A Pasquale De Gaetano “O Commissario”

Ciao Signore dei mari e d’altri tempi,
ieri ho saputo dal tuo segretario Massimo che sei salpato per l’ultima missione ed io ci sono rimasto malissimo perché non ho fatto in tempo a salutarti, a farti ascoltare quell’inno che mi chiedesti di fare per la tua associazione e neanche a farti leggere il mio libro (nostro) di emigranti di poppa.
Sappi che molti di noi marinai di una volta, come me, ti conoscevano come “O Commissario De Gaetano” e mi sento di dire a nome di tutta la grande famiglia dei marinai di una volta, che hai occupato, col tuo immancabile sorriso, la tua innata disponibilità a relazionarti, la tua sottile ironia mai offensiva, un posto speciale nei nostri cuori…specie nel mio.
Come tutti i marinai di Dio sanno, anche se la tua vita non è stata lunga, l’hai sicuramente vissuta intensamente e fuori dal comune, una vita straordinaria come la tua fine terrena, tra cielo e mare.
Un abbraccio grande a te, profondo e trasparente come quel mare che ci portiamo dentro e che nessuno mai, per nessun motivo potrà inquinarci.
P.s. se c’è un problema riferisci a Quelli di lassù ciò che ci hai insegnato in terra, sempre col sorriso in bocca: “quando a pratica è ngarbugliata vagliù chiudi un capitolo e aprine un altro ma sempre col sorriso in bocca!”… e non li fare incazzare con le tue vignette a tema, ciao Commissario!
Ezio Pancrazio