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Un mare di lavoro …senza tutele

di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

Quello dei marinai è un lavoro solitario, spesso faticoso, stressante e poco sicuro.
Ci si accorge di questi lavoratori quando vengono sequestrati e presi in ostaggio dai pirati, o quando per la disperazione si aggrappano ad un albero di poppa per protestare contro i licenziamenti, oppure quando muoiono schiacciati dagli elevatori come nel caso dei marittimi di Genova.
La maggior parte degli scambi commerciali fra i vari paesi del mondo avviene per mare. Un giro di affari di colossale (si calcola il triplo del settore auto). Di tutti questi soldi ai marinai non viene in tasca quasi nulla. Gli asiatici, che sono la maggior parte della forza lavoro non qualificata a bordo dei mercantili nel mondo, sono assunti per poco più di 200 dollari al mese, mentre la paga dei marinai italiani dipende dall’armatore, dalla situazione e dalla bandiera che batte il mercantile su cui sono imbarcati. E la sicurezza a bordo?
Difficile da controllare perché non si può andare a bordo di una nave in navigazione solo che in casi eccezionali e per ragioni di sicurezza o emergenza sanitaria.
Agli armatori va bene così. A loro non piace che si ficchi il naso nelle loro stive, né che si chiedano particolari postille sui contratti di lavoro; contratti molte volte fatti solo sulla parola. E allora …“finché la barca và lasciala andare”.

17 commenti

  • Salvatore Giuseppe Scipione

    grazie Ezio sei veramente una cara persona!!!!!
    quando avrai un attimino di tempo vorrei chiederti una cortesia…..
    ti ho visto accreditato tra gli amici di nave Lupo e ti prometto che al prossimo raduno ti invitiamo

  • Ezio Pancrazio Vinciguerra

    Grazie Salvatore non appena fissate il programma mandami l’articolo che lo pubblichiamo e lo divulghiamo. Un abbraccio

  • Antonio Corsi

    Mi dici di non pensare al passato ma al futuro……….. hai ragione ma mi piacerebbe di più trovarmi nel passato………….. hahhahha
    Scherzo naturalmente e grazie di nuovo

  • Giovanni Gavino Leone

    ogni anno organizzo il raduno di maritele cagliari, porto i vecchi a spasso. Tu non mi hai ancora detto che categoria avevi. Sai che io ero (sono) STGF, e tu?? fammi sapere ciao un abbraccio.

  • Ezio Pancrazio Vinciguerra

    Ciao Giovanni io ero Fr. però l’unico della mia categoria che ha lavorato per 10 anni al nuovo sistema automatizzato dei messaggi (io sono stato il battistrada per far partire i messaggi dagli uffici) per questo gli amici Tlc mi hanno adottato a IDR

  • Giovanni Gavino Leone

    Oggi so qualcosa di più. Ecco perchè fra i TLC sei sicuramente il migliore. Un abbraccio Ezio, sei un amico carissimo.

  • Ezio Pancrazio Vinciguerra

    Sei troppo buono, come tutti gli stgf. Quando arrivai in quel posto per due anni, sottolineo due anni, i vecchi segnalatori e Rt mi hanno fatto studiare, studiare, studiare fino a quando oltre a quel posto mi è entrata in testa una visione come dire più “eterea” della nostra benamata marina… mi difendevano Vichi, Maruccia, Parisi, Bencivenga, De Caro, Bracco, Tivoli ecc. ecc. praticamente tutti perchè per loro ero e sono rimasto l’unico FR/TLC della Marina.

  • Giovanni Gavino Leone

    Quanto mi mancano le telescriventiììì. Lo sai che qui in negozio ne ho due?? vorrei metterle in funzione e collegarle, ma non ho tempo.

  • Giovanni Gavino Leone

    quando ero al ministero facevo il punzonatore. alla fine del turno avevo le dita gonfie, ma me ne andavo contento come un fringuello.

  • Francesco Moliterni

    e’ vero, una volta marinai, marinai per sempre.grazie mille “ezio” un abbraccio

  • Elio Di Luzio

    E’ vero Ezio!!!!!! “per sempre MARINAI” Abbraccio te e la tua famiglia!! a presto!!!

  • Ezio Pancrazio Vinciguerra

    🙂

    Carissimo Elio, sono felice e contento anch’io di averti ritrovato.
    Abbraccio te e i tuoi cari forte forte al cuore.

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