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Forza 10

di Piero Giunchiglia

Imbarcati sulla gloriosa Nave Po, mi ricordo la sera terribile di gennaio o febbraio del 1972/3 quando la zona dello Stretto di Messina fu colpita da una “Tempesta” forza 10 da Maestrale (statisticamente si verifica ogni 20 anni circa).
Io e il mio equipaggio eravamo ormeggiati nel porto di Messina.
Raddoppiammo gli ormeggi di prora e poppa e praticamente eravamo al posto di manovra senza fine. Ancora adesso sibila nelle mie orecchie l’urlo terribile del vento, la pioggia e la grandine che arrivava orizzontale, però eravamo in porto ed ogni tanto andavo a fumarmi una sigaretta nel camerino del Comandante Vito Marano, marinaio e signore d’altri tempi simpaticissimo, anche per riscaldarmi.
Al nostro fianco di dritta, era ormeggiato “l’Innominabile” che rollava ed ogni tanto ci veniva ad urtare. Ad un certo punto l’Innominabile mise in moto i motori e venimmo a conoscenza che tre Mercantili si erano o stavano per affondare nell’ingresso Nord dello Stretto…
L’Innominabile doveva mollare gli ormeggi in quanto nave di salvataggio d’Altura e cercare quindi di aiutare quei poveri marinai della mercantile. Il mio comandante, da buon napoletano, parlando con me si confidò:
– “Piero siamo fortunati, noi siamo qua’ al caldo!”.
Nel frattempo squillò il suo telefono ed al suo interlocutore gli rispose:
–  “Si! Il mio 2° ufficiale è qui davanti a me, il mio ufficiale di rotta è in camerino e anche il Capo segnalatore è a bordo”. Era il Capo di Stato Maggiore di Marisicilia che ci portava a conoscenza che l’Innominabile  doveva uscire subito in soccorso in mare ma che mancavano alcuni uomini chiave a bordo e che toccava a noi imbarcarci per sostituirli!
Ma chi aveva mai messo piede su quella Nave, l’Innominabile?

L’Innominabile

A parte quella leggenda di “caruggetto” che aleggiava su di lei, bisognava essere onesti e siamo imbarcati in linea di fila, prima io e poi gli altri due “smadonnando”, facendo gli scongiuri propiziatori sul basso ventre, ecc. ecc.
Appena misi piede a poppa, arrivò in banchina una vecchia Mercedes bianca, era il 2° Ufficiale “vero” dell’Innominabile che rientrava. Lo salutai, salutai i miei il mio equipaggio che mi guardavano come cani bastonati e rientrai sulla mia nave Po.
Il posto di Manovra cessò il mattino successivo!
La “tosta” Nave Innominabile appena messa la prora fuori dallo Stretto ha affrontato un mare terribile. La tempesta non si pacava, con i proiettori abbiamo illuminato le acque ed individuato marinai che galleggiavano e le navi mercantili in difficoltà (erano 2/3, non ricordo bene).
Il Comandante era riuscito a mettere a mare due motobarche e solo Dio sa’ come ha fatto.
Una di queste, presa al traverso da un’ondata enorme è praticamente atterrata sulla Strada Statale Nord Sicula, quella che costeggia Ganzirri, Faro.
L’Armamento non ha subito danni e la leggenda dice che i  marinai sono rientrati con l’autostop. L’altra Motobarca é riuscita a recuperare dei cadaveri poi credo sia rientrata via mare a Messina.
L’Innominabile ha subito danni alle sovrastrutture ma, anche nelle disgrazie, vi é sempre l’episodio che fa sorridere.
Il mio Sottotenente di vascello (mi sembra si chiamasse Dauria o Lauria) dopo ore ed ore di Plancia si recò in camerino per sdraiarsi un po’ sulla cuccetta. Premetto che sembrava anoressico, se pesava 50 Kg era tanto…..durante una rollata bestiale della nave si aprì il cassettone, erano enormi, posizionati sotto la cuccetta,  e lui poveretto ci cadde dentro. Terminata la rollata la nave si raddrizzò ed il cassettone si richiuse con lui dentro!
Ci tengo a precisare che non é la solita barzelletta perché il povero tenentino rimase chiuso per non so’ quanto tempo, urlando a squarciagola per richiamare l’attenzione ma, con quel casino sulla Nave, non c’era nessuno che andava in giro. Il poveretto  rimase sconvolto e noi, da buoni marinai, lo  sfottemmo per mesi.

30 commenti

  • Bruno Vincenzo Bardelli

    Stupendo semplicemente stupendo……….scritto e redatto in modo perfetto. Spero che il Comandante Giunchiglia mantenga la parola di raccontarci……quello che noi per scelte di vita e di lavoro ci siamo persi.
    Grazie Piero e Grazie Ezio

  • Marino Miccoli

    Il Comandante Piero Giunchiglia è straordinario nel raccontare gli episodi di vita vissuta in Marina.
    Mi congratulo con Lui e mi auguro di leggerLo ancora su questo sito.
    L’Innominabile è per caso nave Anteo?
    Marino Miccoli

  • Gli amici di Nave Po

    Scritta dal Comandante Piero Giunchiglia e redatta dall’amico Ezio Pancrazio Vinciguerra. E’ una testimonianza reale e vera . Buona lettura.

  • EZIO VINCIGUERRA

    🙂 Ciao carissimo, pregiatissimo e preziosissimo Marino Micoli …l’innominabile è innominabile. Sai che siam superstiziosi?

  • Bruno V. Bardelli

    Caro Ezio Pancrazio Vinciguerra,
    a onor del vero le foto le ho trovate in un cassetto. L’autore degli scatti è stato l’Amm. Wando Giulio Tamberi Comandante del PO e grande appassionato di fotografia . Aveva macchine fotografiche che costavano milioni di lire e come vedi le foto erano a colori. Nel 1966 le foto a colori erano solo un sogno…. il mio unico merito è stato quello di conservarle a futura memoria.
    Il Comandante Piero Giunchiglia è in contatto con il figlio del Comandante Tamberi che ci ha promesso l’invio di altre foto. E’ stata una Nave snobbata sempre da tutti …..ma amata e sempre rimasta nei cuori dei suoi equipaggi e dei suoi Comandanti.Ciao

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Bruno, innanzitutto grazie per la precisazione sulla foto e quindi grazie anche all’ammiraglio Tamberi che apprezzerà lo sforzo del suo equipaggio di non far cadere nell’oblio questa piccola Unità ma che per voi, come per noi marinai di una volta, ha rappresentato e rappresenta, la continuità attraverso l’amicizia che lega generazioni di marinai.

  • Bruno V. Bardelli

    Ciao Ezio, ti porto a conoscenza di un altro perchè.

    Perchè si parla del Po e mai del Volturno?
    Navi Gemelle 5365 il Po e 5366 Il Volturno. Stesse missioni stesse storie o quasi …ma non lo stesso equipaggio.
    Le uniche cose che con un margine di certezza posso affermare è legata alla qualità degli uomini che hanno vissuto la sua storia:
    -La grande intuizione di De Marco Franco nel postare il gruppo “Quelli di Nave” Po” Messina;
    -La nostalgia del sottoscritto di parlare sempre, ovunque e con chiunque di Nave PO;
    -Il coinvolgimento dell’amico Ezio Pancrazio Vinciguerra sempre sensibile alle storie che riguardano i marinai di ieri e di oggi con la sua “Voce del Marinaio”;
    – la coinvolgente simpatia del Comandante Piero Giunchiglia che ci stà portando per mano con i suoi racconti in un mondo che tutti abbiamo visto a pezzi….come le recensioni di un film ma solo lui con la sua presenza a bordo di oltre 10 anni ne ha un ricordo storico lungo e importante…….
    – e infine a Piero Ferraro e tutti gli altri che con la loro presenza ci fanno sentire vivi e in palla. E non scordiamoci la gentile Signora Caterina Anzillotta che dà al gruppo un tocco di femminilità. Un abbraccio sincero a tutti .
    Bruno Bardelli

  • Piero Giunchiglia

    …bravissimiiiiiiiiii!!!!!!!!
    ….vi diro’ che sono stato imbarcato anche sul Volturno…per un periodo breve …per un motivo che…non posso raccontare adesso…ho dovuto sostituire d’urgenza il 2° che doveva sbarcare…..!!!!!!

  • EZIO VINCIGUERRA

    Comandante Piero Giunchiglia, ci ha lasciato a metà e siamo ancora con gli “attributi” in mano per via dell’innominabile. Come andò a finire?

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Bruno V. Bardelli, il comandante Piero Giunchiglia lo mettiamo a conoscenza di una altro episodio che mi hai raccontato in modo da fargli rievocare quanto erano bravi i suoi ragazzi e, nello stesso tempo, far conoscere a tutti anche questa bellissima avventura di marinai di una volta e quindi di marinai per sempre.

  • Bruno V. Bardelli

    Ciao Ezio Pancrazio Vinciguerra l’ho letta tutta è bellissima . Vale la pena pubblicarla. Anche in ricordo di tutti quelli che hanno partecipato a questa stupenda avventura. ciao Frà

  • Bruno V. Bardelli

    Stupendo semplicemente stupendo……….scritto e redatto in modo perfetto. Spero che il Comandante Giunchiglia mantenga la parola di raccontarci……quello che noi per scelte di vita e di lavoro ci siamo persi.
    Grazie Piero e Grazie Ezio

  • EZIO VINCIGUERRA

    “UN PO DI RACCONTI” …

    🙂 GRAZIE A VOI PIERO E BRUNO E A TUTTO L’EQUIPAGGIO DI NAVE PO MESSINA

  • Franco Schinardi

    Caro Piero, io allora ero l’Ufficiale di guardia dell’Arsenale e me la sono dovuta vedere col bacino galleggiante che tirava a dritta e a sinistra come un serpente e noi dovevamo rinforzare gli ormeggi.

  • Bruno V. Bardelli

    Grazie a Ezio Pancrazio Vinciguerra e Piero Giunchiglia che ancora oggi ci permettono di vivere questi impagabili momenti che sarebbero altrimenti persi per sempre.

  • Antonio Girardi

    Un bellissimo racconto di vita vissuta che ci rende fieri di essere marinai. Un grazie di cuore a Piero Giunchiglia per averlo condiviso con tutti noi.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Un abbraccio a tutti e penso di ironizzare con Enea Remo:
    se un marinaio non prova un Po (nel senso di rimorchiatore) non saprà mai quanto è marinaio.

  • Antonino Cianci

    Le cose non andarono esattamente così, sul sito di Nave Proteo, la vera storia del naufragio dell’Arturo Volpe

  • bruno bardelli

    Lo rileggo sempre molto volentieri. …..sembra ieri e sono passati 50anni …
    Una bazzeccola……
    Ciao a tutti quelli del grande ,unico e inimitabile Equipaggio di Nave Po .

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