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La crociera di maggio

di di Roberta – Ammiraglia 88
www.ammiraglia88.it
www.mondovespucci.com

Ciao Ezio,
so che da buon marinaio apprezzi la navigazione e il mare. Ti invio perciò il racconto della mia ultima crociera, durante la quale ho “subito” il battesimo del mare con Nettuno nascosto tra le onde … nel caso volessi sognare un po’.
Ciao ciao.

L’idea di questa nuova crociera era nata già alla fine dell’anno scorso. La “colpevole”, ironicamente parlando, dell’iniziativa è stata una mia collega. Lei sapeva che il mio “vizio” è quello di trascorrere, appena ne ho l’opportunità, una settimana di ferie su una bella nave in mezzo al mare, toccando ogni giorno un porto diverso generalmente in uno Stato differente.
Il riassunto di questa ultima crociera potrebbe essere questo: oltre a rilassami ed ammirare bei panorami, ho fatto anche il battesimo del mare e in un modo tutto particolare; il tempo è sempre stato ventoso e con il mare mosso, però durante le escursioni non abbiamo mai usato l’ombrello; abbiamo ballato spesso, perché il mare si è divertito molto e non ci ha risparmiati.
Questa volta ero in compagnia di tre persone, e una di queste è Renza la raggiante collega neo pensionata che voleva festeggiare l’evento concedendosi la sua prima crociera. Qualche mese fa, quando mi aveva detto di questa sua intenzione, ovviamente l’avevo caldamente appoggiata. Tu non avresti fatto altrettanto?
La rotta era questa:
Venezia – Bari – Katakolon – Santorini – Rodi – Dubrovnik – Venezia

Il salpare da Venezia, l’ho scritto ancora in altre occasioni, fa in modo che l’incanto inizi già alla partenza. Grazie a due robusti rimorchiatori siamo stati accompagnati, attraverso il canale della Giudecca, fino al mare aperto. La nostra rotta ci avrebbe portati il giorno successivo al porto di Bari. Durante questa sosta abbiamo fatto una delle escursioni organizzate a bordo ed abbiamo visitato i trulli di Alberobello. Era solo la prima tappa, ma abbiamo iniziato già qui ad avere un vento ostile.
A Katakolon siamo scesi autonomamente facendo un giro nei dintorni del porto. Due passi tra negozi e giardini. Il vento ci ha accolti anche qui, addirittura ci ha impedito di ormeggiare in porto come era previsto. Sono state calate quindi in mare diverse lance della nave, che andavano avanti e indietro dal molo sbarcando diverse persone. Il nostro era un pilota molto esperto, che non ci ha fatto sentire il mare visibilmente mosso.
La tappa successiva era Santorini. No comment!
Le escursioni sono tutte iniziate in ritardo a causa del mare molto mosso. Si sono dovuti organizzare dei trasferimenti con i battelli locali (questo fatto mi è stato spiegato dalla direttrice di crociera in un secondo momento, quando mi sono intrattenuta a fare due chiacchiere).
Che impresa! Per scendere dalla nave e salire su questi battelli dovevamo attendere l’onda giusta e, letteralmente, saltare! Dalla nave ci aiutava a sbarcare un addetto, mentre sul battello due forzuti marinai ci prendevano saldamente per le braccia al momento giusto, perché, quando l’onda era quella migliore, ci “tiravano” a bordo.
Nell’attendere il momento favorevole, sono stata sorpresa nel vedere che il bordo del battello scendeva e saliva con un sobbalzo di circa un metro (sia più in alto, sia più in basso rispetto alla nostra posizione sulla piattaforma della nave). Impressionante! Vedevo il bordo sparire sotto la piattaforma della nave, per poi riapparire e risalire di altrettanto sopra … mai visto prima una cosa così!
A carico effettuato (con lungaggine, visto che i momenti propizi erano ad intervalli) finalmente il battello è partito. Abbiamo ballato molto bene fino all’attracco al porticciolo di Santorini e la discesa a terra è stata nuovamente molto impegnativa.
Il ritorno è stato simile, ma con un mare che era un po’ meno agitato. Nel salire sul battello non c’era così tanto sobbalzo, anche se comunque le solite forzute braccia ci hanno dato una mano. In mare aperto si oscillava ancora ed è stato qui che è avvenuto il mio battesimo del mare (e non solo il mio). Ogni tanto, tra i sobbalzi del battello, in mezzo ai capricci delle onde, adornate di una schiuma bianca in un bellissimo mare azzurro, una di queste veniva di traverso. Questa volta il battello era di quelli aperti nella sua parte finale ed io ero proprio seduta sul lungo sedile a poppa. Sullo stesso sedile c’erano anche i miei amici e due bambini. Di queste onde bizzose, che entravano di traverso, ne abbiamo prese ben cinque. Sono entrate nella barca in aggiunta ai piccoli consueti spruzzi. I due bambini si sono concretamente fatti una doccia. Noi invece abbiamo preso, letteralmente assorbito, tutta l’acqua di mare che invece è caduta sul sedile e che scivolava velocemente verso destra e verso sinistra assecondando i sobbalzi del battello. Sembrava di essere a Gardaland! Dopo la prima onda laterale, e il primo allagamento del sedile e del nostro “lato B”, non ci siamo spostati; ormai eravamo già bagnati (e stavamo rientrando in nave, quindi nelle nostre cabine ci attendevano i pantaloni asciutti), ed inoltre non era proprio il caso di alzarsi, visto che si dondolava bene! Il male minore era stare seduti; ormai, goccia più, goccia meno, o meglio, secchiata più, secchiata meno, che Nettuno non ci ha risparmiato, semi-nascosto in quel mare di un azzurro intenso, tradito però dalla barba bianca dissimulata nella schiuma candida di ogni onda.
Ma un’altra cosa divertente era successa anche precedentemente, quando eravamo in cima al villaggio di Oia. Guardando in basso, ammaliata da quell’incredibile colore del mare, ho visto la nostra nave spostata rispetto alla posizione del mattino. Che strano! Ho pensato che noi avessimo fatto un giro particolare e quindi questo fosse solo un effetto ottico. Dopo aver fatto due passi, guardando nuovamente in basso, ho visto la nave che si muoveva; la nave stava andando e il comandante ci stava abbandonando a terra. Non ti dico le battute scherzose dei miei amici: ci lasciano qui, ecc. ecc.
Ad un certo punto abbiamo visto però che la nave stava ritornando indietro (il comandante ci ha ripensato!).
Lasciando a parte gli scherzi, in seguito abbiamo saputo che, causa il vento forte e il mare mosso, il comandante aveva dovuto spostare la nave per condurla in un punto più riparato e sicuro, interrompendo perciò gli sbarchi e gli imbarchi. Nonostante vento, mare agitato, ed avventure in battello, posso confermare che Santorini è molto particolare e bella. Oltre al villaggio di Oia abbiamo fatto un giro panoramico in pullman sulla sommità dell’isola, con una vista bellissima verso la caldera in cui erano ormeggiate due belle navi da crociera.
A Rodi, arrivando comunque con un po’ di mare mosso, ma meno del solito (ormai non ci facevamo più caso dato che in nave si sentiva pochissimo), la nave ha attraccato regolarmente in porto. Nella nostra discesa a terra abbiamo visitato la città vecchia e il castello.
Il ritorno, con rotta verso Dubrovnik, è stato ancora una volta con mare mosso. A causa del vento la nave ha avuto il permesso di entrare nell’altro porto, quello a nord. Così gli spostamenti verso il centro sono avvenuti con lo Shuttle Bus organizzato da Costa Crociere. In questa cittadina abbiamo scelto di andare solo a  fare due passi all’interno della fortezza.
La partenza per Venezia è stata ancora di più “movimentata”. La sera è iniziato a piovere ed abbiamo ballato con i classici tonfi che la nave fa. Il compagno della mia collega ogni volta, scherzosamente, chiedeva se avevamo toccato uno scoglio.
Tutto è andato bene, per tutti, quindi è stata come sempre una bella esperienza. Certo che … non mi era mai capitato di trovare praticamente una settimana di mare mosso con intoppi e imprevisti al nostro arrivo nei porti. Noi quattro non abbiamo avuto problemi e devo dire che non ho visto, nemmeno a cena, decimazioni ai tavoli. Questa volta, in quanto perseverante crocierista, sapevo che era previsto anche un regalo di fine crociera (spetta a tutti i soci della categoria Pearl). Non immaginavo cosa fosse, perché avevo appena raggiunto quella categoria, e così ho ricevuto una inaspettata sorpresa: un modellino in metallo della nostra nave, Costa Fortuna. Oltre a questo ho potuto gustare una cena omaggio al ristorante Conte Grande, un ristorante a pagamento dove vengono riservati un trattamento eccezionale, come se negli altri ristoranti si stesse male!, e dove c’è ancora maggiore cura nel presentare e preparare i già ottimi cibi distribuiti a bordo.
Posso affermare quindi che è stata una nuova crociera, purtroppo ormai da archiviare, con esperienze nuove, panorami fantastici, giornate rilassanti e trattamento da signori. Consigliata vivamente a tutti!
Sono riuscita a farti ingolosire, e soprattutto sognare, almeno un po’?
(Roberta – ammiraglia88 – 21 Agosto 2011)

7 commenti

  • Mari Supertino

    Ciao Ezio,
    grazie a te e soprattutto a Roberta.
    Con piacere spero anch’io che questo contatto virtuale ci porti a conoscerci meglio e chissà mai che un giorno non ci si incontri davvero… magari ad un concerto di Luca!!!
    Alla prossima Mari

  • ezio vinciguerra

    Ciao Mari, mai dire mai nella vita è il mio motto nonché l’epilogo del mio libro Emigrante di poppa.
    Vedrai che quanto prima ci conosceremo al concerto …. Luca è un Artista con la A maiuscola e, allo stesso tempo, uomo dotato di straordinaria sensibilità e solidarietà verso i bisognosi.

  • ezio vinciguerra

    Ciao Giusy magari si potesse ma la crociera l’ha fatta la nostra amica Roberta che ci ha deliziato di questo suo diario di bordo. Un abbraccio

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