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11-12 novembre 1940: LA NOTTE DI TARANTO

a cura di Antonio Cimmino e Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

Abbiamo atteso prima di pubblicare questa foto che ricorda una pagina di  lutto e di triste impreparazione.
Le pagine ufficiali sembrano voler dimenticare in fretta la storia ma, il ricordo dei marinai e civili caduti per un ideale di Patria e Onore, ci fa ancora arrossire e commuovere allo stesso tempo.
Un popolo che non arrossisce alla vergogna e che non si commuove per i suoi figli migliori è un popolo destinato a soccombere.

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89 commenti

  • Francesco Condello

    Anche oggi siamo i migliori del mondo.ma ci manca il COMANDANTE.ONORE AGLI EQUIPAGGI,SI SONO BATTUTI DA VERI ITALIANI.

  • Raffaello Matrisciano

    Si è persi perchè eravamo dei colossi ciechi che combattevano contro dei nemici che vedevano bene, e tutto questo per colpa del governo fascista che non volle finanziare il progetto del Radar che si stava elaborando a Livorno.
    Infatti nel 1938 U. Tiberio non ottiene il finanziamento dal governo italiano e continua la sua ricerca praticamente da solo presso il Regio Istituto Elettrotecnico e delle Telecomunicazioni della MM a Livorno (oggi Mariteleradar), arrivando a costruire vari prototipi di radar che si perfezionarono negli anni fino al prototipo operativo di radar ad impulsi che chiamò GUFO (1941).

  • Francesco Falcioni

    Il libro di trizzino mette in piedi una teoria verosimile, ma a quel tempo non si sapeva che il motivo per cui tutti pensavano di essere tra spie era dovuto, molto più semplicemente, che gli inglesi avevano decifrato i codici segreti. Quindi da corpo a complotti che non esistevano. L’unica cosa vera è che col passare del tempo s’è instaurata un’atmosfera avvelenata e i capi non se ne sono resi conto.

  • Maurizio Potenziani

    Non leggete solo Trizzino, tra l’altro un testo scritto troppi anni or sono per poterlo considerare attuale. Al di là di ogni considerazione su errori commessi all’epoca ( di non poco conto quelli relativi alle dottrine d’impiego delle navi di superficie per non parlare dei sommergibili ) in effetti gli inglesi già disponevano della macchina Enigma fin dal 1939, usata dai comandi italiani ( Supermarina ) e tedeschi ( Luftwaffe ) senza che in Italia e Germania si sapesse. Questo almeno è riportato in ” l’agguato di Matapan” di Marco Zamorani. Leggete piuttosto, in quanto libri assai più recenti e scritti da persone più obiettive di Trizzino, i seguenti autori Alberto Santoni ( il vero traditore ) e Giorgio Giorgerini ( la guerra sul mare capitolo VII ) per quanto attiene alla vicenda Enigma e allo sviluppo, da parte inglese, del servizio informazioni ULTRA con sede a Betchley Park.

  • Francesco Falcioni

    L’ammiraglio Cunnongham, in punto di morte, ha rivelato il “grande segreto”: sin dal 1939 l’inelligence inglese era entrata in possesso dei decoder italiano e tedesco. In pratica tutti i messaggi cifrati li leggevano in chiaro. L’attacco alla Base Navale di Taranto è stato organizzato in fretta e furia perché dopo un grosso fortunale erano risultati danneggiati più dell’80% dei palloni frenati. Il Comando di Taranto ha comunicato a Roma che era urgente il ripristini perché in quelle condizioni la base era troppo vulnerabile agli attacchi con aerosiluranti. Gli Inglesi avevano tra l’altro messo a punto dei siluri con spolette magnetiche (i siluri esplodevano non ad urto ma sotto la chiglia) e quindi anche le reti a protezione delle corazzate alla fonda fuori dalle darsene erano vulnerabili. L’azione partita dalla Grecia fu un gioco da ragazzi. Ma i danni irreparabili. L’atmosfera era pesante negli alti comandi. Tutti si guardavano con sospetto e la sfiducia regnava sovrana. Il vertice, Supermarina, alle dirette dipendenze del Duce non fu mai sfiorato dall’idea dei codici e non fece mai delle prove per saggiare il grado di sicurezza dei codici.

  • Domenico Passafaro

    purtroppo condivido fu inesperienza e saccenza degli ammiragli di allora…ha ragione trizzino

  • EZIO VINCIGUERRA

    Buonasera carissimi. Ho notato dai vostri commenti che siamo sulla stessa lunghezza d’onda. La storia insegna e non dobbiamo mai vergognarci del passato. Un abbraccio a tutti nell’augurio che i marinai di oggi abbiano compreso questa tristissima pagina di inefficienza.

  • Giorgio Sornicola

    la ricognizione della Luftwaffe avvertì Supermarina della presenza della portaerei Illustriuos. Ovviamente cosa fecero? Spensero i fuochi delle caldaie, tolsero i palloni frenanti e durante l’attacco alcuni marinai che di loro iniziativa spararono sugli aerei vennero puniti mancava solo che sugli obiettivi principali dipingessero il bersaglio. Non a caso un Ammiraglio di cui non posso fare il nome dopo la guerra venne decorato della Victoria Cross

  • ERNESTO DE LUNA

    Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente…….
    …..Indro Montanelli……

  • ERNESTO DE LUNA

    ….Questo gruppo ha un grande successo grazie a voi tutti….. e a Ezio in particolare
    …Significa che il marinaio non ha dimenticato il proprio passato…..
    …Vivere nel… QUI’… e ora significa vivere nel Presente e questo non vuol dire dimenticarsi del passato o non fare progetti per il futuro….. E’ avere la capacità di non angosciarci per cose che non possiamo cambiare né per cose che ancora non conosciamo….! Imparare a “ancorarci” al Presente è utilissimo in quanto ci da la possibilità di fare spazio a quello che oggi è il nostro “dono”…..

  • Domenico Donato

    tutto vero la macchina decifrata era quella tedesca del 10 cat in sicilia, ma la cosa che mi sono sempre chiesto come mai tutta la flotta era stata radunata in mar grande a Taranto ,sicuramente una decisione cervellotica di Supermarina…

  • Walter Banci

    INGENUITA’ DA PARTE DELLA REGIA MARINA(COMANDI) ONORE AGLI AUDACI AVIATORI INGLESI,la realta storica e’ questa

  • Massimo Pastore

    Questa data per la concentrazione di fatti nefasti per le FF.AA. dovrebbe essere cancellata dai nostri calendari …..

  • Monica Monttano

    hai letto la poesia che ho loro dedicato? Passa da me, l’ho postata stanotte con un’immagine delle navi nella rada.

  • Nicola Visalli

    Le famigerate Autorità Italiane latitano sempre dopo le votazioni ma in campagna elettorale li rivedi belli opulenti ed incravattati. Ma baffone arriva pure per loro. Onore ai tantissimi Caduti per la nostra libertà.

  • Claudio Mazzola

    Novembre come si sà è il mese dei morti e i nostri governanti li ricordano in ordine cronologico….quindi per loro esidte solo NASSYRIA per adesso….la notte di Taranto e la strage di KINDU….per loro sono fatti già scaricati nel dimenticatoio ma per noi hanno una valenza grandissima perchè sono morti degli eroi che hanno fatto grande l’Italia….non dico la Patria perchè Patria sembra una brutta parola Fascista……

  • Giacinto Del Bianco

    MJSERERE DOMINE PER I NOSTRI FRATELLI MARINAI che non ci sono più e l’INFERNO PER CHI NON HA MEMORIA PER I SUOI FIGLI CADUTI INNOCENTI….

  • Dejuliis Mimmo

    Purtroppo le nostre forze armate tutte, usavano vecchie strategie,non piu’ valide giá alla fine della prima guerra mondiale e completamente ribaltate dal nuovo modo di combattere Made in Germany, dal quale tutti le forze armate del mondo , hanno dovuto poi attingere.

  • Giovanni Dell'Orco

    Penso ad un estremo ravvedimento di GIUDA-ISCARIOTA,…forse, preso da rimorso per essersi venduto Nostro SIGNORE volle impiccarsi……Ma i poco ammirevole ammiragli MAUGERI e JACHINO,…proprio NOOOO….Anzi, il MAUGERI quale schifosissimo massone che era, oltre ad essere insignito di ben 2 medaglie d’oro dagli inglesi ed americani a guerra finita,….(con seguente motivazione:….Per i servigi resi a sua maestà britannica,…prima,..durante,..e dopo gli avvenimenti dell’8 Settembre 1943)…successivamente divenne il Capo di Stato Maggiore della Marina italiana,…Quindi,…con tale motivazione,….si elogiava il tradimento di un RINNEGATO italiano,….e centinaia e centinaia di MARINAI ebbero morte sicura!

  • Francesco Falcioni

    A Domenico Donato …. Non ho mai avuto simpatie per organizzazioni troppo centralizzate come era sicuramente Supermarina né tantomeno dal regime che lo ha organizzato. Ma Taranto era la base più importante della MM. Era protetta da centinaia di palloni frenati che impedivano gli attacchi aerei. Le nevi da bataglia (corazzate) stavano alla fonda in mare aperto, fuori dalle ostruzioni del Mar Grande per via dei bassi fondali (pescavano svariati metri) e venivano protette da reti antisiluro fino a 10 metri. I siluri possedevano le spolette a urto e non c’era verso di oltrepassare le reti. La novità fu l’invenzione della spoletta magnetica. In pratica il siluro veniva regolato in modo che viaggiasse al di sotto dei 10 metri, passava sotto le reti e il congegno manìgnetico scattava al passaggio sotto la nave. In quelle condizioni la potenza dell’esplosivo era anche maggiorata dalla pressione dell’acqua. Ma non parlate di tradimenti perché sia le posizioni delle navi e sia il danneggiamento dei palloni frenanti era stato telegrafato a Roma, come solito, e gli Inglesi sono stati “invitati” a fare il massacro.

  • Francesco Falcioni

    Ribadisco. Non ho niente contro Trizzino. In buona fede ha fatto denuncie che, a quanto gli risultava, erano riferite all’atmosfera di sospetti e tradimenti che s’era venuta a creare. Ma, mentre Trizzino s’è limitato, con coraggio, a voler far luce su un periodo buio che rischiava di restare nascosto, gli Alti Comandi molto ingenuamente (quindi colpevolmente) non sono riusciti ad avere serenità di giudizio e scoprire o sospettare che gli Inglesi fossero a conoscenza dei codici di cifratura. I responsabili (il capo assoluto in primis) hanno preferito scegliere l’idea del tardimento e “della serpe in seno” (forse più consono alla filosofia del potere assoluto ma sordo e cieco). Purtroppo vedo che continua a serpeggiare quest’idea dei complotti spionistici rivelata da “Navi e Poltrone”, mentre è passata inosservata la rivelazione, fatta in punto di morte, dall’Ammiraglio Cunningham. Come al solito le “leggende metropolitane”, come dice Rossini con la sua “calunnia” del Barbiere si diffondono, fanno presa, e non si cancellano.

  • Francesco Falcioni

    In effetti Francesco Falcioni quella di scegliere la serpe in seno, come opzione, non è stata un esclusiva degli italici ammiragli. Con le debite proporzioni anche gli inglesi optarono per questa soluzione giudicando, forse troppo frettolosamente, Carmelo Borg Pisani (ma sono due vicende molto diverse naturalmente).

  • EZIO VINCIGUERRA

    In effetti Francesco Falcioni quella di scegliere la serpe in seno, come opzione, non è stata un esclusiva degli italici ammiragli. Con le debite proporzioni anche gli inglesi optarono per questa soluzione giudicando, forse troppo frettolosamente, Carmelo Borg Pisani (ma sono due vicende molto diverse naturalmente).

  • Dejuliis Mimmo

    ma certo che ci furono tradimenti, come in ogni guerra che si rispetti…. lo stesso Mussolini tramava con Churcill (ormai é appurato ) e nella stessa Wehrmacht c’erano dei traditori, in primis l’ammiraglio Canaris, capo dei servizi tedeschi…..

  • Francesco Falcioni

    Non conosco. Di certo, come dice Deiuliis, i tradimenti ci sono stati dappertutto. Spie e spionaggio sono attività secoleri che oggi si chiamano operazioni di “intelligence”. Ma non si deve confondere con quello che è successo nella nostra Marina Militare durante la seconda guerra mondiale. Inoltre mi va di rimarcare che i regimi totalitari tendono ad avere le “serpi in seno” in modo endemico. Va ricordato a questo proposito che Hitler è scampato a ben 5 attentati tutti ad opera di stretti collaboratori. Quanto alle lettere scritte da Mussolini a Churchill, dato il contenuto, erano “normali” rapporti riservati mirati, forse, a tenere aperti canali diplomatici. Tanto per fare esempi del genere …. Vittorio Emanuele secondo aveva agenti segreti personali e teneva rapporti con tutti nemici e amici senza distinzioni e tramava contro il proprio Governo (cfr Smith)

  • Dejuliis Mimmo

    Nel “carteggio” non potevano esserci rapporti diplomatici cosidetti normali , senno’ Churcill non gli avrebbe dato la caccia per anni ed anni… Mussolini era entrato in guerra d’accordo con Churcill ed i francesi, per destabilizzare la potenza di fuoco tedesca…. Ne era straconvinto anzi direi certo, De Felice e ne sono convinto modestamente anch’io .. senno’ l’entrata in guerra dell’Italia non avrebbe avuto assolutamente una logica…… In cambio Mussolini avrebbe avuto il grande merito di grande mediatore della pace ed in piu’ Corsica Tunisia e Nizza , a spese dei francesi… Praticamente usava lo stesso identico stile di Cavour … Purtroppo , non tutte le ciambelle riescono col buco

  • Francesco Falcioni

    Dico “normali” nel senso che son cose che capitano nelle migliori famiglie. Churchill poi ha seguito le indicazioni della Regina ed ha fatto di tutto per salvare la casa Savoia. Anche lui, come gli USA, erano terrorizzati dal possibile sopravvento dei comunisti. Vedansi le vicende della X Mas di Borghese, l’armadio della vergogna e la mancata regolazione di conti con i “perdenti” e i criminali di guerra italiani.

  • Dejuliis Mimmo

    beh questo é praticamente appurato che il’obiettivo finale di Churcil fosse distruggere Stalin, sta tutto le racchiuso in una frase di Churcill riferito a Hitler… ( “we killed the wrong pig”) abbiamo ucciso il porco sbagliato…. ed anche l’affondamento della Giulio Cesare in Crimea , sempre a mio modestissimo gudizio fu una operazione congiunta, xmas – inglesi

  • Francesco Falcioni

    So per certo (documentato) che J.V. Borghese, prima che finisse la guerra fu ingaggiato dall’O.S.S. (poi diventato C.I.A.) per dare la caccia ai comunisti. C’è un dato che non so quanto sia verificato che dice che a Portella della Ginestra oltre alle schioppettate del Bandito Giuliano ci furono i colpi (calibro 9mm) di M.A.B. da parte delle squadre organizzate da J.V.B.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Carissimi Deiuliis Mimmo e Francesco Falcioni è un piacere leggere le vostre disamine. Con la pacatezza del linguaggio si arriva sempre ad essere d’accordo su alcuni punti che poi diventano “punti fermi”.
    Nel concordare con voi sull’armadio della vergogna e su l’ingaggio CIA di Borghese sarebbe un vero scoop dimostrare che l’eccidio di Portella delle Ginestra fosse anche opera di J.V.B.
    Penso proprio di pubblicare qualcosa sulle due nostre “sorelle” Corsica e Malta a fianco della nostra Patria “mediterranea” ma, come sapete, usurpate e ormai integrate nella più “comoda per adesso” Unione Europea.
    Un abbraccio e grazie.

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