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La chitarra del sergente Muller

Piero Giunchiglia

Vengo a raccontarvi un altro aneddoto su nave Po avvenuto alla fine degli anni ‘60 (…intendo 1960).

Capitano-di-Vascello-Piero-Giunchiglia-per-www.lavocedelmarinaio.com_Eravamo ormeggiati alle isole Tremiti. Per ormeggio si intende fondo a due ancore e cavi di poppa alla lunga incravattati sugli scogli, Piantone fisso a terra pronto a mollare all’ordine
Era nel mese di Luglio, estate piena. Da pochi giorni era imbarcato un nuovo Comandante, un gigante biondo con gli occhi azzurri di quelli che piacciono alle donne e che fanno incazzare noi comuni mortali, alti 1,68 castani e piacenti…!
Questo comandante era molto simpatico, non era uguale agli altri che avevamo avuto precedentemente, era molto più anziano, ormai alla fine della carriera. Affermo questo perché l’allora Comandante in 2^ ci teneva informati e sapevamo anche che a brave doveva andare a fare l’Addetto Navale in Germania. A lui non piaceva stare dietro una scrivania al Ministero per sei mesi (veniva da un Incrociatore) ed aveva chiesto ed ottenuto di imbarcarsi su una nave qualsiasi…e si é trovato sul glorioso PO, tanto per lui era un divertimento…!
Appena arrivati alle Tremiti fu disposto di organizzare, per la sera, una festa a bordo. Per la musica (a quei tempi vi erano solo dischi) non vi erano problemi, avevamo a bordo un chitarrista d’eccezione, il sergente radiotelegrafista Muller. Era un portento, a volte suonava mettendo un bicchiere davanti alle corde ed uscivano suoni celestiali, anche per quegli anni che la musica non raggiungeva la perfezione tecnica di oggi. Tutto era artigianale ed approssimativo in quegli anni…
Il Comandante, appena ultimate le operazioni di ormeggio, mandò a terra tutti noi giovani ufficiali a recarci nei 3/4 alberghi presenti nell’isola per contattare i direttori ed invitare i loro ospiti per una festa su nave Po. Il trasbordo degli invitati sarebbe avvenuto con la Motolancia e più esattamente dagli scogli al barcarizzo.
A bordo era stato  tutto approntato, le tende dello sceicco, liquori di tutti i tipi e i nostri cuochi si esaltarono nella presentazione e degustazione delle loro succulente portate. Spaghetti della mamma, con salse di tutti i tipi, al Tonno; aglio e olio; al pomodoro o conserva; avevano tutte lo stesso sapore…
In quegli anni le isole Tremiti  erano frequentate solo da tedeschi ed alle 20,00 la nave fu invasa da un numero incredibile di donne teutoniche anche accompagnate. In tutti gli anfratti della nave aleggiava un profumo di donna incredibile, era scomparso l’acre odore dei combustibili di bordo.
Quando Muller iniziò a suonare la sua chitarra e più esattamente interpretando “mare incantato“, tutto il ponte di coperta e della tuga fu invaso di coppie che ballavano sotto quell’indimenticabile cielo di luglio con la calma del  mare e del vento.
Una tedeschina, bellissima, che guardava estasiata Muller, si  accovacciò di fronte a lui e li rimase per  ammirarselo.
La nave Po, vecchia carretta che aveva solcato tutti i mari sia in tempo di guerra che in pace in breve divenne la casa di tutti. Le ragazze e gli ospiti si unirono al personale logistico di bordo e preparano la cena insieme. In plancia (c’era la guardia in navigazione perché l’ormeggio  non era  sicuro…) la guardia fu rinforzata dalle gentili ospiti. Gli unici che non si divertivano erano il Comandante, il suo 2°, l’ufficiale d’ispezione ,il Capo cannoniere ed il suo vice che, purtroppo per l’oro, dovevano “tacchinare” da prora a poppa per controllare che i giovani invitati e l’equipaggio non potessero eccedere…!
Dopo un paio d’ore, gli uomini (ospiti) erano per lo più abioccati causa il troppo alcool ingurgitato e dormivano imboscati da tutte le parti con il bicchiere in mano ma le donne no…erano scatenate…
I marinai del Po si comportarono benissimo, in tutti i sensi, e il Capo cannoniere non fece neanche un rapporto di manchevolezze.
Un altro che non si divertì fu il  Capo carico della cambusa in quanto, non conoscendo ancora il nuovo Comandante e non avendo mai fatto una festa a bordo, non sapeva chi dovesse pagare tutti quei liquori che si stavano consumando e per questo motivo veniva a chiedere a noi più anziani consiglio su come comportarsi.
Quando alle 04.00 del mattino il Comandante uscì dal suo alloggio (non solo..), abbastanza stralunato, iniziando a salutare gli ospiti, ci accorgemmo che la tedeschina bellissima era ancora seduta davanti a Muller e lo guardava sempre di più incantata.
Li iniziarono i problemi perché non voleva più lasciarlo, voleva portarselo in Germania…
C furono pianti disperati, urla e strepiti ma il Comandante che parlava benissimo il Tedesco, gli promise che il giorno dopo gli avrebbe regalato Muller…
Fummo costretti in quattro ad imbarcare la tedeschina a forza nella Motolancia che faceva la spola con la terra in quattro, perché scalciava e si agguantava da tutte le parti…che nottata ragazzi…!
Il mattino successivo, cioè due ore dopo, credo che sia stata la sveglia più difficile per il Capo cannoniere.
In conclusione a distanza di tempo penso ancora cosa abbia potuto combinare un sergente radiotelegrafista che sapeva suonare la chitarra…!

Foto Luigi Orsini

32 commenti

  • Franco

    Anche io ho vissuto, in piccolo, un’episodio di una festa data ad Amalfi, con il permesso del Comandante di quel periodo, solo che avevamo un giradischi, delle bibite e sigarette, comperate con dei soldi della cassa di bordo, e festoni di carta colorata. Ragazze invitate a terra a partecipare, e ciascun equipaggio della 53°, faceva a gara per “rimediare” le più carine; siccome posto x “imboscarci”con ragazze a bordo di un dragamine davvero non esisteva, l’incontri vennero rimandate al giorno dopo, sulla spiaggia in un locale tipo bar, dove tra coca, baci e saluti ci lasciammo con un bel ricordo di quella estate.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao MariaCarla Torturu ne sono successe così tante che non basterebbe raccontare le verità dentro una bugia dei marinai.
    Purtroppo, e sottolineo purtroppo, molti marinai ancora in servizio preferiscono il silenzio.

  • Vincenzo Lo Iacono

    BELLISSIMA parentesi di vita militare enfatizzata da quegli anni 60 ricchi di fascino, ma ancor più da quella imparagonabile parentesi di vita che è la gioventù!! Come al solito, Caro Ezio Pancrazio Vinciguerra, ci regali simpatiche storie che spesso ci aiutano pure a rivivere tanti indimenticabili ricordi! GRAZIE e Buona Domenica a Te e a Tutti coloro che ci leggono!! Ciaooo

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Vincenzo Lo Iacono e grazie per il bellissimo commento di un marinaio di una volte come te e quindi marinaio per sempre.
    Un abbraccio

  • Silvana De Angelis

    io ci sto Ezio ……e per questo forse che sto bene…….il mare…la mia vita!!!!!! Buona giornata amici marinai…..

  • Bruno Bardelli

    Grande!!!!!! Stupendo racconto…….. Certo che il Sgt R.T.Muller ha difeso benissimo la categoria degli RT. Peccato che io sono sempre stato al posto giusto ma nel momento sbagliato. Sicuramente il fatto successe dopo il 1966 perchè io non c’ero gia più……l’ho sempre pensato mi dovevo raffermare!!!!!!

  • EZIO VINCIGUERRA

    Mi piace, micnkia mi piace assai. Avete una foto del sergente Muller? Siete ancora in contatto con lui?

  • Piero Giunchiglia

    ….effettivamente Bardelli su queste cose é stato sfortunato…..con questo Com/te abbiamo passato 6 mesi di fuoco….in qualsiasi porto o sorgitore erano feste…..pero’….c’é anche un pero’….tutte le spese erano a carico degli Uff/li ed anche se eravamo tanti…..dopo un po’ non avevamo piu’ una lira…….andammo dal Com/te in 2°…comunicando che….”nun ce la facimme chiu’…..non abbiamo piu’ un soldo”……e grazie a Dio ed alle pressioni del Direttore di Macchina che parteggiava per noi….il 2° inizio’ a contribuire con …il ” Fondo Nero”………..!!!!!!!!!!

  • Bruno Bardelli

    Anche perchè se il Direttore di macchina è quello che penso io non disdegnava le belle ragazze anche se era vicino ai 50 anni (ora per noi è un giovanissimo)..

  • Bruno Bardelli

    Lo immaginavo. Un grande Direttore, grande bevitore …i suoi uomini stravedevano per lui

  • Piero Ferraro

    Non so se parliamo dello stesso Direttore che ho conosciuto io nel 69 ma se è lui era un GRANDE!!!!!!!!! Lo ricordo con grande piacere.

  • Bruno Vincenzo Bardelli

    L’ho detto e scritto 1000 volte. Se avessimo potuto mettere sotto raggi X l’equipaggio del PO nel 1966 il referto sarebbe stato questo:
    Ragazzi con gioia di vivere : 100%
    Figli di puttana : Qualcuno
    Puttanieri : Un gran numero.
    Eterosessuali : 100%
    culattoni : NESSUNO

  • Toty Donno

    Non basta capirsi con le parole, bisogna capirsi con gli sguardi, con i sorrisi, con la mente, con il cuore.

  • Laura Benedini

    Momenti impagabili, senza prezzo credo. Le cose che viviamo ora sono i nostri ricordi di domani ed e ‘ su questo che si regge la nostra vita sembra banale ma e’ tutto qui ed e’ questo che fa la differenza. Boooo ma cosa ho detto?!?!?

  • EZIO VINCIGUERRA

    Buongiorno signora Benedini,
    ha detto le parole che escono dal suo cuore che mi sento di condividere perché, come giustamente afferma, “le cose che viviamo sono i nostri ricordi di domani”.
    Cordialità
    Ezio

  • Francesco Iacono

    Leggendo il racconto del Comandante Giunchiglia ho notato quante fortunate coincidenze “italo-tedesche” a far ben riuscire al serata-nottata, un sergente di marina con cognome tedescheggiante “Muller” un comandante molto alla mano che parla tedesco, il fascino della nostra divisa sulle straniere e il fascino che l’Italia e gli italiani hanno sul popolo tedesco

  • Maria Carla Torturu

    commentino velenoso alla Littizzetto … : con la differenza che le italiane migliorano come il vino buono, le tedesche invecchiano male perchè si strafanno di …vino … 🙂

  • Francesco Iacono

    le straniere del nord-est normalmente invecchiano meglio delle italiane, se non abusano di alcool, poichè il freddo preserva e il caldo distrugge 🙂

  • Bruno Bardelli

    Il Comandante Giunchiglia è unico nel raccontare i fatti successi sul PO……io ho vissuto a bordo solo un breve periodo ma è stato sufficiente per conservarne un ricordo bellissimo e struggente per tutta una vita…..

  • Francesco Iacono

    siamo un pò ad essere passati sotto le mani di Giunchiglia, io però no a bordo ma a terra alla Lante di Roma 🙂

  • Bruno Bardelli

    Francesco Iacono a differenza di altri Comandanti Piero Giunchiglia era più comandante degli altri anche se io l’ho conosciuto che era TV.

  • EZIO VINCIGUERRA

    …è un grande perché guardava dritto negli occhi quando ti doveva far comprendere il suo pensiero.

  • Laura Benedini

    Sono felice che lei abbia capito. E la ringrazio per avermi suggerito lo scritto che ha pubblicato . Mi e’ molto piaciuto in particolar modo per aver capito che unione d’intenti e di moralita’ univano tutti voi. Immagino che si prova quando un capitano di una nave come la Concordia si comporta con disonore come e’ successo. Un uomo di mare che si chiami tale ha prima di ogni altra cosa a cuore il benessere di quelli che dipendono da lui pagando in prima persona per la responsabilità assuntasi.

  • Ranieri Raffaele

    Sono stato imbarcato sulla nave Po dal 18/2/71 al 19/12/72 , prima come marinaio .e poi sergente ” in frack” come mi apostrofava il comandante MARANO. Ricordo benissimo il 2° TV GIUNCHIGLIA e tanti altri come sgt Ali’ e sgt Laudani. Periodo importante per quello che ho visto e imparato da tutti. Era una carretta ma rivederla in foto mi emoziona tanto. Era il mio incrociatore.

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