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Diario di bordo

www.spiritodistella.it

…per diffondere i diritti delle persone disabili.

La traversata atlantica ha sottoposto la barca ad uno stress notevole ed un grosso danno ci ha costretto ad una sosta forzata qui in Martinica.
L’isola è bella, verde e lussureggiante, la popolazione creola ha tratti gentili e l’influenza francese si sente tutta. Incontriamo diversi italiani che ci danno informazioni ed aiuto. A novembre, prima di partire, mi ha scritto un signore francese disabile che vive in Italia, Jean (l’anno scorso ha partecipato a Trieste ad una giornata a bordo de “lo Spirito di Stella”, una delle 70 giornate gratuite che organizziamo ogni anno permettendo a circa 600 persone di vivere il mare in autonomia e indipendenza).
Il destino molte volte ti riserva delle sorprese, e questa lo è stata davvero. Mi sono messo subito in contatto con lui e così ho conosciuto Jean…. Due mail, una telefonata, ci capiamo subito, arriva nella zona cantieristica dove siamo attraccati. Forte, robusto, capelli rasati, due occhi azzurri, vivi, ha 74 anni e non li dimostra proprio. Una sedia a rotelle gialla con la quale si muove da ormai 57 anni. Incidente in auto. “Non avevo ancora la patente, guidava un amico, eravamo in cinque, gli altri, si interrompe…”. “Non si sono fatti niente” completo io la frase. È un racconto che ho sentito spesso, grazie ai racconti delle tante persone che visitano questa barca credo di averne un buon repertorio. “Era dura 57 anni fa, la maggior parte delle persone con un incidente così moriva e chi ce la faceva si trovava in una società assolutamente impreparata. Ho fatto di tutto, gare con gli sci, in auto, con piccole barche non adattate, con gli ultraleggeri. Sono stato campione di Francia diverse volte”. Gli occhi gli scintillano, è un tipo tosto questo Jean. Posso solo immaginare cosa doveva essere, altro che bagni adattati, marciapiedi con lo scivolo, accettazione e comprensione generale, anzi pubblico scandalo se un disabile viene escluso dalla società. Oggi non è tutto perfetto, anzi, se lo fosse non saremmo qui a dire ogni giorno che le barriere architettoniche e culturali vanno eliminate, ma un cambiamento è in atto. Si potrebbe fare molto di più, molto meglio, e con molte meno risorse, è vero, ma qualcosa sta cambiando. Sono passati 10 anni dal mio incidente e ritengo che in questo periodo dei cambiamenti ci siano stati.
A volte si cambia e si sbaglia, a volte è solo facciata e perbenismo, ma se confrontiamo la nostra società con quella di 57 anni fa, dove il disabile se sopravviveva era segregato, nascosto o, se anche voleva uscire, ostacoli e limiti erano spesso invalicabili, non possiamo dire che nulle è cambiato. Cosa fa ora Jean? Ha adattato un catamarano di 15 metri e lo ha reso accessibile alla sedia a rotelle, due anni fa Agnes, la figlia, ha attraversato l’Oceano e lo ha portato qui in Martinica. Biondina, minuta, scattante, Agnes è una velista esperta, in passato è stata la seconda di Isabelle Autessier, ora è il comandante di Handy 48. “Un cliente è un cliente che cammini o no” la filosofia di Jean. Sua figlia accompagna le persone a vedere le belle baie della Martinica in escursioni giornaliere o anche per intere settimane navigando nelle selvagge e incontaminate Grenadine. Da dicembre ad aprile è praticamente sempre pieno. Tra un gruppo che scende da una settimana di navigazione e uno che sale di li a poche ore, trovano il modo di farmi visitare la barca. È spartana ma funzionale, si sale lateralmente e con la carrozzina ci si muove da soli, camera, bagno, soggiorno. Un gran bell’esempio di turismo per tutti, un’ottima opportunità di veleggiare per un giorno o per qualche settimana nelle acque caraibiche, noleggiando una barca, con una skipper esperta e simpatica, senza doversi preoccupare della propria sedia a rotelle. E sono molti quelli che ne approfittano. Eleggiamo Jean testimonial del Manifesto per la promozione del turismo accessibile che considera la persona disabile come un cittadino ed un cliente che deve trovare risposte adeguate alle proprie domande. Diamogliele perché è giusto, diamogliele perché tante persone, come ci dice Jean, lo chiedono.
13 febbraio 2011

Maggiori informazioni sul sito dell’associazione
www.lospiritodistella.it
http://www.ocean-team.org/stella
e
su Facebook.

Responsabile alla comunicazione
Serena Bonan
347-1369907
info@lospiritodistella.it

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