Vuoi stare bene? Allora lamentati…
Quando ci lamentiamo dobbiamo comprendere che ci siamo abituati a pensare in maniera superficiale. Tutto il malessere economico, sociale, morale, deriva da un unico fondamentale problema: la superficialità.
“Non ho soldi? Vorrei un lavoro, non importa quale, quando, per quale motivo, l’importante è lavorare”. Così si pensa superficialmente, senza capire perché bisogna lavorare, per quale motivo bisogna fare sacrifici per avere i soldi e a cosa possono e devono servirmi.
Lo stesso vale per la felicità. Sono triste? Ho bisogno di spensieratezza. Non importa se deriva dalla droga, dall’alcool, dai brevi momenti di estasi, dallo shopping sfrenato, dal gioco d’azzardo, l’importante è sfuggire o rimandare il problema. Dovremmo meditare più spesso, perché ci siamo buttati nella frenesia della globalizzazione, vivendo in maniera automatica, come macchine. Quando è stata l’ultima volta che vi siete fermati a meditare? Quando è stata l’ultima volta che avete chiesto a voi stessi perché fate quello che fate?
Ogni minima cosa andrebbe meditata, anche le più banali. Sono stanco? perché sono stanco? cosa faccio per non essere stanco? sono triste? cosa faccio per non esserlo? sono in una brutta situazione? come ci sono arrivato? cosa faccio per venirne fuori?
Per concludere questa riflessione, credo che ognuno di noi oltre a porsi queste domande, dovrebbe rispondere alla classica domanda “di chi è la colpa?”, con una sola e unica risposta. La colpa è mia. Ogni volta che sono partito da questo presupposto, ho avuto quasi sempre ragione. E ogni volta in cui ho avuto il coraggio di ammettere le mie colpe, ho fatto un passo importante per la soluzione del problema, perché quando si addossano le colpe agli altri, si smette di cercare la soluzione del problema e si rimane superficiali.
20 commenti
capelli bruno
dovrebbero essere i nostri governanti a pensare
e a riflettere un po’ di più forse si andrebbe un po
meglio……………Ormai anche l’ultimo di noi ha imparato a pensare come loro. E buona notte al secchio.
Francesco Lo Mastro
Mi par di sentire il rumore della risacca…complimenti Giovanni Caruso
Marinaio di Lago
Invece a me ar di avvertire il profumo della salsedine sulla mia pelle. Ma quanti anni hai Giovanni?
Per ora ti ammiro da qui …
Maria Marea
Immenso è il trasporto che sento per te…
Bravo Giovanni
Chiara Bella
Buongiorno amico mio la tua vena letteraria è una rivelazione profonda di ogni saggezza.
Marco Miseria
Chi penetra il senso della realtà potrà liberarsi da tutte le miserie in cui si trascinano gli altri uomini.Non perdere mai i tuoi ideali …Complimenti
Marinaio Leccese
Ottimo, articolo davvero interessante, era proprio quello che cercavo oggi per tirarmi su il morale! Grazie per lo spunto!
Antonino Parisi
Articolo interessante e colgo l’occasione per complimentarmi per questo sito! Veramente ben fatto e con tanti articoli utili.
Francesco Garruba
Ottimo articolo, ne faro’ un punto di riferimento, chissa’ che quanto letto non possa aiutare anche me.
Gabriella Fogli
Complimenti, questo post ha davvero stimolato il mio interesse
A.N.M.I. Rho
Grazie all’autore dell’articolo, hai detto delle cose davvero giuste. Spero di vedere presto altri articoli del genere, complimenti da anziani marinai di una volta
EZIO VINCIGUERRA
Buonasera a tutti, Giovanni è un emigrante di Messina trapiantato a Venezia che ha superato da poco i 30anni. Si è rimboccato le maniche con la compagna ed hanno aperto un negozio nella centralissima Venezia che si chiama “Signum” e vende articoli pregiati di Ufficio. E’ un artista poliedrico (suona, scrive, teatro, cortometraggi ecc. ecc.) e, anche se il successo commerciale non arriva lui non si arrende mai. Per quanto mi riguarda
posso solo dire con sollievo che ho trovato qualcuno che sa realmente di cosa sta parlando!
Giovanni Caruso sa come portare un problema alla luce e renderlo importante. Dovrebbero leggerlo tutti per capire questo lato della faccenda sia su YOUTUBE, su FACEBOOK, su MY SPACE …digitando semplicemente il suo nome e cognome.
Giovanni Caruso
Grazie a tutti dei bellissimi complimenti, siete troppo gentili.
Giorno 18 compio il mio 31esimo anno anagrafico, per il resto mi sento più vecchio di quanto pensiate eheheh.
La vita mi ha donato molto e tolto altrettanto, come molti di voi suppongo. Ho girovagato l’Italia per molti anni, e l’unico dono che credo di possedere è l’epatia. Riesco semplicemente ad assorbire tutto ciò che voi (intesi come social network) e le persone vicine riuscite a trasmettere. In ogni mia opera infatti tendo a ringraziare e dare atto a tutti coloro che mi influenzano. Ho scritto parecchi articoli e una canzone in particolare proprio ispirata dal nostro caro Ezio, che mi trascina nelle sue forti emotività. Vi auguro tutto il bene di questo mondo e vi ringrazio per ciò che voi tutti realizzate in me.
se volete ascoltare la canzone questo è il link
http://www.youtube.com/watch?v=KM1YFqFP37w&feature=share&list=PL73F03D95986C1364
Gianni Danese
Giovannianni ,felice domenica .l’amicizia e’ l’interprete migliore , perche’ sa vedere bene,pensare bene e parlare bene di tutto quello che fai ,fosse anche meno buono ,e’stima:una stima capace anche di creare cio’ che non esiste in realta .
Salvatore Parenti
Ciao caro Giovanni, sei un poeta e come te sono pochi io aggiungo le tue canzoni non hanno scadenza
Gianni Bella
Ciao Giovanni, parole “sante” le tue che mi sento di concordare pienamente perché sono accompagnate da parole che sovente dimentichiamo: solidarietà, speranza, sopportazione.
Un abbraccio, grazie e buona domenica a te e ai tuoi cari.
Marzio Colamedici
Ciao Giovanni, pensieri e parole che condivido e sottoscrivo. La superficialità ci fa dimenticare il vero valore della vita. L’amicizia è l’interprete migliore nel bene e nella cattiva sorte.
Buona domenica e un abbraccio
Silvana De Angelis
La storia di ognuno di Noi è storia di piccoli e grandi viaggi. Viaggi che ognuno fa per sé e dentro di sé alla ricerca di ciò che si nasconde nel doppiofondo poco frequentato dell’anima.
Marinaio Telegrafista
è LA VITA CHE VA……………….Le ore, i giorni, gli anni, sono come granelli di sabbia che sfuggono da un pugno chiuso per riunirsi con un’infinita spiaggia…
Enea Remo
….perchè si vuole ritornare alle origini!