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Lassù qualcuno ci ascolta e forse anche ci ama

di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

…ovvero “la sacrestia” apre al pubblico.

Dedicato all’Ammiraglio Franco Papili

Ezio Vinciguerra (www.lavocedelmarinaio.com)L’8 maggio, ore 12.45 dell’Anno del Signore2013 è, caro Franco,  un momento storico da incorniciare per gente come te, come me (in verità non siamo stati molti), perché la Biblioteca Centrale di Palazzo Marina apre anche al pubblico con le seguenti modalità:
. lunedì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00
. dal martedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00.
Il personale della biblioteca è disponibile anche a fotocopiare, analizzando secondo necessità, carta a seguito e straordinari permettendo, parti di testi. Sono anche disponibili, nell’era cibernetica, a ricercare testi in archivio così da poterli preparare in anticipo.
Insomma come sostenevamo “aprono la sacrestia al pubblico
al fine di visionare tutti i testi della biblioteca disponendo della Sala Centrale per studio e lettura, mentre i prestiti sono consentiti solamente ai dipendenti della Marina Militare, unici privilegiati della gnoseologia.
Poeticamente affermano che “tutto ciò dona un
atmosfera unica e fantastica dove i libri ne sono i protagonisti. Un pezzo della Marina Militare che rappresenta un “valore aggiunto” di cultura e prestigio da poter essere condiviso con i cittadini”, come internet, facebook, twitter, youtube ecc. ecc.. Sostengono anche che tutte le sale sono decorate con richiami alla Marina e al mondo marino come: maniglie a forma di cavallucci marini, copritermosifoni in ferro ed ottone raffiguranti navi, sedie ed altri mobili con raffigurazioni marine. Le sale sono abbellite con tre grandi lampadari in vetro di murano che rendendo ancora più piacevole la lettura”, ma non citano e non mettono on-line, come fanno altre biblioteche, i libri che hanno a disposizione.
Insomma apriamo la sacrestia ma le ostie le consacriamo in un prossimo futuro post cibernetico.
Insomma: meglio di niente!

Lassù qualcuno ci ama


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