Quella patacca di orologio
Genova primi di novembre 1964. Acquisto da un pataccaro un orologio del valore di 5.000 lire. Stavo partendo per il militare e avevo in tasca ancora 10.000.
Era una “patacca” ma stupenda. All’arrivo a Maridepocar lo consegno all’ufficio valori.
Iniziano le giornate di reclutamento e vengo assegnato all’ufficio Psicotecnico per la valutazione di tutto il contingente. Qualche giorno dopo, chiedo del mio orologio al sottufficiale addetto. Mi risponde che del mio orologio non sa’ nulla e non risulta depositato.
Decido di parlarne con Capo Gattoni, responsabile del Centro, un gentiluomo d’altri tempi, e gli spiego l’accaduto. Lui, dopo la mia esposizione dei fatti, si incazza come una vipera. Prende il telefono e ordina di rigirare l’ufficio valori “come un calzino”
Tutto il materiale è depositato fuori e viene messo in corridoio.
L’orologio è ricomparso, finalmente, e da buona patacca ha funzionato solo tre giorni …ma era bello! Molto bello!
Grazie Capo Gattoni ovunque tu sia sei stato un Grande.
Storia vera di altri uomini. Storia di marinai di una volta!
P.s. Ancora adesso, ogni qualvolta qualcuno per strada mi propone articoli farlocchi, mi ritorna in mente questo episodio.
8 commenti
Gerardo Pietro Mariangeli Dprc
Grazie Bruno e’ un racconto che con immenso dispiacere, ho vissuto purtroppo anch’io
Salvatore Costantino
Ti ringrazio anche se non ti conosco di vero cuore per il ricordo che ho trascorso a La Spezia.
Pietro Rossi
Bruno, grazie.
Sono alcuni giorni che non sono in forma, nulla di grosse preoccupazioni, e cono questo articolo mi hai riportato su il morale
Davide Boscolo
Ciao Bruno è un vero piacere o dispiacere ma a mio parere: una volta marinai marinai per sempre
Giuseppe Vinci
grazie Bruno…spero un giorno di conoscerti da vicino!
Mario Montisci
🙂
Tore Sechi
Tanti patacche Bruno e cento di questi giorni..
Marino Miccoli
Stimato Bruno,
devi sapere che mio padre quando si congedò dalla Marina nelò 1962 riparava orologi meccanici per diletto e il termine “patacca” l’ho sentito pronunciare spesso da lui.
Grazie per questo tuo scritto che ho apprezzato molto.