L’innominabile
di Amilcare (*)
Era il 1971, ricordo che in quel periodo ero imbarcato sul sommergibile Mocenigo (2° Gruppo Smgg. di Base ad Augusta). Come consuetudine al mattino per l’assemblea delle 8.00 ci recavamo in Banchina Sommergibili alla spicciolata e, dopo l’assemblea mattutina, alcuni rimanevano a bordo mentre altri tornavano agli uffici (costituiti da baracche nei pressi dell’arsenale).
Caso vuole che sostò per alcuni giorni alla banchina arsenale una nave che per noi era …. “L’Innominabile!“: Non si poteva pronunciare il nome della nave perché a tutti i sommergibilisti, il solo pronunciare quel nome!, portava sfiga!
Era una cosa seria a tal punto che al solo pensarla, vederla o, pronunciare soltanto “L’innominabile“, noi tutti sommergibilisti subito ed istintivamente… portavamo le mani a toccare le parti basse.
Tutte le mattine, perciò, passando in ordine sparso davanti a quella nave, ci toccavamo tutti, e pochi minuti dopo, tornando dall’assemblea e ripassandoci davanti, ci ritoccavamo oppure si faceva un altro cenno scaramantico con la mano: le due dita, indice e mignolo, ben distese verso il basso, nell’inequivocabile ed universalmente riconosciuto gesto scaramantico napoletano, con esibizione di cornetti rossi.
Tutto ciò avveniva parecchie volte al giorno, e questo era chiaramente notato dal personale che si trova a poppa di quella Nave.
Immaginate la rabbia di quella gente che sapeva il motivo e continuava a vedere che, malgrado la loro evidente grande irritazione, noi ”quel gesto” lo facevamo sempre: mattino, pomeriggio e sera. Non c’era nulla da fare, era più forte di noi.
Un bel mattino, esasperato a tal punto da non poterne più, un ufficiale di quella Nave entrò furioso nella segreteria del Mocenigo e con fare e dire parecchio alterato, si rivolse al nostro Ufficiale in 2^ (Tenente di Vascello Carrieri):
“Basta! Non ne possiamo più!“ …
Il buon Carrieri, tranquillo ed un po’ stupito, rimase seduto alla sua scrivania e con calma olimpica chiese, con buon garbo, al suo parigrado:
“Calmati , che è successo? …,S spiegati meglio!“.
“ Devi dire ai tuoi!” – disse quello rosso in volto! – “che la smettano di toccarsi e fare le corna, ogni volta che passano a poppa della mia Nave!”.
Un po’ interdetto e sorpreso, il buon Carrieri chiese:
“Scusa, ma tu chi sei?”
“Sono il Secondo di Nave******** ! “ e pronunciò ad alta ed irata voce, quel nome Innominabile!
Poteva sapere il poverino che stava parlando con un “Sommergibilista”? Forse lo sapeva ma non ci fece caso!
A quel punto, nel sentire quel nome di Nave , con molta spontanea istintività Carrieri si alzò di scatto dalla scrivania e si toccò “ a piene mani” nelle parti basse! … chi vicino a lui, di scatto si gettò con un salto sull’appendiabiti in metallo cromato a fianco della scrivania, quasi abbracciandolo d’impeto!
Noi che da più lontano avevamo assistito alla scena ridevamo all’inglese, in silenzio, sotto i baffi ma c’è anche da dire con le mani non in vista impegnate, com’erano, nel noto inelegante gesto scaramantico.
Il poverino, paonazzo in faccia, rimase qualche secondo immobile, allibito, guardando, incredulo, quella folle scena a bocca aperta, senza dire più una parola…
Girò i tacchi, se ne andò più infuriato di prima: rosso in faccia e con le vene del collo gonfie che pulsavano … sicuro di avere incontrato dei selvaggi! …
Il nostro ufficiale in seconda, con calma olimpica si risedette alla scrivania e con altrettanta tranquillità continuò il suo lavoro e, chi abbracciato all’appendiabito, si sciolse da quello “scaramantico amplesso”, sistemando meglio quello che vi era appeso.
La calma, dopo la tempesta, era ritornata nella baracca!
Come finì?
Finché quella Nave è stata ormeggiata lungo il nostro itinerario, abbiamo continuato a toccarci in basso con gli opportuni gesti scaramantici addizionali, e quei poveri imbarcati si sono rassegnati ad assistere a quella spontanea pratica tribale sommergibilistica…
Cosi narrò il nostro Vate!
73 commenti
EZIO VINCIGUERRA
Grazie ad Amilcare …una grattatina! 🙂
Oscar Rossi
Ciao Ezio… se pensi che noi sommergibilisti, dopo diversi avanti/indietro da quella (grande!) Nave, soffrivamo tutti di ‘atrofia testicolare’ con drastico calo delle nascite…
Tommy Ortega
sgrat sgrat sgrat
Francesco Melis
e non solo voi ciao ezio
Filippo Bassanelli
Non capisco che a questa unità le è stato affibbiato questo sgradevole nomignolo ogni nave ha il suo compito e si deve rispettare. LI PERDONI CARA NAVE “PROTEO”.
Oscar Rossi
Filippo, PRIMA di essere imbarcato sui sommergibili, come Comsubin, sono stato imbarcato, in ASR, su quella splendida Nave!… Da sommergibilista, ben conoscendo le attrezzature di bordo dell’Innominabile e a cosa servissero!, in caso di guai seri!! ogni volta che le passavo davanti, istintivamente cercavo le chiavi…e qualcos’altro che, terrorizzato!.. ” si ritirava come una lumaca”…: eppure le ho voluto un gran bene!…
Filippo Bassanelli
Anche Oscar nonostante ci sei stato sopra a quelle lamiere la tratti con un po di sufficienza.Non so se lo sai ma gli USA x quel servizio il cosiddetto INNOMINABILE quella che ho visto negli USA ha la forma di un CATAMARANO penso di tante tonnellate che si piazza sopra e cosi puo’ operare tranquillamente.Ti saluto.
Oscar Rossi
L’attuale ipertecnologico (seppure un pò passè!) ANTEO non ha la ‘sinistra’fama del suo predecessore che, continua a scorazzare per il mare, sotto bandiera della Marina Bulgara, col Pennant No. 224!….Nave indistruttibile!
Oscar Rossi
No Filippo !!: ho bene evidenziato che io, a quella Nave (sempre ‘N’ Maiuscola) ci sono a f f e z i o n a t o!!…sul serio! Mi spiace essere stato frainteso…
Filippo Bassanelli
DIPENDE anche in questo campo ci vuole che ti assista la fortuna.
Filippo Bassanelli
No tranquillo si fa x parlare penso che il suo CREST non lo hai:
Oscar Rossi
… ma i sommergibilisti sono stati sempre il non plus ultra della scaramznzia, congenita e scritta nel DNA…
Tommy Ortega
FIlippo parli da solo?
Oscar Rossi
Naaaaa! ce l’ho insieme a quello del Gruppo Smgg /Torricelli/Comsubin/da Vinci e Calvi…
Filippo Bassanelli
Lo sai c che in Marina c’è anche i famoso 17 non so se lo hai notato alla banchina Torpediniere di Taranto si va dal N° 16 al 16 bis poi 18.Ti saluto alla prossima.
Filippo Bassanelli
TOMMY in che senso ha la tua domanda PARLI DA SOLO????
Pietro Rossi
il Calvi prese tale nome dopo che rimase sul fondo col nome di Bario……….alle prove di collaudo…….cantieri tosi a Taranto
Tommy Ortega
leggo i tuoi post, ma non vedo quelli di altri interlocutori, tranne Ezio e Francesco
Oscar Rossi
Filippo, da noi era “verboten” il ’13’….
Oscar Rossi
conosco la storia: e fu un gran battello, molto veloce, parecchio di più dei vari ex USA e dei contemporanei Vortice/Giada. Molto idrodinamico..
Enzo Rago
e pensare che ad una prova di profondità, nel 1967, al largo di Taranto fu chiamato per venirci in soccorso, per fortuna non è servito, smg Torricelli com.te Di Pierro
Oscar Rossi
gran bel battello il Torricelli: 69-70-71 C.te Meriggi (RIP) e Grazi… Secondo il formidabile Burzagli… col quale sono ancora in contatto oggi (un caro amico), Direttore il povero Franchi…
Filippo Bassanelli
OSCAR spiegami x favore il significato del “VERBOTEN” PURTROPPO non essendo stato Sommergibilista non lo conosco io in Marina ero MA:
Oscar Rossi
verboten = Proibito in crucco…. era un ‘giorno proibito’ dove era meglio non essere per mare, standosene buoni-buoni in banchina… ciao!
Enzo Rago
Il sig. Franchi era a bordo nel periodo 65/69 anche con il com.te Flamini, hai ragione era un grande battello, ma grandissimo è sempre stato il suo equipaggio, sono stato imbracato dal novembre 1965 al settembre 1969, grandi ricordi
Michele Di Liberto
ONORE AI SOMMERGIBILISTI IERI E OGGI
Osaca
Antonio Flamigni…
Oscar Rossi
Il povero Franchi/Il grande Burzagli (poi com.te del Torricelli)/Castelli/Gragnani e poi Capo V. tedesco furiere egregio che ci faceva avere ben più di quello che ci spettava, con abili maneggi!; C° Mancosu etc etc etc Gran equipaggio.
EZIO VINCIGUERRA
che bello leggere le vostre mail e vi giuro su di voi che non mi sto grattando . Chissà se Enzo Arena …ispirato, mi manda una bella poesia sull’innominabile? (ho lanciato un siluro chissà se il signore dei mari è in punteria)
Pietro Rossi
Ezio, quando il “Bario” non ritornò in superficie, ci fu un trambusto di mezzi di tutte le qualità in mar piccolo, io ero a bordo dell’Artigliere, ormeggiato alla banchina torpediniere, 1959 se non ricordo male…..
Enzo Rago
per oscar, ricordo tutti quei nomi che hai elencato, ma in che periodo sei stato imbarcato? quando sono sbarcato loro erano ancora a bordo e ricordo Castelli, che è di Milano, quando arrivò a bordo, era un guardiamarina al suo primo imbarco in qualità di ufficiale di rotta, e poi vi era anche il sig. Rossi direttore di macchina, era una garanzia a bordo per tutto l’equipaggio
EZIO VINCIGUERRA
per Capo Pietro Rossi: dovresti raccontarmi questa storia del “Bario”;
per Enzo Rago: concordo e confermo, una garanzia!
Strano Leonardo
Il mio primo imbarco (Tirocinio Motorista Navale) dall’agosto 1966 al dicembre 1966 per poi approdare al Consubin per il corso Incursori.
Oscar Rossi
Enzo: sono imbarcato, dal Comsubin a giugno 69: prima in ASR (Graziosamente ‘prestato dal Comsubin) smz SDO per un motivo particolare poi non concretizzatosi…poi in ‘pianta stabile’…nel frattempo studiavo Ingegneria. Pure io sono di Milano; Castelli è un caro amico e si trova a Peschiera, Con Burzagli, il nostro Vate dei sommergibili!,ci insultiamo… pàrdon!: ci sentiamo spesso anche telefonicamente! è ad Arezzo (Gragnani/Franchi purtroppo non ci sono più!), Franchi fu trasferito a Milano (Uff. Tec. /Marina, P.za Diaz)… Con Meriggi a 4 mani lavorai su un progetto (segreto) sulla propulsione AIP alternativa al nucleare (motori stirling, alternativi alle fuel cells)… un gran bel periodo… poi ci trasferirono ad Augusta e quindi a Taranto….(fine 1971)
Tommy Ortega
Io c’ero al comsubin da aggregato, da maricendifo, ma voi eravate troppo gasati per accorgervi che esistevano anche gli altri ahahah
Ora capisco perché, ma allora mica tanto
Maria Carla Torturu
Oscar Rossi è rimasto gasato
Tommy Ortega
Se è chi dico io, sicuramente si, pensa che tempo fa ha fatto finta di non vedere la mia richiesta d’amicizia, dopo che eravamo rimasti una giornata a parlare in bacheca. Ora deve avermi bloccato, per questo dicevo a filippo se parlava da solo, non vedo i commenti di Oscar. Ma comunque, Todo va bien ce la vie
Oscar Rossi
Sì: uno dei più bei periodi della mia vita: il ‘Sommergibilismo’ è una Marina nella Marina…. Il sommergibile è un ‘aereo’ che vola sotto il mare… ed è la masssima esperssione della tecnologia. Il mare è bello ‘sopra’… ma quando ‘sotto’…. lo si vive ‘dentro’ in compagnia di fratelli…. Maria Carla: occhio che quando ci incontreremo, ti sculaccerò!…(ma con mano delicata ” e rapace’))
Roberta
Eh sì, povera nave, così utile e così “innominabile”.
Non posso pensare diversamente, se mi metto nei panni di un sommergibilista … purtroppo questa bella ed utile nave, indispensabile, è stata chiamata in causa in casi estremi, ma era il suo lavoro poverina … allo stesso tempo posso capire la scaramanzia!
Pietro Rossi
sono stato ospite di un amico, a La Spezia 1969, sul Cappellini, mi sembra………ero fuori da me stesso, non sarebbe stata adatta per me la vita sommergibilista……
Oscar Rossi
Sì Pietro: è dura. Ma ti ‘prende’ dentro…. e poi quando sbarchi ti viene il magone… Un giorno èper motivi di ‘ufficio’ dovetti tornare al Comsubin. aiutati a levare gli ormeggi al MIO sommergibile… avevo il magone!…feci la litoranea, e lo vidi passare al traverso di Cadimare/Panigaglia… caz…piterina! stavo male!…Ero in astinenza del mio lucertolone…
Maria Carla Torturu
sei gasato mai hai un cuore tenero 🙂
Alessandro Milani
Una grande Nave, fatta per Uomini duri, non ammetteva benché minimo errore, in ogni sua attività o manovra, chiamata a svolgere il suo compito sempre nei momenti peggiori, e più difficili, risolvendo qualsiasi situazione che gli veniva affidata. I miei periodi trascorsi, dal 03/11/1969 fino 19/12/1972 dal 01/12/1985 fino 27/02/1986 dal 28/02/1986 fino 26/06/1986 dal 04/07/1986 fino 01/07/1988 dal 23/11/1988 fino 31/07/1989, ed altri più brevi periodi, che di volta in volta si presentava un evento. sopra quella Nave ho conosciuto persone veramente in gamba e soprattutto veri professionisti, cui ancor oggi porto il più bel ricordo di ognuno di loro.
Carlo Di Nitto
Un commedia di Peppino De Filippo:
NON E’ VERO, MA CI CREDO….! 🙂 🙂 🙂
Tommy Ortega
ahahahaha 🙂
motorista
Ciao,sono stato imbarcato sul 5310 6 anni, la storia del nome impronunciabile è nota. In qualunque base si andava ,il gesto della grattatina era consueto. La nomea della nave dei morti prendeva spunto degli interventi della stessa nei disastri di Ustica e punta raisi, li il triste compito di raccogliere le vittime….. non di meno un giovane elettricista di servizio durante le mie guardie non voleva fare le ronde giù nelle ex celle frigo.. diceva di vedere un uomo in giacca e cravatta che lo fissava,,,,,,, il povero elettricista piangeva solo al pensiero.
Alessandro
Caro Ezio, posso capire che i sommergibilisti siano prevenuti verso lo scarafone, come lo chiamavamo noi della mano nera giù in macchina, ma per chi non è mai stato imbarcato su quella nave, non può sapere cosa significa. Negli anni 60 la sopra la vita era veramente dura, eppure, nessuno di noi si è mai lamentato, sommozzatori e palombari compresi, poiché sapevamo quanto importante era il nostro compito, quindi… bisognerebbe che i signori sommeegibilisti avessero un po’ più di rispetto. Posso immaginare quanto sia difficile i loro mestiere quando sono sotto il pelo dell’acqua, ed è per questo che dovrebbero essere grati a quella nave per essere esistita. Io sono stato imbarcato nell’ormai lontano 1965-68 e ancora oggi ne porto dentro il ricordo, poiché è stata una grande scuola di vita… altro che grattatina.
Pippo Sturniolo
Chi di voi è stato imbarcato? ?
Gianpaolo Di Pietro
condivido
Ivan Giulianotti
Mi tocco come tutti i marinai che la conoscevano!
Alessandro
… e allora farai bene a cambiare mestiere, il sommergibilista non fa per te
Salvatore Vitti
La Nave salvataggio Proteo?
Sergio Cavacece
la mitica PROTEO presso banchina di MARISICILIA MESSINA.
Roberto Bianchi
e’ si sono stato imbarcato pensate a trieste io di milano ero contento ma poi ho scoperto che faceva base a messina
Corrado Armerino
correggetemi se sbaglio era adibito a soccorso e chiamato ad operare in operazioni di salvataggio quando succedevano insieme al proteo mi e capitato col rimorchiatore di inmtervenire a far ricerche di naufraghi insieme a nave bannok mi e capitato di intervenire x giulj star unapetroliera spezzata in 2 la parte prodiera recuperata dai spagnoli ela poppa da noi poiil furto del portoferraio al pireo ordinata la costruzione dal nostro armatore al cantiere ellenico ma a causa del fallimento dello stesso e rimasto sequestrato anche lui cosi dietro ordine dell’armatore siamo andati a recuperarlo e portarlo a casa la petroliera americana yucon – la motonave ELICE il traghetto tirrenia SARDEGNA il panfilo spagnolo VILLASANA portacontainer giapponese OCAAN COMMANDER riocerche del MISURINA ricerche la nave carica di pesci greca EVANGELISTRIA petroliera UNIVERS PATRIOT rimorchiatore FORTE disincaglio recupero e ricerca nave russa COMSOMOLET CALMYKII e qualcunaltro che mi sfugge
Nino Mirenna
ho passato due anni della mia vita stupendi dal marzo 92 al settembre 94 sulla mitica proteo
Gennaro Morrone
A Messina ormeggiava di fianco al Libra quante grattate!
Antonino Cianci
Io sul Proteo ho trascorsi quasi 5 anni. Sacrifici, fatica, impegno, ma anche belle soddisfazioni (morali) e soprattutto grandi amicizie e spirito di solidarietà e collaborazione. A quelli che si “grattavano” dicevamo: “grattatevi la testa che è la stessa cosa”
Walter Banci
L’INNOMINABILE, è stato regalato alla marina bulgara,mi scuso ma quando vedevo quel bastimento,involontariamente la mano andava in basso,per la Grattata. Nave Proteo ha solcato l’onda con onore.
Domenico Donato
sei anni lassù …
Oscar Rossi
No, Walter: è stato pagato fior di soldoni, perchè aveva da poco terminato i grandi lavori…
Gennaro Statela
Negli anni 50 sono stato imbarcato due giorni su questa bellissima unità.
Pauselli Mario
non solo i sommergibilisti ma un po…….tuttiiiiiiiiiii
Riccardo Chen Lazzeri
potevi evitare………………. ;-))
pierluigi
GRANDE PROTEO… molti di quelli che si toccano i così detti c. sono i primi a pregare nei momenti difficili la disponibilità H24 dell’insuperabile e maestoso PROTEO unica in Italia a tensione 220V 50Hz.Tanti cari saluti al C.te PAVAN spezzino, e al mio caro amico Nostromo PRUITI etneo di Randazzo.
Campagna appoggio Libano 80/82 11.655 miglia percorse.
Giuseppe Campagna
da maggio 1968 ad aprile 1970 ho prestato servizio militare di leva a bordo di Nave Proteoè vero non lo nascondo dopo tutte le notizie che i nostri vecchi commilitoni ci raccondavano avevo un po di fifa anchio quando mi capitava di fare la ronda in Vulcan e nel locale dietro dove cè l’albero dell’elica (questo succedeva di solito in navigazione ),io diventavo più piccolo di quanto sono mi stringevo dentro di me ma alla fine mi facevo coraggio, facevo il mio servizio e appena uscivo fuori sul ponte tiravo un grande respiro di sollievo e tutto tornava normale. a parte questo sono stato sempre fiero della mia nave, ho imparato molte coseinsieme ai miei amici commilitoni(ancora oggi con un po diloro siamo in contatto)vorrei incontrarmi ancora con altri o qantomeno ritrovarci su Facebook. Sgt .Giuseppe Campagna 47 VM 01 03 .
Salvatore Risuglia
Sono stato sul Proteo come ufficiale medico di complemento e ho conosciuto i comandanti Nappi, Insalata e anche Raiteri, Cianci e il nucleo dei sommozzatori di Consubin che si sono alternati durante la mia permanenza. Siamo stati sempre in giro: Vigilanza pesca, al Pireo per assistenza a un sommergibile greco, Lampedusa, Lipari, al largo di Brindisi per la Zaftat (la nave dei bidoni). Un ricordo indelebile e bellissimo. Una grande famiglia, una grande solidarietà e un immenso senso del dovere. Saluto e ringrazio tutti quelli che ho conosciuto. Sono onorato di essere stato, a suo tempo, destinato a questa nave.
FANIZZA DOMENICO
24MESI E 5 GIORNI SUL PROTEO,IMBARCATO A TRIESTE NELLA PRIMAVERA DEL 67.AVEVO 19ANNI E MEZZO,E STATA DURA MA ADESSO HO SOLO BEI RICORDI .MI PIACEREBBE RISENTIRE QUALCHE VECCHIO AMICO,LO FARO ,CASTROPIGNANO ,BARDI, DIDONFRANCESCO E TANTI ALTRI CHE NON RICORDO IL NOME.MESSAGGIO PER SOMMERGIBBILISTI E ALTRI CHE SI GRATTAVANO ALLA VISTA DEL PROTEO .CURATE DI PIU L’IGIENE DELLE PARTI BASSE CHE É MEGLIO.
Mauro Marconi
Onori al Nobile Proteo! È stato il mio primo imbarco a Messina più di 30 anni fà ma ho sempre ricordi bellissimi!!!!
Fiò
Dovremmo ridere?
Aveva proprio ragione Freud: il mondo è popolato da oligofrenici!
Vittorio
Io su quella nave ci ho trascorso 17 mesi della mia vita per gli obblighi di leva dall’ottobre 1984 a marzo 1986 ho dei bei ricordi, per me è stata una bella esperienza
Marco Tosi Cambini
10 mesi di Proteo sergente motorista “D”, fantastica esperienza con amici del gruppo “Teseo Tesei”
Alberto Sega
Sono stato imbarcato su quella nave dal giugno del 1958 al gennaio 1961 come Capo Reparto 6°/7°/8°. Una bella nave, robusta, affidabile, anche se, forse, non piaceva ai comandanti che avrebbero preferito un bel caccia snello e ben armato al posto del poderoso rimorchiatore. Fino all’autunno del 1960 non avevamo addosso quella nomea che tutti conoscete, ma in quel periodo imbarcò un comandante e dal quel momento cominciarono i guai… per gli altri , perchè noi avevamo sicuramente un’immunità. Non vi sto a raccontare tutti i fatti che mi inducono a credere al malocchio, ma vi racconto questa: Verso il settembre del 1960, al largo di Taranto, in una giornata brutta con un po’ di mare,abbiamo fatto un’esercitazione per prendere a rimorchio il Montecuccoli. non so come, ma ndammo a sbattere contro la prora dell’incrociatore (che aveva a bordo l’ammiraglio Roselli Lorenzini, comandante dell’Accademia). Risultato: la grande nave ebbe una lamiera squarciata per circa tre metri al disopra delle linea di galleggiamento e noi…..qualche graffio.