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28.10.1928, la Caserma Grazioli Lante di Roma

di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

Breve storia della caserma Grazioli Lante di Roma
Con il trasferimento della capitale d’Italia da Firenze a Roma, avvenuto il 20 settembre 1870, il Ministero della Marina trovò la sua sede provvisoria presso il convento di Sant’Agostino, in via della Scrofa, mentre il personale militare alloggiò presso il convento francescano di via Sant’Andrea delle Fratte, requisito per l’esigenza.
Risolto il grave problema della nuova sede ministeriale con la costruzione di Palazzo Marina, la cui inaugurazione ufficiale avvenne il 28 ottobre 1928, lo Stato Maggiore rivolse la propria attenzione al grave problema del personale militare accasermato in modo non adeguato nell’ex-convento. Venne allora prospettata l’idea di costruire una caserma all’interno dei giardini di Palazzo Marina, ma la ferma e tenace presa di posizione dell’architetto Magni ne fece decadere il progetto perché la realizzazione avrebbe rovinato, in modo irrecuperabile, l’estetica del Palazzo senza peraltro raggiungere lo scopo prefissato. Si dovette pertanto procedere alla ricerca di un sito idoneo, vicino al Ministero, cu cui poter realizzare una struttura capace di accogliere sia il numeroso personale in servizio presso il Ministero, sia quello destinato ai servizi generali e logistici della sede.

caserma grazioli lante a a roma - www.lavocedelmarinaio.com

L’area venne individuata nella zona del nuovo Quartiere della Vittoria, che si stava allora sviluppando sull’opposta sponda del Tevere, a poca distanza da Palazzo Marina. Dopo le necessarie pratiche burocratiche nel 1930 venne posta la “prima pietra”, e nel 1932 un primo lotto – del padiglione dell’ex Autoreparto – venne consegnato alla Marina.
I lavori per il completamento dell’intero corpo edilizio proseguirono più o meno celermente, venendo anche interrotti per una vasta inondazione della zona a causa dell’eccezionale piena del Tevere nell’inverno del 1937. L’intera opera, fu ultimata nell’ottobre del 1938 e costituì, per l’epoca, un esempio di moderna funzionalità, capace di ospitare un migliaio di marinai,
Il 28 ottobre, ricorrendo il 27° anniversario della morta del S.T.V. Grazioli Lante, con solenne cerimonia ufficiale alla quale parteciparono autorità  militari, civili e religiose, la caserma venne intitolata all’eroe, e vi prese quindi sede il Distaccamento della M.M. di Roma.
Dall’8 settembre 1943 al giugno 1944, con il trasferimento da Brindisi del Ministero della Marina, l’edificio venne occupato da vari reparti italiani e tedeschi.
Alla liberazione di Roma, nel giugno del 1944, l’edificio venne occupato dalle truppe americane che vi  installarono un Alto Comando ed, in parte, lo trasformarono in un attrezzato ospedale militare. Di conseguenza, il Ministero Marina, ritornato nella sua sede naturale, dovette provvedere a risistemare il proprio personale altrove. Così il personale militare dei servizi venne accasermato nella Scuola Media Statale di via Monte Zebio, nel requisito Albergo Clodio ed alcuni marinai furono ospitati presso la Caserma dei Granatieri di via Ferrari.
Quando nel giugno del 1945 gl americani restituirono l’edificio alle autorità militari italiane, vi ritrovò immediata sede il Comando Marina e poi, dopo essere stati eseguiti alcuni lavori di predisposizione, il centro raccolta di militari sbandati e l’ufficio Stralcio per le pratiche di discriminazione del personale sbandato dopo l’8 settembre o aderente alla Repubblica Sociale Italiana. Soltanto nei primi mesi del 1947 venne ricostituito il Distaccamento, con il rientro di tutto il personale temporaneamente accasermato in precedenza presso le strutture citate in precedenza.
Nel ventennio successivo l’edificio subì lavori di ampliamenti e di sopraelevazione per far fronte alle sempre crescenti esigenze di alloggiamento del personale.
Nel dicembre 1962, l’infermeria di corpo vene ampliata e dotata di idonee attrezzature e macchinari specialistici.
Attualmente nella caserma Grazioli Lante hanno sede il Comando Militare Autonomo Marittimo della Capitale (istituito il 1° gennaio 2001); il Comando Distaccamento Marina Militare; un ridimensionato Servizio Sanitario (infermeria) con la 2^ sezione della Commissione Medica Ospedaliera di Taranto; l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia ed altri enti a scopi sociali e, naturalmente gli alloggi del personale.

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Riccardo Grazioli Lante della Rovere
Nato a Roma il 21 aprile 1887, dopo aver conseguito la maturità classica, a soli 17 anni entrava nell’Accademia Navale di Livorno, uscendone con il grado di Guardiamarina nel 1907 e conseguendo poi la promozione a Sottotenente di Vascello
il 15 maggio 1910.
Da allievo dell’Accademia prese imbarco, per le crociere d’istruzione, sulle navi scuola “Vespucci” ed “Etna”, navigando nel Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico, dove ebbe modo di visitare l’Irlanda e la Scozia, e quindi nel Mar del Nord fino al Baltico.
Già nelle sue prime destinazioni d’imbarco, dopo l’Accademia ( nave Regina Margherita e nave Vesuvio), il Sottotenente di Vascello Grazioli ebbe modo di distinguersi per il suo carattere pieno di entusiasmo e di coraggio.
Nel 1909 prese imbarco sull’incrociatore “Puglia” destinato ad una crociera in estrema Oriente. Con tale nave risalì il fiume Yan-se-Kiang sino ad Han Kew e Nan Kim, poi visitò le coste fino a Sakaline e Shan-Hai-Kwan, dove era un distaccamento di marinai italiani.
Nel 1910, sbarco dal “Puglia” e venne destinato al Distaccamento Marina di Pechino, posto a difesa della Legazione Italiana in Cina, restando presso quel Comando per oltre 18 mesi.
Appassionato rocciatore ed esploratore, durante la permanenza a Pechino, il Grazioli effettuò un viaggio nella Mongolia Meridionale (Manciuria) e con la sola compagnia di guide locali visitò il bosco sacro, presso le tombe imperiali Tum-Ling, ancora non conosciuto dagli europei; al rientro riportò una mappa del percorso ricca di dati ed appunti.
Il 7 luglio fece rientro in Italia e a fine settembre prese imbarco sulla Regia Nave “Marco Polo” con la quale si doveva trovare, il mese successivo, impegnato nelle operazioni militari per l’occupazione di Homs (Libia), nel conflitto italo – turco del 1911 – 1912.
Il 23 ottobre 1911, in vista di una offensiva delle truppe italiane sul Magreb, ricevette l’ordine di recarsi a terra con l’incarico di verificare le posizioni assunte dai reparti da sbarco e dai bersaglieri e ricavarne dati utili per il tiro delle artiglierie di bordo. Eseguì prontamente e brillantemente l’ordine e, rientrato a bordo con le notizie richieste, chiese ed ottenne di ritornare a terra per meglio stabilire i collegamenti tra le truppe combattenti a terre e le unità navali. Nel corso di questa seconda missione, saputo che il suo collega Corradini era stato costretto ad abbandonare il comando della batteria di Marina colà operante poiché ferito, corse a sostituirlo, riuscendo a riorganizzare ed a motivare quel nucleo di marinai scossi per le gravi perdite ed esauriti per i continui attacchi e gli ininterrotti combattimenti. Sotto la sua guida l’intera batteria rientrò dietro le linee italiane e nei giorni seguenti si riorganizzò a difesa del settore assegnato.
Il giorno 28 ottobre la batteria fu nuovamente e ripetutamente attaccata da soverchianti forze arabo-turche costituite da due reparti, di circa 500 armati ciascuno, convergenti sulla batteria da direttrici diverse. Verso le 11,30 l’attacco delle forze avversarie, strenuamente contrastato dalla batteria di Marina e da una un plotone di bersaglieri al comando del Tenente Martini, raggiunse il massimo della intensità. Quando il Martini cadde mortalmente ferito alla tempia da una pallottola di fucile, Grazioli Lante assunse il comando anche di quel reparto, esponendosi ove maggiore era il pericolo, per rincuorare i combattenti e meglio incitarli a contrastare il nemico avanzante.
Cadde al proprio posto di comando colpito mortalmente alla testa da tre pallottole nemiche.
Il 30 ottobre il feretro del valoroso ufficiale, sul quale era stata posta una corona di palme a simbolo di gloria e di dolore per la Marina tutta, ricevuti gli onori militari solenni sotto bordo della nave “Marco Polo” veniva imbarcato sulla nave ospedale “Regina Margherita” dell’Associazione Cavalieri Italiani del S.O.M. di Malta.
A Tripoli la salma fu poi trasbordata sul piroscafo “Enrichetta” ed il 2 novembre sbarcata a Napoli, e da questa città trasferita a Roma dove, alla presenza del Ministro della Guerra, del Ministro della Marina, di rappresentanti di Casa Savoia, delle massime autorità politico-militari della capitale e con la partecipazione di un reparto di bersaglieri combattenti ad Homs, si svolse la maestosa cerimonia dei funerali dell’Eroe. Il feretro, avvolto dalla bandiera della nave “Marco Polo”, venne sepolto al cimitero del Verano a Roma, nella cappella di famiglia.
La sua morte fu pianta da tutta l’Italia e numerosi poeti, come Guido Mazzoni, Fausto Salvadori e Alfredo Baccelli scrissero odi in memoria di questo purissimo eroe. Lo stesso Gabriele D’Annunzio, nella sua famosa composizione poetica “La canzone dei trofei”, piange la morte di Riccardo Grazioli Lante della Rovere.

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Onorificenze
Medaglia d’Oro al Valor Militare (alla memoria)
concessa con la seguente motivazione:
Il 23 ottobre ad Homs, dopo aver compiuto arditamente una prima missione a terra sul terreno battuto dal fuoco nemico, sbarcato una seconda volta per raccogliere notizie, affidò ad altri l’incarico avuto di portarle a bordo e di propria iniziativa accorse a sostituire il Comandante la batteria da sbarco rimasto ferito.
Rianimò ed infuse nuovo ardimento negli uomini esausti per le perdite subite, le fatiche e il digiuno; provvide a raccogliere il materiale gravemente danneggiato e, malgrado l’oscurità della notte e il non interrotto fuoco nemico, attraverso gravi difficoltà del terreno, ricondusse la batteria al completo dei trinceramenti.
Il 28 ottobre pure ad Homs, esempio ai suoi di eroica fermezza, comandò la batteria da sbarco della sua nave esponendosi arditamente al fuoco nemico per dirigere il tiro, finché cadde mortalmente ferito
”.
(Homs, 23 – 28 ottobre 1991)
R.D. 27 novembre 1912.

 

Rivcardo Grazioli Lante della Rovere - Copia

 

101 commenti

  • Gianantonio Airaghi

    Ero Furiere del 3°/44 Ho prestato servizio alla “Lante” per 19 mesi, dall’agosto 1964 al febbraio 1966. Prestavo servizio al Gabinetto Difesa in via Napoli (retro di via XX Settembre) Ero al camerone 2 (primo piano) branda 136. Mi ricordo del Comandante Greco e poi del Comandante Ragusa. Allora gli Aiutanti erano Tatangelo, Cenni,Orizio,Blasco. Mi ricordo che con noi c’era il pugile Puddu. Avevamo la Squadra di Rugby che fu promossa in Serie A.
    Uno dei giocatori era il GM di complemento Mauro Dutto, diventato giornalista RAI e poi Parlamentare e dirigente del PRI. Capelli corti, scarpe lucide,divisa in ordine…e facevi la pacchia!!! Mai fermato dagli Aiutanti di piazza. Comunque, in buona sostanza, sono stato arruolato in Marina che avevo già 5 anni di esperienza di lavoro…a Maridist ho fatto 19 mesi di Ferie!!! Auguri a tutti

  • Claudio Lazzarini

    Ciao a tutti io facevo parte della compagnia Soc contigente 1′ 89 un esperienza indimenticabile vorrei tornare in cuel anno sono grato alla marina che mi a dato una disciplina che mi a servito a migliorare il mio carattere. Un saluto al comandante della compagnia di cuel anno il t.v. Mario cucitti

  • Pietro BERTI

    Sono stato alla Grazioli-Lante da luglio 1969 a novembre 1970 ero del 3/° 49 e dormivo al terzo piano branda 1512.
    Al terzo piano della branda ero davanti ad un finestrone che guardava verso lo Stadio Olimpico. Quando c’erano importanti partite in notturna e le trasmettevano per radio, io vedevo il cartellone con i risultati on – line. Li comunicavo a tutto il camerone e poi immediatamente seguiva l’annuncio del cronista.
    Mi ricordo di Capo Sacco, Capo Tatangelo e di “Viso d’Angelo” che era Capo DELLI PONTI tutti aiutanti di piazza rompic….Io ritorno a Roma ogni anno e spesso sono tornato al baretto in piazzale davanti la Caserma. Quest’anno poi sono stato a Taranto, ho rivisto il vecchio Maridepocar, le Scuole CEMM ora Scuola addestramento Sottufficiali e il faro di Capo San Vito. Ho visto il Garibaldi in disarmo dopo il ponte girevole nella Taranto vecchia e la Cavour che ora è nell’arsenale a Capo S.Vito. Sono stato sergente fino al 1971 e con 3 commilitoni ci ritroviamo ancora e mi sono sentito proprio oggi con loro per gli auguri di Buona Pasqua. Oggi ho 67 anni ma suono la chitarra con lo stesso spirito con cui la suonavo sul tetto a terrazzo di Maridist mentre asciugavamo la biancheria. Giovane dentro e molto fiero di essere stato nella MM. L’Ammiraglio Virgilio SPIGAI era allora il CSM al Palazzo della Marina.

  • ezio

    Buongiorno Pietro Berti,
    grazie per questa bellissima testimonianza di vita vissuta che sprizza gioia da tutte le parti.
    Colgo l’occasione per augurare a Lei e ai suoi cari buona Pasqua con un abbraccio grande come
    il mare ma anche come il suo cuore di marinaio per sempre.
    Pancrazio “Ezio” Vinciguerra.

  • Lovigi Dario, veneziano

    Sono arrivato alla G.Lante nel marzo 68. Bella caserma, si man-
    giava discretamente però la colazione al baretto davanti con i
    maritozzi alla panna. Ricordo capo Tatangelo e capo Sacco.
    Ricordo anche la guardia in garita centrale. La gita ad Assisi
    e quella a Pompei scavi. Anche la spedizione a Santa Rosa.
    Chi di quel periodo ci fosse scriva, ci sentiamo vicini e magari
    qualche cognome ci si ricorda. La Marina Militare è un’arma
    fantastica, è un bel ricordo sebbene sono stati due anni.

  • Salvatore

    Ciao a tutti ero 9/88 bellissimi ricordi.Ora la compagnia fanno parte il battaglione san Marco?

  • Emilio Iaconfcic

    ho passato 15 mesi in quella caserma anni 81\82\e un mese dll’83facevo il pulmista all’ autoreparto appena dietro la caserma linea maridist s.rosa bellisssssssssimi ricordi .
    ciao tutti quelli che sono passati di la.

  • Fabio Paruzzi

    Anche io sono stato a Maridist Roma dall’agosto “74 al giugno “75 ricordo che uscivo tutte le mattine per andare in ufficio a “Palazzo Salviati” in via della Lungara (vicino a Regina Celi) e tornavo sempre dopo cena. Ora a distanza di 40 anni ho , come penso molti dei miei coetanei, una certa nostalgia per quel periodo.

  • Renatti Pasquale

    Condivido i ricordi di tutti e concordo che a distanza di anni la nostalgia di quegli anni di gioventù torna sempre nei miei ricordi, ero del 6/50 negli anni 70 mi piacerebbe sentire di qualcuno che lavorava al ministero della difesa all’ufficio arruolamento volontari, ricordo che il comandante si chiamava Malusardi ed era una persona sempre allegra e socievole, più che un comandante era un vero amico, se ricordo bene il capo ufficio si chiamava Grimaldi, e ricordo il maggiore Giuseppe Berrelli che abitava a via Timavo

  • Roberto

    Salute a tutti,mi chiamo Roberto Lugas,son di Cagliari. Ho avuto la Fortuna di VIVERE alla Grazioli Lante,come marinaio del 2’/ 57. Stavo al centro sportivo della Maina,praticavo il Nobile sport del Pugilato, ho vinto i Campionati della Marina Militare nel 1977,che si svolsero a La Spezia . Che meraviglia, un tripudio di Amicizie e fratellanza Vera. I miei insegnanti erano il Famosissimo Capo Carlo Repetto e capo Volpe. Non mi vergogno a confessare la tremenda nostalgia per gli Amici ed il bellissimo ambiente che vissi alla Grazioli Lante. Il Comandante era il sig. Mario Tonni, ricordo il tenente Mauro, il capo Miozzi. Ci si allenava allo stadio Flaminio, villa Glori.Con me vi erano Valerio Nati di Forli,Aloe’Nicola ,Costantino Raimondo di Alghero,Jannetti di Milano, Mura Michele di Sassari,Giovanneti di Torvaianica…ed alt r i. Grazie al pugilato in Marina,conobbi Carlos Monzon, il campione del mondo Valdes, L’argentino Corro e il grande campione Victor Galindez… il texano Willye Warra…ho combatuto per 23 volte in 14 mesi che son stato alla Grazioli Lante…ogni volta che combattevo ed indossavo la maglia con lo stemma della Marina Militare, vi giuro che l’emozi o ne era indescrivibile…mi emoziona e mi commuove il volare con il pensiero a quei momenti, e non e’ perche’ come si dice : e’perche’si era giovani, no e’ qualcosa di indescrivibile…vi chiedo scusa della mia lungaggine,ma di sicuro capirete meglio di me ,che son cose come il sangue che ci scorre nelle vene..ciao a tutti..

  • ezio

    Buongiorno Roberto Lugas e grazie a Lei per questa preziosa testimonianza.
    Un abbraccio grande come il mare ma anche come il suo cuore di campione e di Marinaio per sempre!
    Pancrazio “Ezio” e la redazione

  • Natale

    10/83
    In questa caserma ho passato 18 mesi della mia vita, lavoravo al ministero nel supermercato e successivamente alla mensa ufficiali, bellissimi ricordi.

  • Davide Alimonti

    Maridist Roma ci sono stato per 12 mesi, Conosco lo stabile in lungo e in largo…facevo il falegname 10/88…Ragà sono stato talmente bene che non rimpiango mai quei giorni vissuti…

  • Finotto Luciano

    Ho fatto anche io il servizio di leva militare in questa caserma…. estate 80′ spiaggia ufficiale della marina a Fregene…

  • Giuseppe Trapani

    Ero un marinaio del 3°/56 da giugno 76 ad agosto 77. Il periodo più bello della mia vita l’ho trascorso presso il Distaccamento della Marina Militare “Maridist” Caserma “Grazioli Lante” di Roma, Il Comandante Mario Tonni, allora Capitano di Vascello, dirigeva gli oltre 2000 uomini come un vero padre di famiglia. Ricordo che ero in servizio presso il Circolo Sottufficiali, ma ogni tanto a pranzo fuggivo dalla mensa dei Sottufficiali e andavo a pranzare alla mensa equipaggi, ove operavano ottimi cuochi, e prima che iniziasse la distribuzione, il Caro Comandante Mario Tonni non dava il via se prima non assaggiava le pietanze del giorno. OTTIMA CUCINA. Grazie Comandante. Non la dimenticherò mai.

  • Fabrizio

    Fabrizio Finocchi Sergente furiere presso Mariners 4 div1 sez ctg 6/85 checricirdi con comandante Mauro e CV Bicchieri capo persi ma dormivo a casa a Roma e stavo in caserma per le guardie fino
    1987

  • ANTONINO TUMMINIA

    Sono stato a Maridist nel 68/69 per 13 mesi, ogni mattina mi recavo al Ministero, essendo dattilografo presso l’Ufficio Navalcostarmi (Armi e Armamenti Navali) dove mi hanno accolto come un figlio, ritornavo all’ora di pranzo in caserma. Ho bellissimi ricordi di Mardist, dormivo nella camerata al 3° piano. Quando ho lasciato Roma per trasferirmi in Capitaneria (TP) ho lasciato un pezzo del mio cuore a Roma. Saluti per tutti gli ex Marinai d’Italia.

  • Giorgio Tonello

    8/59. Sono passati quarant’anni esatti. Non torno spesso a Roma ma i ricordi sono chiari e nitidi. Un periodo della mia vita indimenticabile sotto ogni profilo. Forse gli anni verdi, forse tutta la vita davanti, forse l’abbraccio protettivo di mamma Marina ma oggi mi manca tanto la spensieratezza di quei momenti in caserma con tanti nuovi amici di tutta Italia, la birreria Peroni, il bar Marina con i suoi bomboloni, la bellezza di Roma.
    Con un paio di amici di allora mi sento ancora; di tantissimi altri con i quali ho condiviso giornate, mesi interi non so più nulla. Ho letto su queste pagine che ci ha lasciato l’allora capo Papa Maurizio. Una persona magnifica. Ricordo di un suo brutto momento proprio nel 1980 per suo figlio. Dopo Maridist ognuno ha preso la sua strada ma sono sicuro che i mesi passati tra quelle mura sono serviti, e tanto, a tutti noi giovani virgulti per affrontare preparati le sfide della vita. Non mi pentirò mai di aver passato 18 mesi della mia vita nella Marina Militare. Ciao a tutti.

  • LEONARDO PALOMBA

    Un saluto a tutti del gruppo. Mi chiamo Leonardo Palomba 5°/56 ero nella banda musicale di Nave Vttorio Veneto, ma grazie al Comandante Mario Tonni, che avevo conosciuto in una manifestazione a bordo, ebbi l’invito dallo stesso a presenziare mensilmente a Maridist Roma per preparare degli spettacoli con l’allora complesso musicale. Mi farebbe tantissimo piacere avere notizie delle persone che ho conosciuto in quel periodo, ovvero dal 76′ al 78′. Potessi riavvolgere il nastro della vita, non avrei lasciato per nessun motivo la Marina Militare! Il Comandante Mario Tonni? Persona degnissima e di rara bontà, un secondo padre!

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