che dei colleghi trasportassero Altair in una spiaggia nei pressi di Castelfusano e lo liberassero in una ampia area provvisoriamente recintata. Nel pomeriggio i due guardiani danno il cambio ai colleghi ma si rendono conto che non sarà una cosa facile riportare Altair nel suo box da trasporto. Il leone forse rivede nella spiaggia laziale le dune somale e sonnecchia tranquillo sotto un cespuglio, assaporando il sapore di una libertà che non ha mai sperimentato. Non appare comunque salutare lasciare che la notte piombi con il leone sul litorale romano circoscritto da una rete temporanea. Non rimane a Renato che di addentrasi nel recinto senza farsi scorgere, portando con se un lungo laccio da cattura che è tenuto, all’altro capo da Edmondo non prima di avere attraversato la cassa dove Altair deve entrare. Il leone dorme e Renato non ha problemi. Probabilmente lo chiama appena per fargli alzare la testa poi il lancio a ‘colpo sicuro’, il cappio è intorno al collo di Altair; un grido per avvertire il collega di tenere forte. Altair non è contento ed in un attimo è in piedi ma Edmondo tiene e Renato corre a dargli manforte. Altair è finalmente dentro la cassa da trasporto. Poi il trasporto della cassa con il leone sulle dune fino al camion…

Raduno Equipaggi navi Altair, Aldebaran, Andromeda ad Augusta - www.lavocedelmarinaio.com
Programma raduno 2014 equipaggi Altair, Andromede, Aldebaran Augusta 3-9.11.2014 - www.lavocedelmarinaio.com

13 commenti

  • EZIO VINCIGUERRA

    Un saluto e un abbraccio a Saverio Marchetti e al gruppo di nave Altair…sarà un successone!

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Mario Carapucci già sveglio?
    Mi sa che farò un megaraduno a Tortoreto. Che dici si può fare?

  • Franzo Osvaldo

    grazie Ezio ci contiamo che sia un successo anche grazie al tuo impegno e speriamo di incontrarci.

  • Alessandro Garro

    Una cosa che ho sempre ammirato dei marinai (di chi lo è stato attivamente e di chi lo è ancora) è lo spirito di fratellanza (quella buona non il cameratismo nelle sue accezioni peggiori) che resta in un equipaggio di una nave. Una cosa che invidio se così si può dire da uno che purtroppo è un figlio della leva abolita (sono nato con qualche anno di ritardo)

  • EZIO VINCIGUERRA

    Buonasera a voi tutti e grazie a Franzo Osvaldo per le belle parole spese nei miei confronti.
    Penso di concordare anche al 100% con Alessandro Garro da quando hanno sospeso la leva mancano episodi di solidarietà e di sano cameratismo nel senso etimologico del termine.

  • TONINO CUFARO

    Sono il figlio ottantaquattrenne, del comandante CUFARO. Ho letto con piacere quanto dite sul leone ALTAIR e mio padre. Io ho vissuto quegli attimi accarezzando anche io Altair. Vi prego gentilmente di correggere “CUFFARO in CUFARO” grazie. Io ho altro materiale che potete aggiungere al vostro, se credete opportuno contattatemi via email. Un saluto e auguri Tonino Cufaro

  • ezio

    Buongiorno signor Antonino Cufaro e grazie per la segnalazione. Speriamo di essere compresi e perdonati perché l’articolo in questione è un rilancio di un altro articolo. Per quanto sopra abbiamo provveduto a correggere il cognome del Suo caro papà ma non abbiamo potuto correggere le didascalie delle foto in quanto così riportate dall’articolista dell’epoca.
    Sarà nostra cura segnalare il suo commento e la sua mail al gruppo Facebook di nave Altair quanto da Lei evidenziato in modo che anche loro abbiano questa notizia.
    Un abbraccio grande come il mare
    Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

  • Floriana Marchetti

    Buonasera Prof. Tonino Cufaro,
    ho provato a contattarla un anno fa riguardo il materiale cui accennava, ho provato a rimandarle una mail ma per sicurezza le scrivo anche quì, gestisco il gruppo di NAVE ALTAIR F591 ed avrei immenso piacere di integrare il materiale in suo possesso al nostro e soprattutto di conoscerla personalmente, le lascio il mio cellulare 3479744828. La saluto cordialmente, Marchetti Floriana.

  • sabina sartorel

    sono la figlia di severino sartorel imbarcato credo tra gli anni 50 60 su nave altair e custodisco foto del leone altair cucciolo regalato in somalia all equipaggio il cucciolo andava a dormire in branda da papa sino all eta di 9 mesi fino a quando e stato donato allo zoo di roma

  • Paolo

    Mio suocero Catinelli Guido ancora oggi ricorda l’episodio ma lui si imbarco’ per andare negli Stati Uniti e non fu’ presente.
    Oggi festeggia 92 anni…

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