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Il regio sommergibile Tembien

a cura Carlo Di Nitto e Claudio53


Attività operativa
Carlo Di Nitto per www.lavocedelmarinaio.com
Varato a La Spezia il 6 febbraio 1938, fu consegnato alla regia Marina il 1° luglio dello stesso anno. Il 10 agosto passò alle dipendenze di Maricosom che lo dislocò a Lero nell’ambito del V Gruppo, dove effettuò crociere di addestramento e di resistenza.
Il 10.6.1940 è dislocato a Messina (35a. sq. III gruppo).
Dall’1 al 5.7.1940 pattuglia al largo di Malta. Una successiva missione nello stesso mese viene annullata per sopravvenuta avaria mentre il battello è già in navigazione verso la zona di agguato.
Dall’1 al 6.8.1940 – Agguato al largo di Creta.
Dal 23.9 al 6.10.1940 – Agguato al largo di Tobruk. Prima della successiva missione, ne assume il comando il T.V. (poi Capitano di Corvetta) Guido Gozzi che affonderà col battello.
Il 21.11.1940 – Breve agguato notturno al largo di Malta.
Il 22.11.1940 – Breve agguato notturno ad Ovest di Malta.
Dal 26 al 30.11.1940 – Agguato a ponente di Malta. Il 27, alle ore 23.24, avvista una formazione navale nemica composta di tre unità di elevato dislocamento contro le quali alle 23.28 lancia due siluri che falliscono il bersaglio. Alle 23.33, lancia una seconda coppiola da meno di 1000 mt, udendo dopo 45 secondi una forte esplosione. (La documentazione inglese del dopoguerra non fa cenno a questo attacco).
Dall’1 al 12.1.1941 – Agguato al largo di Sollum. Nella notte tra il 7 e l’8 alle 00.45 al largo di Bardia avvista un grosso piroscafo contro il quale lancia in rapida successione tre coppiole di siluri che non colpiscono per corsa irregolare.
Dal 3 al 12.2.1941 – Agguato al largo di Malta. Al rientro da questa missione, sosta circa quattro mesi in arsenale per turno di lavori.
Dal 26.6 al 3.7.1941 – Agguato lungo le coste cirenaiche. Il 29.6 alle ore 20.41, avvistata una formazione navale nemica, lancia una coppiola di siluri contro un Ct inglese. Sottoposto a caccia a.s. dall’altro cacciatorpediniere che faceva parte della formazione, deve disimpegnarsi in immersione senza poter accertare i risultati del lancio. L’azione, che si svolge al largo di Ras Azzaz, non viene confermata dalle fonti inglesi le quali, nel dopoguerra, pur confermando la perdita del caccia “Waterhen“, in quell’ora ed in quella zona, la attribuiscono a bombe di aereo. La causa dell’affondamento del “Waterhen” fu attribuita all’allagamento dei locali caldaie e non si può escludere che tale allagamento, dopo aver determinato prima il capovolgimento e poi l’affondamento dell’unità, possa essere attribuito proprio ad un siluro del Tembien.
Tembien fronte - www.lavocedelmarinaio.comIl 31.7.1941 salpò da Messina per la sua ultima missione di guerra. Dall’1.8 è schierato a ponente di Malta, in catena con altre unità subacquee, nel tentativo di intercettare forze navali nemiche segnalate in transito nel canale di Sicilia. Il gruppo navale inglese attraversò la zona insidiata dai nostri sommergibili nella parte più meridionale in quanto solo il Tembien, in agguato sulla linea sud dello sbarramento, effettuò l’avvistamento e l’attacco del gruppo nemico.
Dalla documentazione inglese risulta infatti che nelle prime ore del 2 agosto l’incrociatore Hermione, mentre procedeva ad alta velocità per Malta, fu attaccato dal Tembien in latitudine 36°31′ N e longitudine 12°40′ E. L’incrociatore riuscì tuttavia a contro manovrare arrivando allo speronamento del sommergibile, determinandone l’affondamento e rimanendo leggermente danneggiato. Non è possibile ricostruire più compiutamente l’azione condotta dalla nostra unità in quanto nessun membro dell’equipaggio sopravvisse all’affondamento.

regio sommergibile Tembien (foto U.S.M.M.) - www.lavocedelmarinaio.com - copiaIl regio sommergibile Tembien mimetizzato e con la torretta modificata (1941) – Foto U.S.M.M.

Dati tecnici
Sommergibile di medio dislocamento, classe “600” serie “Adua” (17 unità). Tipo Bernardis a semplice scafo con doppi fondi centrali resistenti e controcarene esterne.
– Impostato: 6.2.1937 nei Cantieri O.T.O. di La Spezia;
– varato: 6.2.1938 ed entrato in servizio l’1.7.1938;
– dislocamento: 697,254 t. in superficie e 856,397 t. in immersione;
– lunghezza: 60,18 m. – larghezza 6,45 m. – immersione 4,70 m;
– apparato motore: 2 motori Diesel FIAT per 1400 hp tot. (capaci di sviluppare in superficie una velocità di 14 nodi); 2 motori elettrici Marelli per 800 hp tot. (capaci di sviluppare in immersione una velocità di 7,5 nodi); 1 batteria di accumulatori al piombo composta da 104 elementi;
– profondità di collaudo:80 – 100 metri;
– combustibile: 47 t. nafta;
– autonomia: 3180 mg a 10,5 nodi (propulsione Diesel) e 74 mg a 4 nodi (propulsione elettrica);
– armamento: 6 tubi lanciasiluri da 533 mm. (4 AV e 2 AD); 1 cannone da 100/47 mm.; 2 mitragliere singole da 13,2 mm.; n° 6 siluri da 533 mm. e n° 152 proiettili per il cannone;
equipaggio: 42 uomini, dei quali 5 ufficiali.
Affondato il 2.8.1941 nelle prime ore del mattino, nelle acque ad ovest di Malta, dopo aver attaccato l’incrociatore britannico “Hermione”.
Il regio sommergibile Tembien aveva effettuato 16 uscite operative:10 offensive e/o esplorative in Mediterraneo; 6 per esercitazione o trasferimento.
Furono percorse complessivamente 11.687 miglia.
L’unità venne radiata ufficialmente dai ruoli del Naviglio Militare il 18.10.1946.

Incrociatore Hermione - foto U.S.M.M. - copia(Incrociatore Hermione – foto U.S.M.M.)

Non fecero più rientro alla base
– C.C. Guido Gozzi, Comandante;
– S.T.V. Tommaso Magnani, Comandante in 2a;
– T.G.N. Enrico Conte, Direttore di macchina;
– S.T.V. Vincenzo Bozzo, Ufficiale di Rotta;
– G.M. Luigi Lanfranchi, Ufficiale alle Armi.
– C°2^ cl. Giuseppe Esposito;
– C° 2^ cl. Mario Orru;
– C° 2^ cl. Umberto Venturi;
– C° 3^ cl. Onorio Fanzini;
– C° 3^ cl. Carlo Pedicini;
– 2°C° Salvatore Buscemi;
– 2°C° Venanzio Di Giulio;
– 2°C° Mario Nardini;
– 2°C° Carlo Vassena;
– Sgt. Michele Toccarino;
– Sgt. Herve Introini;
– Sgt. Francesco Paolantonio;
– Sc. Egidio Argentini;
– Sc. Luigi Arpaia;
– Sc. Camillo Cornia;
– Sc. Vincenzo Di Gelido;
– Sc. Eugenio Ferrari;
– Sc. Franco Gambi;
– Sc. Francesco Ladisa;
– Sc. Silverio Mazzella;
– Sc. Gabriele Pedicini;
– Sc. Fernando Siroti;
– Com. Carlo Bottazzi;
– Com. Gaspare Della Valle;
– Com. Adolfo Pietro Fabbri;
– Com. Paolino Gaia;
– Com. Emilio Giagnacovo;
– Com. Giannino Giannini;
– Com. Raffaele Lettieri;
– Com. Giovanni Lucchetti;
– Com. Romeo Moto;
– Com. Raffaele Pisini;
– Com. Federico Ritonnato;
– Com. Salvatore Salatino;
– Com. Benedetto Tarrana;
– Com. Giuseppe Ugolini;
– Com. Renato Viesti.

Si ringrazia A.N.M.I. Gaeta
http://digilander.libero.it/carandin/tembien.htm

…Riceviamo e, ad integrazione, pubblichiamo

Egregio sig. Ezio,
Tembien retro - www.lavocedelmarinaio.comringrazio per le gentili parole, curiosando nel sito ho letto del STV Tommaso Magnani disperso nell’affondamento del regio sommergibile Tembien nel Mare Mediterraneo (Ovest di Malta) il 21 agosto 1941. Consultando l’Albo d’Oro la data è esatta (per altro ho verificato anche altri dispersi dello stesso sommergibile e la data coincide) ……. ma ……. in un libro che ho io (“Siamo fieri di voi” di Corrado Capone) e su Internet, sulla base di fonti ufficiali inglesi, la data viene anticipata al 2 agosto 1941. La cosa è plausibile se si pensa che del sommergibile partito da Messina, per la sua ultima missione, il 31 luglio del 1941 noi avevamo perso ogni traccia. Era svanito nel nulla sino a quando nel dopoguerra venimmo a sapere dagli inglesi del suo affondamento.
Non so perché sull’Albo d’Oro la data sia quella del 21.08.41. Mancato aggiornamento? Errore? Altro? Solo chiedendo all’Ufficio Storico si potrà chiarire l’evento.
Io sono dell’opinione che la data sia quella segnalata dagli inglesi anche perché l’affondamento fu opera dell’ incrociatore leggero britannico Hermione che reagì ad un attacco del Tembien speronandolo. Il punto dell’affondamento è il seguente 36°31’ N e 012°40’ E.
A conferma evidenzio che dell’affondamento gli inglesi fecero anche un manifesto che riporto in allegato.
Distinti saluti
Claudio 53

Manifesto di propaganda inglese - foto web - copia(FOTO WEB)

Si consigliano le seguenti letture. Bibliografia essenziale
– Giorgio Giorgerini “UOMINI SUL FONDO” – A. Mondadori Editore, Milano 1995;
– Corrado Capone “SIAMO FIERI DI VOI” – Ist. Graf. Editor. Ital., Napoli 1996;
– Uff. Stor. Mar. Milit. Italiana “I SOMMERGIBILI IN MEDITERRANEO” Tomo I – Roma 1972;
– Uff. Stor. Mar. Milit. Italiana “ALMANACCO STORICO DELLE NAVI MILITARI ITALIANE” – Roma 1996;
– Uff. Stor. Mar. Milit. Italiana “NAVI MILITARI PERDUTE” – Roma 1975;
– Uff. Stor. Mar. Milit. Italiana “SOMMERGIBILI ITALIANI” Tomo II – Roma 1999;
– Teucle Meneghini “CENTO SOMMERGIBILI NON SONO TORNATI” – C.E.N., Roma 1969;
– E. Bagnasco – A. Rastelli “SOMMERGIBILI IN GUERRA” Edit. Albertelli, Parma 1994.

Dello stesso argomento sul Blog
https://www.lavocedelmarinaio.com/2014/08/21-8-1941-st-v-tommaso-magnani/

3 commenti

  • EZIO VINCIGUERRA

    IL REGIO SOMMERGIBILE TEMBIEN
    Pregevolissima ricostruzione storica e tecnica di Carlo Di Nitto e Claudio53.
    P.s. ALCUNI MARINAI DI UNA VOLTA NON VANNO IN VACANZA… OVVERO PUR ESSENDO IN VACANZA NON DIMENTICANO MAI LA MISSIONE E LA VOCAZIONE CHE CI E’ STATA ASSEGNATA. GRAZIE

  • Marino Miccoli

    Ricordare i Marinai del Regio Smg. TEMBIEN e poi TUTTI i valorosi Sommergibilisti che non fecero più ritorno alle loro basi significa non soltanto ricordarli ma anche rendere onore al loro sacrificio.
    Pertanto grazie al Presidente Di Nitto e a Claudio 53 per averci rinfrescato la memoria e a Ezio che con LA VOCE DEL MARINAIO costituisce il mezzo che ci dona questa salutare lettura!

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