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LILI MARLEEN (omaggio a Marlene Dietrich)

di Marino Miccoli

…ovvero “che cosa mai sarà di me?”

Marino Miccoli per www.lavocedelmarinaio.comEra un motivo che sentivo fischiettare di tanto in tanto da mio padre e anche dai miei zii Giovanni ed Enrico (i tre fratelli avevano combattuto la II Guerra Mondiale in Marina). Lili Marleen  è una bella canzone tedesca orecchiabile, facile da memorizzare e quindi da cantare nuovamente, proprio come accadeva per le canzoni del festival di Sanremo fino a qualche anno fa. Lili Marleen, la donna bellissima e affascinante, la biondona che faceva “girare la testa” a tutti i Militari e durante l’ultima guerra era nei sogni di chiunque indossasse una divisa. Rivedo mio padre quando, da maresciallo di Marina in congedo, percorreva il corridoio di casa fischiettando quella semplice eppure struggente melodia; allora ero solo un ragazzino ma ricordo che lo guardavo e mi faceva piacere “sentire” che Egli era di buonumore! Questa canzone, come lui che la fischiettava, a distanza di diversi anni la ricordo ancora perché mi è rimasta impressa; oggi accade di ritrovarmi a fischiettarla anch’io, non senza un sentimento di malinconia misto a nostalgia. A te, carissimo Ezio,  e a tutti gli amici de La voce del marinaio, dedico questo mio ricordo e di seguito inserisco le strofe del popolare testo di quella bellissima canzone.

 

LILI MARLEEN

Lili Marleen (versione italiana)

Tutte le sere
sotto quel fanal
presso la caserma
ti stavo ad aspettar.
Anche stasera aspetterò,
e tutto il mondo scorderò.
Con te Lili Marleen,
con te Lili Marleen.

O trombettiere
stasera non suonar,
una volta ancora
la voglio salutar.
Addio piccina, dolce amor,
ti porterò per sempre in cor.
Con me Lili Marleen,
con me Lili Marleen.

Dammi una rosa
da tener sul cuor
legala col filo
dei tuoi capelli d’or.
Forse domani piangerai,
ma dopo tu sorriderai.
A chi Lili Marleen?
A chi Lili Marleen?

Quando nel fango
debbo camminar
sotto il mio bottino
mi sento vacillar.
Che cosa mai sarà di me?
Ma poi sorrido e penso a te.
A te Lili Marleen,
a te Lili Marleen.

Se chiudo gli occhi
il viso tuo m’appar
come quella sera
nel cerchio del fanal.
Tutte le notti sogno allor
di ritornar, di riposar.
Con te Lili Marleen,
con te Lili Marleen.

Tutte le notti sogno allor
di ritornar, di riposar.
Con te Lili Marleen,
con te Lili Marleen.

17 commenti

  • Marino Miccoli

    Buongiorno al mio stimatissimo maresciallo Ezio Vinciguerra, per il 25 Aprile quest’anno ricorderemo TUTTI i Combattenti ( dell’una e
    dell’altra parte, senza alcuna distinzione…) riportando alle nostre menti una bellissima donna e un altrettanto bella canzone che è stata cantata ed è diveuta celebre su ambo i fronti: Lili Marleen.
    Questo mio modesto ricordo, un po’ nostalgico ma sincero, spero sia apprezzato da tutti gli amici de La voce del Marinaio. Buon 25 Aprile!
    Cordiali e marinareschi saluti dal tuo aff.mo Marino Miccoli

  • EZIO VINCIGUERRA

    Carissimo e preziosissimo Marino, non solo penso che sia un bell’articolo e una bella canzone ma penso anche che sia arrivato il momento di andare avanti, senza strumentalizzazione alcuna, e augurare a questa nostra sofferente nazione la libertà e la democrazia.
    Grazie Marino, grazie davvero!
    Un abbraccio
    Ezio

  • Silvana De Angelis

    Non troveremo mai le risposte a tutte le domande.
    Quindi…meglio le emozioni..a domani!

  • Angelo Cipriani

    Grazie Ester Martone certo viva la libertà dopo quello che anno dovuto subire le persone durante la guerra

  • Maria Marea

    Il viaggio è senza limiti e i confini sono solo di chi teme.
    L’ importante è sapere che da qualche parte all’ orizzonte c’ è un’ altra “sponda” che ci attende….

  • Oscar Rossi

    Bravo Ezio: Lili Marleen, NON era una canzone Nazi, ma una canzone – peraltro abbastanza triste – dedicata a TUTTI i soldati….(me lo disse mio Nonno: Brigadiere Generale della Wehrmacht)

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Oscar Rossi ci sono molte canzoni che sono state strumentalizzate dalla politica/che locali.
    Per esempio Bella Ciao (di origine russa poi tradotta in tante lingue). L’inno dei partigiani è “fischia il vento” ma non ha avuto lo stesso impatto popolare della canzone di cui sopra.
    P.s. sapessi quante canzoni nascono in un modo e finiscono in un altro.

  • Marinaio Leccese

    Scusate la poca dimestichezza con questo infernale aggeggio che comunque mi consente di esprimere il mio attaccamento alla Marina, dicevo: ogni giorno mi ricorda di essere un MARINAIO, mi ricordo un giorno con la divisa estiva e con la scritta sul berretto NAVE INTREPIDO quasi venivo sequestrato da alcuni ragazzi/e facendomi domande sulla vita di bordo. Tutti questi ricordi riaffiorano a questa età, che sia rincoglionito? a tutti voi auguro un buon vento in poppa.

  • LUIGI AGNETO

    TUTTI QUELLI CHE SCRIVONO IN QUESTE PAGINE SONO SICURAMENTE LEGATI PER VARI VERSI ALLA MARINA MILITARE.

  • federico

    Buongiorno.
    contrariamente a quanto si crede la bellissima canzone oggetto di questo post non venne scritta durante la seconda ma durante la prima guerra mondiale e,come dice il sig. Oscar Rossi non è una canzone celebrativa della guerra ma,al contrario condanna questo tremendo evento che strappa un giovane soldato alla sua amata..Venne scritta da un giovane tedesco di Amburgo prima di partire per il fronte russo nel 1915 ed il titolo originale era “canzone di una giovane sentinella”. A me è sempre piaciuta moltissimo ma mio nonno,reduce dal secondo conflitto,la identificava con i tedeschi che non amava;tuttavia un giorno che la setì cantare alla televisione dopo aver borbottato qualcosa contro i “crucchi” aggiunse “però quei poveri disgraziati a cui l’ho sentita cantare avevano 20 anni come me,hanno patito fame freddo e pericolo come me..”

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