La crociera delle stelle
di Roberta – ammiraglia88
http://www.mondovespucci.com
Partenza dal porto di Trieste! Si sa, Trieste è famosa per la Bora, un forte vento, che non giova alle enormi navi da crociera. L’intenso vento che, eccezionalmente, soffiava nella mia città pochi giorni prima della partenza mi ricordava la Bora e quindi l’imminente partenza. Stavo per salpare verso: Ancona, Dubrovnik, Corfù, Argostoli/Cefalonia, Kotor/Cattaro, Spalato. Mi incuriosiva soprattutto Kotor in Montenegro. La si raggiunge navigando in un fiordo per circa due ore. Un acquazzone ci ha accolti alle Bocche di Cattaro, abbandonandoci mano, a mano, che la navigazione procedeva. Descrivere compiutamente il fiordo è impossibile, quel tratto di mare è spettacolare, si passa da uno stretto ad un grande lago, poi un nuovo stretto e un altro lago e di nuovo un altro stretto con un altro lago. Si è circondati da montagne spesso brulle, alte e sovrastanti dei piccoli villaggi posti in riva al mare. La città fortificata di Kotor, ben difesa alla fine del fiordo, è molto carina. Offre una serie di scorci caratteristici, tante case ben curate, situate all’interno delle altre mura, ben collocate, e in cui si gira tranquillamente a piedi in più, e meno, larghe vie. Qualche vicolo ogni tanto nasconde una scalinata, protetta da una ringhiera in ferro lavorato, che conduce ad un minuscolo terrazzo abbellito con vasi di fiori variopinti. Alzando gli occhi si scorge l’alta aspra montagna con la grande muraglia che sovrasta e difende il territorio della città. Nel pomeriggio si è alzato un vento forte, che ha raggiunto i 67 km/h e ha ritardato di circa due ore l’attraversata. Siamo salpati che ormai era notte, ma questo non ci ha impedito di poter ammirare comunque le coste, svelate dalle tenui luci accese delle abitazioni e del lungomare.
Approdati a Cefalonia mi sono imbattuta nella bellezza del villaggio di Assos. E’ apparso all’improvviso, visto dall’alto: posto su una stretta lingua di terra che collega una specie di piccola isola al resto di quella grande che è Cefalonia. Il villaggio, molto piccolo ed abitato da sole 64 persone, offre lo spettacolo di una piccola baia molto seducente ed unica, con acqua limpidissima e fondali puliti. Singolare è anche la grotta, che si raggiunge attraversando con la barca a remi un piccolo lago, in alcuni punti molto profondo, che cambia colore a seconda delle ore del giorno. Una parte della copertura della grotta è crollata e lascia intravedere il cielo, permettendo ai raggi del sole di penetrare all’interno ed illuminare in modo disuguale e caratteristico quell’acqua blu. Non poteva mancare, prima di rientrare a bordo, una visita al monumento ai Caduti dell’eccidio di Cefalonia.
Giunti a Dubrovnik è stato molto interessante invece passeggiare sulle mura che circondano la città, vedere i tetti e gli stretti vicoli della cittadina e rendersi conto dell’imponenza delle mura e della loro altezza … che visuale da lassù! La visita al museo marittimo invece mi ha un po’ delusa; un’ampia sala raccoglieva tutto.
Ancona invece si è presentata particolarmente interessante fin da subito. Dopo un giro a piedi verso il centro abbiamo raggiunto la cattedrale. Da quel punto così in alto, oltre al fantastico mare non poteva sfuggirmi la veduta sul cantiere navale. La mia vista faceva fatica a staccarsi da quel bellissimo panorama: finalmente potevo ammirare il famoso cantiere in cui erano anche presenti navi in costruzione … luce per i miei occhi!
Spalato è molto particolare, ricca ed attraente, un’altra cittadina fortificata. Uno spettacolo!
Rientrata a bordo, mi sono concessa un attimo di relax su una sdraio continuando ad ammirare il panorama incantata da quel mare che mi appariva … blu punteggiato di bianco!
Al rientro, a Trieste, dentro le ostruzioni del porto, il mare sembrava inquinato da borse di nylon come quelle che si usano per fare la spesa. Osservando attentamente, incredula, ho notato che si trattava invece di una folta colonia di meduse. Due compagni di viaggio triestini mi hanno confermato che la Bora, pur creando innegabili disagi, permette anche una ottima pulizia del mare e il prolificarsi di meduse e mitili.
Un’ultima considerazione: in crociera non si rimane incantati solo dal mare! Nel girovagare sui ponti esterni di sera, alzando gli occhi al cielo, si resta affascinati dallo spettacolo della volta celeste. Questa volta, per la prima volta, volevo individuare in particolare la Stella Polare e il Carro dell’Orsa Maggiore. Cercavo un “carro” di dimensioni ridotte, come quello che vedo spesso da casa, circondata dalle montagne. Non riuscivo perciò a vederlo, perché … era enorme! Ho esitato un po’, incredula, non mi sembrava possibile che fosse così grande! Eppure era lui: il Carro dell’Orsa Maggiore che dominava l’immenso mare.
22 commenti
Roberta - ammiraglia88
Grazie Ezio.
Sei sempre attento e sensibile verso le nostre parole, più o meno, in libertà!
Buon vento al nostro marinaio e alla sua voce che naviga veloce, solcando i mari del web.
Enzo Bove
BUONGIORNO e buona giornata a tutti oggi di corsa ma presente, buon proseguo senza rima e poesia, la mente è impegnata da tre giorni pazzi e altri peggio, ma mai fermarsi, arriverà anche la tranquillità e la serenità della mente come il bel racconto di Roberta. Complimenti
Rina Martone
che la melodia del cielo e del mare che ti avvolge in un mantello di dolcezza cara Roberta bella armoniosa giornata kissssss
Marinaio di lago
GRAZIE AI SOGNI SI VIVE MEGLIO E SOGNARE NON SI PAGA, NON SI TASSA E NON CI COSTA NIENTE E’ GRATIS
Marinaio Telegrafista
BUONGIORNO, buona giornata a tutti e buon proseguo, il pensiero e la mente è vicina a voi,
Lupo di Mare
ogni qualvolta che la distolgo dagli impegni quotidiani, mi arricchite, mi piace.
Danny
vivere nella fantasia ti sgrava dal peso della realtà e vagando con la mente in sogni celestiali
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Roberta, cota pelata e magnata.
E’ un racconto bellissimo che speriamo venga letto dai nostri amici.
Hai il mare e tanto sale dentro…ma ti manca una cosa. Che cosa?
Un abbraccio forte forte al cuore senza farti male.
Ezio
Roberta Ammiraglia88
Belle parole, grazie! Messaggio arrivato, compreso l’abbraccio forte forte al cuore che però non fa male 😉
Ciao ciao
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Franco La Rosa
Grazie, sopratutto x quelli che sono in cielo.
NINO BUCCI
FELICISSIMO DI ESSERE CON VOI!
EZIO VINCIGUERRA
Buonasera Nino Bucci, sono certo che troverai altri Frà in questa navigazione virtuale. Un abbraccio
EZIO VINCIGUERRA
grazie a Roberta Ammiraglia per averci fatto sognare le stelle, un marinaio emigrante di poppa
Ti seguirei oltre l’ultima frontiera proprio come il comandante Kirk dell’Enterprise. Grazie
Roberta - ammiraglia88
EZIO VINCIGUERRA
5 febbraio 2013 – 16:41
grazie a Roberta Ammiraglia per averci fatto sognare le stelle, un marinaio emigrante di poppa
Ti seguirei oltre l’ultima frontiera proprio come il comandante Kirk dell’Enterprise. Grazie
Quando è pronta la nave per salpare? 😉
Silvana De Angelis
e la vita in fondo è un lungo viaggio……chi si ferma è perduto, perciò guardare sempre avanti…Qualsiasi cosa sia successa ieri, qualunque possa succedere oggi, la parte più importante del tuo viaggio sarà quella che verrà…….e il nostro augurio che sia un viaggio tra le stelle….
SIMBA IL MARINAIO
Le cose più belle del mondo
Non possono essere viste e nemmeno toccate
Bisogna sentirle con il cuore ..
EZIO VINCIGUERRA
…e sicuramente una di questa è l’amicizia.
Un caloroso buongiorno a tutti.
Silvana De Angelis
mai dire mai nella vita…..puo’ accedere di tutto!!!!!
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Silvana è proprio così anche per l’emigrante di poppa
Salvatore Spoto
Amo il mare al tramonto. Mi ricorda il divenire della vita
con il volo del gabbiano che unisce presente e passato
mentre il sole si diverte a dare pennellate di fuoco al cielo facendolo arrossire
Spina Dorsale
Sono colori incantevoli quelle delle stelle. Complimenti
Brezza di Mare
Avete mai provato ad instaurare un dialogo con il mare? E’ una magia che ti sconvolge ogni volta, è una interazione fra dimensioni diverse. Spesso ci si trova in possesso di un cumulo di risposte senza domande o domande senza risposte ma con la sensazione di non essere un semplice interlocutore, ma un amico del mare.