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Luigi Longobardi, marinaio

di Antonio Cimmino

Elettricista imbarcato sul sommergibile Gondar, attaccato con bombe di profondità da tre navi ed un aereo avversari per dodici ore consecutiva, si prodigava instancabilmente nell’espletare, con bravura e decisione, i compiti affidatigli. Determinatesi la necessità di emergere ed auto affondare il sommergibile ormai reso inoperante dalle esplosione delle bombe, dava prova di eccezionale coraggio e profondo senso del dovere, restando al proprio posto di manovra fino alle estreme possibilità onde contribuire alla salvezza dell’unità.
Lanciatosi in mare negli ultimi istanti, restava investito dallo scoppio di bombe lanciate da aereo ed immolava la giocane vita per un estremo ideale di Patria che lo aveva trattenuto sulla sua nave oltre il dovere.
Mediterraneo Orientale, 30 settembre 1940

16 commenti

  • EZIO VINCIGUERRA

    Grazie ad Antonio Cimmino ed alla sua inesauribile volontà di farci ricordare episodi altrimenti caduti nell’oblio. Riposa in pace Luigi

  • Antonio Caputo

    Ragazzi d’altri tempi … è vero! onori a loro, ma non ci dimentichiamo che tanti ragazzi di OGGI, mentre noi stiamo seduti davanti ai nostri computer, navigano davanti al corno d’Africa, pattugliano le strade desolate ed insidiose dell’Afghanistan, attendono con onore una sentenza in India.

  • Francesco Iacono

    si è vero anche oggi vanno in missione fanno il loro dovere ma non è la stessa cosa, allora c’erano altri mezzi, altri sacrifici e poche pochissime soddisfazioni economiche per loro e in caso di morte per i loro familiari, oggi è tutto più semplice sono altri tempi…

  • Gerardo Grella

    Grazie Antonio Cimmino la prima volta che vedo una cosa simile…buona notte a te e tutti i convenuti.

  • Antonio Corsi

    perdonate la battuta forse cattiva e fuori luogo ……….. ma non sarebbe opportuno farlo leggere anche a schettino?
    Questo non era un Comandante ma una persona dell’equipaggio che avrebbe potuto abbandonare l’imbarcazione per tempo.
    Ottimo esempio di eroismo

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Vittori Giuliano…penso che presto se ne renderà conto e dovrà, soprattutto, dare conto.

  • Vittori Giuliano

    si è così e forse non sarebbe giusto stare sempre ad evidenziare questo fattaccio ma per la miseria viene spontaneo davanti a gesti come questo, quando ho sentito la registrazione della conversazione con il comandante della Capitaneria mi sono sentito male era lui che chiedeva se c’erano feriti o peggio e quante persone erano ancora a bordo ma si può, tutta la marineria Italiana, di tutti i tempi, tutto l’orgoglio di milioni di uomini, tutte le più belle tradizioni marinare rinnegate da uno scellerato!

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