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I Brulotti

di Antonio Cimmino

Antonio Cimmino per www.lavocedelmarinaio.comI brulotti erano piccoli natanti o vecchi bastimenti caricati con esplosivo e altro materiale infiammabile.
Queste imbarcazioni venivano  usate come arma dirigendoli verso le navi nemiche per incendiarle o farle esplodere.  Nell’antichità furono impiegati sia dai cinesi che dai greci (guerra del Peloponneso 413 a.C.). Furono adoperati anche dagli inglesi il 27 luglio 1588 per sconfiggere l’Invincibile Armata di Filippo II che voleva invadere l’Inghilterra.

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Un commento

  • Carlo Di Nitto

    Durante l’assedio di Gaeta del 1860/61, per accelerare la resa della piazzaforte,due brulotti, spaventosamente potenti erano stati cinicamente progettati trasformando le pirocannoniere Confienza e Curtatone e caricandole ciascuna con 50 tonnellate di esplosivo. Sarebbero state lanciate contro le mura della fortezza dove, esplodendo, avrebbero creato una grossa breccia attraverso la quale sarebbero penetrati alcuni reparti delle truppe piemontesi assedianti. Solo che insieme alle mura sarebbe andata distrutta buona parte della città, con un gran numero di vittime tra i civili. Fortunatamente per Gaeta, la piazzaforte capitolò prima che il progetto fosse attuato.

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