Racconti,  Storia

Una partita davvero provvidenziale!

di Marino Miccoli

Arcipelago de La Maddalena (Sardegna), sono le ore 14:45 del 10 aprile 1943 quando 84 (ottantaquattro) bombardieri B17, le tristemente famose “fortezze volanti“, sorvolano da alta quota l’arcipelago; il sinistro frastuono prodotto da tutti quei quadrimotori turba improvvisamente il silenzio che fino ad allora aveva caratterizzato la baia in cui erano ormeggiati i Regi Incrociatori “Gorizia e Trieste”. Inoltre sono agli ormeggi alle banchine anche i sommergibili Topazio, Sirena, Aradam, Mocenigo e Dandolo e alcuni M.A.S..
Cominciano a cadere, fischiando, le prime bombe da 1000 libbre (454 kg.), che sono sganciate dai bombardieri degli Alleati da un’altezza di ben 5.000 (cinquemila) metri.
La base di La Maddalena, sebbene ottimamente munita dalle batterie anti-aeree e anti-nave della 3^ Legione della Milizia dell’Artiglieria Marittima, rinforzata da contingenti di cannonieri della Regia Marina, non oppose alcuna resistenza poiché i bombardieri B17 operavano ad una quota così elevata che, per le difese contraeree dell’epoca, risultavano irraggiungibili!
Le “fortezze volanti” effettuarono indisturbate il bombardamento, centrando più volte l’incrociatore pesante Trieste che non riuscì a sparare neanche un colpo con i suoi cannoni.
La nave sbandò notevolmente sulla sinistra… alle ore 16:00 circa il comandante Viola, dopo aver chiesto al personale rimasto a bordo un laconico “EVVIVA IL TRIESTE!”, ordina l’abbandono della nave. Alle ore 16:15, dopo essersi capovolto, affonderà.
Anche il Gorizia sarà colpito ripetutamente dalle bombe, con la perdita 62 marinai (4 ufficiali e 58 tra sottufficiali e comuni) ma grazie alla sua maggiore corazzatura questo superbo incrociatore rimase a galla e riuscì persino a tirare qualche inutile salva all’indirizzo dei bombardieri Alleati. Fu mal ridotto a tal punto che non fu più in grado di intervenire nel conflitto.
Trentasei B17 (ciascun bombardiere aveva 5 bombe in dotazione) sganciarono il loro carico sul Gorizia, altri 24 sganciarono sul Trieste.
Si stima che in quell’azione la base navale di La Maddalena fu spianata da un tappeto di oltre duecento bombe lanciate dai bombardieri del 301° Bomb Group.
Sul Trieste si contarono 67 morti ( 2 ufficiali e 65 tra sottufficiali e comuni).
Alcuni minuti prima del bombardamento si erano allontanati dalla fiancata del Trieste i moto-barconi con 120 marinai (franchi da servizio) che si salvarono proprio grazie ad una partita amichevole di calcio (squadra locale contro equipaggi Regia Marina) alla quale avrebbero dovuto assistere quel pomeriggio.
E’ il caso di dire che si trattò di una partita davvero provvidenziale!

Considerazioni dell’autore
Se, vincendo la guerra, grande valore è stato dimostrato dagli Alleati Anglo-Americani, come vogliamo definire  il comportamento dei Marinai cannonieri del “Gorizia” i quali, nonostante la tempesta di fuoco scatenata da un nemico così distante da essere irraggiungibile, hanno comunque aperto il fuoco combattendo con quel  poco che avevano a loro disposizione?
Il mio articolo vuole rappresentare un modesto omaggio a quei coraggiosi Marinai e, al contempo, ricordare i caduti di quella triste 10 aprile 1943.

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