Nicola Manzo e Pietro Turi, Marinai …
di Antonio Cimmino
… del regio incrociatore Colleoni. Era il 19 luglio del 1940.
Per non dimenticare, mai.
Nicola Manzo era nato a San Giuseppe Vesuviano (Napoli), era imbarcato sul Regio Incrociatore Colleoni dove fu ferito durante il combattimento e con un braccio asportato dalle esplosione.
Pietro Turi era nato a Castellammare di Stabia (Napoli), naufrago e successivamente prigioniero in India e Inghilterra.
L’incrociatore fu affondato dal cacciatorpediniere inglese Ilex e Havock nella battaglia di Capo Spada (Creta) del 19 luglio 1940.
Nella battaglia morirono 129 marinai mentre i 525 naufraghi furono raccolti dalla squadra navale inglese ed avviati alla prigionia.
27 commenti
giuseppe
Caro Antonio,
non ebbe miglior fortuna mio zio Andrea Murrone: era tra i 129. Lì, nelle acque di Creta c’è rimasto. Domani sono 73 anni.
Onore a loro.
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Giuseppe, onore a tuo zio Andrea Murrone e onore a tutti quelli che sono salpati per l’ultima missione. Noi siamo qui e, con questa piccola “banca della memoria” li commemoriamo per non dimenticare mai quanto di bello hanno fatto per noi.
Ezio
Domenico Anastasi
🙂 ciao Ezio, condivido
Stefano Garbarino
condivido. R.i.p.
Luciano Santoro
condivido
Massimiliano Ortega
Massimiliano Ortega condivide
IANNE SANDRO
Ianne Sandro condivide, ciao Ezio
Luciano Muscella
Bravo Ezio, condivido
Pietro Manni
R.I.P.
Fabio La Marca
condivido, per non dimenticare mai.
Luciano Santoro
sei un grande ezio quante storie di nostri fratelli andrebbero perse nell’oblio dei tempi se non ci fossi te!!!!……. sono tante storie singolari che fanno parte di una grande storia!!!!!…. la nostra!!!!!…. e sarebbe proprio un peccato perderle nell’oblio del tempo che inesorabile scorre!!!!!!!!!…….. un abbraccio ezio…………….
Francesco Ortega
sempre presenti!
Francesco Lo Tempio
Condivido
Giuseppe Perrone
Presente
Giuseppe Mignogna
CONDIVIDO
francesco pastanella
presente
VITO CANNOLETTA
condivido
Max Perry
r.i.p. e onori
Rosa di Sorrento
è una recensione molto bella…e piena di significato
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Antonio Cimmino e grazie per quest’altra bellissima pagina della Banca della Memoria. Un abbraccio
Carlo Di Nitto
Grazie carissimo Antonio per questa pagina di storia. Anch’io a suo tempo ho scritto qualcosa sul “Colleoni” su suggerimento di un caro amico, il cui suocero venne decorato di medaglia di bronzo, proprio sul “Colleoni”:
http://digilander.libero.it/carandin/colleoni.htm
Silvana De Angelis
buongiorno amici marinai è sempre un bel giorno quando si approda con la serenita’ dentro……Nel mio oceano ci son mille orizzonti
ed è bello vedermi non alla deriva,
come in un navigar senza approdo
ma oasi serena che irrora serenità e mai deteriora.
Sento il profumo del momento del ristoro
e rapace, in nobili volteggi
sorvolo luoghi impreziositi
di antiche radici arabescate
e con quei secondi che creano tutta una vita
sono rosa nel deserto
e attendo.
~ Calliope H. ~
LUIGI ZIMMITTI
….. ONORI A VOI GRANDI UOMINI DI GRANDI VIRTU’ UMANE E SOCIALI …
STELLA PASQUALE
“ESEMPI DI …. VERI UOMINI DI MARE”
Silvio
Ciao a tutti, anche mio nonno era sul Colleoni ed è stato prigioniero in India dopo l affondamento purtroppo nel 2007 è mancato e con lui se ne è andata un pezzo di storia che però mi ha lasciato in eredità tramite fotografie e documenti Dell epoca ,anche a lui come credo gli altri è stato decorato con la croce al merito di guerra ! Onori
wilma ghidoni
sono la figlia di un sopravvissuto all’affondamento del R.I.B.Colleoni.Penso spesso che papà all’epoca aveva 22 anni e non riesco ad immaginare come abbia potuto superare lil ricordo di quei momenti terribili.Dopo la guerra ha ritrovato tanti compagni superstiti come lui ed era bellissimo constatare che la loro storia comune li aveva legati con uno strettissimo vincolo di profoda amicizia fraterna.Ora tutti hanno raggiunto il porto nella Patria Celeste,A me è rimasta la sua foto in divisa e la Croce al merito e il ricordo di un padre SPECIALE. 21-11-2013
ezio
Buongiorno Signora Wilma Ghidoni e grazie per questa preziosa
testimonianza che ci fa comprendere, qualora ce ne fosse ancora di bisogno,
le gesta di questi Marinai di una volta che, con l’estremo sacrificio, hanno
contribuito alla crescita del nostro attuale e odierno tenore di vita.
Le persone come Lei e il suo caro papà sono i marinai che anche se non abbiamo conosciuto,
sono quelle che hanno conosciuto la sconfitta, la sofferenza, la perdita, e hanno trovato
la rotta giusta per farci uscire dal buio.
Queste persone, come Voi, sono quelle che riescono a farti sentire meglio nonostante tutto vada male,
sono quelle che ti stanno vicino e ti sostengono senza nemmeno che tu glielo chieda,
sono quelle che vivono per un tuo sorriso e che sperano di vederti sempre felice.
P.s. Marinai di una volta, marinari per sempre …e questo vale anche per Lei.
Cordialità Pancrazio “Ezio” Vinciguerra