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L’incoerenza

di Eleonora Giovannini

…ovvero cosa rende esistente le stelle.

Quanto può essere definitivo il valore che diamo agli altri? Nel bene e nel male, quante volte crediamo di aver stabilito una scelta? Di aver assorbito in modo indelebile una verità? Eppure non è così. L’incoerenza non è forse il migliore dei nostri difetti? Ci sono persone intransigenti che non si schiodano più, per il resto della loro vita, da una decisione presa con forza e determinazione, uomini che muoiono senza aver più fatto pace con il proprio fratello, amici che si chiudono a riccio in una posizione di giudizio, dove l’altro diventa immeritevole della loro presenza. Senza contare coloro che di fronte alla ricezione miracolosa di una richiesta di perdono, usano quel gesto di umiltà, per mortificare ed infierire. Non sanno che l’umiltà è una forma di grandezza e non di debolezza. Debole è chi non si mette mai in discussione, chi giudica, chi si erge sul piedistallo del preziosismo, chi ritiene che l’amicizia sia frutto di un continuo esame.
Abbiamo poi i folli, quelli che si arrabbiano e fanno male, che ti cancellano duramente, ma che poi soffrono e restano fermi la sera, a guardare le stelle, con il nodo alla gola, con la voglia di mandare al diavolo l’orgoglio, certe volte perfino chiedendo scusa, pur sapendo di avere avuto torto. I folli irrequieti, che rimettono in discussione le proprie scelte, che ribaltano la propria scala di valori, che non mettono alcuna logica in ciò che fanno. Gli incoerenti. Gli istintivi, i passionali. Si! Quelli che non sopportano il peso del rancore, perché le loro ali si agitano dentro la stretta gabbia del risentimento.
Siamo davvero sicuri che essere coerenti sia sinonimo di grandezza? O forse significa perdere la migliore delle occasioni, quella di amare e basta? Mio Dio! Ma non sentite quanta leggerezza c’è quando riusciamo a scavalcare ogni maceria generata dagli ingranaggi della ragione? Si è spesso presuntuosi quando ci si pone con rigore : “chi mi vuole deve meritarmi”. Quanto è diffuso questo atteggiamento! Tipico di chi professa l’amore senza saperlo mettere in pratica. Eppure l’amore non vuole neanche perdonare. Chi sono io per perdonare un altro da me? L’amore, al contrario, irrompe cancellando ogni sbavatura, ogni sbaglio, ogni difetto. E lo fa perché è amore. La ripicca, il capriccio, il risentimento, il ragionamento ostinato che sottolinea e rivanga, non è amore. Ecco che torniamo al concetto di incoerenza. Chi è l’incoerente? È uno che dimentica tutto per ritrovare tutto.
Dunque cerchiamo di liberarci dal falso equilibrio dell’ostinazione. Cerchiamo di renderci liberi, perché il cielo non sia solo un tacito sospiro amaro, ma un sorriso che brilla nella notte. Perché ritrovare un amico è come rimettere le stelle in cielo e desiderarle una ad una. Si. L’incoerente è una persona che guarda le stelle e che permette loro di continuare ad esistere.

25 commenti

  • Goccia d'oceano

    si verissimo..non è amore..amore è saper perdonare.. non indurirsi dietro un muro di orgoglio,nè umiliarsi..ed essere sottomesse..bisogna avere un equilibrio..

  • Lucio Di Notarbartolo

    L’incoerenza? fa parte di noi è dentro di noi sta poi ad ogni essere umano non nascondersi dietro un pregiudizio….. perchè alla fine è questo… a priori si decide cosa va bene e cosa no … si io sono sempre coerente con me stessa e con gli altri ma lascio sempre la porta aperta per un confronto… per uno scambio di idee… alla fine a torto o ragione esprimerò un mio pensiero ma non mi nascondo dietro un atteggiamento che a volte può sembrare anche giusto… il beneficio del dubbio? allora diamo la possibilità agli altri di proporsi.. riscattarsi di mettersi in discussione ….. ed io sono una passionale … non accetto le ingiustizie e lotto sempre per i più deboli … mi sarò fatta dei nemici sicuramente …. ma mi sento viva e leale con me stessa e con gli altri piaccia o no…. certamente mi farò rispettare e anche il rispetto per gli altri è amore…

  • Franca Noci

    o incantata a leggere questo insegnamento di vita la mia coerenza sta nell indifferenza verso coloro che possono farmi del male .Ma e`solo una forma di protezione

  • Lucio Di Notarbartolo

    grazie .. non credere anch’io a volte ignoro le persone alla fine mi fermo a pensare che non serve a nulla perchè chi sta dall’altra parte non capisce il significato della tua indifferenza.. certo trovandosi davanti gente ottusa che si chiude dentro il proprio pensiero e non accetta di parlare di confrontarsi .. magari il suo pensiero è giusto.. allora si .. hai ragione tu

  • Fede Ferrea

    ‎..stupenda, mi sono commossa…grazie per qust’ennesima emozione. Buona serata, ed un fortissimo abbraccio d’amore orgogliosamente incoerente…

  • Giacomo Marsilio

    Abbiamo poi i folli, quelli che si arrabbiano e fanno male, che ti cancellano duramente, ma che poi soffrono e restano fermi la sera, a guardare le stelle, con il nodo alla gola, con la voglia di mandare al diavolo l’orgoglio, certe volte perfino chiedendo scusa, pur sapendo di avere avuto torto….Davvero emozionante e questa parte mi prende completamente…sempre molto interessante ciò che pubblichi…

  • Daniele Pagliari

    ‎……ho letto e riletto le tue parole e non avresti potuto esprimere meglio i concetti che ci hai sottoposto e che ruotano tutti intorno ad un perno principale che è quello dell’amore…fulcro della nostra vita…e mi piace riportare il passo che mi ha particolarmente colpito ed emozionato del tuo scritto: “…..perché ritrovare un amico è come rimettere le stelle in cielo e desiderarle una ad una. Si. L’incoerente è una persona che guarda le stelle e che permette loro di continuare ad esistere…..” grazie Eleonora ♥ …a me piace rimettere le stelle nel cielo ad una ad una…..
    ‎…posso condividere questo bellissimo stralcio della tua pubblicazione sulla mia bacheca…mi piace farla leggere ai miei amici….è davvero bella….grazie ancora ♥

  • Viviana Rosa

    Il valore che diamo agli altri non è definitivo, ma puo’ diventarlo. Farsi imprigionare dai pregiudizi ostacola ogni orizzonte, offusca la realtà, la altera, ma il giudizio, in un certo senso è figlio del pregiudizio. Il pregiudizio è un arma che si punta per difesa. E’ un “Alto la!’ … (Fare molta attenzione però, a non spararsi addosso). Per il resto, l’uomo vive di giudizi, ne ha bisogno per affermarsi: per vivere. Fin da quando è piccolo con il giocattolo, poi il vestiario, alla scelta della scuola, della moglie, degli amici, del lavoro. Queste valutazioni di scelte, vengono a loro volta dettate da un etica, che prende forza e consistenza proprio dal giudizio in essa correlato. Il giudizio deve essere un induzione, non un limite. Il vero limite è non accettare giudizi. Perche’ è solo attraverso questi che possiamo completarci e non limitarci nei confini autoproposti. Anche il perdono, se attuato a prescindere, è un limite. Perdonare senza un convincimento, senza un giudizio sussistente, è un atto che non richiede particolari manovre, soprattutto introspettive ed empatiche per cui molto piu’ facile da attuare. In piu’ regala quell’alone di buonismo che, richiamati da un ego scalpitante, alcune volte rimane difficile rinunciare. In tutti questi dinamismi, equilibrismi e disfattismi, c’è solo un Vincitore: Il Sentimento!… solo ed esclusivamente se prevale questo su Tutto, ci si puo’ prendere il lusso di perdonare, perche’ niente e nessuno potra’ farci cambiare idea. Chi ci vuole deve dimostrare veramente di volerci, con l’affetto, la comprensione, la tolleranza: l’umanità!. Altrimenti ci si immette in un giro di giostra, fra banalità e ipocrisia, dove il rischio di farsi veramente male, diventa troppo alto per potervici salire…
    Tutto si puo’ perdere e tutto si può ritrovare …. Ma in questo equilibrio bisogna stare molto attenti… a non perdersi!
    Buona serata a Tutti…Ciao Ele!!!!

  • Assunta Da Mattia

    E’ scritto: – Che il sole non tramonti sul vostro stato d’irritazione” -(S.Paolo, lettera agli Efesini 4:26). La tua nota mi ha ricordato questo versetto biblico, vedi, cara Eleonora Giovannini, come la VERITA’ è stampata nei nostri cuori? Inoltre chi “odia” ( o non capitola) il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede! Non sto’ a fare la biogotta, io sono credente, ed i credenti non cadono mai nelle spurie religiose. L’amore è paziente, è benigno; l’amore non invidia, non si mette in mostra, non si gonfia, non si comporta in modo indecoroso, non cerca le cose proprie, non si irrita, non sospetta il male;
    non si rallegra dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità,
    tollera ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. Tutto il resto che stia FUORI!

  • Vittorio Topolino

    ‎..Incoerenza…inquietudine..irrazionalità..!!!…Definizioni di stati d’animo e comportamenti che possono assumere molteplici espressioni emotive in funzione della sensibilità e delle circostanze in cui si avvertono….Personalmente,ritenendomi un impulsivo,prediligo l’autenticità dei sentimenti a riflessioni troppo “imbrigliate” dal razionalismo…In fondo,riemerge l’annoso dissidio tra “cuore e ragione”…!!!..però…come è bello guardare le stelle…!!!! 🙂

  • Enrico De Vivo

    L’amore, al contrario, irrompe cancellando ogni sbavatura, ogni sbaglio, ogni difetto. E lo fa perché è amore.

  • Ester Binetti

    il vero sentimento, nonostante tutto,riemerge deletando il passato, seppur amaro….irrompendo all’improvviso…senza timori d’incomprensioni, abbracciando l’anima nella sua pura essnza. Buongiorno

  • ezio vinciguerra

    Ciao Eleonora Giovannini, quanto ci è similare questo modus vivendi, specie nei sognatori come noi.
    Un abbraccio grande come quel mare che ci portiamo dentro e che mai nessuno potrà inquinarci.

  • Eleonora Giovannini

    buongiorno a tutti. Gran bei commenti. Grazie. Buongiorno anche a te Ezio

  • Eleonora Dante

    Ho letto tutto, queste esperienze le ho vissute quasi tutte ma sono disposta sempre a fare mezza strada per riincontrare chi ha voglia di riincontrarmi!! Non mi piace la parola “perdonare” perchè siamo essere umani e quando si sbaglia si è sempre in due!!! Veniamoci incontro!! ♥ ♥ ♥

  • Eleonora Giovannini

    vero sincera. infatti i ritorni oltre all.emotività tengono conto della consapevolezza, frutto degli insegnamenti degli errori passati. si rimane freschi nella propria autenticitá senza tuttavia ricadere in alcun errore compromettente.

  • Toty Donno

    Bisognerebbe sempre “ascoltare” le parole che diciamo e quelle che ci vengono dette. Il timbro della voce, quella risata, l’eco di quel “ti amo”, di quel “ti voglio bene”, prestare attenzione a quel semplice “come stai?”. Contengono quasi sempre sussurri dell’anima che non sappiamo cogliere.
    Bisognerebbe ascoltare e incidere nell’anima quei piccoli sussurri in dono, che distrattamente non ascoltiamo. Non dovremmo viverli distrattamente perché potrebbe essere che non la sentiremo più quella voce, che non rivedremo più quel volto e non riceveremo più in dono “altri sussurri di parole”. E dire dopo mi dispiace sarà troppo tardi. Perché a volte già “adesso” è troppo tardi.

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