Racconti,  Recensioni,  Sociale e Solidarietà

L’eremita

di Eleonora Giovannini

L’eremita è l’unico che vuole socializzare, colui che non condivide.

Da cosa nasce questa scelta? Da un rifiuto, naturalmente. E cosa genera un rifiuto? Qualcosa che si presenta negativamente o lesivo per la nostra esistenza. Quando si nega qualcosa, per prima cosa la si ignora. L’indifferenza è la più alta forma di rifiuto o negazione.
Quando un uomo si distacca da tutto, non vuol dire che è un asociale, al contrario significa che rigetta tutto ciò che non gli consente di socializzare. E quando succede questo vuol dire che qualcosa di più grande di lui ha preso il sopravvento sulle sue azioni, sul suo pensiero, in parole povere sulla sua libertà.
L’assenza di libertà comporta una prepotenza che proviene dall’esterno, totale e inafferrabile.
Questa strana entità poco identificabile e al tempo stesso invasiva è appunto “il sistema”.
Pertanto l’eremita è colui che evade dall’ingranaggio dominante e diabolico del sistema.
L’eremita non è un debole e non è un fuggitivo. E’ invece coraggioso, determinato, l’unico che sfugge al dominio cattivo del sistema.
Dunque chi rappresenta il sistema? La società? No, troppo generico. Allora chi? Coloro che hanno in mano il potere e che governano la vita di tutti senza che siano identificati.
L’eremita però li sente, li coglie e non li vuole subire. L’eremita è il vero comunicatore, l’unico ad amare la terra, a difenderla e a tornare in essa, ad appartenervi. E’ ,a dirla in breve, un vincente.
L’eremita non è vittima dei potenti, non precipita nel vortice dell’economia, non si affida alle banche, ai notai, ai rappresentanti di alcuna istituzione. Sfugge al controllo. Avete mai visto uno scoiattolo che si sveglia al mattino e che va a pagare le tasse? Che chiede un mutuo in banca? Che si reca presso le forze dell’ordine per difendersi da un criminale? No. Infatti nessuno rapinerebbe uno scoiattolo, nessuno gli ipotecherebbe la casa e nessuno lo denuncerebbe. Nessuno lo citerebbe in tribunale, né lo manderebbe in cassa integrazione.
L’eremita è come quello scoiattolo.
Ora mi si replicherà: ma non è possibile estromettersi dai propri impegni e doveri, abbiamo una responsabilità personale e sociale! Facciamo parte di una società dove le regole e certi meccanismi sono indispensabili per un sano ed armonico processo esistenziale. Certo. E’ tutto vero. Non potremo mai diventare come gli scoiattoli. Eppure se ho scritto tutto questo un motivo ci sarà. Ed è il disagio, la scontentezza, lo stress, l’oppressione, la violenza, la cattiveria nel mondo.
C’è qualcosa che si è impossessato dell’umanità e che fa delle persone degli automi. Lo stupro, la pedofilia, lo stalking, da cosa nascono? Da un meccanismo astratto che non sa più distinguere le vittime dai carnefici, gli innocenti dai colpevoli, il bene dal male.
Ed è questa triste consapevolezza priva di rimedio che fa esistere l’eremita.
Non è giusto che l’uomo possa salvarsi diventando un alieno di se stesso.
Perché allora il male aumenta? E perché i buoni continuano a lottare e a soffrire, senza che la loro madre, la giustizia, la coscienza dei suoi fratelli, li protegga?

19 commenti

  • EZIO VINCIGUERRA

    Carissima Eleonoragrazie anche per gli altri articoli che pubblicherò. Sei immensa ma non lo dire in giro perché siamo “eremiti” proprio come certi scoiattoli. Un abbraccio

  • Stefania Fanfani

    …anchIio mi identifico NELL EREMITA…nn mi considero debole e neanche fuggitiva…….amo superare le barriere e disubbidire ai principi che la Vita m impone…..Adoro amare in libertà senza condizioni….tutto questo per vivere in armonia con la mia esistenza…. Notte dolce Eleonora… Notte a tutti …♥

  • Daniela Pagliara

    ..quanto mi piacerebbe poter rispondere al tuo quesito senza esser giudicata banale ed ovvia…perchè ritengo che la risposta sia proprio nel tuo stesso scritto quando analizzi con grande lucidità e razionalità quella che è la situazione reale….lo dici anche tu…ma perchè prevale il male…già…ma perchè…anch’io mi chiedo…ogni giorno..quando apprendo dalla tv o assisto io stessa ad episodi disdicevoli, a fatti di cronaca eclatanti, a comportamenti truffaldini e scorretti, alla sopraffazione, alla maleducazione spicciola….a volte basterebbe poco..per cominciare ad invertire questo terribile meccanismo……

  • Tobia Cozzolino

    grazie del pensiero Eleonora.
    @ Enrica:
    gli scoiattoli?
    animali piccolissimi…e dolcissimi ..molto furbi ed inafferrabili..ma molto simpatici…:-)) forse perchè in me è ancora forte il ricordo di Cip e Ciop..♥

  • Maria Amori

    mi colpisce la tenerezza di Eleonora nel citare gli scoiattoli…proverò ad osservarli più da vicino. Ciao Cip Ezio

  • Enrico Roversi

    esulto per la domanda di senso di Eleonora, per la sua ricerca nei meandri dell’essere umano e della comunità

  • Graziella Sodano

    il mio eremitaggio nasce dalla disperazione

    quanta cattiveria umana avvilente per gli spiriti sublimi

  • GIUSEPPE MATRONE

    L’UOMO DECADUTO COL PECCATO MA SALVATO DA CRISTO DEVE IMITARLO E AMARE GLI UNI GLI ALTRI FACENDO SEMPRE LA VOLONTA’ DI DIO PER ESSERE NELLA BEATITUDINE ETERNA !
    LA REGINA DELLA PACE AIUTI TUTTI A CONVERSIONE E FEDE FORTE PER VINCERE IL MALE IN QUESTO TEMPO DI GRAZIA

  • ChIara Bonaventa

    Si fugge….si sfugge….per non perire…..e’ un metodo di autodifesa Eleonora, in questo mondo dove diventa sempre piu’ difficile dividere, condividere ed accettare di essere travolti dall’ingranaggio di un sistema che tenta ogni giorno di violare il nostro essere….insomma….un antisistema, un sistema contro il sistema in se….una forma di salvezza, che isola,allontana….ma che preserva……♥

  • Eleonora Giovannini

    Ezio caro, la passione che metti in ciò che scrivi é piacevolissima. Tant’è vero che -ne sono certa – l’eremita ti guarda con tenerezza…ricordando i tempi in cui aveva fatto tutto quel che giustamente professi. Ti guarda con un po più di saggezza. Da una spiaggia che spero non dovrai mai raggiungere.

  • Marino Miccoli

    Ringrazio Eleonora per queste sue profonde riflessioni che ha gentilmente condiviso con noi.
    Condivido l’atteggiamento dell’eremita che rifiuta il male, ma fino a un certo punto.
    Quando la situazione peggiora e giunge a un punto tale che costituisce (per ciascuno di noi) il momento di rimboccarsi le maniche ed agire.

  • vittorio tolino

    ritengo che vada fatta una distinzione tra gli “eremiti”i che aderiscono per “vocazione” ad uno stile di vita solitario,spesso originato da motivi spirituali, come nel caso di alcune dottrine induistiche,buddiste..ispirate all’ascetismo ed alla contemplazione.. e gli “eremiti” che,per i motivi descritti da Eleonora Giovannini, scelgono di isolarsi in una sorta di rifiuto di una realtà sociale incompatibile con i loro principi e le loro aspettative.Entrando nel merito di questa seconda tipologia di eremitismo,l’isolamento rappresenta proprio la risposta alle aggressioni sociali,alle ingiustizie che offendono e ledono le persone rette e sensibili inducendole a “chiudersi” in se stesse..non tanto per asocialità o incapacità di relazione,ma,sopratutto, per difendere e salvaguardare la loro etica,i loro valori morali ..al pari dello “scoiattolo” che predilige il profumo del bosco alla cattiveria ed all’inquinamento del mondo… Lo spirito di questo mio commento non vuole criminalizzare la nostra società di cui, nel bene e nel male, facciamo parte,ma auspicare,lungi da ogni falso moralismo,che il numero degli “eremiti”…non continui a crescere…grazie dell’attenzione.
    deesidero precisare che il mio commento di cui sopra del 21 settembre u.s.è stato “integralmente” riportato nella rubrica “la voce del marinaio-sullo stesso tema dell’eremita- il 25 settembre a nome di VITTORIO MARINI ,alle ore 8.24, in luogo del sottoscritto.L’anteriorità della data della mia pubblicazione sul gruppo di eleonora giovannini, ne dimostra l’autenticità. grazie

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *