Attualità,  Racconti,  Recensioni,  Sociale e Solidarietà

Ciao Ezio, come stai?

di Maria Marini
mariamarini1964@yahoo.it

Ciao Ezio, come stai?
Sono  Maria se non ti dispiace approfitterei ancora una volta della tua gentilezza per esporti una mia preoccupazione. Oggi all’ora di pranzo, il postino mi ha recapitato una lettera da parte dell’I.N.P.S. intestata a nome mio dove chiedono di essere informati su cosa possiedo, dove vivo, se le mie problematiche di deambulazione sono sempre uguali, se lego o scrivo.
Mi permetto confidarti questi problemi soprattutto perché sento di poterne parlare ad un amico e poi perché ho intuito dalle tue  parole che nella tua città tu offri molto del tuo aiuto alle persone disabili. Ora con il tuo permesso vorrei parlarti un poco di me, in modo che tu possa comprendere meglio la mia situazione…
Personalmente sono colta da tetra paresi spastica la quale come già sai mi costringe fin dalla nascita a vivere su di una sedia a rotelle. Immagino tu sappia quali e quanti disagi questo può comportare, trascorrendo parte del tuo tempo libero a svolgere volontariato per i disabili della tua città. Mi permetto di confidarti che ho perso mio padre nell’ormai lontano 1976 a causa di un incidente stradale in cui vi eravamo tutti, dopo di questa terribile tragedia mia madre ha trascorso i tre mesi successivi a letto ingessata con frattura del bacino e la rottura del femore. Non appena poi si è ripresa, con il denaro ricevuto in risarcimento per decesso di mio padre, siccome ormai da alcuni messi avevamo lo sfrato e l’ufficiale giudiziario veniva molto spesso a chiederci di lasciare la casa, con l’aiuto di amici, nella stessa zona, abbiamo acquistato un appartamento. Questo è l’ unico bene immobiliare che mia madre ha intestato a se stessa. Nel mese di aprile del 1998 sempre a causa dell’incidente stradale del quale ho appena finito di parlarti, lei stata costretta a sottoporsi ad un ulteriore intervento chirurgico di arto protesi ad un’anca, questo di conseguenza l’ha cambiata molto perché ha dovuto lasciare il negozio di cartolibreria dove per venticinque anni ha sostituito mio padre. Io mi  recavo al negozio due volte alla settimana per spezzare la routine quotidiana, accompagnata sul luogo da un amico che come te svolgeva volontariato. Lui mi ha inserito in un progetto di cooperativa sociale di trasporti per handicap facendolo passare come socializzazione. Inizialmente questo trasporto era finanziato dal Comune poi, A causa dei troppi tagli nel settore sanitario,  mi è stato tolto questo servizio perché non sono più in età scolare e come tante altre persone non ho la possibilità di lavorare. Ora tutte le volte che devo uscire, mi devo pagare il trasporto a Euro 40 andata e ritorno totale 80 Euro.
Scusa Ezio ma questa a me sembra un’ingiustizia!
Le mie disavventure non sono ancora finte. Ovviamente superando con fatica, rabbia e dolore tutti questi momenti difficili, sono cresciuta imparando a vivere e convivere con le mie difficoltà fisiche e motorie. Come avrai capito dalle mie parole, mia madre non gode più di un’ottima salute purtroppo dopo l’ intervento chirurgico e adesso sono assistita a ore da una cooperativa sociale.
Il personale si recava da me al mattino per vestirmi ed alzarmi dal letto ed aiutarmi a eseguire  l’igiene personale e per le pulizie in casa ma anche per alleviare lo stao di difficoltà in cui versa mia madre. Con l’ aiuto del comune ed il sostegno del  progetto S.A.V.I. che purtroppo non è neppure sufficiente a sostenere tutte le mie esigenze, ho beneficiato di questa soluzione dal  1998 fino al 2008, quando ancora una volta la mia vita ha subito ulteriori cambiamenti.
Purtroppo la cooperativa del quale ti appena parlato ha aumentato i prezzi e, sia il sabato che la domenica, ho dovuto provvedere con altre persone. Nel frattempo a mia madre che già possedeva l’80% di invalidità, è stato diagnosticato un calcinoma all’utero e si è dovuta sottoporre immediatamente ad una para tomia totale. Ho avuto quindi bisogno di maggior assistenza e per questo, di comune accordo con i miei famigliari, abbiamo deciso rinunciare alla cooperativa ed assumere a ore una persona fissa sempre pagandola con il denaro del progetto S.A.V.I. (che per adesso è ancora sovvenzionato). Ovviamente nei giorni festivi e per aiutarmi ad andare a letto la sera devo provvedere privatamente e a cifre non basse.
Ora Ezio io sono perfettamente consapevole di non essere l’ unica persona disabile a essere in difficoltà anzi so che nella mia sfortuna sono fortunata e che ci sono tante persone che soffrono come me o più di me. Ma ti confido che mi chiedo cosa mai possa volere ancora l’I.N.P.S. Non vorrei che decisero di effettuare ancora ulteriori tagli non lo potrei tollerare, sai Ezio io attraverso il computer ho fatto domanda per un servo scale per potermi recare sul mio terrazzo ma non penso me lo passino, così come per un letto ortopedico perché mercoledì scorso dieci di Agosto 2011 in tarda mattinata si sono recate a casa mia su mia richiesta due fisioterapiste entrambe del progetto Clivia, progetto del quale sicuramente tu avrai già sentito parlare. Le fisioterapiste con gentilezza dopo mi hanno informata che per quanto riguarda il letto ortopedico non mi è possibile richiederlo perché non lo passano più e poi per assurdo chi possiede già una sedia a rotelle sembra, come tu saprai che non ne abbia diritto. Conclusero che mi avrebbero informata ed infatti pochi giorni più tardi con mia grande sorpresa mi comunicarono che la mia richiesta del servo scale era stata approvata ma non so ancora quando verranno ad effettuare una prova. Quel giorno la coordinatrice della A.S.L. 13  di Genova, la quale è sembrata essere rimasta molto compiaciuta dal contenuto della mia lettera, dice che sarà più  presente e vuole conoscermi.
Ezio sono perfettamente consapevole che probabilmente agendo in questo modo ho scatenato un putiferio, ma sono stufa di sentire parlare dei tagli  nel campo della sanità e non voglio stare soltanto a guardare senza poter far nulla, subendone poi le amare conseguenze. Mia madre non ha approvato questo mio atteggiamento di protesta ma, detto in tutta sincerità, pur sapendo di non essere la sola disabile a dover vivere questa situazione sgradevole,  mi sono stufata di restare a guardare in silenzio senza farmi sentire. Sono ormai trascorsi un paio di mesi da quell’incontro del  e finalmente sembra che una delle mie molteplici battaglie sta per essere conclusa per il meglio ieri mattina. Martedì 11 ottobre mi è stata recapitata a domicilio da un dipendente della ASL 13 di Genova con le misure adottate per poter usufruire del servo scale che mi arriverà in un secondo tempo.
Ovviamente, Ezio tutto questo è avvenuto perché con il sostegno di una mia carissima amica io ho scritto numerose e-mail alle persone competenti. In quanto al servo scale mi è stato recapitato anch’esso a domicilio più precisamente mercoledì 19 ottobre e se posso ammetterlo per quanto riguarda il servo scale sono soddisfatta.
Ma è proprio vero Ezio che per ogni battaglia vinta dietro le spalle di tutti noi è pronta un ulteriore sconfitta. Sei pronto a sentire l’ultima assurda ma purtroppo non insolita?
Pochi giorni dopo esattamente giovedì 27 ottobre mi è stata inviata da parte degli uffici  I.N.P.S. dove, nonostante siano al corrente delle mie condizioni e abbiano tutti i documenti necessari ad attestare la mia situazione, mi richiedono di recarmi in Via D’Annunzio  nella dell’I.N.P.S della mia città, per effettuare un controllo per verificare se le mie condizioni di invalidità sono immutate o meno. Ora Ezio ti chiedo scusa ma anche in questo caso trovo che una simile richiesta piuttosto ingiusta. Anzi, ti confido che se la decisione spettasse soltanto a me non mi recherei neppure a quell’appuntamento. Ora Ezio io posso comprendere che questo sia un di grave momento finanziario in ogni campo sanitario e forse posso pensare che questo accertamento medico sia dovuto ai molti falsi invalidi che stanno saltando  e che forse le istituzioni fanno soltanto il suo lavoro, ma quello che non posso accettare è che a subirne le sgradevoli conseguenze siano come sempre gli invalidi veri… Quindi, chiederò al personale dell’I.N.P.S. di recarsi al mio domicilio, perché in tutta sincerità non trovo giusto che sia io o la gente come me ad andare a confermare quello che già sanno essere le mie condizioni fisiche causate da una tetra paresi spastica permanente procurata da un parto prematuro di sette mesi con delle gravi conseguenze come tu già sai.
Ezio scusa, ma secondo te pensi che una persona con la mia patologia possa migliorare o guarire?
Ho rimandato tutti  documenti da loro richiesti sperando che possano risultare chiarificatori e per far comprendere, ancora una volta, che niente è cambiato e neppure potrà mai cambiare.
Purtroppo mi sbagliavo contrariamente alle mie aspettative neppure la documentazione completa è stata sufficiente anzi, al contrario, martedì 6 dicembre, mi sono dovuta recare alla visita e non è finita qui! Quando finalmente dopo aver trovato posteggio con la macchina io e mia sorella siamo arrivate all’appuntamento, al momento del nostro turno, quando siamo entrate negli uffici, dopo pochi secondi di conversazione, con mio enorme stupore mi comunicano che non è sufficiente la mia presenza fisica ma, addirittura, se non mi faccio rilasciare un certificato medico specifico prescritto o da una fisioterapista, da un neurologo e da un psichiatra che confermino  di avermi seguito recentemente, non si potranno  convalidare le mie condizioni di disabilità.
Ezio ti confido che trovarmi in questa situazione, oltre ad affliggermi, mi rende furibonda per la rabbia. Permettimi di dirlo Ezio come può un’istituzione come l’I.N.P.S., già in possesso di tante nostre informazioni, metterci i bastoni tra le ruote della carrozzella e non si fanno carico che i problemi che già abbiamo noi persone disabili nel quotidiano, per quanta dignitosa fatica, sono insormontabili.
Tutto questo lo trovo vergognoso e tu cosa ne pensi?

Ora è  meglio che cambi argomento. Un altro scoglio che presto in famiglia dovremo saper affrontare sarà il prossimo ormai imminente intervento chirurgico di una delle due protesi ad ambedue ginocchia. Mi permetto di ribadire ed affermare che so perfettamente di non essere l’unica persona diversamente abile a dover affrontare certe difficoltà e che stanno soffrendo in questo mondo. Tu stesso attraverso le immagini e le fotografie postate  su Facebook sei riuscito a farmi comprendere quanto fosse importante per te por svolgere volontariato nella tua città e soltanto più tardi, quando avevo già dei sospetti, mi hai confermato con estrema gentilezza quanto tu ci tenessi ad occuparti di persone che come me si trovano a dover lottare con delle difficoltà quotidiane. Pochi giorni dopo quella rivelazione, mi hai inviato le fotografie di un nostro amico in comune (Lillo) il quale anch’egli di problemi penso ne abbia una marea… proprio sentendoti parlare di lui e di alcuni argomenti con tanto interesse, ho pensato che avrei potuto considerarti un amico e confidarti i miei problemi. Per questo ho deciso di inviarti una mail  dove ti parlo di me descrivendoti in parte alcuni momenti difficili della mia vita.
Carissimo Ezio, scusa lo sfogo non pensare che ti abbia scritto tutto questo per rattristarti ma al contrario proprio perché ti considero un amico dai mille interresi ci tenevo a parlarti un po’ di me più apertamente affinché tu possa comprendermi e conoscermi più a fondo. Per quanto mi riguarda sono una persona tenace e battagliera. purtroppo non potendo agire in piena libertà, spesso devo sottostare a delle regole che ritengo ingiuste o quel che è peggio non condivido. Ma ora basta con le questioni burocratiche tanto nessuno di noi potrà mai cambiare il mondo.
Ora ti  saluto sperando di non averti rattristato troppo e ti invio i miei più sinceri auguri per le feste Natalizie con un caloroso abbraccio.
Ti ringrazio per ascolto e ti porgo le mie scuse se per caso ti ho annoiato con affetto
Marini Maria Grazia Da Genova

 

53 commenti

  • Antonio Melis

    Non sanno più dove mettere le mani, e se la prendono anche con i diversamente abili, e vergognoso . Ezio ;;;;;;;;;;;;;;;

  • Concetta Di Carlo

    Una tetra paresi spastica è abbastanza evidente, anche un asino si accorgerebbe dell’effettiva invalidità irreversibile. -.-

  • Daniele Latini

    in un mondo cosi’ c’e’ da aspettarsi di tutto comunque bisogna reagire e denunciare queste cose che purtroppo si ripetono troppo spesso

  • Rosanna Valente

    ma la commissione in cosa consiste??? a leggere documenti??? e quanto ci costano stì PROFESSIONISTI????

  • Cristina Galli

    Cristina Galli è una vergogna….il mio pikkolo ha 1 sindrome genetica e da marzo nn riceve + niente pure lui invalido al 100×100….la vs fatta a maggio la risposta ha dato ok a fine settembre e con i nuovo modulo x la richiesta del pagamento ce li daranno a gennaio 2012 e nn è finita xkè di nuovo a marzo li sospendono x la vs(la 5)d’invalidità….ke dire…è uno schi…..

  • ezio vinciguerra

    Ciao Bruno sono tristissimo ma allo stesso tempo battagliero. Ti prego di condividerlo con gli amici e di chiedere l’amicizia di Maria Marini per farla sentire meno sola. Per adesso ha avuto il sostegno dei gruppi dei diversamente abili. Un abbraccio grande come il nostro mare.

  • Marcello Finocchiaro

    L’undicesima manovra, la più importante, consiste nell’iniettare all’intera popolazione una dose di DNA di Madre Teresa di Calcutta e/o di Padre Pio. in modo da modificare l’indole dell’intera cittadinanza.

  • Giovanni Caruso

    Giovanni Caruso Scusate ma a me sta manovra mi sembra dittatoriale, sarà pure rigida, sarà pure equa ma tende sostanzialmente a dominare sulla vita dei cittadini, che non potrebbero più ritenersi liberi. è vero che c’è troppo spreco e troppi furbi, ma ricordate che ognuno deve vivere liberamente. Anche perchè ricordate che in ITALIA, qualsiasi regola è fatta per essere infranta. Ha ragione Marcello Finocchiaro, bisognerebbe imparare solo la buona educazione e il senso civico. E poi chi controllerebbe tutti questi sistemi che supercontrollano? Il problema in Italia è proprio questo. Chi ha in mano il potere (di controllo o decisionale) e quello che più di tutti si comporta scorrettamente, allora in ITALIA e solo in ITALIA, ci vorrebbe un controllore del controllore che controlla il controllore del controllore, e alla fine è sempre un magna magna generale.

  • Pietro Rossi

    più che condividerlo ….non posso. Speriamo che siano in tanti a leggerlo. Buona giornata Ezio

  • Antonio Melis

    Infatti il pegtior sordo non è quello che non sente, ma hai mè e quello che non vuol sentire ;;;;;;;;;;;;;

  • Manrico Mascia

    mica male come idea ma prima bisogna mandare al macero l attuale classe politica… metterebbero i bastoni tra le ruote quindi azzeramento e di nuovo avanti marsc

  • Fogli Gabry

    Il dolore ti fa apprezzare sempre di più quando stai bene e ti fa rendere conto di quanto poca cosa sei. Noi, con la nostra arroganza, la superbia, il vivere tutto di fretta e il volere sempre di più abbiamo perso il contatto con la nostra vera essenza: la nostra vera essenza è quella di essere dei piccoli, insignificanti puntini nell’armonia dell’Universo.
    Gabry Fogli

  • Marina Cometto

    SANITA’, ASSISTENZA E ISTRUZIONE SONO I CARDINI PER UN VIVERE CIVILE E A LUNGO, tutto il resto può essere limitato , stipendi di politici e manager , sovvenzioni faraoniche a Paese in difficoltà , abbiamo appena garantito 600 milioni alla Libia, Armamenti , continuiamo a comprarne manco fossimo in guerra,

  • ezio vinciguerra

    Ci vuole la tristezza per capire la felicità, il rumore per apprezzare il silenzio e l’assenza per capire il valore della presenza di qualcuno….♥

  • Don Gino Delogu

    in questo tempo forte per la vita dei cristiani, meditiamo sulla nostra fede, il modo di viverla e di sperimentarla come testimoni del Signore che viene.

  • ezio vinciguerra

    Nel donare amore è umiltà, non ci sono né vinti e né vincitori, c’è solo la voglia di donare..
    MARIA NON SEI SOLA… GRAZIE A TUTTI

  • Cinzia Camiti

    Carissimo Ezio, ciao come stai?

    Ci sono persone che abbracciano anche senza toccarti e ti stringono anche quando sono lontani perché sono ovunque, sono quelle le persone veramente speciali come te! Grazie!

  • Don Gino Delogu

    Per quanti esercitano l’autorità: genitori, educatori, politici, pastori della Chiesa. Perché la usino per servire e non dominare sugli altri. Preghiamo.

  • Bruno V. Bardelli

    Dovrebbero semplicemente vergognarsi!!!!!!!
    Ezio possiamo fare qualche cosa per questa figliola?
    Don Gino giustamente dice preghiamo…… ma francamente penso che non basti.
    Grazie e ciao

  • Bruno Caleffi

    ma Ezio e’ un piacere, chiederle l’amicizia. vedi?? anch’io ho fatto, faccio, poco, ma vado, ho fatto volontariato, conosco l’attuale degrado. E come se non bastasse ancora tagli alla sanita’. Ma non sono pezze giustificative, lo faccio per me, ho avuto molto, credimi. ciao Ezio e vaiiiiiii.

  • Capitano Musica

    Capitano Musica Cara Maria, Purtroppo, essere diversamente abili in questa nazione è diventato un problema solo ed esclusivo dei diretti interessati. Le istituzioni hanno perso sensibilità a prendere in considerazione questa tematica perché , è doloroso dirlo, la popolazione stessa ormai è distratta dai problemi che attanagliano la nostra società. Un popolo che rassegnato ha ceduto anche alle ultime manovre finanziarie che ledono notevolmente i diritti del ceto medio, trascinandolo a sicura povertà la maggior parte dei cittadini, per difendere i diritti di una minima parte di popolazione che detiene i veri risparmi di questa nazione e che non ha scrupolo alcuno di schiacciare il resto delle persone tutte (diversamente abili comprese).
    Una popolazione cinica disposta ad affondare il prossimo pur di cercare di mantenere rigoglioso il proprio orticello che puntualmente viene comunque depredato. Tutto questo porterà sicuramente alla guerra tra poveri che purtroppo ha gia avuto un silenzioso inizio. Siamo manovrati a piacimento dai mass media che tendono solo ed esclusivamente ad indirizzare le ideologie delle persone nel senso opportuno agli interessi di parte. Abili nell’alinare le menti, In nome di cosa? Salvare l’Italia? A mio avviso salvare l’Italia non dipende ormai neppure dagli Italiani stessi. Con rammarico noto una certa rassegnazione in noi tutti che siamo stati usati per i business e poi abbandonati al nostro destino. Diceva giustamente Monicelli che finchè un popolo non ha il coraggio di ribellarsi, verrà puntualmente schiacciato, oppresso e destinato alla disfatta. NOI SIAMO QUESTO. Nessuno di noi riesce a Vergognarsi di quanto accade ai pensionati, ai pensionandi, ai diversamente abili e ai giovani. Così non si va da nessuna parte anzi si arriva sempre più in fretta verso un precipizio. Le lettere inviate da te Maria, alle istituzioni, non serviranno a niente perché indirizzate ad un ente astratto, onirico, come l’IMPS. Io vado fiero di essere Italiano e non mi vergogno di appartenere a questa terra. Mi vergogno invece di avere dei connazionali ciechi, collusi con interessi di parte e cinicamente ladri che occupano le stanze del potere solo per potere mantenere integro il proprio stato di benessere a discapito di chi soffre. Se non esiste una giustizia terrena, su di Voi si abbatterà prima o poi una giustizia divina che non si può comprare. Finirete tutti dannati per DIO. Abbiamo pagato con tante vite e sparso tanto sangue per potere avere il benessere e cacciare via gli invasori che non essendo stati sterminati a dovere oggi si ripresentano e, imperterriti e per niente pentiti, decidono per noi. Si insinuano nei nostri interessi e decidono chi ci deve governare. Sarei curioso di sapere quanto ha guadagnato Prodi da tutto questo. Le lusinghe che ci sono state fatte per la Creazione dell’Europa. Un tempo ci volevano invadere e ci siamo difesi, adesso ci siamo buttati tra le braccia di costoro di nostra iniziativa. Sono triste. Hanno spezzato per sempre la speranza di una popolazione intera.

  • ezio vinciguerra

    Capitano Musica oh mio capitano. Che bella e purtroppo molto reale e veritiera disamina del Paese di Pinocchio. Ti Pubblico con molto, molto piacere… NOI NON SIAMO QUESTO.

  • ezio vinciguerra

    Ciao Luisa, non ho più lacrime per piangere. Aiutami tu che hai la forza.
    Ti prego di leggere con attenzione, fino alla fine.
    Per adesso di non farne parola con gli altri.
    Ezio

  • Luisa Maldarella

    Caro Ezio,
    che dirti,siamo destinati a combattere per poter andare avanti…le disavventure di questa donna
    mi hanno commossa…e allo stesso tempo ho ripercorso i quasi 8 anni con Lillo ..spero solo che
    il Signore aiuti Maria e la sua famiglia.
    Ti riabbraccio.
    Luisa

  • Luisa e Lillo

    Ciao Maria, attraverso queste riga percepisco disperazione..ma allo stesso tempo tanta voglia a non mollare…siccome viviamo giornalmente anche noi i sopprusi delle istituzioni che…si accaniscono sempre sui piu’ deboli,noi non molleremo mai…anzi, ti diro’ di piu’…gli faremo terra bruciata…intorno, se non mollassimo non faremmo altro che il loro gioco e non andrebbe affatoo bene per te,Lillo e quanti sono nella stessa situazione….forza Maria, si va avanti..se hai bisogno io ci sono.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *