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Appello urgente per i marittimi rapiti

a cura del Cap. Salvatore Mare

Agli Egregi Comandanti e Direttori, Ufficiali di Coperta e di Macchine, Sottufficiali e Comuni Equipaggi della Flotta Fratelli D’Amato, Dolphin Tanker, Perseveranza, Venice Shippin.

Oggetto: SAVINA CAYLYN e ROSALIA D’AMATO – Appello alla responsabilità

Egregi Signori Uomini di Mare, in relazione al sequestro delle navi e dei relativi equipaggi della Savina Caylyn e della Rosalia D’Amato, e allo stagnare della trattativa per il rilascio dei nostri colleghi, è opportuno far notare che siamo tutti richiamati alle proprie responsabilità, civiche ed umane, e alla propria moralità.

Considerato:
– che l’assicurazione ha pagato o pagherà la nave e il carico, e quindi la società armatrice economicamente non ci rimetterà praticamente nulla;
– che il Governo Italiano quando poteva intervenire militarmente, ossia prima del presunto e probabile smistamento dei sequestrati nell’entroterra, non l’ha fatto, e che attualmente, oltre a fornire un incolore monitoraggio, non è in grado di fare altro;
– che nessun “filantropo” è interessato a pagare il riscatto, non avendo peraltro alcun riscontro economico;
– che economicamente, il reale bene sequestrato è la nave e il suo carico, e non l’equipaggio, dal basso valore commerciale ma altamente coinvolgente sotto il profilo emotivo;

Invito Voi, noi Gente di Mare, tutti gli addetti ai lavori tecnici e portuali, e tutti gli “uomini giusti”, ad indire entro una settimana da oggi, uno sciopero generale ad oltranza che coinvolga tutte le attività delle navi della flotta Fratelli D’Amato S.p.A, Dolphin Tanker S.r.l., Perseveranza S.p.A. di Navigazione e Venice Shipping & Logistic, fino alle risoluzioni positive dei sequestri, con il ritorno a casa dei nostri rapiti.
Troppo facile criticare, basta con le fiaccolate, le strombazzate e le dimostrazioni innocue, bisogna agire, ciascuno secondo la propria coscienza, non possiamo essere considerati complici dei pirati; oggi è toccato alla Savina Caylyn e alla Rosalia D’Amato, domani potrebbe accadere ad altri o a noi stessi. È in gioco non solo la vita dei rapiti, ma anche la credibilità della nostra intera classe lavoratrice.
Invito chiunque a rendere questo documento di pubblico dominio, altresì esorto le sigle, le associazioni di categoria e sindacali, a dare un cenno di adesione all’iniziativa, in modo da sapere a chi sarà di dovere ringraziare per la liberazione, e chi no.
(Piano di Sorrento, lì 13/09/2011 Il Presidente dell’Associazione Marinai Sorrentini cap. Salvatore Mare)

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