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8 SETTEMBRE 1943: LA VERGOGNA!

di Carlo Di Nitto

Il re Vittorio Emanuele III (al centro di spalle, con la fascia nera sul braccio in segno di lutto per la morte del genero re Boris di Bulgaria), il principe ereditario Umberto e la regina Elena, fotografati sulla Corvetta Baionetta durante la VERGOGNOSA fuga a Brindisi.

8 settembre 1943 - la vergogna (foto di Carlo Di Nitto per www.lavocedelmarinaio.com - Copia

45 commenti

  • Marino Miccoli

    Disgusto, profonda amarezza e disprezzo, questi erano i sentimenti che provavano i miei congiunti quando ricordavano i fatti (che avevavno vissuto sulla loro pelle direttamente perchè militari) seguenti l’armistizio dell’8 settembre 1943.
    Ricordo che ricorreva soprattutto la parola TRADIMENTO nei loro discorsi e che scuotevano il capo quando si parlava del comportamento del re e di Badoglio.
    Fu una ferita così lacerante che a distanza di decenni ancora produceva (…o produce ancora?) i suoi nefasti effetti.

  • Pino Sammartano

    Gli inglesi amarono i loro regnanti perché rimasero sotto le bombe tedesche senza fuggire, altra tempra e senso dell’onore gli inglesi, che resero omaggio ai marinai eroi italiani che gli affondarono le navi .

  • Meroni Diego

    Che brutta Storia dovranno studiare i nostri nipoti….solo la storia di Uomini (non riportata a livello didattico! !!!) riscatta la nostra immagine……chi vorrà la conoscera’….

  • Capelli Bruno

    io ci nascevo in quell’ anno però mi sento triste come se ci fossi stato.
    w la marina e onore a loro che sono periti per la patria se oggi si può
    chiamare ancora così…………..l.s.i.n.m.

  • Graziano Favilli

    Molti decisero di consegnarsi a malta aumentando cosi la vergogna……solo in pochissimi ebbero il coraggio di autoaffondarsi……

  • Bruno Caleffi

    Buona sera a tutti. Vero Graziano, ieri ero ieri, a Desenzano, con un’amico abbiamo accompagnato un giovanotto dell’Orsa che soccorse i superstiti, della Roma. Lucidissimo, ricorda tutto, e ne parla. appunto in questi termini.

  • Franco Patricelli

    La cosa che più fà imbestialire è il fatto che chi poteva dire qualche cosa ha taciuto!, ed è quindi colpevole al pari di quei due infami traditori, …se almeno avessero dato delle direttive, credo che il destino della corazzata Roma e di tanti altri uomini sarebbe stato molto diverso, ma ancora oggi chi “comanda” tiene coperto questo misfatto, e relegando ne voluto dimenticatoio un personaggio come il comandante Junio Valerio dei principi Borghese! Chè vergogna!!!

  • Pino Amara

    La resa incondizionata e non armistizio fu firmata a Cassibile (SR)il 3 sett.43. La notizia fu taciuta agli italiani per 5 giorni e diramata alla radio un’ora dopo il discorso del generale americano Dwight Eisenhower da radio Algeri. Se non lo diceva il generale americano chissa’ quando l’avrebbero detto agli italiani.

  • Pietro Rossi

    non, dico non, voglio entrare in polemica…..il mio commilitone e capo corso VO Montanari Enrico, che non vedo dal 1957 e non ne so più nulla, sarebbe stato di diverso avviso, a riguardo della medaglia a Bergamini ……..lui non passava mai nel viale intitolato all’ammiraglio se non inquadrato e per le diverse attivita di addestramento alle scuole CEMM di TA…….il suo papà perì nell’affondamento del Roma……..La nave si trovò in testa alla linea di fila, causa nebbia………perchè gli arei tedeschi dovevano affondare la prima nave della fila………che non era il Roma….dove c’era l’ammiraglio……….non voglio trarre conclusioni personali, anche se ho una mia idea…….Di Nitto qualche anno fa ho parlato con un altro superstite, ospite nell’occasione della Santa Patrona, ospite del mio gruppo ANMI…….mi ha riferito cose non tutte simili a quelle del tuo ospite.
    Non ricordo il nome, ma lo cercherò, sperando che sia ancora vivo, un ufficiale di Gaeta che, comandante di una unità navale, non si consegnò, ma si diresse al nord, dove si era costituita RSI…..era stato promosso CC ma ancora non registrato alla corte del conti, così nel dopo guerra rimase TV a vita……..l’ho conosciuto quale ufficiale agli studi del corso IGP del 1964, sono stato anche a trovarlo a Gaeta…………buon pomeriggio…

  • Salvo Miccichè

    8 settembre 1943: Il re Vittorio Emanuele III (al centro di spalle, con la fascia nera sul braccio in segno di lutto per la morte del genero re Boris di Bulgaria), il principe ereditario Umberto e la regina Elena, fotografati sulla Corvetta Baionetta durante la VERGOGNOSA fuga a Brindisi.

  • BRUNO CROVETTO

    C’ERANO TANTI MODI PER ARRENDERSI – TANTO NON POTEVAMO VINCERE -TROPPA DIFFERENZA DI FORZE IN CAMPO – MA QUELLA SCELTA FU LA PEGGIORE E LA PIU’ VIGLIACCA ! quella azione pesera’ per secoli sulla nostra PATRIA.

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