Attualità,  Marinai,  Recensioni,  Sociale e Solidarietà

I nostri Marò, odissea in India

di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

Martedì 7 maggio 2013 alle ore 21.oo  a Bologna presso l’Osteria del Borgo in via Silvio Pellico 4/e, verrà presentato il libro “I nostri Marò. 2012 – 2013 odissea in India ” di Riccardo Pelliccetti (Capo redattore centrale del quotidiano Il Giornale). Interverrà in video conferenza il Brig. Gen. (aus) Fernando Termentini (analista di geopolitica).
Ingresso libero.

Odissea in India - 7 maggio 2013 Bologna -www.lavocedelmarinaio.com  - Copia

47 commenti

  • Luca Cavatorti

    ma il dott. Pelliccetti cosa ne farà dei proventi dalla vendita di codesto libro?

  • Vincenzo Bonfante

    Questo è quello che ho preso da un giornale e che io condivido in toto:Quante bugie ci hanno raccontato. E quanto pressappochismo. Monti e compagnia scadente (presto ci sarà un nuovo governo, per fortuna) sono stati i protagonisti di un fallimento politico-giuridico-diplomatico senza precedenti.

    I marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone
    Dopo 14 mesi, i fucilieri di Marina, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, sono ancora prigionieri in India. Ma non basta. La Corte suprema di New Delhi ha deciso che le indagini sulla vicenda siano affidate alla Nia, cioè l’agenzia antiterrorismo indiana. Quindi, tutte le richieste italiane ai giudici sono state respinte, soprattutto quella sulla competenza della Nia, che procedeva contro i marò in base a una legge che prevede la pena di morte per atti terroristici o di pirateria. Ci sarebbe da ridere se non fossimo davanti a una vera tragedia: i nostri militari in missione anti pirateria accusati di pirateria. Ma qui non si scherza, c’è il patibolo di mezzo.
    Il governo ha sempre mentito agli italiani e Monti ha continuato a farlo anche recentemente, quando è andato da Fazio in tv ad affermare che non sarebbe mai stata comminata la pena capitale: c’erano le garanzie indiane. Tutte balle, che sono venute a galla facendo emergere anche la condotta, a dir poco criminale, di chi ha deciso di rimandare Latorre e Girone in India. Massì, diciamola tutta: alla sbarra non dovrebbero esserci i marò ma il governo dei professori. Qualcuno ha dei dubbi? Fughiamoli subito. La nostra Costituzione (art. 27) non ammette la pena di morte e il nostro diritto (art. 698 cpp) vieta espressamente la consegna di un imputato a uno Stato estero nel caso sia prevista la pena di morte. Che cosa hanno fatto invece Monti e compagnia? L’esatto contrario, violando i diritti fondamentali e i principi ispiratori della nostra Carta. Non basta. L’India ha violato due volte il diritto internazionale: 1) la convenzione Onu sul diritto del mare, sottoscritta anche da New Delhi, che definisce i diritti degli Stati costieri: l’incidente non è avvenuto in acque territoriali indiane, ma a 20,5 miglia dalla costa, come ammette la stessa Corte suprema, quindi l’India non ha giurisdizione sulla vicenda; 2) l’immunità funzionale, cioè il principio internazionale in base al quale il militare in missione non risponde in prima persona, ma le sue azioni saranno imputate allo Stato di provenienza, in questo caso l’Italia che, a sua volta, ha il diritto di processarli. L’India ha goduto recentemente di questo diritto, rimpatriando i suoi soldati, in Congo per conto dell’Onu, accusati di stupri e traffico d’oro.
    Bene, di fronte a queste gravissime violazioni del diritto internazionale, il governo che ha fatto? È ricorso all’Onu? Ha chiesto un arbitrato internazionale? Macché, l’Italia ha permesso all’India di calpestare leggi, convenzioni e le vite di due militari senza muovere un dito. Allora, chi dovrebbe essere processato oggi, Monti e compagnia oppure i due marò?

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao a tutti. Ad onor di cronaca il quotidiano si è schierato fin da subito a sposare la causa dei du Frà (vedasi nastro giallo sempre in prima pagina al contrario di qualche istituzione a noi molto vicina che per qualche giorno lo aveva tolto), così come Tony Capuozzo e molti gruppi in rete.

  • FILIPPO BASSANELLI

    CARO EZIO SPERIAMO CHE CI PENSI SAN MARCO A FAR LASCIARE I DUE SOTTUFFICIALI TRATTENUTI IN INDIA.UN ABBRACCIO.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Filippo Bassanelli, siamo un paese di Santi, Poeti e Navigatori…meglio affidarci a loro. Buona domenica

  • Ciro Laccetto

    E’ stato scritto che la Bonino ci stupirà ! Cara stupiscici tu, i nostri Fucilieri devono tornare a casa LIBERI

  • Nico Vernì

    Un corteo a Bari promosso da organizzazioni militari e civili per tener viva la speranza di riavere presto in Italia i due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. E contemporaneamente la partenza per l’India di un gruppo di familiari di Girone, Vania, con i due figli e la sorellina di Salvatore, Eliana. Smentita invece la partenza di alcuni aprenti di Latorre, che era stata diffusa da agenzie di stampa.
    Una «missione familiare» che ha lo scopo di portare un po’ di calore in un momento in cui le prospettive della vicenda sembrano confuse, e non soltanto ai due involontari protagonisti.
    «La situazione è troppo intrecciata: ormai cambiano versione continuamente e non crediamo più a niente». Così si è espresso a Bari Alessandro Girone, fratello di Salvatore, presente al corteo organizzato per sollecitare la liberazione dei due marò. «È un’attesa infinita che ci mette angoscia: ormai è diventata davvero pesante – ha aggiunto lasciando poi uno spiraglio aperto alla speranza -. Noi speriamo che tutto finisca da un momento all’altro: speriamo tanto che si trovi una soluzione immediata».
    Da parte sua Christian D’Addario, nipote di Massimiliano Latorre anch’egli presente al corteo barese, ha chiesto «chiarezza: bisogna andare al di là degli schieramenti politici perchè, come ha detto mio zio, è il momento che la politica non si divida, ma sia unita per risolvere presto questa vicenda. Noi chiediamo – ha aggiunto – che la vicenda sia affrontata seguendo la disciplina del diritto internazionale».

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Nico Verni’ e grazie di questa testimonianza. Un invito a non mollare per un abbraccio in Patria di Latorre Massimiliano e Salvatore Girone. Grazie

  • Bruno Caleffi

    Vero Nico, una situazione che cambia profilo spesso, troppo. Speriamo che con il nuovo scenario politico se ne venga al termine. Certo e’ che riceviamo continui esempi di dignita’ e di orgoglio, dai Fratelli stessi e dai loro familiari. Grazie Nico per l”aggiornamento. L’Italia onesta, sincera, per bene non li dimentica.

  • Marinaio Nero

    E quest’Italia, un’Italia che c’è anche se viene zittita o irrisa o insultata, guai a chi me la tocca. Guai a chi me la ruba, guai a chi me la invade.
    ( Oriana Fallaci)

  • Antonio Accurso

    Dare seguito, con molta informazione, a questa triste vicenda visto che siamo in prossimità dell’ennesima beffa indiana.

  • Carolina Latorre

    Con costanza e pazienza riporteremo in patria i nostri leoni. Tutti insieme nessuno indietro ! ♥ ♥ ♥

  • Emanuele Di Benedetto

    mhà mi sà che ci stanno ancora prendendo x il culo , scusate l’espressione ma la realtà x me è questa……………nn si capisce xkè tutti questi rinvii trasferimenti………… quindi è una presa in giro generale………..buon pranzo e scusate l’intromissione

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Di Benedetto Emanuele non c’è nessuna intromissione, anzi…ogni commento aiuta a non far spegnere i riflettori su questa telenovella bolliwoodiana.

  • Sergio Jacuzzi

    Si svolgerà mercoledì 8 maggio 2013, alle ore 17,30, presso la Sala della Protomoteca di Roma (Piazza del Campidoglio 55), la presentazione del libro dei giornalisti Fausto Biloslavo e Riccardo Pelliccetti “I nostri Marò”, che ricostruisce la vicenda dei due sottufficiali della Marina Militare attualmente ancora in stato di fermo in India.

    All’incontro, promosso dalla società editoriale “Area” e moderato dal giornalista parlamentare Jan Bernas, intervengono l’ex Ministro degli Affari Esteri, ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata, il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Marco Scurria, la prof.ssa Angela Del Vecchio, docente di Diritto internazionale alla Luiss di Roma, oltre che l’autore.

  • Emanuele Di Benedetto

    grazie , condivido………….i nostri politici la stanno prendendo troppo sottogamba anzi nn l’hanno mai presa……………………in considerazione

  • Raffaele Viola

    Importante tenere alta l’attenzione e la pressione ma, scusate, e’ notizia di 4 mesi fa! Non ci leggo novita’ in questo articolo sinceramente!

  • NICO VERNI'

    IL CUORE DEGLI ITALIANI È SEMPRE STRETTO AI NOSTRI CARI MARÒ….PREGO SEMPRE CHE TORNINO PRESTO TRA I LORO CARI…. UN ABBRACCIO PARTICOLARE A TUTTI GLI ITALIANI CHE NON LI ABBANDONANO MAI!

  • ANMI BRIVIO

    carissimi marinai d’italia( Ufficiali e sottufficiali), dopo aver constatato che la diplomazia italiana ha collezionato figure di grande M nella questione dei due fucilieri Massimiliano e Salvatore, propongo di redigere una missiva da inviare al Pontefice FRANCESCO affinché con la Sua Autorevolezza convinca gli indiani a concludere questa triste e lunga vicenda con il ritorno a casa dei due sottufficiali per il 2 giugno 2013. Se tale richiesta fosse avanzata dai vertici dello SM della Marina probabilmente avrebbe un sicuro seguito.

  • Mino Proposito

    R.S.I.Divisione Fanteria di Marina San marco.Onore ai nostri Caduti,caduti per l’Italia .

  • Leoni San Marco

    San Marco San Marco cosa importa se si muore chiaro il grido dell’onore nei Leoni eterno stà…..

  • Riccardo Pelliccetti

    La priorità è continuare a parlare del caso marò in tutte le sedi. Il rischio, come sempre, è che vengano dimenticati dall’opinione pubblica. La battaglia non è finita.
    Volevo inoltre rispondere all’amico Luca Cavatorti: il libro non dà proventi, è stato allegato in edicola al Giornale al prezzo di 3,80 euro, prezzo che paga appena i costi di carta, stampa e distribuzione. L’unico vantaggio, se si può definire tale, è che il Giornale ha venduto più copie allegando il libro in quei giorni. Ma quei proventi vanno all’editore e non ai giornalisti.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *