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Lettere dall’incrociatore Duca degli Abruzzi

di Massimo Scalvenzi

A Mario Scalvenzi

…ovvero i figli dei marinai mi raccontano ed io sono orgoglioso, fiero di leggere, ascoltare, testimoniare e portare a conoscenza che anche i figli dei marinai sono come i marinai di una volta e cioè marinai per sempre. (Pancrazio “Ezio” Vinciguerra)

Buon giorno signor Ezio,
ho avuto il suo nome dal Bardelli. Le invio in allegato il documento nella speranza sia leggibile e utilizzabile. Tecnicamente di meglio non si può, un vetro protettivo non permette una maggior qualità. Se ritenesse necessario posso personalmente trascrivere il testo,  per renderlo assolutamente leggibile.
Per ora grazie.
P.S. – Per favore, dove posso trovare qualche foto dell’incrociatore “DUCA DEGLI ABRUZZI“.
La nave su cui era imbarcato mio padre?
Massimo Scalvenzi

Incrociatore Duca degli Abruzzi - www.lavocedelmarinaio.com

Carissimo signor Massimo Scalvenzi grazie per averci reso partecipe della sua onorificenza. Col suo permesso ci piacerebbe inserirla sul blog lavocedelmarinaio.com magari accompagnata da un suo breve racconto/curriculum. Suo o di suo padre.
Nell’attesa di una su risposta
Cordialità Pancrazio “Ezio” Vinciguerra
P.s.  In allegato due foto del Duca degli Abruzzi come da Lei richiesto nell’augurio di averLe fatto cosa gradita.


Incrociatore Duca degli Abruzzi a napoli (foto di Antonio Cimmino per www.lavocedelmarinaio.com) - Copia

Buongiorno signor Vinciguerra, grazie per avermi risposto.
Grazie per avermi allegato due immagini dell’incrociatore sul quale mio padre ha trascorso un importante periodo della sua giovane – al tempo – vita.
Naturalmente, può pubblicare l’onorificenza su lavocedelmarinaio.com, ha la mia autorizzazione.
Per quanto riguarda la sua richiesta di un testo che accompagna, posso solo ricordare alcune cose che raccontava quando ero bambino.
Raccontava in casa la sua esperienza a bordo dell’incrociatore ” DUCA DEGLI ABRUZZI “, storie di vita quotidiana a bordo di una nave militare da guerra, durante un periodo difficile.
Il pesante lavoro da svolgere, il rigore all’obbedienza.
La paura.
La nostalgia.
Sono custode delle lettere scritte a mia madre, a sua madre, di quel periodo. Lettere che non ho mai letto per lasciarle così, ferme ad allora.

Croce al merito di guerra del marinaio Mario Scalvenzi (per gentile concessione a www.lavocedelmarinaio.com) - Copia

La nave da battaglia “ROMA” affondata, ne parlava con partecipazione e coinvolgimento.
Termini diventati famigliari grazie a lui; RADA, TOLDA, ALLA FONDA, ARSENALE MARITTIMO, MAR PICCOLO, TARANTO, NAPOLI, LA SPEZIA, ECC.ECC.
Il rientro a Milano dal sud, a guerra finita, tutto a piedi o con mezzi di fortuna.
Persone conosciute e mai più incontrate.
Ora che anch’io non sono più ragazzino, molte cose le ho dimenticate, di tempo ne è passato.
Ho assorbito dai suoi racconti la passione del mare e della navigazione.
Quando vedo una qualunque nave – escluse quelle da crociera – anche da carico, mi piacerebbe essere a bordo, navigare, viverci sopra.
Le allego una foto trovata nella scatola delle foto di famiglia di mio padre scattato il 6 febbraio 1943.
Per ora grazie spero di aver dato un piccolo contributo alla vocedelmarinaio.com
Grazie Massimo Scalvenzi

Mario Sclavenzi, marinaio dell'incrociatore Duca degli Abbruzzi (foto di Massimo Scalvenzi per gentile concessione a www.lavocedelmarinaio.com)

47 commenti

  • bruno Vincenzo

    Massimo,
    accidenti mi hai fatto commuovere.
    Non devo farmi vedere dai miei nipotini…..i marinai sono uomini duri !!!!
    Ciao amico dei miei 15 anni sono contento che tu fai parte di questo grande e onorato gruppo. Ringrazio ancora l’amico Ezio per averti dato e averci dato questa tua bellissima testimonianza.
    ciao
    bruno

  • giuseppe

    Quel pomeriggio autunnale sul Duca degli Abruzzi …

    Non avevo che appena sedici anni quando salì sul Duca degli Abruzzi, a Taranto. La Nave era in disarmo ed io volontario in quel 1964. Uscìi dalle Scuole CEMM per la franchigia settimanale e salìi sul pulman che da San Vito portava a Piazza Immacolata. Scesi e mi portai alla banchina torpediniere, dove erano attraccate le navi della Marina Militare: le volevo vedere da vicino nel tentativo di imprimerle nella memoria. Mi spinsi sul lungo molo del Mar Piccolo guardando e rimirando: passavo in rassegna le navi ormeggiate. Giunsi così in fondo al molo dove, in un ambito ristretto, erano ammassati gli scafi in disarmo di quel che rimaneva delle navi della Squadra navale che avevano combattuto durante la guerra. Lì mi è apparso l’incrociatore con la sua leggiadra linea armoniosa, un po’ staccato dagli altri navigli, a poppa c’era ancora lo scalandrone ormai disadorno. Salìi lentamente a bordo accompagnato dal silenzio di quel pomeriggio autunnale. Volsi attorno lo sguardo osservando quella ferraglia inanimata aggredita dalla ruggine, il mio pensiero andò ai quei marinai che non ebbero la fortuna di tornare in terraferma. Ero lì, metidabondo e con la pelle d’oca, percorso da un leggero brivido che mi ghiaccò le giovanissime membra. Fu un momento intenso che mi accompagna tuttora quando mi adagio a pensare. Discesi e tornai sui mie passi con gli occhi velati di tristezza. Rientrai alle Scuole, la mia franchigia era già terminata …

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Mimmo tutto ok. Che la buona sorta ci protegga. Un abbraccio a te e ai tuoi cari

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Giuseppe,
    avete deciso di farmi commuovere e ci state riuscendo benissimo. Sono orgoglioso e fiero di leggere mail come la tua e ancor più convinto che una volta marinai si è marinai per sempre. Grazie e un abbraccio

  • Silvana De Angelis

    lo so che da voi e` pomeriggio ….da me e` appena iniziata la giornata……..e poi queste parole e questi colori sono bellimi……e vanno bene x un buongiorno x tutti i giorni w complimentiiiiiiiiiiiiii!!!!!

  • Silvana De Angelis

    DEDICATA A MASSIMO SCALVENZI

    Non chiuderti
    dentro
    le tue emozioni.
    Raccontati
    attraverso
    le onde che danzano
    con te
    per regalarti
    sensazioni.

  • Roberto Tento

    Ciao fra’ e un piacere sentirti…vi auguro a voi tutti fratelli di mare buona continuazione di giornata

  • EZIO VINCIGUERRA

    Carissimo, pregiatissimo e preziosissimo signor Massimo, Lei dice in calce alla sua lettera di sperare di aver dato un piccolo contributo al blog. Ebbene, io le dico che ha fato molto ma molto di più come figlio, come uomo emozionandomi fino alle lacrime. Quando ricevo lettere e testimonianze come la sua, storie di marinai che mi raccontano io sono orgoglioso di ascoltare, leggere, testimoniare e portare a conoscenza che anche i figli dei marinai sono come i marinai di una volta e cioè marinai per sempre.
    P.s. Mi saluti Bruno V. Bardelli, autore di tantissime testimonianze come la sua (se digita Bruno Bardelli nel motore di ricerca del blog in alto a sinistra conoscerà le sue testimonianze dirette. Se ha anche la pazienza di andare a ritroso nelle pagine troverà oltre 2800 articoli che parlano d’amore e cioè dell’unico motore che fa girare questo mondo malato di relativismo tipico delle società opulenta.

  • Maria Carla Torturu

    Anche io scrissi qualche riga di mio papà Marinaio e lo feci esortata da Ezio e per questo non lo ringrazierò mai abbastanza perchè mi è servito a fissare sulla carta i ricordi, anche io ho trovato delle vecchie foto di Marinai di tanti anni fà ma quelle lettere conservate senza mai aprilre …..che ne dite ? Massimo è una splendida persona

  • Franco Schinardi

    Caro Pancrazio, confermo che sei una persona speciale e che ci dai momenti di emozione unica. Ho letto quanto da te pubblicato e tramessoti da Massimo Scalvenzi. Sono cose meravigliose perché parlano di vita vissuta dai nostri padri, parlano di uomini eccezionali, parlano di veri marinai che hanno difeso la Patria a costo di qualsiasi sacrificio. Grazie Pancrazio per darci la possibilità di leggere queste meraviglie

  • FILIPPO MALLAMACI

    AI POLITICI….VI FAREI TORNARE INDIETRO NEL TEMPO. UN PERIODO CONSONO ALLE VOSTRE ODIERNE MERAVIGLIE E VERGOGNE. E POI NUDI E CRUDI VI CHIEDEREI DI SOPRAVVIVERE CON LE ABITUDINI ODIERNE E LE VICESSITUDINI DI 2000 ANNI FA.

  • EZIO VINCIGUERRA

    ciao Filippo carissimo, penso di concordare con te.
    Un abbraccio grande, profondo, sincero e trasparente come il nostro mare (…quello che abbiamo dentro).

  • Nicola Bergantino

    Bella. Storia acuta e profonda come sempre consona con il costume di noi marinai.

  • Carlo Luigi Crea

    Ciao Ezio Pancrazio Vinciguerra, e’ commuovente leggere questa testimonianza ed esperienza su un glorioso incrociatore della marina militare Italiana negli anni terribili della guerra.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Carlo questa è una bellissima storia di marinai di una volta proprio come te, come noi…

  • Vincenzo Lo Iacono

    Bella storia che evidenzia in più occasioni quei valori umani e cristiani di una volta, quei valori che oramai riesce sempre più difficile riscontrare nel prossimo, proprio perchè erano altri tempi, vissuti da altri uomini che avevano quei sani principi validi a valorizzare le amicizie e il rispetto per il prossimo!!!!!!!!!! Buona Giornata a te e a Tutti gli Amici che ci leggono!!!

  • Silvana De Angelis

    quanta nostalgia in questi meravigliosi ricordi….cose che nessuno potrà mai portarci via!

  • Di Lorenzo Giuseppe

    e sempre piacevole leggere storie del passato dei nostri genitori che in marina hanno sacrificato la propia vita, grazie Ezio per il tuo grande lavoro che fai in questo gruppo.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Giuseppe e ciao a tutti e grazie.
    In verità ho sostenuto che bisogna saper ascoltare sempre con la voce del cuore.

  • Massimo Scalvenzi

    eccoci qua !
    CIAO

    dopo la pubblicazione sulla vocedelmarinaio.com delle immagini e testi che ti ho mandato, ho raccomandato a mia figlia il link dal quale si arriva al blog.
    Poco dopo mi ha risposto.
    Reputando interessante la sua risposta te la mando, per completare il giro padri, figli, nipoti e spero pronipote.
    Ciao a presto
    Massimo Scalvenzi

    P.S. – Si parla di vela – avevo la barca a vela al lago Maggiore – di grande soddisfazione, i nodi, necessari per veleggiare e utili in molti casi della vita – vivo in collina in campagna, provincia di Pavia. I film di guerra come dice mia figlia, quelli belli, quelli fatti bene e, infine i sottomarini; sono riuscito a fare, utilizzando dei vecchi pezzi di legno un sommergibile di cui ti mando la foto.

    Per ora ricino
    Massimo Scalvenzi

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Massimo,
    grazie per avere accettato l’amicizia di questo “petulante” marinaio (ora in congedo) che ama la vita, la musica, scrivere e naturalmente il mare.
    Sono certo che questa navigazione virtuale ci farà approdare al porto della solidarietà per approfondire la nostra reciproca conoscenza in modo da consolidare la nostra amicizia.
    Un abbraccio Ezio
    P.s. Una volta marinai, marinai per sempre…e questo vale anche per te!

  • Massimo Scalvenzi

    Molto bene, rispondo volentieri alla tua. Comincio col dire che il nostro contatto, sig. Bardelli, è stato mio amico d’infanzia, abitavamo nella stessa zona a Milano e, proprio settimana scorsa ci siamo trovati a pranzo con parecchi dei vecchi amici, dopo circa 40 anni, che non ci si vedeva o sentiva. Oltre a ricordare, tempi spassosi e intensi; ho saputo della sua piacevole dipendenza marinara. E’ stato un attimo, ed eccoci qua. Anch’io tengo moglie, e quest’anno ne facciamo 40. Tengo una figlia – grande, sposata, mamma di un’amorevole bimba. La mia amata nipotina.
    Incredibile il numero 40 – sono pensionato, dopo 40 anni di lavoro, di matrimonio, di tempo che non vedevo i miei amici d’infanzia -.
    Per ora non voglio affaticarti a leggere ancora. Sappi che mi piacerebbe estendere ad altri quello che abbiamo fatto sulla voce del marinaio. Conosco altri marinai e altri figli di marinai.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Carissimo Massimo,
    quando desideri puoi raccontare le tue storie o pubblicare le tue immagini sul gruppo, sono certo che conoscerai e condividerai questa tua e nostra passione con i tantissimi amici che seguono il gruppo facebook e il blog.
    Grazie per le foto del modellino del sommergibile e per avermi reso partecipe di questo tuo e nostro hobby.
    Con molte Buone probabilità a settembre organizzeremo una giornata del mare per gli amici della Lombardia in provincia di Piacenza a Corteolona. Per quell’occasione se desideri potrai unirti a noi magari esponendo i tuoi modellini, insomma si parla di mare con ammiragli, artisti, simpatizzanti ecc. ecc.
    Che cosa aggiungere:
    Un abbraccio 40 volte grande come il Po e come il nostro mare a te e ai tuoi cari.

  • Sandro Ulcigrai

    Belle storie, anche mio padre ha passato 5 anni imbarcato sul Duca degli Abruzzi da 40 al 45.

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