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12 settembre 1942, Piroscafo Laconia

A cura di Antonio Cimmino

L’affondamento del piroscafo Laconia la notte del 12 settembre 1942: una pagina ingloriosa per la marineria Inglese.
18oo prigionieri furono condannai a morte dagli inglesi lasciandoli chiuse nelle stive mentre la nave, silurata dall’U-Boot 156 che riuscì a raccogliere qualche decina di naufraghi, si inabissava nell’oceano.

13 commenti

  • Rodolfo Armenio

    Caro Antonio questa sera ho partecipato alla S.Messa in suffragio del Sergente Ferdiando Pirazzani e del Soldato Giuseppe Zama di Faenza. Presente la figlia del SERGENTE, sono ancora commosso. Con questa S. Messa si sono ricordati 1700 nostri italiani, Mi hanno detto che esistino solo 2 superstiti di questa tragedia.

  • Filippo Bassanelli

    Sono i regali che a fatto la guerra inutile per noi.Pazienza ora ogni tanto ci ricordiamo di questi poveri ignari innocenti.

  • lazer_one

    fu una pagina molto triste con tre sommergibili teseschi ed un’italiano impegnati nel recupero dei naufraghi, indipendentemente dalla loro nazionalità.
    Venne lanciato un SOS in chiaro del Comandante tedesco ma gli americani, temendo una trappola, bombardarono i quattro batelli impegnati nel recupero… a seguito di ciò Doenitz emise il famoso ordine che vietava esplicitamente ogni sorta di aiuto ai naufraghi.
    Era infatti prassi normale affondare le navi ma poi dare una mano ai naufraghi, compatibilmente con la situazione.
    Tra tutti Salvatore Todaro (MOVM) fu tanto matto da rimorchiare dei naufraghi per giorni senza immergersi …

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