Racconti

Acido

…di commilitoni e altri

Nel percorso del nostro lavoro talvolta si è costretti a dover affrontare uno di questi momenti che ha la parvenza di essere triste quando una persona a noi cara sembra allontanarsi.

Sappiamo che il motivo è un avvicinamento o un allontanamento da casa  per andare a ricoprire un incarico presso una nuova destinazione di servizio oppure, come sta avvenendo a te caro Pancrazio dai molti conosciuto come Ezio e dagli amici “Acido”, perché percepisci che le cose non vanno per niente bene.

“Acido” è un nomignolo di solito riservato a quelle persone a cui non piace interagire con il prossimo mentre chi ha avuto l’onore ed il piacere di conoscere il nostro amico Ezio sa che la comunicazione verso gli altri è un cardine della sua filosofia di vita come del resto per altre persone di buona volontà.

Questa sua predisposizione a relazionarsi e confrontarsi con gli altri, anche se più volte è stata celata dai limiti posti dal nostro lavoro suscitando talvolta antipatie ed invidia, è fuoriuscita lo stesso prepotentemente forse perché era già una prerogativa della sua indole estroversa. Come nel tuo passato hai utilizzato tanti codici come canale di comunicazione utilizzando anche la musica … e che musica!

Acido sono passati ormai tanti anni, troppi, da quando ti sei arruolato e da quando ti abbiamo conosciuto a Palazzo Marina, per te una seconda casa.

Nella tua figura abbiamo individuato una persona che per certi versi se non è stato uno dei precursori è stato sicuramente uno di quegli “uomini” che meglio di altri si è saputo adoperare e adattare percependo, prima di tutti noi, gli obiettivi che la Marina si prefigge da sempre e cioè intensificare ed utilizzare al meglio i mezzi di comunicazione per una maggiore e giusta visibilità e per la logica conseguenza di una “rispettabilità” da parte del cosiddetto “mondo civile”.

Acido, nonostante gli impegni di lavoro e la gestione del tuo nucleo familiare, hai anche trovato tempo e dedicato energie per scrivere articoli di interesse sul Notiziario e sito web della Marina approfondendo temi che spaziano dalla Rappresentanza militare all’organizzazione della nostra Forza armata, dalla trattazione di avvenimenti del presente e del passato, al contributo nel Sociale, specie il nostro, senza mai chiedere nulla in cambio.

La tua voglia di ben figurare come membro della grande famiglia della Marina si è fatta notare specialmente durante le mostre istituzionali, con il colloquio diretto ai giovani studenti, con la partecipazione ad appuntamenti televisivi, con il tuo dare il buon esempio a noi giovani colleghi sia ufficiali, sottufficiali, truppa e anche alle giovani donne marinaio che per ultime sono entrate nella Forza Armata e ti hanno chiesto consigli (…alcune di noi, grazie ai tuoi consigli, hanno superato parecchie prove in carriera e superato non facili momenti di vita quotidiana).

Adesso ti seguiamo in questa nuova avventura virtuale di navigazione nel web.

Purtroppo ricordando gli innumerevoli apporti positivi bisogna menzionare anche la tua ostinatezza nelle “guerre contro i mulini a vento” come la mensa (o le mense dei militari in generale) dove qualcosa è stato fatto ma moltissimo c’è da fare e, comunque, ti siamo riconoscenti per la battaglia a favore del personale pendolare, ormai una costante nella nostra tradizione marinara e militare. Per risolvere il problema del pendolarismo, ma anche della sicurezza pubblica, ti sei fatto portabandiera proponendo, quale “deterrente” a superiori e politici di qualsivoglia schieramento, l’utilizzo gratuito ai militari “in divisa”sui mezzi pubblici nazionali regionali e locali. Il tuo “concetto” non è stato capito neanche quando c’è scappato il morto. Secondo noi non c’era bisogno di emanare leggi speciali ma solo un po’ di buon senso da parte di chi poteva perorare questa causa e, purtroppo, non lo ha fatto.

Grazie lo stesso Acido abbiamo compreso tante cose: troppe.

La vita umana, sia quella nostra che dei nostri familiari, così come il nostro “status”, oggigiorno valgono molto meno se paragonati a quelli di altre categorie di persone.

Che Dio benedica i “comunicatori di vita” come te e li protegga dalla stupidità, dall’invidia e dalla malvagità del genere umano.

(segue una serie di firme che non voglio pubblicare per non mettere in evidente imbarazzo nessuno).

Grazie fratelli e sorelle. Ogni parola in più da parte mia sarebbe di troppo: grazie davvero. Pancrazio “Ezio” Vinciguerra …Acido!

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