Il futuro della Marina Mercantile? Il fareniello!

…riceviamo e pubblichiamo.

Salve a tutti! Dopo aver letto e aver appreso notizie, con tanto rammarico, che molte navi e tanti armatori italiani, dopo i festeggiativi degli anni scorsi per quanto riguarda le nuove costruzioni, oggi si devono accontentare di bassissimi noli e alcuni stanno anche meditando di fermare i natanti in quanto sono in passivi di parecchi milioni di dollari ogni anno che sta passando.
Io questi armatori li avevo visti come Dei venuti al cielo e pronti a dare una mano all’economia italiana magari assumendo sopratutto Marittimi Italiani, ma ecco che alla prima vera crisi economica, sociale e politica i nostri Dei stanno cadendo come comuni mortali.
E’ possibile mai che dopo onorati secoli di marina mercantile italiana, oggi come oggi, siamo al fallimento?
E pensare che sia gli istituti nautici e le accademie del mare sono pieni di futuri comandanti e direttori. Se non succede un miracolo burocratico immediato, con tante leggi a tutelare sia la bandiere Italiana(che come vedo a molti se ne fregano) e sia i lavoratori Italiani del mare, i nostri marittimi scompariranno nel giro di 10 – 15 anni e con loro gran parte dell’economia italiana.
I nostri giovani rispetto a tanti colleghi globali per passare gli esami per prendersi non più un titolo da capitano ma solo un certificato STWC stanno veramente male ( nel senso esami difficili) , mentre gli altri e in altri paesi questi esami si superano come l’acqua passa sotto un ponte.
Il risparmio non è mai guadagno e per avere qualità professionale e serietà caratteriale il marittimo si deve preparare con veri training o esami di stato che dia a loro un titolo professionale e non un certificato rinnovabile tramite timbri in capitanerie perché quando si va a bordo si deve saper e poter dimostrare il valore e la qualità senza sentirsi in difficoltà davanti ad un qualunquista che viene a bordo a fare il “fareniello!”
Vs Collegio Nautico