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17 marzo 2011 si festeggia pagando di tasca propria

di Alessandro Cadelano

A proposito di Festa Nazionale per i 150 anni dell’unità d’Italia, pensavamo di aver visto tutto…

Con il decreto legge n. 5 del 22 febbraio 2011, il Governo ha deliberato che, limitatamente all’anno 2011, il giorno 17 marzo sarà considerato giorno festivo per festeggiare la ricorrenza dei 150 dell’unità d’Italia.
Tuttavia, la normativa, al fine di non far derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, stabilisce che gli effetti economici e gli istituti giuridici e contrattuali previsti per la festività soppressa del 4 novembre (Festa Nazionale delle Forze Armate dedicata ai caduti) non si applicheranno a tale ricorrenza ma, in sostituzione, alla giornata del 17 marzo 2011.
Di conseguenza, appare evidente che i dipendenti pubblici si ritroveranno a celebrare l’unità d’Italia dovendo rinunciare “forzatamente” ad una delle giornate di festività soppresse di cui alla legge 937/77.
E’ certo che non può non suscitare perplessità l’imposizione, per legge, di far pagare agli stessi dipendenti l’istituzione di una festa nazionale,tra l’altro senza averli adeguatamente e prioritariamente informati, così da far scaturire tutta una serie di critiche e disapprovazioni.
E’ opportuno ricordare, infatti, che in passato quando si trattò di istituire nuovamente la festività per il 2 giugno quale ricorrenza della Festa della Repubblica, non si procedette ad incidere direttamente sulle ferie già in godimento dei lavoratori, semplicemente stabilendo che la commemorazione meritava di essere considerata alla stessa stregua delle altre festività.
Ci si auspica adesso che le Amministrazioni militari non applichino rigidamente quanto sopra supposto anche al fine di evitare l’eventuale nascita di tutta una serie di contenziosi.

 

4 commenti

  • Pietro

    I parlamentari si sono aumentati lo stipendio……….di 1.350€ (milletrecentocinquanta euro)………approvato all’unanimità…………si dovrebbero vergognare……..
    Non è che poi chi è in servizio non pecchi……..chiederebbero la presenza festiva: recupero o soldi, neanche questo non sta bene…….un saluto a tutti i marinai………

  • Roberta

    E’ una vergogna!
    Sembra che anche da noi, ma lo sapremo con certezza la prossima settimana, ci verrà imposto di stare a casa “appropriandosi” di un nostro giorno di ferie!
    Prima hanno i buoni propositi, poi ci litigano sopra per settimane; si arriva ad un “verdetto”: ok è festa nazionale.
    E adesso cosa si inventano? Festa, che non è festa … è giorno di ferie obbligatorio! Preziose ferie buttate, dopo che comunque quest’anno perdiamo il 25 aprile e il 1° maggio che già non sono feriali.

    Spero che capiscano l’assurdità di aver perso una marea di tempo litigando tra “loro”, per poi rifilarci la “fregatura”.
    Non aggiungo altro!

  • Riccardo

    I nostri politici dovrebbero essere linciati perchè hanno ingoiato un pezzo di questo paese, la sua dignitoasa bellezza, la sua allegria, la sua gioia di vivere. Hanno violentato la natura con i rifiuti tossici, inquinato i corsi dìacqua con velenosi liquami! Hanno rubato il futuro ai giovanai e agli anziani la serenità. Hanno ammazzato, nei cantieri insiuri, i lavoratori e lavoratrici. Hanno mortificato il merito e privileegiato i loro figli e nipoti.Hanno fatto afari con danaro pubblico e abusato del denaro pubblico. hanno tentato di uccidere, in una sola frase, la speeranza, e non hanno ancora concluso la loro opera. RESISTEREMO, RINASCEREMO.

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