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Costa Concordia perché non farne un museo della memoria?

di Roberto Arienti

Roberto Arienti per www.lavocedelarinaio.comDiventando grandi – molto grandi – di età – si diventa profondamente sensibili – ci sono eventi poi che riescono a superare la scorza protettiva e ti invadono – completamente; a volte sono immagini, altre sono scritti, altre possono essere odori, oppure suoni.
Oggi ho udito il potente barrito della Costa Concordia e le risposte delle sirene di tutte le altre unità presenti sul mare del Giglio – e questo scambio di rauchi saluti mi ha commosso – molto.
I marinai hanno una considerazione tutta loro di una nave – e la sentono come una entità viva. Ed oggi la Costa Concordia è tornata viva. C’è stato un lungo accanimento terapeutico , da relitto è stata riportata a NAVE – e come NAVE ha fatto riudire la sua potente voce.
E adesso ?
Non parlo di questa traversata al traino, penso al dopo traino, a quando ormeggiata nel porto di Genova subirà altro tipo di cure. E’ stata temporaneamente salvata per poi essere portata definitamente al “macello”.
Perché non graziarla? Perché non lasciarla ancora viva?
Ci potrebbero essere modi diversi per essere riutilizzata in una Genova marinara: una parte in museo, una parte in Università galleggiante, una parte destinata ad accogliere convegni e spettacoli. Un grande riconoscimento in onore a tutti quelli che hanno lavorato per rimetterla in navigazione e, dove le sue ferite sono profonde ed insanabili, la nave potrebbe essere sigillata, in rispetto di chi vi ha perso la vita.
Ascoltate questo breve concerto di sirene.

nave Costa Concordia
P.s. Buonasera Ezio,
grazie.  Grazie veramente – è un po’  come quando si ricevono le condoglianze e ci si sente confortati  – meno soli.  Certo, certamente, che può pubblicare ciò  che ho scritto, di getto dopo aver sentito quel  coro di lamenti emessi dalle navi  dentro ed intorno al porto del Giglio – Ne avrò  memoria  indelebile.
Come ho scritto i Marinai hanno sentimenti diversi da chi non lo è stato.  Povera NAVE  presentata come una cosa orribile, inquinante, sporca, sgradevole – Relitto.
Quella magnifica NAVE, benché terribilmente squarciata  ha resistito  per un tempo significativo ed utile, prima di fermarsi  adagiata  sulla fiancata destra.
Non intendo dichiarare colpe ma non penso che si debba dimenticare.
Non sono stato bravo a descrivere come Genova potrebbe farsi onorare se volesse  mantenere  un giusto ed al tempo stesso utile ricordo  di  Costa Concordia. Un gioiello tecnologico –  riportato a casa grazie ad un bravissimo gioco di squadra – con  un tenace accanimento terapeutico!
Potrebbe non essere utopia pensare  di conservarne  una porzione collocata all’interno dell’area del porto.  Sarebbe bello arrivare dal mare e vedere apparire da un invaso quasi a pelo d’acqua  la prua sovrastata dai ponti prodieri ed infine dalla plancia. Un riassemblaggio a terra con gli arredi e gli interni originali: la plancia di comando con parte dei suoi apparati di controllo, e scendendo i ponti  esterni ed interni con saloni, bar, sale di conferenza e tutto quello che serve per fruirla come  “Università del Mare o dell’Ingegneria Nautica”; come magici  luoghi per convegni e rappresentazioni  artistiche.
Solo così la Costa Concordia rimarrebbe eterna, eterna come eterno rimarrebbe il ricordo di chi ha lavorato per farla riemerge e portarla in salvo, ed il ricordo delle povere anime (R.I.P).
Roberto Arienti

Roberto Arienti (giovane ma già marinaio per sempre) f.p.g.c. a www.lavocedelmarinaio.com

33 commenti

  • EZIO VINCIGUERRA

    Bellissima, pregevolissima e condivisibile proposta che spero possa essere presa in considerazione. La storia, quella nostra, ci aiuta meglio a comprendere e a capire e a far capire ai discenti. I Marinai come noi (reali e virtuali) che arrossiscono alla vergogna dimenticano mai che i sogni, come una vita migliore, si può e deve materializzare. Grazie Roberto per questa disamina che mi auguro sia sottolineata da commenti di approvazione.
    MARINAI PER SEMPRE!

  • Roberto Arienti

    Ezio, e’ un piacere aver stretto amicizia con Lei. Grazie della presentazione che mi ha fatto di Lei
    Ed io ?? – Cosa dire di me ?? – Appena congedato sono approdato a Milano e subito sono entrato in uno stato di …. astinenza d’acque … – le ho ricercate ed esplorate e mi sono bagnato in tutte le forme d’acqua che questa Metropoli ed i suoi dintorni possono offrire : i suoi Navigli, il suo Idroscalo, i vicini fiumi, i torrenti ed i laghi.
    Sono nato ad ORBETELLO – immerso in mezzo a tutte le forme d’acqua che lo bagnano e lo circondano – le mie narici sono state da subito saturate dai differenti sentori di quelle acque – e gli occhi non si sono mai stancati di catturare tutte le verdi sfumature della Laguna , ed i blu profondi che avvolgano l’intero Argentario. Di giorno e di notte con gli amici più cari ci siamo bagnati nella Laguna – poi più grandi abbiamo cominciato a frequentare le acque più esterne – pulite – trasparenti – piacevoli da sentire in bocca – con pinne e mascherina abbiamo scoperto i fondali delle spiagge e poi i fondali rocciosi lungo le coste dell’Argentario – Ancora più grandi ci siamo innamorati delle acque profonde ed abbiamo cominciato ad andare a caccia subacquea, ovunque, in ogni caletta dell’Argentario – di giorno – di notte – anche con mare non troppo calmo – … ed abbiamo cominciato a depredare il mare …
    I miei nonni e bisnonni sono di origine Gigliese – e qui, adolescente, ho passato brevi splendidi momenti estivi. In questi ultimi periodi si e’ parlato così tanto del Giglio che non c’e’ bisogno di aggiungere altro. Ma forse ripensandoci ci sarebbe molto da scrivere sulla sua spettacolare bellezza, a quei tempi – al silenzio – alla incontaminata natura ed ai suoi meravigliosi fondali. CONCORDIA ha fatto conoscere il GIGLIO a tutto il mondo, facendo scoprire l’animo semplice e generoso dei Gigliesi. Credo che alcuni Gigliesi abbiano sofferto più degli altri – I veri Gigliesi, i Gigliesi Marinai, questi sono convinto che oltre a soffrire per le vittime del naufragio abbiano sofferto anche per CONCORDIA.
    Si, le acque di Milano sono uscite sconfitte da questo confronto – Milano e la Lombardia mi hanno però dato tantissimo. Sono sposato con Claudia (lacustre Comasca), papà di due figlie e nonno di due nipotini – uno di cinque anni e l’ultimo che ha appena compiuto il suo primo anno di vita.
    Ezio, proviamo a lanciare questo appello : “SALVIAMO CONCORDIA ” – Anche solo una parte di essa. Proviamo a far rimbalzare questa richiesta con qualsiasi canale – verso qualsiasi istituzione – Quando penso che già dalla prossima settimana CONCORDIA verrà ……….
    Roberto.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Buongiorno Roberto Arienti, grazie dei complimenti e grazie per il suo orgoglio e animo nobile di Marinaio (con la M maiuscola) che riesce a cogliere il lato positivo delle cose, anche di quelle che, all’apparenza, fanno inorridire. Ci sono buoni e cattivi marinai, così come ci sono buone e cattive persone. Soltanto Dio conosce i segreti del cuore e Lui solo conosce dove vivono l’amore e la bontà e dove la malvagità; a noi invece spetta il compito di discernere i segni dei tempi, per essere capaci di potenziare tutti i germi di bene che, come timidi germogli, crescono nella nostra storia.
    Ha ragione Lei Roberto quando afferma che non ci si deve lasciar scandalizzare dal male, ma piuttosto fare meglio il bene che già facciamo.
    Questa triste e mera verità lo sperimentata anche personalmente quando ero in servizio attivo, dove colleghi seminavano zizzania, pur di apparire.
    Io li ho perdonati perché sia il grano buono che quello cattivo devono essere raccolti insieme… (questo mio commento è ispirato dalla parabola del Buon Seminatore (Matteo 13,24 – 43).

  • Giuseppe Magazzù

    Roberto, s’è per il bisogno di acque non credo che ti manca l’occasione … (per Ezio) Ps.: leggo che anche tu segui ‘Matteo’ , ti chiedo di specificare a quale ‘M’ ti riferisci …

  • Marinaio di Lago

    Pregevolissima e condivisibile disamina. Complimenti sinceri signor Roberto Arienti

  • Roberto Arienti

    Grazie Ezio per aver condiviso questa proposta. Grazie veramente. Una buona domenica a Lei e Cari. Roberto.

  • Nicola Chieppa

    Carissimi e da tempo che sostengo che , previo l’aspetto della messa in sicurezza e la ricerca di un sito dove una struttura fissa accoglierebbe l’intera nave, utilizzando la stessa per convegni e mostre, utilizzare le cabine come camere d’albergo e ristoranti dei vari ponti. Valutato l’impegno economico poi diventerebbe un pozzo di San Patrizio con tanti posti di lavoro e un delta positivo in €, ma noi siamo come il siciliano che venuto a conoscenza del tradimento della moglie, per punirla se l’e’ tagliato

  • Nicola Chieppa

    Giusto per ulteriore precisazione, non riuscendo a contattare telefonicamente Radio anch’io, avevo inviato una mail al PN dell’ANMI

  • Enzo Ciulla

    Condivido la proposta, perchè si deve rottamare può essere adibita per altri interessanti scopi :quali un museo marinaro

  • Arpaia Teresa

    dal punto di vista artistico ..immagino un introito economico notevole ,lo è stato sinora che che se ne dica ..ma concedetemi di dire cosa rappresenta questa nave da mio punto di vista ..un dramma evitabilissimo ….Rappresenta distrazione di un Capitano,vip ora lo si sa ,mentre i morti si piangono….un capitano che contro ogni regola ha abbandonato la sua Nave ..gravissimo , a solo guardarla mette inquietudine ..si sentono le urla di chi ha perso la vita lì..sul piano economico di certo un introito notevole potrebbe .essere ,ma museo di cosa del dramma ,dell’inettitudine al dovere? dell’irresponsabilità?,forse lì c’è ancora un corpo ..almeno da quanto ho sentito al tg …Che possa essere attrazione ..su questo non ci piove ..idea nn sbagliata ..purtroppo il mondo va al contrario .I sentimenti ..sono briciole oggi ….Buona domenica ..

  • Comunardo Ivano Montanarella

    Ma se abbiamo mandato signore navi allo sfascio (per rimanere in ambito Costa cito l’Eugenio). Con i lavori da fare ed i problemi strutturali è impensabile!

  • Roberto Arienti

    Giuseppe Magazzù : la consolidata stima che ho di te mi impedisce di trattarti male – Dona commenti costruttivi e non criticita’.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Penso che la disamina di Roberto Arienti non voglia offendere nessuno in primis le 33 vittime, i loro familiari ne tanto meno l’equipaggio della Costa Concordia. Sicuramente il recupero, il primo nel suo genere, è un altro aspetto da far studiare nelle università e nelle accademie interessate. Quale miglior luogo se non un ateneo o una univeristà per i futuri ingegneri navali o marinai di lungo corso per tastare con mano (anche con un museo virtuale) pregi e difetti di questo triste evento?

  • Carmela Picheca

    RICOMINCIARE
    Se sei stanco e la strada ti sembra lunga,
    se ti accorgi che hai sbagliato strada,
    …Non lasciarti portare dai giorni e dai tempi,
    Ricomincia.
    Se la vita ti sembra troppo assurda,
    Se sei deluso da troppe cose e da troppe persone
    …Non cercare di capire il perché,
    Ricomincia.
    Se hai provato ad amare ed essere utile,
    Se hai conosciuto la povertà dei tuoi limiti,
    …Non lasciar là un impegno assolto a metà,
    Ricomincia.
    Se gli altri ti guardano con rimprovero,
    Se sono delusi di te, irritati,
    …Non ribellarti, non domandar loro nulla,
    Ricomincia.
    Perché l’albero germoglia di nuovo dimenticando
    l’inverno, Il ramo fiorisce senza domandare perché,
    E l’uccello fa il suo nido senza pensare all’autunno,
    Perché la vita è speranza e sempre ricomincia..
    (cit)

  • Corrado Armerino

    volevo fare un commento ma mi aSTENGO SI PENSA SOLO A DEMOLIRE E DIMENTICARE LA DISAVVENTURA DI SCETTINO E LA FIGURACCIA CHE CI HA FATTO FARE ALLA MARINERIA ITALIANA CHE PER COLPE ALTRUI E STATA INVESTITA DA TALE RISONANZA NEGATIVA E IL SINDACO DEL GIGLIO NESSUNO CI PENSA INVOGLIANDO COL SUO RINGRAZIAMENTO A FARE GLI INCHINI COMUNQUE TUTTO PASSA NELLA VITA OGNI POVERTA OGNI RICCHEZZA AMORE E ANMICIZIA

  • EZIO VINCIGUERRA

    carissimi Corrado, Roberto e Bruno penso di comprendere il vostro e anche il mio stato d’animo. E’ notizia certa che la nave verrà “affettata” in tre distinte operazioni così l’armatore recupererà qualche cosa. Il processo per il rimpallo di accuse, di risarcimento alle vittime e all’Isola del Giglio andrà avanti chissà per quanto tempo, come d’uopo, nel nostro paese dei balocchi.
    Invece è notizia confidenziale (ma adesso non troppo) che Nave Veneto diverrà museo galleggiante a Trieste. Chi vivrà vedrà… io speriamo che me la cavo.
    Un abbraccio a tutti, caloroso, in questa estate “altalenante”.

  • Bruno V. Bardelli

    C’era un altra frase che ha fatto la storia nel film “Io speriamo me la cavo….” se ben ricordo è questa detta in napoletano ” la vita è come la scala del pollaio…….corta e piena emmerda…” mi scuso per la volgarità,

  • EZIO VINCIGUERRA

    🙂 HAHAHHAHAHHAH sai cosa penso Marinaio dei Navigli che a volte mi leggi nel pensiero. Io cerco di non essere diciamo così esplicito. A Roma se dice quanno ce vò ce vò. Un abbraccio Bruno

  • EZIO VINCIGUERRA

    :- ) Si. diciamo che i marinai di una volta, come noi, si rimboccheranno le maniche ed inizieranno con la prima delle incombenze dopo la cerimonia dell’Alza Bandiera a questa sofferente Italia nostra: posto di lavaggio generale, di rassetto e pulizia (chissà se qualche dirigente che legge sta comprendendo…)

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