“Formazioni d’aerei tedeschi del tipo Dornier DO27, muniti di bombe razzo radiocomandate d’eccezionale potenza esplosiva, attaccarono la Squadra Navale. Le bombe danneggiarono leggermente la corazzata Italia, ma centrarono due volte la Roma nelle sue parti vitali.
Con i depositi delle munizioni in fiamme, la Nave ammiraglia saltò in aria e spezzatosi in due affondò, alle ore 15.55, nel Golfo dell’Asinara.
Le acque cristalline del mare di Sardegna accolsero quei 1.393 intrepidi Marinai, compreso l’Ammiraglio Bergamini.
Di quel tragico evento, solo 628 furono i superstiti.
La vita del Marinaio Francesco De Maio si concluse dopo appena 182 giorni di servizio militare.”
8 settembre 1943 — 8 settembre 2012: stamani il primo pensiero è andato a loro: i miei nonni, l’otto settembre nell’adempimento del dovere, uno a terra l’altro a bordo, erano entrambi sul fronte greco – albanese. Per loro, in quel lontano 1943, la vita prese una sfumatura ancor più difficile di quella nella quale erano già immersi. Abbandonati senza ordini al loro destino da reggenti, nuovi “ca
pi di governo” e alti comandi, per loro si profilò la prigionia resa estremamente bruta dall’ex alleato che si sentì tradito. Per il fante la traduzione in Germania internato fino al maggio del 1945; per il marinaio il triste confino a bordo sotto continua minaccia armata interrotta poco dopo da un eroica sortita nella quale guadagnò la medaglia di bronzo. Entrambi rientrarono alle loro famiglie e raccontarono ai loro figli e ai loro nipoti quanto vissuto. Fieri sempre! di essere italiani condussero le loro vite risollevando e costruendo una nazione distrutta da una guerra fuori ed entro confine. Quell’otto settembre …. ricordo io bambino, ricordo i tristi racconti e il loro sguardo “grigio”.
“Una tragedia italiana” scritto da Andrea Amici.
E’ la ricostruzione della tragedia raccontata dal nonno, all’autore, che era imbarcato sulla nave quel drammatico giorno.
Come saprete non si tratta di un romanzo di avventura, rilassante e divertente. No, qui si parla di storia, di vicende reali, di vite umane e fatti vissuti, e, purtroppo, di una tragedia realmente accaduta.
La lettura scorre bene, scivola proprio come una nave che solca i mari e fende le onde nel suo procedere, non ci si arena, perché invita a proseguire (tanti libri li leggo facendo veramente fatica ad arrivare al capitolo successivo). E’ un bel libro, scritto bene.
Ad un certo punto ho avuto difficoltà a procedere a causa di alcune scene, così drammatiche e talmente descritte bene, che mi hanno fatto rabbrividire. Appariva chiaramente tutta la tragicità del momento. Complimenti all’autore!
Nonostante questo, che appunto non è una critica, ma un giudizio positivo del libro, perché era un “vedere” perfettamente la scena, ho proseguito nella lettura e sono arrivata ben presto in fondo.
Ho trovato interessante la descrizione della nave, molto dettagliata, dell’equipaggio e della vita di bordo. Bel lavoro!
Libro consigliato, e lo suggerisco anche a chi non è appassionato di navi o di storia.
Ancora complimenti all’autore!
Buon pomeriggio a tutti a dirla tutta in effetti non c’era un contraddittorio in studio nel senso che forse è stata una serata all’insegna di mettiamoci finalmente una pietra sopra su questa pagina ingiallita di storia dove ancora non si comprende come siano stati due ordini dell’allora Supermarina così diametralmente opposti (neanche il capo si è sbilanciato).
Io di cuore te lo auguro che facciano qualche cosa per smuovere questa incresciosa situazione che ormai dura 7 lunghi mesi ,auguri ezio che vadi in porto questa proposta :=)
Ciao a tutti, carissimo Sergio Cavacece sai come la penso riguarda alle pagine ingiallite di storia e mi farebbe piacere una tua disamina, un tuo autorevole approfondimento, sul nostro blog. Ci conto
🙂 grazie per la condivisione ammiraglio Beppe Tommasiello …stiamo preparando all’argomento un articolo che, con molte buone probabilità, farà discutere. Un abbraccio
21 commenti
giuseppe
“Formazioni d’aerei tedeschi del tipo Dornier DO27, muniti di bombe razzo radiocomandate d’eccezionale potenza esplosiva, attaccarono la Squadra Navale. Le bombe danneggiarono leggermente la corazzata Italia, ma centrarono due volte la Roma nelle sue parti vitali.
Con i depositi delle munizioni in fiamme, la Nave ammiraglia saltò in aria e spezzatosi in due affondò, alle ore 15.55, nel Golfo dell’Asinara.
Le acque cristalline del mare di Sardegna accolsero quei 1.393 intrepidi Marinai, compreso l’Ammiraglio Bergamini.
Di quel tragico evento, solo 628 furono i superstiti.
La vita del Marinaio Francesco De Maio si concluse dopo appena 182 giorni di servizio militare.”
Salvatore Spoto
Onore ai Caduti in nome della lealtà all’Italia e alla sua bandiera.
Filippo Bassanelli
Noi dobbiamo accontentarsi di queste foto di repertorio.ONORI A TUTTI I CADUTI NEL FONDO DEL MARE.
Carlo Luigi Crea
Che DIO vi da sempre GLORIA
Nicola Bastianello
8 settembre 1943 — 8 settembre 2012: stamani il primo pensiero è andato a loro: i miei nonni, l’otto settembre nell’adempimento del dovere, uno a terra l’altro a bordo, erano entrambi sul fronte greco – albanese. Per loro, in quel lontano 1943, la vita prese una sfumatura ancor più difficile di quella nella quale erano già immersi. Abbandonati senza ordini al loro destino da reggenti, nuovi “ca
pi di governo” e alti comandi, per loro si profilò la prigionia resa estremamente bruta dall’ex alleato che si sentì tradito. Per il fante la traduzione in Germania internato fino al maggio del 1945; per il marinaio il triste confino a bordo sotto continua minaccia armata interrotta poco dopo da un eroica sortita nella quale guadagnò la medaglia di bronzo. Entrambi rientrarono alle loro famiglie e raccontarono ai loro figli e ai loro nipoti quanto vissuto. Fieri sempre! di essere italiani condussero le loro vite risollevando e costruendo una nazione distrutta da una guerra fuori ed entro confine. Quell’otto settembre …. ricordo io bambino, ricordo i tristi racconti e il loro sguardo “grigio”.
Roberta - ammiraglia88
Vi consiglio un libro molto bello.
“Una tragedia italiana” scritto da Andrea Amici.
E’ la ricostruzione della tragedia raccontata dal nonno, all’autore, che era imbarcato sulla nave quel drammatico giorno.
Come saprete non si tratta di un romanzo di avventura, rilassante e divertente. No, qui si parla di storia, di vicende reali, di vite umane e fatti vissuti, e, purtroppo, di una tragedia realmente accaduta.
La lettura scorre bene, scivola proprio come una nave che solca i mari e fende le onde nel suo procedere, non ci si arena, perché invita a proseguire (tanti libri li leggo facendo veramente fatica ad arrivare al capitolo successivo). E’ un bel libro, scritto bene.
Ad un certo punto ho avuto difficoltà a procedere a causa di alcune scene, così drammatiche e talmente descritte bene, che mi hanno fatto rabbrividire. Appariva chiaramente tutta la tragicità del momento. Complimenti all’autore!
Nonostante questo, che appunto non è una critica, ma un giudizio positivo del libro, perché era un “vedere” perfettamente la scena, ho proseguito nella lettura e sono arrivata ben presto in fondo.
Ho trovato interessante la descrizione della nave, molto dettagliata, dell’equipaggio e della vita di bordo. Bel lavoro!
Libro consigliato, e lo suggerisco anche a chi non è appassionato di navi o di storia.
Ancora complimenti all’autore!
Luca Liberti
Il motto dei marinai è “una volta marinaio marinaio per sempre” e io aggiungerei salvo incarichi POLITICI
Antonio Caputo
9 settembre 1943 – 9 settembre 2012. La bandiera di Roma Capitale per onorare i 1393 Marinai della R.N. Roma.
EZIO VINCIGUERRA
🙂 Ciao Antonio Melis e buona visione. Chissà se rispondono alla mia richiesta di fare una trasmissione su max e toto?
Antonio Melis
Incredibile questo questo filmato della Corazzata Roma, Buona sera Ezio Pancrazio Vinciguerra ;;;;
Antonio Melis
Grazie Ezio ho cercato di fare delle foto vediamo cosa salta fuori :
Salvatore Bartolomeo
Ezio ti ringrazio tantissimo per questo filmato..grazie di cuore
Beppe Tommasiello
Una bellissima trasmissione, anche se non condivido, storicamente, alcune affermazioni!
EZIO VINCIGUERRA
Buon pomeriggio a tutti a dirla tutta in effetti non c’era un contraddittorio in studio nel senso che forse è stata una serata all’insegna di mettiamoci finalmente una pietra sopra su questa pagina ingiallita di storia dove ancora non si comprende come siano stati due ordini dell’allora Supermarina così diametralmente opposti (neanche il capo si è sbilanciato).
Antonio Melis
Io di cuore te lo auguro che facciano qualche cosa per smuovere questa incresciosa situazione che ormai dura 7 lunghi mesi ,auguri ezio che vadi in porto questa proposta :=)
Sergio Cavacece
Ciao Ezio..scusa ma addirittura pare siano stati 4 gli ordini…ma quello di scendere a Salerno mi pare strano se ci eravamo arresi…
EZIO VINCIGUERRA
Ciao a tutti, carissimo Sergio Cavacece sai come la penso riguarda alle pagine ingiallite di storia e mi farebbe piacere una tua disamina, un tuo autorevole approfondimento, sul nostro blog. Ci conto
Sergio Cavacece
ok….ciao Ezio
Beppe Tommasiello
Condivido le immagini
EZIO VINCIGUERRA
🙂 grazie per la condivisione ammiraglio Beppe Tommasiello …stiamo preparando all’argomento un articolo che, con molte buone probabilità, farà discutere. Un abbraccio
Andrea Citone
Mannaggia, me l’ero perso! Grazie!