Storia

L’architettura della scuola navale “Francesco Morosini” di Venezia

di Giampiero Rellini Lerz

Venezia 1936. L’Opera Nazionale Balilla commissiona agli architetti Francesco Mansutti e Gino Miozzo la costruzione della Scuola Professionale per “Marinaretti”. L’istituto doveva ospitare i giovani della Nave Scuola Scilla prossima al disarmo.
Il cantiere apre nel 1936e la prima pietra, prelevata dall’antico Arsenale, viene posta alla presenza delle autorità locali e dell’Ammiraglio Francesco Ferdinando di Savoia Duca di Genova.
La struttura è frutto della grande esperienza maturata dai progettisti, che sono stati tra i più prolifici architetti del Triveneto nel campo degli istituti di formazione. In una prima fase progettuale fu addirittura prevista una scuola giardino, concetto piuttosto innovativo per l’epoca.
Al termine dei lavori il Morosini (ante litteram) fu trasformato in “Accademia Premarina dell’Opera Nazionale Balilla” (Collegio G.I.L.) con il fine di preparare i giovani alla frequenza dell’Accademia Navale di Livorno. L’inaugurazione, avvenne alla presenza di Giuseppe Bottai Ministro dell’Educazione.

Sulla facciata Sud-Est dell’edificio, quella rivolata verso il bacino si S. Elena, regnava la scritta: “Il nostro destino è stato e sempre sarà sul mare” e non  il tradizionale motto che capeggia su tutte le caserme d’Italia “Patria Onore”.
Durante la 2^ Guerra Mondiale la scuola ospitò parte della X Flottiglia MAS, dopodiché il collegio G.I.L. venne chiuso nel 1945 e, per un breve periodo, divenne sede della scuola sottufficiali della Marina Militare.
Nel 1961 fu riaperto il “Collegio Navale Francesco Morosini”, affiancando il Collegio Navale di Brindisi. La scuola, nel corso degli anni, ha subito moltissimi cambiamenti strutturali, alcuni di questi dovuti dal fatto che, a partire da quest’anno il Morosini sarà frequentato, per la prima volta  nella sua storia,da nove donne. Per questo motivo negli anni scorsi sono stati eseguiti opere di ristrutturazione sia per l’obsolescenza tecnologica dell’edificio sia per cambiare le funzioni interne. Per esempio scomparirà la tradizionale camerata per dare spazio a camerette destinate agli allievi sin dal primo anno scolastico.
Ripercorrere la storia architettonica della scuola Navale Morosini, oltre a essere utile per i miei studi, permetterà di fondare un “patrimonio storico” tale da poter mostrare alle generazioni future come era in passato la struttura.
Quando ho iniziato a fare le ricerche ho scoperto che non esistono pubblicazioni sulla scuola navale Morosini ad eccezione dello “Speciale Morosini” della Marina Militare (1999) ormai introvabile. Anche cercando su internet non ho trovato molto al riguardo, ma sparsa per l’Italia c’è la storia del “Morosini”. Oltre a Venezia, ci sono documenti interessanti all’argomento anche a Firenze e Rovereto (TN). Come ci siano finiti è un po’ un mistero; studi permettendo mi sto impegnando ad andarli a raccogliere e a metterli insieme. In futuro vorrei estendere le ricerche anche al Collegio Navale “Niccolò Tommaseo” di Brindisi, purtroppo caduto in disuso. Ho la fortuna di essere aiutato e coadiuvato da tanti ex allievi del collegio e da tanti appassionati della materia.
Chi volesse partecipare al lavoro e/o avesse del materiale interessante è pregato di contattarmi. Grazie a tutti!
Giampiero Rellini Lerz
giampiero.rellini.lerz@gmail.com
3480585620

3 commenti

  • ares214

    dovrei avere da qualche parte lo “speciale morosini del 1999” ma non dice niente dal punto di vista architettonico però!

  • elisabetta

    Ringrazio per l’interessante informazione pubblicata. Evidenzio un refuso nel nome di uno dei due progettisti, Francesco Mansutti e Gino Miozzo (indicato erronemente con il nome Gino Tiozzo).
    E.N.

  • Ezio Vinciguerra

    Buongiorno signora Elisabetta,
    grazie per il commento e grazie per averci segnalato il refuso.
    Nell’augurio di essere compresi e perdonati, riceva gradito un
    abbraccio grande come il mare della Misericordia Divina.
    Ezio Vinciguerra

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