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    201?

    Carissimi amici del marinaio,
    speriamo che il 2012 si porti via questo ennesimo “anno orribile” e lasci l’occasione, a noi tutti, di aprire il cassetto dei sogni per prenderne almeno uno al volo.
    Apprendo dalla televisione che la situazione politica non è proprio delle migliori e che gli “illuminati di niente” di turno intanto continuano ad “inciuciarsi” e a sproloquiare in nome del Popolo Italiano.
    Questi signori si incensano parlando della Costituzione.
    Allora senza nessuna presunzione vorrei spiegare agli “illuminati di niente” l’art. 67 della Costituzione. Esso recita: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita la sua funzione senza vincolo di mandato”.
    Due righe che da troppi anni condizionano la nostra vita. Non sarebbe meglio semplicemente sostituire il “senza” con il “con”? Non se ne può più di sentir parlare di governi diversi da quelli eletti.
    Nell’ultima legislatura erano in cinque i gruppi parlamentari per via dello sbarramento ma grazie al miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci sono diventati ventiquattro. Roba da far arrossire anche il Padre Eterno per l’invidia.
    A noi “Italiani” non piacciono i trasformisti, gli opportunisti, i golpisti, e adesso anche i responsabili. Non abbiamo ancora notato nessuna discontinuità di governare tra ieri, l’altro ieri e oggi, se non i soliti “contabili e ragionieri” di turno.
    In giro si sente dire che hanno concesso la fiducia al governo per fare il lavoro sporco che i nostri parlamentari non potevano fare per ovvie ragioni elettorali.
    Gli Italiani, quelli onesti, chiedono al contrario un lavoro pulito proprio come l’art.1 della Costituzione.
    Fin quando sull’italico suolo esisteranno persone come noi che credono e sanno infiammare il cuore della gente, che con la nostra luce illumineremo questo grigiore di inizio millennio ai finti moralisti di turno, che abbiamo una sola vocazione nella vita, quella di amare il prossimo come se stesso, siamo in buone mani anche se la pazienza sta per terminare.
    Che il Supremo ci protegga dagli “Illuminati di niente” e vegli su di noi e anche su di loro.
    Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

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    Il nuovo anno è proprio come una canzone

    di Toty Donno

    Ogni inizio anno è pieno di tanti, troppi soliti auguri. Io, alla mia maniera, preferisco farli ora. Tutti fanno degli auguri poco plausibili, poco reali. La verità è che noi speriamo solo che quest’anno sia migliore di quello passato. C’è chi pensa che non sarà possibile perché ha trovato l’amore, chi ne è sicuro perché pensa che peggio di così non potrà andare, chi si è arreso all’evidenza e aspetta quel che la vita gli vorrà dare, chi lotta e spera in un sogno che ancora non si avvera.
    Il mio augurio  è che questo nuovo anno possa portare a tutti voi cose, luoghi e persone che lo scorso anno vi ha negato, emozioni e sentimenti che non avete ancora vissuto, sogni e amori che state cercando di mantenere vivi o che state per far nascere. Amori e litigi, fortuna e giornate no, sorrisi e pianti, sì e no, occasioni mancate e occasioni dorate, amici nuovi e ritrovati, persone volutamente perse di cui non avrete bisogno e poi sogni, fantasia e soprattutto, soprattutto Vita.
    In fin dei conti un nuovo anno è proprio come una nuova canzone, sai già chi la canta e chi la suona, conosci il suo genere e sai quanto possa piacerti o meno, sai quanto durerà, sai che quasi sicuramente ci saranno delle note storte, che ti suoneranno male, che qualche parola la sentirai sbagliata, sai che alla fine un messaggio generale ti arriverà comunque, sai che potrai condividerla e farla ascoltare alle persone che ami e sai anche che quando sarà finita ti resterà comunque nella mente, con quel ritornello che non puoi dimenticare, con qualche frase particolare che ti ha colpito nel profondo, con la sorpresa di qualche nuovo suono.
    Non per ultimo sai anche che in futuro, quella canzone, la canterai di nuovo, rivivendola come se la stessi ascoltando per la prima volta, e sarà quella, la tua canzone, i tuoi ricordi.
    Queste parole sono dedicate a tutti voi, a chi mi conosce ed a chi crede di conoscermi, a chi mi ha preso in giro ed a chi ha davvero creduto in me, a chi ha davvero trovato l’amore ed a chi invece crede, in maniera infantile, di amare… a chi è sempre pronto a giudicare ed a chi si fa giudicare, a chi sbaglia e chiede scusa ed a chi non riesce ad ascoltare, a chi parte senza sapere se tornerà ed a chi aspetta con ansia un ritorno, a chi mente sapendo di mentire ed a chi è così stupido da lasciarsi fregare, a chi ha ricevuto un regalo speciale ed a chi è stato deluso dalla dimenticanza di qualcuno, a chi si è innamorato ed a chi è stato illuso, a chi ha avuto il coraggio di cambiare tutto fidandosi ed a chi è ancora troppo diffidente, a chi festeggerà le mie vittorie ed a chi rosicherà dietro le quinte. Buon Anno  nella pace e nella serenità.